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Gaba
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bello, un livello moolto più avanti del mio; non proverei neanche a leggerlo quel pezzo.

Però non vi capisco: perchè postare cose in condizioni fisiche del genere(un giorno dopo due settimane di vacanza dal piano; orario improponibile vista la oggettiva stanchezza).

Noto che è un vizio non insolito. Anche a me è capitata una situazione del genere e le utilizzavo come scusanti della mia oggettiva mancanza di studio e/o preparazione tecnica-musicale.

Insomma bravo!, ma perchè postarlo qui se la reputi una scarsa esecuzione? Ti si darebbero consigli su problemi che in realtà non dovrebbero comprarire in una tua normale composizione.

mi sarò spiegato da cani.

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Il video l' ha messo mio padre senza permesso :P ed io l'ho trovato

Non ne avrei mai postato uno del genere :P ma visto che non lo vuole togliere tanto vale farlo vedere :D

Poi io dico ciò che è vero ^_^ Se devo essere giudicato lo dico in primis che questo è un video per essere giudicato ^_^

Grazie mille Fabriz!

p.s. non ti sei spiegato da cani :P

p.s.2. Volodya chi era questo motociclista? :P

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  • 2 months later...
[...]

Ho inserito, del WTC1, i seguenti

- Preludio e fuga n° 16 in G minor BWV 861

- Preludio e fuga n° 17 in A flat major BWV 862

- Preludio e fuga n° 6 in D minor BWV 851

- Preludio n° 13 in F sharp major BWV 858

e ora sto preparando la fuga n° 13 in fa# maggiore (pezzo bellissimo ma non facile...)

P.S. se qualcuno avesse la curiosità di ascoltare le mie esecuzioni, basta cercare in youtube la mia user bianconerofumo

Ho ascoltato il preludio in fa# maggiore, e secondo me è un po' troppo veloce. Cioè non è neanche veloce, è un po' nervoso, mentre dovrebbe avere un andamento pastorale e tranquillo. Soprattutto gli abbellimenti secondo me andrebbero suonati senza scatti delle dita e senza irrigidirti perché altrimenti vengono fuori con un suono più forte e rovinano un po' l'atmosfera delicata e "agreste" di questo preludio.

Questa coppia è decisamente una delle mie preferite di tutto il CBT, nonostante siano passati un po' di anni dall'ottavo me lo suono e risuono sempre con lo stesso piacere :)

(hai studiato a mani separate? certe volte mi sembra che la parte del basso sia poco cantata, ma una registrazione è sempre una registrazione e potrei sbagliarmi!)

(Ad ogni modo complimenti! ;) )

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Ho ascoltato il preludio in fa# maggiore, e secondo me è un po' troppo veloce. Cioè non è neanche veloce, è un po' nervoso, mentre dovrebbe avere un andamento pastorale e tranquillo. Soprattutto gli abbellimenti secondo me andrebbero suonati senza scatti delle dita e senza irrigidirti perché altrimenti vengono fuori con un suono più forte e rovinano un po' l'atmosfera delicata e "agreste" di questo preludio.

Questa coppia è decisamente una delle mie preferite di tutto il CBT, nonostante siano passati un po' di anni dall'ottavo me lo suono e risuono sempre con lo stesso piacere :)

(hai studiato a mani separate? certe volte mi sembra che la parte del basso sia poco cantata, ma una registrazione è sempre una registrazione e potrei sbagliarmi!)

(Ad ogni modo complimenti! ;) )

In effetti alcuni trilli di questo preludio sono in una posizione un po' scomoda...

Grazie per i consigli!

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In effetti alcuni trilli di questo preludio sono in una posizione un po' scomoda...

Grazie per i consigli!

siccome non ero convinta di quello che ho scritto, dopo aver postato sono andata subito a risuonarlo :P e mi sono accorta che infatti i trilli sono tutti in posizione scomoda (fa# maggiore è abbastanza agghiacciante come tonalità, diciamo la verità :ninja: ). Quindi la difficoltà dell'impresa ti giustifica! ;)

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sono impressionato... io non credo che riuscirei a fare alcunchè tutto perfettamente giusto come voi... la cosa mi deprime tantissimo.....

Anche io ho spesso la tua stessa preoccupazione, ma devi considerare che alcune registrazioni sono il frutto di frenetici tentativi, un prova e riprova finchè non viene tutto "alla Czerny".

Precisamente il buon Carlo pensava che per possedere un pezzo era necessario suonarlo almeno 10 volte di fila senza sbagliare una nota.

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sono impressionato... io non credo che riuscirei a fare alcunchè tutto perfettamente giusto come voi... la cosa mi deprime tantissimo.....

Quello che dice Scriabin è verissimo. Tieni presente però che il fatto di voler arrivare a un'esecuzione il più possibile precisa fa solo bene ed è un grande stimolo a non sorvolare su nessun passaggio di un pezzo.

Trovo che registrarsi sia un notevole strumento di perfezionamento e che acuisca l'autocritica (ela capacità di ascoltarsi mentre si suona).

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appena ritroverò la macchina fotografica (con cui facevo anche i filmini) comincerò a provare a filmarmi... poi se qualcuno viene bene lo provo a mettere sul tubo!

A mio parere è un'ottima idea!

Oltre agli ovvi vantaggi che comporta l'abitudine a riascoltarsi (ma anche a vedere direttamente l'azione delle propria mani sulla tastiera e gli eventuali movimenti superflui e tensioni), credo non sia trascurabile sentire i consigli di altri pianisti.

Dunque, rispolvera la tua macchinetta... ;)

Ad esempio, sono finalmente riuscito a incidere la fuga n° 13 del primo volume del Clavicembalo ben temperato di Bach.

http://it.youtube.com/watch?v=8g4m4yZt8I0

è un pezzo (non facile) che adoro!

Ora mi sto "dilettando" con il preludio e fuga n° 2 in Do minore, sempre del primo libro. La prima parte di questo preludio, in particolare, viene di solito suonata a una velocità assurda (che le tradizionali indicazioni di Czerny non sono esenti dal fomentare), la quale non consente, successivamente, di diversificare la sezione Presto. Dunque, anche qui, i motivi di riflessioni sono molti...

Saluti a tutti!

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A mio parere è un'ottima idea!

Oltre agli ovvi vantaggi che comporta l'abitudine a riascoltarsi (ma anche a vedere direttamente l'azione delle propria mani sulla tastiera e gli eventuali movimenti superflui e tensioni), credo non sia trascurabile sentire i consigli di altri pianisti.

Dunque, rispolvera la tua macchinetta... ;)

Ad esempio, sono finalmente riuscito a incidere la fuga n° 13 del primo volume del Clavicembalo ben temperato di Bach.

http://it.youtube.com/watch?v=8g4m4yZt8I0

è un pezzo (non facile) che adoro!

Ho visto il video, ma siccome sto per uscire oggi pomeriggio con calma lo riguardo e commento :P

su che edizione hai studiato?

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Sull'edizione Urtext della G. Henle Verlag

te l'ho chiesto perché io nel dare un parere su preludi & fughe non riesco mai ad essere del tutto obiettiva perché ho studiato sulla curci di Casella. Per chi come me non era in grado di sbrigarsela in fretta da sola con diteggiature e fraseggi è la scelta più giusta per affrontare l'ottavo senza troppi problemi, ma questa cosa ha comunque influenzato le mie orecchie, nel senso che non riesco ad ascoltare fraseggi diversi e scelte diverse da quelle di casella senza sentirmi almeno un po' a disagio.

Lasciando da parte questo aspetto, che è sicuramente il meno importante (nel senso che alla fine ognuno fa quello che vuole e se i pezzi stanno in piedi qualsiasi cosa si faccia è fatta bene e stop), ci sono alcune cose che secondo me possono essere migliorate. Innnanzitutto non è una fuga facile, per cui la prima cosa sono i complimenti per essere arrivato in fondo. Poi io starei attenta a mantenere un tempo sempre uguale dall'inizio alla fine e anche i mini-ritardandi che fai sulle cadenzine io li toglierei e li sostituirei più con un'idea di chiusura che con una chiusura vera e propria. Cerco di spiegarmi meglio: se rallenti è come se dicessi "questa sezione del pezzo sta per finire, ora ne inizia un'altra" ma questa cosa non è vera perché poi il pezzo ricomincia tale e quale a prima. Allora sostituirei questa cosa con un "non rallento, ma siccome arrivo ad una cadenza che chiude cerco con il fraseggio di dare l'idea della fine della frase".

La seconda cosa (che forse andava scritta per prima) è uguale a quello che ti ho detto per il preludio: le voci nella tua testa non sono separate. Suonare polifonia secondo me non significa far sentire il soggetto ogni volta che si ripresenta, perché altrimenti saresti a posto, il tema c'è sempre. Significa invece riuscire a seguire tutte le voci contemporaneamente, mentre quello che tu generalmente fai è suonare (e seguire) la voce che porta il tema e annullare le altre, e quando il tema non c'è suoni sempre tutto allo stesso modo leggendo in maniera "verticale" una scrittura molto "orizzontale" come è quella polifonica. Potresti iniziare a dare importanza e rilievo anche al controsoggetto e cercare di "pensarlo" mentre lo suoni e di pensare nello stesso tempo anche al soggetto. Non è assolutamente una cosa facile e si ottiene solo dopo tantissimo studio a voci separate. Questa cosa è vera soprattutto quando hai soggetto o controsoggetto nella voce centrale, quella che passa da una mano all'altra: in questo caso è molto più difficile riuscire a seguire lo svolgimento del discorso ed è per questo motivo necessario studiare di più. Allora il mio consiglio è: studia a voci separate (per uno studio che serve al tuo cervello) e a mani separate (per uno studio che serve alle tue dita), poi metti insieme le voci due a due in tutte le tre combinazioni possibili (S e C, C e B, S e B ) e quando tutte e tre funzionano rimonta tutto il pezzo suonando le tre voci insieme. Appena ti accorgi di non seguire più una delle voci non ha altro da fare che tornare indietro e rimetterti a studiare per voci.

Si tratta di un lavoro lungo e difficile, ma che per fortuna non si perde cambiando pezzo: alla prossima fuga troverai giovamento da questo lavoro e la fase preliminare di studio a voci separate andrà giù molto più velocemente. Nella mia esperienza ho visto che dopo aver esaminato un numero ragionevole di casi "difficili" il cervello impara autonomamente a cercare e seguire le voci, sicché arriverai a studiare in maniera polifonica senza che tu ne renda conto, o per lo meno a me è successo così :P

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te l'ho chiesto perché io nel dare un parere su preludi & fughe non riesco mai ad essere del tutto obiettiva perché ho studiato sulla curci di Casella. Per chi come me non era in grado di sbrigarsela in fretta da sola con diteggiature e fraseggi è la scelta più giusta per affrontare l'ottavo senza troppi problemi, ma questa cosa ha comunque influenzato le mie orecchie, nel senso che non riesco ad ascoltare fraseggi diversi e scelte diverse da quelle di casella senza sentirmi almeno un po' a disagio.

Lasciando da parte questo aspetto, che è sicuramente il meno importante (nel senso che alla fine ognuno fa quello che vuole e se i pezzi stanno in piedi qualsiasi cosa si faccia è fatta bene e stop), ci sono alcune cose che secondo me possono essere migliorate. Innnanzitutto non è una fuga facile, per cui la prima cosa sono i complimenti per essere arrivato in fondo. Poi io starei attenta a mantenere un tempo sempre uguale dall'inizio alla fine e anche i mini-ritardandi che fai sulle cadenzine io li toglierei e li sostituirei più con un'idea di chiusura che con una chiusura vera e propria. Cerco di spiegarmi meglio: se rallenti è come se dicessi "questa sezione del pezzo sta per finire, ora ne inizia un'altra" ma questa cosa non è vera perché poi il pezzo ricomincia tale e quale a prima. Allora sostituirei questa cosa con un "non rallento, ma siccome arrivo ad una cadenza che chiude cerco con il fraseggio di dare l'idea della fine della frase".

La seconda cosa (che forse andava scritta per prima) è uguale a quello che ti ho detto per il preludio: le voci nella tua testa non sono separate. Suonare polifonia secondo me non significa far sentire il soggetto ogni volta che si ripresenta, perché altrimenti saresti a posto, il tema c'è sempre. Significa invece riuscire a seguire tutte le voci contemporaneamente, mentre quello che tu generalmente fai è suonare (e seguire) la voce che porta il tema e annullare le altre, e quando il tema non c'è suoni sempre tutto allo stesso modo leggendo in maniera "verticale" una scrittura molto "orizzontale" come è quella polifonica. Potresti iniziare a dare importanza e rilievo anche al controsoggetto e cercare di "pensarlo" mentre lo suoni e di pensare nello stesso tempo anche al soggetto. Non è assolutamente una cosa facile e si ottiene solo dopo tantissimo studio a voci separate. Questa cosa è vera soprattutto quando hai soggetto o controsoggetto nella voce centrale, quella che passa da una mano all'altra: in questo caso è molto più difficile riuscire a seguire lo svolgimento del discorso ed è per questo motivo necessario studiare di più. Allora il mio consiglio è: studia a voci separate (per uno studio che serve al tuo cervello) e a mani separate (per uno studio che serve alle tue dita), poi metti insieme le voci due a due in tutte le tre combinazioni possibili (S e C, C e B, S e B ) e quando tutte e tre funzionano rimonta tutto il pezzo suonando le tre voci insieme. Appena ti accorgi di non seguire più una delle voci non ha altro da fare che tornare indietro e rimetterti a studiare per voci.

Si tratta di un lavoro lungo e difficile, ma che per fortuna non si perde cambiando pezzo: alla prossima fuga troverai giovamento da questo lavoro e la fase preliminare di studio a voci separate andrà giù molto più velocemente. Nella mia esperienza ho visto che dopo aver esaminato un numero ragionevole di casi "difficili" il cervello impara autonomamente a cercare e seguire le voci, sicché arriverai a studiare in maniera polifonica senza che tu ne renda conto, o per lo meno a me è successo così :P

Mirou, :rolleyes_anim:

una donna, un mito

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te l'ho chiesto perché io nel dare un parere su preludi & fughe non riesco mai ad essere del tutto obiettiva perché ho studiato sulla curci di Casella. Per chi come me non era in grado di sbrigarsela in fretta da sola con diteggiature e fraseggi è la scelta più giusta per affrontare l'ottavo senza troppi problemi, ma questa cosa ha comunque influenzato le mie orecchie, nel senso che non riesco ad ascoltare fraseggi diversi e scelte diverse da quelle di casella senza sentirmi almeno un po' a disagio.

Lasciando da parte questo aspetto, che è sicuramente il meno importante (nel senso che alla fine ognuno fa quello che vuole e se i pezzi stanno in piedi qualsiasi cosa si faccia è fatta bene e stop), ci sono alcune cose che secondo me possono essere migliorate. Innnanzitutto non è una fuga facile, per cui la prima cosa sono i complimenti per essere arrivato in fondo. Poi io starei attenta a mantenere un tempo sempre uguale dall'inizio alla fine e anche i mini-ritardandi che fai sulle cadenzine io li toglierei e li sostituirei più con un'idea di chiusura che con una chiusura vera e propria. Cerco di spiegarmi meglio: se rallenti è come se dicessi "questa sezione del pezzo sta per finire, ora ne inizia un'altra" ma questa cosa non è vera perché poi il pezzo ricomincia tale e quale a prima. Allora sostituirei questa cosa con un "non rallento, ma siccome arrivo ad una cadenza che chiude cerco con il fraseggio di dare l'idea della fine della frase".

La seconda cosa (che forse andava scritta per prima) è uguale a quello che ti ho detto per il preludio: le voci nella tua testa non sono separate. Suonare polifonia secondo me non significa far sentire il soggetto ogni volta che si ripresenta, perché altrimenti saresti a posto, il tema c'è sempre. Significa invece riuscire a seguire tutte le voci contemporaneamente, mentre quello che tu generalmente fai è suonare (e seguire) la voce che porta il tema e annullare le altre, e quando il tema non c'è suoni sempre tutto allo stesso modo leggendo in maniera "verticale" una scrittura molto "orizzontale" come è quella polifonica. Potresti iniziare a dare importanza e rilievo anche al controsoggetto e cercare di "pensarlo" mentre lo suoni e di pensare nello stesso tempo anche al soggetto. Non è assolutamente una cosa facile e si ottiene solo dopo tantissimo studio a voci separate. Questa cosa è vera soprattutto quando hai soggetto o controsoggetto nella voce centrale, quella che passa da una mano all'altra: in questo caso è molto più difficile riuscire a seguire lo svolgimento del discorso ed è per questo motivo necessario studiare di più. Allora il mio consiglio è: studia a voci separate (per uno studio che serve al tuo cervello) e a mani separate (per uno studio che serve alle tue dita), poi metti insieme le voci due a due in tutte le tre combinazioni possibili (S e C, C e B, S e B ) e quando tutte e tre funzionano rimonta tutto il pezzo suonando le tre voci insieme. Appena ti accorgi di non seguire più una delle voci non ha altro da fare che tornare indietro e rimetterti a studiare per voci.

Si tratta di un lavoro lungo e difficile, ma che per fortuna non si perde cambiando pezzo: alla prossima fuga troverai giovamento da questo lavoro e la fase preliminare di studio a voci separate andrà giù molto più velocemente. Nella mia esperienza ho visto che dopo aver esaminato un numero ragionevole di casi "difficili" il cervello impara autonomamente a cercare e seguire le voci, sicché arriverai a studiare in maniera polifonica senza che tu ne renda conto, o per lo meno a me è successo così :P

Mirougil, mi hai dato diversi elementi su cui riflettere. Sicuramente arrivare a sentire un brano "orizzontalmente", voce per voce, in ogni momento, è un obiettivo fondamentale quando si suonano pezzi polifonici. Con Bach, poi, si dovrebbe tenere in gran conto anche la dimensione armonica, e dare il giusto peso anche alla verticalità del brano. Tutto poi deve fondersi nei valori artistici dell'insieme. Dunque, prima di mettere le mani sulla tastiera, se si volesse rendere una fuga di Bach al meglio, in tutta coscienza si farebbe prima a... desistere :) Scherzi a parte, sono d'accordo con te sul lavoro infinito da fare e rifare in questo senso.

Un pochino più dubbioso sarei invece sulla necessità assoluta di mantenere sempre un tempo metronomico. Sei proprio così certa che un minimo rallentamento nelle cadenze non dia un po' di respiro al tutto? So che questa dibattutissima questione (intendo il tempo da tenere suonando Bach) ha già fatto scrivere molte e molte righe, qui e altrove, dunque mi fermo subito. Ascoltando però alcuni grandi interpreti bachiani, sono stato abbastanza confortato in ciò. In ogni modo, al di là dei discorsi teorici, proverò a suonare questa fuga evitando di rallentare e ti farò sapere.

Intanto grazie mille per i consigli!

Chissà se troverai il tempo di ascoltarmi ancora???

A presto!

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Un pochino più dubbioso sarei invece sulla necessità assoluta di mantenere sempre un tempo metronomico. Sei proprio così certa che un minimo rallentamento nelle cadenze non dia un po' di respiro al tutto? So che questa dibattutissima questione (intendo il tempo da tenere suonando Bach) ha già fatto scrivere molte e molte righe, qui e altrove, dunque mi fermo subito. Ascoltando però alcuni grandi interpreti bachiani, sono stato abbastanza confortato in ciò. In ogni modo, al di là dei discorsi teorici, proverò a suonare questa fuga evitando di rallentare e ti farò sapere.

Non ho mai parlato di "necessità assoluta di mantenere sempre un tempo metronomico"... come potrei? chi sono io per decidere queste cose? :ninja:

Mi scuso se ti ho fatto una critica troppo puntuale, purtroppo (?) sono stata educata così dal mio insegnante e lo stesso lavoro che ho fatto con la tua registrazione lo faccio ogni volta che faccio lezione a qualcuno e, in misura un po' più approfondita, lo faccio con me stessa ogni volta che mi metto a studiare.

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Buongiorno e ciao a tutti, è da un po' che vi seguo e non ho mai trovato il coraggio di palesarmi.

IN questi giorni ho inziato un mio esperimento musicale complementato da immagini.

Io non sono un musicista, nel senso che non so leggere la musica, e suono da sempre ad orecchio per mia grande passione.

Ho composto se mi concedete il temine, 4 song, o meglio 4 mini-song ed ho aperto un canale su youtube questo è l'indirizzo http://www.youtube.com/user/ZoolTV

i titoli di tali song sono : "Mani"; "Baby Rain"; "Labirintro"; "Volante".

Vorrei sapere da voi se è il caso di continuare a pubblicare song o è meglio di no....

fatemi sapere, accetto qualsiasi tipo di giudizio anche non costruttivo. :embarassed_kid:

Ive'ts'zoo, a mio parere hai sbagliato interlocutori. Chiedendo qui di giudicare i tuoi pezzi non avrai probabilmente elogi sperticati in quanto ti stai rivolgendo a persone che amano brani complessi (da un punto di vista armonico, melodico, strutturale, ecc) e di tutt’altra natura rispetto ai tuoi.

I quali, al di là dei mie gusti personali, denotano una buona capacità musicale naturale. Mancano forse un poco di originalità e sono un po’ patinati, ma smussati della verniciatura più evidente, dunque arrangiati in modo conveniente, credo potrebbero piacere a un pubblico che ama la musica moderna, oppure accompagnare piacevolmente immagini o quant’altro.

Dunque hai fatto un ottimo lavoro. Dovresti forse osare di più, esprimere singolarità più spiccate e poi trovare qualcuno, forse una band, con cui proseguire il tuo percorso. Altro non saprei dirti.

In ogni modo, complimenti di cuore e auguri!

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Non ho mai parlato di "necessità assoluta di mantenere sempre un tempo metronomico"... come potrei? chi sono io per decidere queste cose? :ninja:

Mi scuso se ti ho fatto una critica troppo puntuale, purtroppo (?) sono stata educata così dal mio insegnante e lo stesso lavoro che ho fatto con la tua registrazione lo faccio ogni volta che faccio lezione a qualcuno e, in misura un po' più approfondita, lo faccio con me stessa ogni volta che mi metto a studiare.

Capisco perfettamente cosa intendi e non lo fraintendo.

Grazie!!!!!! :thumbsup_still:

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ohhh! da quanto tempo che non entravo in questo bel Forum :) vedo che qua gli argomenti interessanti non finiscono mai :yahoo:

E' tanto che non posto un video, perciò ecco il primo Solo del Concerto per la mano sinistra di Ravel :

http://it.youtube.com/watch?v=QhwG3w-C3G8

Secondo me, suonato BENE (non così) è uno dei pezzi + belli mai scritti

(ho visto che da un paio di giorni può essere visto "in alta qualità"..l'audio migliora dai..)

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E' tanto che non posto un video, perciò ecco il primo Solo del Concerto per la mano sinistra di Ravel :

http://it.youtube.com/watch?v=QhwG3w-C3G8

Secondo me, suonato BENE (non così) è uno dei pezzi + belli mai scritti

(ho visto che da un paio di giorni può essere visto "in alta qualità"..l'audio migliora dai..)

io l'ho visto ^_^

ma siccome non credo che sarò mai in grado di suonarlo mi astengo da qualsiasi commento :ninja:

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io l'ho visto ^_^

ma siccome non credo che sarò mai in grado di suonarlo mi astengo da qualsiasi commento :ninja:

:girl_cray2: ma nooo! mi piacciono i tuoi commenti! (tipo quello sul Bach di bianconerofumo....c'è sempre da imparare da critiche costruttive come le tue!)

Poi questo concerto per mano sinistra sinceramente non l'ho trovato così difficile come si dice..Solo il fatto di aver una sola mano a cui badare dimezza la fatica mentale :) e ci son metà note di un concerto "normale", tanto che l'ho messo su tutto a memoria in 3 settimane (sulla cadenza finale c'è ancora MOLTO lavoro da fare, quella si è tecnicamente impegnativa, ma ora di maggio di tempo ne ho anche troppo). Sicuramente sono molto avvantaggiato dall'avere una mano grande, che è un bell'aiuto in un pezzo dove gli accordi in decima si trovano numerosi quanto quelli in ottava in un pezzo normale.. :fear_x:

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