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Beethoven
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On 19/2/2022 at 12:10, Ives dice:

 

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Il Freischütz Hip... @superburp In realtà, è la seconda incisione con strumenti antichi, dopo quella alquanto mediocre di Bruno Weil.

Un'uscita degna di nota! Titolo stra-inciso ma mai come si deve ad un'opera del 1821 (tra l'altro l'incisione di Weil avrà almeno 20 anni). Speriamo che i cantanti siano all'altezza. Segnalo che sul tubo c'è questo bell'allestimento di una decina d'anni fa, diretto dall'ottimo Thomas Hengelbrock:

Curioso di sapere la vostra reference. Per essere un compositore dell'800, e tedesco per giunta, di Weber non si parla quasi mai. Io mi sono sempre fatto andare bene il classicissimo Kleiber jr., anche se ammetto di aver avuto tra le mani questo reperto, il genere di roba che qui interessa solo a @Wittelsbach :

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Sung in italian eh!

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1 ora fa, Majaniello dice:

Un'uscita degna di nota! Titolo stra-inciso ma mai come si deve ad un'opera del 1821 (tra l'altro l'incisione di Weil avrà almeno 20 anni). Speriamo che i cantanti siano all'altezza. Segnalo che sul tubo c'è questo bell'allestimento di una decina d'anni fa, diretto dall'ottimo Thomas Hengelbrock:

Curioso di sapere la vostra reference. Per essere un compositore dell'800, e tedesco per giunta, di Weber non si parla quasi mai. Io mi sono sempre fatto andare bene il classicissimo Kleiber jr., anche se ammetto di aver avuto tra le mani questo reperto, il genere di roba che qui interessa solo a @Wittelsbach :

1200x1200bf-60.jpg

Sung in italian eh!

Da feticista del Franco cacciatore ho anch'io quel cd!

Come esecuzioni conosco bene Furt (molto bella, schiettamente popolare) e Davis (molto bella orchestralmente).

Ho gli estratti di Kubelik di cui ho un bel ricordo, lo vedo bene in un'opera come questa. Kleiber jr. lo devo ascoltare, conosco solo il coro dei cacciatori fatto da lui ed è bellissimo anche fonicamente parlando.

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Presumo che ci sia un lavoro critico-filologico anche sull'edizione scelta. Estraggo dal retro copertina:

Jacobs has gone back to the sources of the initial project and here offers us a completely new reading of the very first German Romantic opera. The prologue initially conceived by the librettist is restored to it's original place, giving due symbolic and structural weight to the character of the Hermit. This is a fascinating rediscovery...

Immler e Winckler sono generalmente due bravi baritoni. Il resto del cast mi è ignoto. Schmitt è un tenore che fa molto barocco, lo ricordo spesso con Hereweghe. Il problema può essere quello di avere voci troppo leggere e rarefatte, quasi lillipuzziane, come nella brutta edizione di Weil. Ma li cantavano pure male. Non sempre infatti è un difetto se il direttore sostiene il canto in una certa maniera e il cantate è bravo e fa il suo. Le voci del Mozart operistico di Jacobs sono certamente piccoline se raffrontate ai modelli del passato remoto, però funzionano benissimo nell'impostazione generale. Certo chi pretende decibel e peso specifico può rimanere deluso. Ma vedremo...

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21 ore fa, Majaniello dice:

Curioso di sapere la vostra reference. Per essere un compositore dell'800, e tedesco per giunta, di Weber non si parla quasi mai. Io mi sono sempre fatto andare bene il classicissimo Kleiber jr.,

 

Opera che adoro e di cui ho ascoltato diverse versioni ottime. Oltre che su Kleiber jr. e sul vecchio Furtwangler, punterei l'attenzione su Kleiber padre, responsabile di una registrazione forse paragonabile, per caratteristiche, alle coeve Nozze di Figaro mozartiane: tessuto trasparente, ritmo spumeggiante, colori vividi ma, come giustamente osserva Giudici, non nel senso dell'enfasi drammatica e romantica, ma del racconto popolaresco  e accattivante. 

Poi c'è Jochum che fa invece un capolavoro di drammaticità e di pathos romantico con un'orchestra pulsante e scene che ti tengono incollato alla sedia più di un film di Hitchcock. Voci in qualche momento meno azzeccate ma che si fannoi perdonare dalla prestazione sbalorditiva di Jochum.

Ottimo anche il già citato Kubelik.

Ora ho sotto mano una registrazione che non ho ancora ascoltato e che promette bene: Sawallisch con la Rai di Roma nel 1973 e con voci all'apparenza ottime: James King, Margaret Price, Helen Donath e Karl Ridderbusch.

 

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2 ore fa, giobar dice:

Opera che adoro e di cui ho ascoltato diverse versioni ottime. Oltre che su Kleiber jr. e sul vecchio Furtwangler, punterei l'attenzione su Kleiber padre, responsabile di una registrazione forse paragonabile, per caratteristiche, alle coeve Nozze di Figaro mozartiane: tessuto trasparente, ritmo spumeggiante, colori vividi ma, come giustamente osserva Giudici, non nel senso dell'enfasi drammatica e romantica, ma del racconto popolaresco  e accattivante. 

Poi c'è Jochum che fa invece un capolavoro di drammaticità e di pathos romantico con un'orchestra pulsante e scene che ti tengono incollato alla sedia più di un film di Hitchcock. Voci in qualche momento meno azzeccate ma che si fannoi perdonare dalla prestazione sbalorditiva di Jochum.

Ottimo anche il già citato Kubelik.

Ora ho sotto mano una registrazione che non ho ancora ascoltato e che promette bene: Sawallisch con la Rai di Roma nel 1973 e con voci all'apparenza ottime: James King, Margaret Price, Helen Donath e Karl Ridderbusch.

 

Dovrebbe esserci anche Böhm che sarei molto curioso di sentire.

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Alla fine della fiera dico Kleiber Jr. per leggerezza di tocco, smalto timbrico, senso del teatro e suono meraviglioso della Staatskapelle Dresden. Ottimo il coro, il cast è ok. Un pò disturbanti i vari dialoghi con gli attori, io li farei fare ai cantanti. Bello Kubelik, discreto Davis (cast mediocre, eccellente l'orchestra ma la concezione è un pò "vecchio stile"). Da sentire Furtwangler. Altri li ignoro, molti sponsorizzano Harnoncourt (Teldec).

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16 ore fa, giobar dice:

Poi c'è Jochum che fa invece un capolavoro di drammaticità e di pathos romantico con un'orchestra pulsante e scene che ti tengono incollato alla sedia più di un film di Hitchcock. Voci in qualche momento meno azzeccate ma che si fannoi perdonare dalla prestazione sbalorditiva di Jochum.

L'ho ascoltato giusto ieri sera, vista la tua suggestione. E' una lettura che non esito a definire geniale quanto sottovalutata: una direzione non solo elettrizzante, ma caratterizzata spesso da toni cupi ed espressionistici, quasi tenebrosi nel loro assieme. Dalle prime note dell'ouverture si capisce l'impostazione impartita dal direttore, tant'è che già il primo tremolo degli archi punteggiato dai rintocchi dei timpani mette i brividi. Kleiber jr avrà dalla sua parte un'orchestra ed un coro eccezionali, ma gli strumentisti della compagine bavarese suonano come dei demoni galvanizzati dalla concertazione del loro occhialuto direttore.

 

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1 ora fa, Snorlax dice:

L'ho ascoltato giusto ieri sera, vista la tua suggestione. E' una lettura che non esito a definire geniale quanto sottovalutata: una direzione non solo elettrizzante, ma caratterizzata spesso da toni cupi ed espressionistici, quasi tenebrosi nel loro assieme. Dalle prime note dell'ouverture si capisce l'impostazione impartita dal direttore, tant'è che già il primo tremolo degli archi punteggiato dai rintocchi dei timpani mette i brividi. Kleiber jr avrà dalla sua parte un'orchestra ed un coro eccezionali, ma gli strumentisti della compagine bavarese suonano come dei demoni galvanizzati dalla concertazione del loro occhialuto direttore.

Non conosco direttamente. Come concertazione ho letto sempre ottimi e/o eccellenti recensioni, però vengono sempre criticati i cantanti di questa edizione di Jochum, descritti come mediocri o inesistenti. E poi ci sono i tagli, mi pare l'Interludio tra atto 2 e 3.

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18 minuti fa, Ives dice:

Non conosco direttamente. Come concertazione ho letto sempre ottimi e/o eccellenti recensioni, però vengono sempre criticati i cantanti di questa edizione di Jochum, descritti come mediocri o inesistenti.

Mi pare un tantino eccessivo come giudizio. A parte la Seefried - cantante di cui non ho mai compreso il reale valore - il resto del cast non mi pare affatto male, in primis Holm e Bohme.

Sarei molto curioso di ascoltare Harnoncourt.

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  • 2 weeks later...
On 6/1/2022 at 14:26, Snorlax dice:

...in effetti, ripensadoci a freddo, non so se mi convenga, dato che posseggo già una parte di quelle registrazioni. Lo stesso problema mi si è posto coi boxini di Markevitch, anche lì, prezzo alle stelle e metà delle registrazioni già presenti in discoteca. Meglio non lasciarsi prendere troppo la mano...:sorry:

Disponibili su amazon: 112 + 122.

https://www.amazon.it/Hans-Knappertsbusch-Orchestral-Various-Orchestras/dp/B09QXC4X81/ref=pd_bxgy_img_1/259-2367805-1096364?pd_rd_w=3PxsN&pf_rd_p=33067109-a506-4980-8821-e43563e26fd9&pf_rd_r=BYYXHRFXS7PWJMJGRY8H&pd_rd_r=670b8623-fa6b-407d-9103-2b2c0fd3586a&pd_rd_wg=tbUON&pd_rd_i=B09QXC4X81&psc=1

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41 minuti fa, Ives dice:

 

 

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Esagerati!

 

Comunque entro estate arriva questo:

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https://www.jpc.de/jpcng/classic/detail/-/art/ingrid-haebler-the-philps-legacy/hnum/10870315

 

Mi sento di dire che da un punto di vista storico si tratta di una raccolta di tutto rispetto.

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2 ore fa, Wittelsbach dice:

 

Mi sento di dire che da un punto di vista storico si tratta di una raccolta di tutto rispetto.

Davvero? Mi è sempre parsa una pianista né carne né pesce, anzi, vegetale dietetico, come tanti altri pianisti "discografici" in voga negli anni 60 che nulla di specifico hanno detto nella storia dell'interpretazione e sono passati nel dimenticatoio.

Invece, al netto dei pianisti poco noti, mi sembra molto interessante la raccolta sulle opere pianistiche russe del primo 900. Ho visto che è piuttosto ricca la rassegna di opere di Lourié, Mosolov, Stanchinsky e Roslavets.

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...
10 minuti fa, Vigione dice:

Vorrei acquistare le sinfonie di Mahler integrali, quale edizione mi consigliate tra

Bernstein (Sony) 

Rattle (Warner music) 

Abbado (DG) 

Se conoscete altre edizioni da suggerire sono ben accette 

 

 

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3 ore fa, Vigione dice:

Vorrei acquistare le sinfonie di Mahler integrali, quale edizione mi consigliate tra

Bernstein (Sony) 

Rattle (Warner music) 

Abbado (DG) 

Se conoscete altre edizioni da suggerire sono ben accette

Vai dritto su Bernstein (Sony ma pure DG). Abbado se è la prima integrale per DG è buona con alcune punte ottime, la seconda più recente è mediocre. Rattle da cestinare a parte la 10 ricostruita.

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10 minuti fa, Ives dice:

Vai dritto su Bernstein (Sony ma pure DG). Abbado se è la prima integrale per DG è buona con alcune punte ottime, la seconda più recente è mediocre. Rattle da cestinare a parte la 10 ricostruita.

Concordo e consiglio Bernstein per affinità con il compositore e per prezzo più abbordabile.

Un'altra integrale davvero ben fatta è quella diretta da Gielen. In questo caso il prezzo è meno abbordabile.

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3 ore fa, Vigione dice:

Vorrei acquistare le sinfonie di Mahler integrali, quale edizione mi consigliate tra

Bernstein (Sony) 

Rattle (Warner music) 

Abbado (DG) 

Se conoscete altre edizioni da suggerire sono ben accette 

 

Tra queste tre voto anch'io Bernstein (Sony, il DG non mi piace, meglio i dvd allora).

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10 ore fa, Vigione dice:

Vorrei acquistare le sinfonie di Mahler integrali, quale edizione mi consigliate tra

Bernstein (Sony) 

Rattle (Warner music) 

Abbado (DG) 

Se conoscete altre edizioni da suggerire sono ben accette 

 

Direi Bernstein con Sony. Rattle mediocre, mentre Abbado va a corrente alternata e molto dipende da quale edizione singola si sceglie (meglio quelle con orchestre statunitensi).

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