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Notizie dal mondo della musica classica


kraus
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Si sapeva da ieri ma oggi è arrivata l'ufficialità: Riccardo Chailly sostituirà Valery Gergiev nel concerto della Filarmonica della Scala in programma a Milano il 7 marzo. La Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly - spiega una nota dell'orchestra - dedicano il concerto alle vittime della guerra e alla pace.

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2022/03/01/scala-chailly-al-posto-di-gergiev-concerto-per-la-pace_27a27413-7be1-4034-b0c3-2a5645e52272.html

Programma: Rach 3 + Patetica, una specie di bomba atomica musicale :cat_lol: 

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1 ora fa, glenngould dice:

Chiaro, ha creato un cortocircuito per cui non essendosi schierata nettamente l'avrebbero massacrata... nessun cantante sale sul palco per farsi distruggere. Del resto, cosa avrebbe potuto fare? Ammesso che certe vicinanze pesino sul serio non dovrebbero essere sufficienti due paroline di washing a liquidare la faccenda, sinceramente sto trovando molto più disgustosi i voltagabbana pacifisti dell'ultim'ora.

Tra l'altro il politicamente corretto nel mondo della musica non sembra essere retroattivo, anzi per gli artisti del passato certe connivenze, ben peggiori perchè perpetrate attraverso l'attività artistica, hanno fatto curriculum, dal Re Sole a Stalin ce ne sarebbero di motivi per cui vergognarsi. 

Chailly avrebbe dovuto dire la sua, a meno che Gergiev e Netrebko non siano stati con la loro arte strumenti di propaganda del regime di Putin (non lo so sinceramente), avrebbe dovuto difendere le sue scelte artistiche (perchè sono anche le sue!), invece di "salvare la serata" col concerto per la pace. Tra l'altro Tchaikovsky è il compositore preferito di Putin, ha pure sbagliato programma 😆

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12 minuti fa, Majaniello dice:

Chailly avrebbe dovuto dire la sua, a meno che Gergiev e Netrebko non siano stati con la loro arte strumenti di propaganda del regime di Putin (non lo so sinceramente), avrebbe dovuto difendere le sue scelte artistiche (perchè sono anche le sue!), invece di "salvare la serata" col concerto per la pace. Tra l'altro Tchaikovsky è il compositore preferito di Putin, ha pure sbagliato programma 😆

Ho pensato anche io la stessa cosa! :o

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“Per agire intelligentemente non basta l’intelligenza” diceva proprio un grande russo se non sbaglio, fermo restando che si sta sempre dalla parte delle democrazie liberali. Certo che gli eccessi contro la cultura russa in queste frenetiche ore (mi dice mio nipote che frequenta la Bicocca di soppressioni di lezioni di letteratura russa perchè "potrebbero creare malumori"!!??), sembrano molto vicini a quelli da cui si vuole affrancarsi (e giustamente direi). Comunque, Chailly sta facendo molto Rach negli ultimi anni, sinfonie, concerti e poemi sinfonici, quindi non gli sarà difficile sostituite Gergiev e poi il terzo lo ha inciso splendidamente negli anni '80 con una strepitosa Argerich. Meno frequente nella sua discografia Tchaikovsky, anche se la sua Manfred non è male.

Rachmaninoff: Piano Concerto No. 3 / Tchaikovsky: Piano Concerto No. 1Tchaikovsky: Manfred Symphony

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3 ore fa, Ives dice:

fermo restando che si sta sempre dalla parte delle democrazie liberali. Certo che gli eccessi contro la cultura russa in queste frenetiche ore (mi dice mio nipote che frequenta la Bicocca di soppressioni di lezioni di letteratura russa perchè "potrebbero creare malumori"!!??), sembrano molto vicini a quelli da cui si vuole affrancarsi (e giustamente direi). 

Certo, se esistessero! :cat_lol:

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21 minuti fa, Ives dice:

I due Petrenko, quello buono e quello farlocco 😅, contro Putin e l'invasione. Vassily si è dimesso da direttore dell'orchestre della Federazione Russa:

https://www.resmusica.com/2022/03/02/vasily-petrenko-demissionne-de-lorchestre-symphonique-de-la-federation-de-russie/

Scrivono "fino a che la pace non sia ristabilita". Ma allora il cialtronismo è universale ! :cat_lol::cat_lol:

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21 ore fa, Ives dice:

“Per agire intelligentemente non basta l’intelligenza” diceva proprio un grande russo se non sbaglio, fermo restando che si sta sempre dalla parte delle democrazie liberali.

Io sono d'accordo con te, sempre meglio una democrazia azzoppata che un regime autocratico, ma il punto è: dov'erano i Petrenko quando il loro presidente ha avvelenato prima e incarcerato poi il suo principale avversario politico? Hanno tutti mangiato all'ombra dello svasticone di Putin senza fiatare, almeno finché i loro agenti non hanno fiutato un danno d'immagine. 

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1 ora fa, Majaniello dice:

Io sono d'accordo con te, sempre meglio una democrazia azzoppata che un regime autocratico, ma il punto è: dov'erano i Petrenko quando il loro presidente ha avvelenato prima e incarcerato poi il suo principale avversario politico? Hanno tutti mangiato all'ombra dello svasticone di Putin senza fiatare, almeno finché i loro agenti non hanno fiutato un danno d'immagine. 

Erano in Inghilterra e in Austria, non credo abbiano esternato il solo sdegno, pensavano a far musica, pur essendo consapevoli della situazione. Ma non che avessero questi rapporti strettissimi con la madrepatria, anzi. Vasily forse è quello che ha avuto rapporti un pò più contigui con le istituzioni musicali russe, ma da 20 anni credo sia cittadino britannico e la sua fortuna l'ha fatta a Liverpool. Kirill non rilasciava interviste manco morto e a 15 ani era a Vienna, è proprio un prodotto delle accademie austriache. Con Putin ci hanno mangiato in parecchi. Se pensi alla politica internazionale, per moltissimi nostrani era un "Genio", un ex cancelliere tedesco socialdemocratico (dice lui) ci faceva affari. Per citare un esempio di coerenza, i due Fischer, Adam e Ivan, hanno sempre condannato Orban, che infatti gli ha messo il bastone tra le ruote in patria in molte occasioni, chiudendo festival e non dando contributi statali.

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4 ore fa, Ives dice:

Erano in Inghilterra e in Austria, non credo abbiano esternato il solo sdegno, pensavano a far musica, pur essendo consapevoli della situazione. Ma non che avessero questi rapporti strettissimi con la madrepatria, anzi.

Beh e allora dov'era il problema? tra l'altro si possono prendere le distanze anche continuando a lavorare (a meno che non ti metti a lavorare proprio a servizio di).

4 ore fa, Ives dice:

Per citare un esempio di coerenza, i due Fischer, Adam e Ivan, hanno sempre condannato Orban, che infatti gli ha messo il bastone tra le ruote in patria in molte occasioni, chiudendo festival e non dando contributi statali.

Appunto, mitici.

4 ore fa, Ives dice:

Con Putin ci hanno mangiato in parecchi. Se pensi alla politica internazionale, per moltissimi nostrani era un "Genio"

Vabbè, qui apriamo un capitolo che esula, ora tutti i "Putin è un genio" si sono trasformati in "la guerra è da condannare ma...", mi ricorda mia suocera che dice che le donne quando si mettono scollate "se la cercano" :D 

Rimanendo al mondo dell'arte, penso che se in un regime o pseudotale riesci a ritagliarti la tua fetta di indipendenza nel tuo lavoro, se non ti lasci strumentalizzare ma rimani una voce critica, questo basta, non rompere le scatole e vai avanti che magari un dissenso di tipo artistico, attraverso la musica, è più utile e efficace di una menata per la pace. Ad esempio, immagino un bel programma modernista sugli orrori della guerra (qualche sinfonia di guerra o cose del genere), programmare Racchio + Ciaicco è la solita scelta rassicurante, nazionalpopolare, benpensante.

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Michael Tilson Thomas ha annunciato il suo progressivo ritiro dall'attività direttoriale e manageriale. Dopo un intenso ciclo di concerti seguito alla convalescenza dopo l'operazione per tumore al cervello, onorerà i prossimi impegni ma diraderà quelli organizzativi assumendo ruoli di secondo piano e a poco a poco rallenterà l'attività musicale prendendosi molte pause. Ha spiegato di avere un glioblastoma multiforme, un tipo di cancro al cervello molto aggressivo. Dice che attualmente, la situazione è sotto controllo dopo l'operazione chirurgica e i cicli di radio e chemioterapia, ma si tratta di una forma di tumore molto subdola, per la quale la "recidiva è purtroppo la regola piuttosto che l'eccezione".

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26 minuti fa, giobar dice:

Michael Tilson Thomas ha annunciato il suo progressivo ritiro dall'attività direttoriale e manageriale. Dopo un intenso ciclo di concerti seguito alla convalescenza dopo l'operazione per tumore al cervello, onorerà i prossimi impegni ma diraderà quelli organizzativi assumendo ruoli di secondo piano e a poco a poco rallenterà l'attività musicale prendendosi molte pause. Ha spiegato di avere un glioblastoma multiforme, un tipo di cancro al cervello molto aggressivo. Dice che attualmente, la situazione è sotto controllo dopo l'operazione chirurgica e i cicli di radio e chemioterapia, ma si tratta di una forma di tumore molto subdola, per la quale la "recidiva è purtroppo la regola piuttosto che l'eccezione".

Diamine, mi dispiace tantissimo.

Spero che per il suo caso valga l'eccezione

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57 minuti fa, glenngould dice:

Diamine, mi dispiace tantissimo.

Spero che per il suo caso valga l'eccezione

Mi unisco! Un ottimo musicista e una brava persona, che non merita una fine così infelice.

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22 ore fa, Majaniello dice:

Rimanendo al mondo dell'arte, penso che se in un regime o pseudotale riesci a ritagliarti la tua fetta di indipendenza nel tuo lavoro, se non ti lasci strumentalizzare ma rimani una voce critica, questo basta, non rompere le scatole e vai avanti che magari un dissenso di tipo artistico, attraverso la musica, è più utile e efficace di una menata per la pace. Ad esempio, immagino un bel programma modernista sugli orrori della guerra (qualche sinfonia di guerra o cose del genere), programmare Racchio + Ciaicco è la solita scelta rassicurante, nazionalpopolare, benpensante.

Ma, infatti, sostanzialmente concordo. Colpire chi fa cultura non ha senso. Anzi, la società civile russa andrebbe aiutata a farsi sentire. Comunque, anche Bychkov ha cancellato i suoi impegni in Russia.

https://www.npr.org/2022/02/28/1083496491/russian-performers-speak-out-putin-ukraine?t=1646393231546

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14 minuti fa, Ives dice:

Comunque, anche Bychkov ha cancellato i suoi impegni in Russia.

Questo lo trovo terribile artisticamente, a prescindere da come la pensa.

Molto meglio il fratello Yakov (che infatti è morto, a suffragio del famoso teorema che sono i migliori ad andarsene prima), interessanti alcuni dischi Pentatone. 

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1 ora fa, Majaniello dice:

Questo lo trovo terribile artisticamente, a prescindere da come la pensa.

Molto meglio il fratello Yakov (che infatti è morto, a suffragio del famoso teorema che sono i migliori ad andarsene prima), interessanti alcuni dischi Pentatone. 

Si, direttore abbastanza penoso, concordo. Molto meglio Kreizberg, prematuramente scomparso. Mi piace invece Boreyko, altro anti-Putin degli ultimi giorni, sentito pure dal vivo un paio di volte. Ha fatto una quasi-integrale shostiana per Haenssler con l'orchestra di Stoccarda.

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«Non ho mai sostenuto e sarò sempre contro qualsiasi conflitto [E'] scioccante e offensivo che alcune persone rimettano in discussione il mio desiderio di pace e pensino che io, in quanto musicista, possa parlare di altro che non sia la pace sul nostro pianeta. Durante gli ultimi giorni ho assistito a qualcosa che pensavo non avrei mai visto in vita mia. In Europa oggi sono costretto a fare una scelta. Mi viene chiesto di scegliere un artista piuttosto che un altro. [...] Dopo aver affrontato una scelta impossibile tra i miei musicisti preferiti russi e francesi, ho deciso di dimettermi da direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e da direttore musicale dell’Orchestre National du Capitole de Tolosa. [...] Non riesco a capire come i miei colleghi, artisti, attori, cantanti, ballerini, registi vengano minacciati, trattati irrispettosamente e vittime della cosiddetta cancel culture. A noi musicisti viene data una straordinaria possibilità e missione di mantenere il genere umano gentile e rispettoso verso l’altro suonando e interpretando quei grandi compositori. Noi musicisti siamo lì per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra. Noi musicisti siamo gli ambasciatori della pace. Invece di usare noi e la nostra musica per unire nazioni e popoli ci stanno dividendo e ostracizzando». Per tutti questi motivi «ed essendo costretto ad affrontare l’impossibile opzione di scegliere tra i miei amati musicisti russi e quelli francesi, ho deciso di dimettermi».

Così il direttore del Bolshoi Tugan Sokhiev.

Le fonti: https://www.open.online/2022/03/06/russia-dimissioni-tugan-sokhiev/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/06/guerra-russia-ucraina-il-direttore-del-bolshoi-di-mosca-e-dellorchestra-di-tolosa-lascia-entrambi-gli-incarichi-costretto-a-scegliere/6517326/

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23 minuti fa, Madiel dice:

Dovresti bannare anche me, col nickname sovversivo che mi ritrovo... :cat_lol:

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