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Gaba

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La k9 di scarlatti l'ho studiata anch'io, bella esecuzione! Forse un po'incerto il passaggio e soprattutto la scala intorno a 0:43, però potrebbe anche essere l'acustica che in una stanza così piccola (almeno pare dal video) non è delle migliori con quel pianoforte..

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Ecco i link.

Spero che li vediate in tanti
/>http://www.youtube.com/watch?v=tBBVkUhqTiE
/>http://www.youtube.com/watch?v=_1P5bxwyRes
/>http://www.youtube.com/watch?v=ofHuRlEymw0
/>http://www.youtube.com/watch?v=aq_CpNsAP5Q
/>http://www.youtube.com/watch?v=TI71MiM2CnM
/>http://www.youtube.com/watch?v=y9ibEM_nGZo
/>http://www.youtube.com/watch?v=QpSu4FRN5PA

non voglio sindacare su come hai suonato ma mi permetto solo di dirti una cosa che mi ha lasciato un po' perplesso e la ritengo molto importante, non tanto per gusto nel 'criticare', ma perché è una delle cose su cui giustamente tantissimi insegnanti o pianisti si soffermano. l'attacco. forse solo in bach lo accenni, ma specie nei notturni ma perfino in scarlatti per non parlare dell'improvviso..parti incredibilmente con le mani incollate alla tastiera. molti musicisti dicono che tanti grandi musicisti si riconoscono dal loro modo di attaccare, e questo è fondamentale non solo in direzione d'orchestra..ma anche al pianoforte. salvo casi specifici tipo (la cito solo perché è l'ultimo pezzo che ho ascoltato) tipo la sonata di liszt in cui la mano in qualche modo è quasi costretta a rimanere lì per ottenere proprio fin dalla prima nota un suono che forse si potrebbe definire 'strozzato', la prima nota va eseguita con un minimo di respiro e può essere accennato o plateale se si inizia che ne so con un fff ma deve pur esserci!! anche quando si comincia con un ppp. l'esempio della sonata in si minore è solo uno dei tanti ovviamente di possibili 'non attacchi', ma è forse uno degli incipit più belli della musica pianistica di tutti i tempi che per importanza a livello sinfonico andrebbe paragonata al 'levare' della quinta sinfonia di beethoven. non sai quante ore perdono i direttori ad insegnare il gesto iniziale agli allievi (anzi lo sai). questo succede anche nel pianoforte..ma se tu sei diplomato probabilmente hai trasgredito tutte le regole che ti hanno insegnato per arrivare a quel tipo di attacco così poco convincente. insomma quel che arriva fin dalla primissima nota, dal tuo primissimo gesto (e l'importanza di quell'attimo la si scopre anche nel male), è un senso di pochissimo feeling con la tastiera, un certo imbarazzo o timidezza forse dovuto al fatto che ti stai registrato. ma dalla quantità di video che posti ormai per te dev'essere un'abitudine. beh comunque, mi sono permesso di farti questa osservazione solo perché mi ha colpito molto, per il resto lascio gli altri commentare. posso solo invitarti, se non ti sei offeso o se non reputi giusto il tuo modo d'iniziare, a curare tantissimo l'incipit. ci sono dei maestri dell'attacco in tanti video sul tubo..talvolta è bello perfino vederli ad audio spento. se invece reputi la gestualità inutile (qui si parla di attacco in senso comunque e sempre musicale..il suono che produce una mano che 'cade' dall'alto o 'respira' prima di arrivare alla prima nota..un'articolazione del dito studiata..producono un suono decisamente più convincente e pieno - se ben 'ascoltato' e riprovato dal pianista prima di 'portarlo' come tipo di attacco giusto per quel determinato pezzo) se la reputi 'inutile', dicevo, fai pure finta che non abbia detto nulla.

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non voglio sindacare su come hai suonato ma mi permetto solo di dirti una cosa che mi ha lasciato un po' perplesso e la ritengo molto importante, non tanto per gusto nel 'criticare', ma perché è una delle cose su cui giustamente tantissimi insegnanti o pianisti si soffermano. l'attacco. forse solo in bach lo accenni, ma specie nei notturni ma perfino in scarlatti per non parlare dell'improvviso..parti incredibilmente con le mani incollate alla tastiera. molti musicisti dicono che tanti grandi musicisti si riconoscono dal loro modo di attaccare, e questo è fondamentale non solo in direzione d'orchestra..ma anche al pianoforte. salvo casi specifici tipo (la cito solo perché è l'ultimo pezzo che ho ascoltato) tipo la sonata di liszt in cui la mano in qualche modo è quasi costretta a rimanere lì per ottenere proprio fin dalla prima nota un suono che forse si potrebbe definire 'strozzato', la prima nota va eseguita con un minimo di respiro e può essere accennato o plateale se si inizia che ne so con un fff ma deve pur esserci!! anche quando si comincia con un ppp. l'esempio della sonata in si minore è solo uno dei tanti ovviamente di possibili 'non attacchi', ma è forse uno degli incipit più belli della musica pianistica di tutti i tempi che per importanza a livello sinfonico andrebbe paragonata al 'levare' della quinta sinfonia di beethoven. non sai quante ore perdono i direttori ad insegnare il gesto iniziale agli allievi (anzi lo sai). questo succede anche nel pianoforte..ma se tu sei diplomato probabilmente hai trasgredito tutte le regole che ti hanno insegnato per arrivare a quel tipo di attacco così poco convincente. insomma quel che arriva fin dalla primissima nota, dal tuo primissimo gesto (e l'importanza di quell'attimo la si scopre anche nel male), è un senso di pochissimo feeling con la tastiera, un certo imbarazzo o timidezza forse dovuto al fatto che ti stai registrato. ma dalla quantità di video che posti ormai per te dev'essere un'abitudine. beh comunque, mi sono permesso di farti questa osservazione solo perché mi ha colpito molto, per il resto lascio gli altri commentare. posso solo invitarti, se non ti sei offeso o se non reputi giusto il tuo modo d'iniziare, a curare tantissimo l'incipit. ci sono dei maestri dell'attacco in tanti video sul tubo..talvolta è bello perfino vederli ad audio spento. se invece reputi la gestualità inutile (qui si parla di attacco in senso comunque e sempre musicale..il suono che produce una mano che 'cade' dall'alto o 'respira' prima di arrivare alla prima nota..un'articolazione del dito studiata..producono un suono decisamente più convincente e pieno - se ben 'ascoltato' e riprovato dal pianista prima di 'portarlo' come tipo di attacco giusto per quel determinato pezzo) se la reputi 'inutile', dicevo, fai pure finta che non abbia detto nulla.

Non sono affatto d'accordo su quello che dici.

In genere, prima di suonare, io penso la melodia, le sue prime prime battute, il tempo e la dinamica che devo adoperare.

Solo in un secondo momento, deciso il da farsi, incomincio ad interpretare, ad eseguire sul pianoforte le note.

Il fatto di non "sparare" la prima nota non significa che non ho un attacco ben preciso, ma significa non voler iniziare la melodia con un dire "buongiorno, questo è il brano che devo suonare, adesso ho già finito di interpretarlo e me ne vado".

Per me attacco significa introdurre la melodia, creare la giusta atmosfera per l'ascoltatore che si appresta ad udire il vortice sonoro, e per me questo si può ottenere solo attraverso una gradualità espressiva.

Poi ci può essere qualche errore, ma ciò non conta, l'importante è suonare creando emozioni e scrivendo poesia.

Ogni volta che suono non penso mai al passaggio tecnico che deve essere perfetto, al gesto eloquente, ma solo al pensiero melodico e alla sua tessitura.

In sintesi, quelli che tu ritieni errori in realtà sono una voluta scelta stilistica.

Alcune interpretazioni che possono sembrare strane o discutibili potrebbero derivare dal fatto che suono contemporaneamente oltre al pianoforte anche gli strumenti antichi, per cui qualche volta può capitare che i pregi appaiano alla vista di un pianista puro come difetti.

Ciò testimonia che ci sono tantissimi metodi di suonare.

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Non sono affatto d'accordo su quello che dici.

In genere, prima di suonare, io penso la melodia, le sue prime prime battute, il tempo e la dinamica che devo adoperare.

Solo in un secondo momento, deciso il da farsi, incomincio ad interpretare, ad eseguire sul pianoforte le note.

Il fatto di non "sparare" la prima nota non significa che non ho un attacco ben preciso, ma significa non voler iniziare la melodia con un dire "buongiorno, questo è il brano che devo suonare, adesso ho già finito di interpretarlo e me ne vado".

Per me attacco significa introdurre la melodia, creare la giusta atmosfera per l'ascoltatore che si appresta ad udire il vortice sonoro, e per me questo si può ottenere solo attraverso una gradualità espressiva.

Poi ci può essere qualche errore, ma ciò non conta, l'importante è suonare creando emozioni e scrivendo poesia.

Ogni volta che suono non penso mai al passaggio tecnico che deve essere perfetto, al gesto eloquente, ma solo al pensiero melodico e alla sua tessitura.

In sintesi, quelli che tu ritieni errori in realtà sono una voluta scelta stilistica.

Alcune interpretazioni che possono sembrare strane o discutibili potrebbero derivare dal fatto che suono contemporaneamente oltre al pianoforte anche gli strumenti antichi, per cui qualche volta può capitare che i pregi appaiano alla vista di un pianista puro come difetti.

Ciò testimonia che ci sono tantissimi metodi di suonare.

ma dato che spesso poesia ed emozioni dovrebbero scaturire nel rispetto dalle indicazioni sullo spartito, il sentire l'attacco dell'improvviso senza un percepibile sf nel primo accordo e l'f nell'accordo successivo mi fa dissentira dalla tua 'voluta scelta stilistica'. ma è solo un esempio. diciamo che il pianista deve recitare, se poi lo fa in modo che non ci convince o non ci comunica, credo sia un dovere dell'ascoltatore lo spiegare le sue ragioni, tanto per non dire semplicemente 'non mi piace'. insomma la mia 'critica' non è parita dalla visione del video ma dall'ascolto..e ho cercato di capire 'con te' perché mi parevano 'insicuri' gli inizi di alcune tue esecuzioni. so bene poi che ci sono tanti modi di suonare:)

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Ecco i link.

Spero che li vediate in tanti

Ciao, ho ascoltato la k9, il notturno in fa minore e la fuga cromatica e devo dire che mi sono piaciute tutte e tre , ora comunque ti dico le cose che ho pensato per ogni pezzo:

per la k9 non ho niente da dire, il suo fraseggio è chiaro, mantiene l nobiltà di ogni frase melodica, l'unica cosa è che io toglierei il pedale(ma qui ognuno fa come vuole, ci sono diverse filosofie :) ) l'interpretazione rimane comunque molto nobile , secondo me. mi piacerebbe sentire come la suoni al cembalo visto che so che sei appassionato di strumenti antichi :)

per il notturno in fa minore la stessa cosa, emerge molto la tua sensibilità e le tue idee sul brano in un modo organicamente coerente. io infatti vedrei alcune parti più "incazzate", ma de gustibus non est disputandum, e la tua intepretazione, che è all'insegna del dolce ed etereo, è coerente in ogni parte del brano

per la fuga cromatica il fraseggio è molto netto nella polifonia, a parte quando metti il pedale. se non lo metti il fraseggio risulta automaticamente più chiaro ( ma stesso discorso di scarlatti ). io personalmente non lo metterei anche perchè il brano intero è all'insegna del cromatismo, e il pedale sul cromatismo secondo me non ci sta. il brano è molto pulito e con un'interpretazione molto bachiana, io (sempre come prima) mi lascerei un po di più andare nelle ultime riprese del tema(nelle teorie sugli affetti il cromatismo esprime dolore, no ? :D ), sui vari pedali, ecc... ma qui su bach ognuno fa come ritiene opportuno, alcuni pensano che le note sue bastino così come sono , altri si lasciano andare ad una chopinizzazione...io sono per una via di mezzo perchè non riesco a suonare totalmente freddo. :D e il glissando nel finale lo metti come ornamentazione nella cadenza barocca a mò dell'aria da capo lirica? interessante :D

tutti i tuoi brani sono suonati da una persona che sa suonare e che sa interpretare,e a mio giudizio la "querelle" sul fatto degli attacchi non è vera, anche io personalmente penso le prime battute e mi lascio andare, senza fare gonfi gesti prima di attaccare, conta la musica non chi suona, secondo me. e non mi sembrano insicuri gli attacchi.

ciao :D

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ma dato che spesso poesia ed emozioni dovrebbero scaturire nel rispetto dalle indicazioni sullo spartito, il sentire l'attacco dell'improvviso senza un percepibile sf nel primo accordo e l'f nell'accordo successivo mi fa dissentira dalla tua 'voluta scelta stilistica'. ma è solo un esempio. diciamo che il pianista deve recitare, se poi lo fa in modo che non ci convince o non ci comunica, credo sia un dovere dell'ascoltatore lo spiegare le sue ragioni, tanto per non dire semplicemente 'non mi piace'. insomma la mia 'critica' non è parita dalla visione del video ma dall'ascolto..e ho cercato di capire 'con te' perché mi parevano 'insicuri' gli inizi di alcune tue esecuzioni. so bene poi che ci sono tanti modi di suonare:)

Ho capito ciò che dici, però come già ti dicevo nella precedente risposta, in genere in alcune parti faccio alcune scelte stilistiche "strane" (ma è più corretto dire diverse dai pianisti puri) perché ho abitualmente la possibilità di suonare su pianoforti antichi e, visto che i pezzi che suono nelle varie incisioni sono tutte composte su pianoforti antichi, mi pare giusto portare a volte qualche effetto stilistico proprio del fortepiano sul pianoforte, ovviamente senza esagerare altrimenti l'esecuzione risulterebbe una bruttissima copia.

Per completare il discorso, ho avuto modo di farmi sentire l'improvviso di Chopin dal pianista Orazio Maione; lui trovava che lo sforzato iniziale e l'accordo seguente li suonassi troppo forti, e quindi mi consigliò di suonarli ad una mezza sonorità, quindi quello che tu ritieni un errore in realtà è solo è l'applicazione di un consiglio di un grande pianista.

Comunque ti ringrazio per le critiche e per l'attenzione che hai prestato al mio lavoro.

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Ciao, ho ascoltato la k9, il notturno in fa minore e la fuga cromatica e devo dire che mi sono piaciute tutte e tre , ora comunque ti dico le cose che ho pensato per ogni pezzo:

per la k9 non ho niente da dire, il suo fraseggio è chiaro, mantiene l nobiltà di ogni frase melodica, l'unica cosa è che io toglierei il pedale(ma qui ognuno fa come vuole, ci sono diverse filosofie :) ) l'interpretazione rimane comunque molto nobile , secondo me. mi piacerebbe sentire come la suoni al cembalo visto che so che sei appassionato di strumenti antichi :)

per il notturno in fa minore la stessa cosa, emerge molto la tua sensibilità e le tue idee sul brano in un modo organicamente coerente. io infatti vedrei alcune parti più "incazzate", ma de gustibus non est disputandum, e la tua intepretazione, che è all'insegna del dolce ed etereo, è coerente in ogni parte del brano

per la fuga cromatica il fraseggio è molto netto nella polifonia, a parte quando metti il pedale. se non lo metti il fraseggio risulta automaticamente più chiaro ( ma stesso discorso di scarlatti ). io personalmente non lo metterei anche perchè il brano intero è all'insegna del cromatismo, e il pedale sul cromatismo secondo me non ci sta. il brano è molto pulito e con un'interpretazione molto bachiana, io (sempre come prima) mi lascerei un po di più andare nelle ultime riprese del tema(nelle teorie sugli affetti il cromatismo esprime dolore, no ? :D ), sui vari pedali, ecc... ma qui su bach ognuno fa come ritiene opportuno, alcuni pensano che le note sue bastino così come sono , altri si lasciano andare ad una chopinizzazione...io sono per una via di mezzo perchè non riesco a suonare totalmente freddo. :D e il glissando nel finale lo metti come ornamentazione nella cadenza barocca a mò dell'aria da capo lirica? interessante :D

tutti i tuoi brani sono suonati da una persona che sa suonare e che sa interpretare,e a mio giudizio la "querelle" sul fatto degli attacchi non è vera, anche io personalmente penso le prime battute e mi lascio andare, senza fare gonfi gesti prima di attaccare, conta la musica non chi suona, secondo me. e non mi sembrano insicuri gli attacchi.

ciao :D

Grazie per i complimenti.

Allora, spiegandoti le mie scelte, ho ritenuto opportuno mettere un po' di pedale sia nella fuga sia nella sonata di Scarlatti perché suonandole sul pianoforte cerco di sfruttare qualche mezzo espressivo in più che lo strumento mi permette a differenza del cembalo; comunque quello che tu dici tu sul cromatismo è vero, diciamo che è stata una scelta mia di fare ciò e me ne assumo le responsabilità!

Sul glissato finale della fuga: in realtà in quel punto si potrebbe suonare una cadenza, allora, visto che sto suonando il pianoforte e una cadenza clavicembalistica sarebbe brutta, perché non mettere un bel glissato? Ho provato e mi è piaciuto. Certamente so che non è Bach, però potrebbe essere un nuovo modo interessante di eseguire la composizione.

Per Chopin, purtroppo il luogo dove suonavo è molto piccolo (30 mq2), quindi come sonorità non potevo esagerare, altrimenti sarebbe parso troppo pestato.

Per quanto riguarda le esecuzioni al cembalo, non ne ho ancora pubblicata nessuna poiché sono solo 4 anni che studio tale strumento, ho preso solo quest'anno una spinetta per studiare lo strumento tutti i giorni e fare il diploma al conservatorio, quindi essendo esecuzioni ancora "da studente" preferisco evitare, perché sarebbero troppo acerbe.

Comunque ti invito a vedere questa esecuzione
/>http://www.youtube.com/watch?v=GcptpVesKE4

dove suono il fortepiano (che non è mio) che suono abbastanza bene e ,a breve, quando sarà pronto il restauro del mio pianoforte del 1880, metterò un altra incisione della quale ti farò avere il link.

Grazie per aver postato dei commenti e ti invito a vedere, se vuoi, anche le altre esecuzioni.

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Ho capito ciò che dici, però come già ti dicevo nella precedente risposta, in genere in alcune parti faccio alcune scelte stilistiche "strane" (ma è più corretto dire diverse dai pianisti puri) perché ho abitualmente la possibilità di suonare su pianoforti antichi e, visto che i pezzi che suono nelle varie incisioni sono tutte composte su pianoforti antichi, mi pare giusto portare a volte qualche effetto stilistico proprio del fortepiano sul pianoforte, ovviamente senza esagerare altrimenti l'esecuzione risulterebbe una bruttissima copia.

Per completare il discorso, ho avuto modo di farmi sentire l'improvviso di Chopin dal pianista Orazio Maione; lui trovava che lo sforzato iniziale e l'accordo seguente li suonassi troppo forti, e quindi mi consigliò di suonarli ad una mezza sonorità, quindi quello che tu ritieni un errore in realtà è solo è l'applicazione di un consiglio di un grande pianista.

Comunque ti ringrazio per le critiche e per l'attenzione che hai prestato al mio lavoro.

quindi delle 'difficoltà' le avevi. ok, comunque fra orazio maione e le varie registrazioni di rubinstein, cortot, etc, tenderei più a seguire i loro consigli. con tutto il rispetto secondo me ha cannato maione nel suggerirti un attacco diverso dal 'tuo'. però, sai, certamente sono io quello che sbaglia, quindi non te la prendere. ti ascolterò con più calma e grazie a te.

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Ho provato a registrare il primo studio di chopin, ma c'è ancora molto da lavorare soprattutto su quegli scomodissimi arpeggi nella parte centrale.

Quello che non capisco è come sia possibile che Cortot consiglia una durata di circa 2:20 per quello studio, mentre lui stesso lo fa più veloce! (per non parlare di tutte le altre esecuzioni che girano su youtube!!)

Certo se potessi farlo più lento mi sentirei più tranquillo..ma poi non sarebbe più uno studio di Chopin. :scratch_one-s_head:


/>http://www.youtube.com/watch?v=kbE5uk_zoR4&feature=player_embedded

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Ho provato a registrare il primo studio di chopin, ma c'è ancora molto da lavorare soprattutto su quegli scomodissimi arpeggi nella parte centrale.

Quello che non capisco è come sia possibile che Cortot consiglia una durata di circa 2:20 per quello studio, mentre lui stesso lo fa più veloce! (per non parlare di tutte le altre esecuzioni che girano su youtube!!)

Certo se potessi farlo più lento mi sentirei più tranquillo..ma poi non sarebbe più uno studio di Chopin. :scratch_one-s_head:


/>http://www.youtube.com/watch?v=kbE5uk_zoR4&feature=player_embedded

Secondo me la velocità d'esecuzione va bene; Dovresti solamente studiare un poco di più i passaggi "a rischio" dove la mano è in posizione poco agevole e, nella velocità, si tende a sporcare.

Poi una volta fatto questo lavoro, io cercherei di mettere almeno un minimo di dinamica, tanto per impreziosire l'esecuzione.

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Secondo me la velocità d'esecuzione va bene; Dovresti solamente studiare un poco di più i passaggi "a rischio" dove la mano è in posizione poco agevole e, nella velocità, si tende a sporcare.

Poi una volta fatto questo lavoro, io cercherei di mettere almeno un minimo di dinamica, tanto per impreziosire l'esecuzione.

Si infatti, c'è anche il fatto che il pianoforte è molto duro e basta che per qualche giorno non mi esercito che rimetterci mano poi è un dramma! Cmq grazie per il consiglio ;)

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  • 1 month later...

Ciao a tutti.

Ho pubblicato dei video su you tube dove suono la mia spinetta.

Vi invito a vederli e a commentarli, se vi va.

Ecco i links:


/>http://www.youtube.com/watch?v=mu5J9pYPgiI


/>http://www.youtube.com/watch?v=ETVwk1FTRvw


/>http://www.youtube.com/watch?v=7trpHHT0TiA


/>http://www.youtube.com/watch?v=PwNRwWmiHdg


/>http://www.youtube.com/watch?v=NIDxLxiO7Ss

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Grazie per i complimenti.

Allora, spiegandoti le mie scelte, ho ritenuto opportuno mettere un po' di pedale sia nella fuga sia nella sonata di Scarlatti perché suonandole sul pianoforte cerco di sfruttare qualche mezzo espressivo in più che lo strumento mi permette a differenza del cembalo; comunque quello che tu dici tu sul cromatismo è vero, diciamo che è stata una scelta mia di fare ciò e me ne assumo le responsabilità!

Sul glissato finale della fuga: in realtà in quel punto si potrebbe suonare una cadenza, allora, visto che sto suonando il pianoforte e una cadenza clavicembalistica sarebbe brutta, perché non mettere un bel glissato? Ho provato e mi è piaciuto. Certamente so che non è Bach, però potrebbe essere un nuovo modo interessante di eseguire la composizione.

Per Chopin, purtroppo il luogo dove suonavo è molto piccolo (30 mq2), quindi come sonorità non potevo esagerare, altrimenti sarebbe parso troppo pestato.

Per quanto riguarda le esecuzioni al cembalo, non ne ho ancora pubblicata nessuna poiché sono solo 4 anni che studio tale strumento, ho preso solo quest'anno una spinetta per studiare lo strumento tutti i giorni e fare il diploma al conservatorio, quindi essendo esecuzioni ancora "da studente" preferisco evitare, perché sarebbero troppo acerbe.

Comunque ti invito a vedere questa esecuzione
/>http://www.youtube.com/watch?v=GcptpVesKE4

dove suono il fortepiano (che non è mio) che suono abbastanza bene e ,a breve, quando sarà pronto il restauro del mio pianoforte del 1880, metterò un altra incisione della quale ti farò avere il link.

Grazie per aver postato dei commenti e ti invito a vedere, se vuoi, anche le altre esecuzioni.

Che bello strumento! Chi te l'ha messo a disposizione?

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Ho provato a registrare il primo studio di chopin, ma c'è ancora molto da lavorare soprattutto su quegli scomodissimi arpeggi nella parte centrale.

Quello che non capisco è come sia possibile che Cortot consiglia una durata di circa 2:20 per quello studio, mentre lui stesso lo fa più veloce! (per non parlare di tutte le altre esecuzioni che girano su youtube!!)

Certo se potessi farlo più lento mi sentirei più tranquillo..ma poi non sarebbe più uno studio di Chopin. :scratch_one-s_head:


/>http://www.youtube.com/watch?v=kbE5uk_zoR4&feature=player_embedded

A mio parere la velocità è ottima! E vedrai che esercitandoti, con ogni possibile ritmo, le dita "memorizzano" le posizioni. Sugli arpeggi della sezione centrale, hai ragione, certi sono atroci, uno su tutti quello in la maggiore che secondo me è il più difficile...

Magari in questi giorni se ho tempo registro anche io qualcosa, magari i primi due studi dell'op. 10.

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/>http://www.youtube.com/watch?v=nwVPfDzJKaQ&feature=channel_video_title

Per il compleanno di Bach metto questa esecuzione eheh vi invito a leggere la descrizione video ! ciao :D

Parlando del preludio, la velocità secondo me è giusta. Per il resto, a mio parere nella prima parte dovresti far sentire di più le note all'"estremità" suonate dal 5° dito di ogni mano (o 4° a volte dipende) magari suonando più piano quelle centrali..

Poi alla fine della prima parte, in quegli arpeggi divisi tra le 2 mani, in una battuta le note le hai suonate in un ordine diverso dall'edizione che ho io..non so se ce le hai scritte in quel modo o se hai fatto 1 attimo confusione.

Riguardo la fuga, personalmente mi piace eseguirla un po' più delicata e cristallina ma sono gusti personali ;)

Bene comunque!

edit: scusa ho letto ora il commento su youtube circa l'edizione con le note in quel modo! come non detto! XD

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