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Chopin - dai modi aristocratici, un pianista da salotto, aveva a modello l'Italia e il bel canto. "Se volete suonare il pianoforte, dovete cantare". Le lezioni erano sì costose, ma se il suo umore era buono c'era da stare allegri. Non disdegnava esempi visionari nelle sue spiegazioni. Raccomandava di non esercitarsi per più di 3 ore al giorno, esercizi e brani inclusi. Mai e poi mai esagerare nello studio, non servirebbe a nulla a suo dire.

Liszt - un vero animale da palcoscenico, ossessionato, aveva a modello l'intera orchestra. Un pianoforte può e deve sostituire un'orchestra e le sue sonorità. Le lezioni erano meno costose e meno ambite, ogni tanto suggeriva letture impegnate per ispirare i suoi allievi. Insomma, una pizza... XD Inoltre era un vero amante della ginnastica per la mano, arrivava a raccomandare anche 2 ore al giorno di sola ginnastica... un'astrusità senza confini. Con questo approccio si arrivò ad affermare il "suonare leggendo" per non annoiarsi nelle ripetizioni.

Ammettetelo, da chi sareste andati a prendere lezioni? :rolleyes:

Certo, non c'è da stupirsi che il suono del primo fosse flebile e raccolto e adatto soprattutto alle sue composizioni, mentre il secondo tutto fuochi d'artificio.

Il resto lo lascio scoprire a voi, forse chi vuole suonare la sua musica dovrebbe davvero dargli una lettura.

Semi pecca del volume sono le voluminose note a piè di pagina (in realtà si estendo ben oltre il piè) che frammentano la lettura.

L'unica cosa che non mi è chiara è la distinzione dilettante/principiante: pensavo che le scale fossero un approccio da principiante, anche la mano sulla tastiera...

Visto come stanno le cose certamente Chopin, anche se poi avrei fatto una figuraccia nel momento in cui si fosse accorto che conosco molti pochi pezzi suoi :lol:.

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Visto come stanno le cose certamente Chopin, anche se poi avrei fatto una figuraccia nel momento in cui si fosse accorto che conosco molti pochi pezzi suoi :lol:.

Ehehe, ma sarebbe stata sua premura darti i suoi brani da leggere a prima vista! :lol:

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Molti allievi, la maggior parte dei quali non presero più di quattro o cinque lezioni ed erano dilettanti.

Non accettava né principianti ( :mellow: quindi mi avrebbe sbattuto la porta in faccia... sigh) né bambini in genere.

Chopin - dai modi aristocratici, un pianista da salotto, aveva a modello l'Italia e il bel canto. "Se volete suonare il pianoforte, dovete cantare". Le lezioni erano sì costose, ma se il suo umore era buono c'era da stare allegri. Non disdegnava esempi visionari nelle sue spiegazioni. Raccomandava di non esercitarsi per più di 3 ore al giorno, esercizi e brani inclusi. Mai e poi mai esagerare nello studio, non servirebbe a nulla a suo dire.

Queste cose mi giungono totalmente nuove; so anzi che Cortot e soprattutto il suo pupillo Micault, entrambi "discendenti" artistici di Chopin, insistevano (e, nel caso di Micault, insistono!) parecchio su una ferrea disciplina "di dito" e sono stati ottimi formatori anche di pianisti "in erba"; ma questo vale soprattutto nel caso del secondo, magari in realtà la cura nelle basi della tecnica "di dito" è entrata solo con lui in una scuola che comunque già la prevedeva in nuce.

In ogni caso questo topic è poco frequentato, pochissimo direi; siamo nella sezione di pianoforte di un forum di Musica Classica e su Chopin solo sette pagine (tre delle quali di insulti?!?). Chi ha qualcosa di interessante da dire si faccia avanti!

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Queste cose mi giungono totalmente nuove; so anzi che Cortot e soprattutto il suo pupillo Micault, entrambi "discendenti" artistici di Chopin, insistevano (e, nel caso di Micault, insistono!) parecchio su una ferrea disciplina "di dito" e sono stati ottimi formatori anche di pianisti "in erba"; ma questo vale soprattutto nel caso del secondo, magari in realtà la cura nelle basi della tecnica "di dito" è entrata solo con lui in una scuola che comunque già la prevedeva in nuce.

In ogni caso questo topic è poco frequentato, pochissimo direi; siamo nella sezione di pianoforte di un forum di Musica Classica e su Chopin solo sette pagine (tre delle quali di insulti?!?). Chi ha qualcosa di interessante da dire si faccia avanti!

Chopin non è stato il capostipite di nessuna scuola pianistica, imporsi e forgiare gli allievi a sua immagine sembrava non essere affatto nelle sue intenzioni. Pare ci fossero anche pianisti che si spacciassero per suoi allievi, Chopin non era così inviperito con questi mentitori, li lasciava fare.

Tuttavia non penso che fosse contrario tout court alla disciplina "di dito", semplicemente inorridiva davanti a chi ripeteva passivamente tanti esercizi fini a loro stessi per poi affrontare la vera musica. Gli Studi sono anche e soprattutto musica.

Era propenso a considerare le dita come un tutt'uno con polso, avambraccio e braccio.

Sul fatto che il topic sia poco frequentato (c'è anche il doppione nella sezione generale), in realtà credo che sia stato il più prolifico.

Liszt ha solo 3 paginette... :on_the_quiet2:

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Tuttavia non penso che fosse contrario tout court alla disciplina "di dito", semplicemente inorridiva davanti a chi ripeteva passivamente tanti esercizi fini a loro stessi per poi affrontare la vera musica. Gli Studi sono anche e soprattutto musica.

Era propenso a considerare le dita come un tutt'uno con polso, avambraccio e braccio.

Questo però è un "marchio di fabbrica" di molti allievi di Cortot; se Chopin non viene considerato fondatore di nessuna scuola pianistica, quantomeno i suoi insegnamenti sono stati alla base di una profonda riflessione sul metodo.

Sul fatto che il topic sia poco frequentato (c'è anche il doppione nella sezione generale), in realtà credo che sia stato il più prolifico.

Liszt ha solo 3 paginette... :on_the_quiet2:

Beh, considerando a cos'abbiano portato nei fatti queste sette pagine su Chopin non possiamo proprio parlare di "prolificità"... Iniziamo a dire qualcosa di interessante solo adesso :unsure: :unsure: .

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Beh, considerando a cos'abbiano portato nei fatti queste sette pagine su Chopin non possiamo proprio parlare di "prolificità"... Iniziamo a dire qualcosa di interessante solo adesso :unsure: :unsure: .

Parlare dello Chopin "oltre le note" presuppone un interesse musicologico che non tutti hanno, viceversa parlare dei suoi brani nel dettaglio presuppone anche saperli suonare bene e anche questo non tutti lo sanno fare (me compresa :sarcastic: ). Per questo le pagine sono pur sempre limitate.

Aggiungici il fatto che, come ben sai, non gode di molta simpatia. :prankster2: Ecco, ora hai il quadro clinico forumistico completo di Fred.

Veramente devo dire che non solo la sezione è poco frequentata, ma l'intero forum; questo mi dispiace abbastanza. Cosa si potrebbe fare per ravvivarlo un po'?

Forse è stato scritto davvero molto e questo scoraggia chiunque a promuovere nuovi argomenti o a riprenderne di vecchi

(Cancelliamo tutto? :lol: Scherzo!),forse si è trasformata in una sezione di lettura.

Inoltre anni fa erano tutti studenti, probabilmente ora sono tutti diplomati o hanno del tutto abbandonato il pianoforte. :ohno02:

Sarebbe bello un topic: che fine hanno fatto? :rolleyes_anim:

Ci doveva essere un ricambio generazionale che forse non c'è stato, ma sono tutte ipotesi.

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Parlare dello Chopin "oltre le note" presuppone un interesse musicologico che non tutti hanno, viceversa parlare dei suoi brani nel dettaglio presuppone anche saperli suonare bene e anche questo non tutti lo sanno fare (me compresa :sarcastic: ). Per questo le pagine sono pur sempre limitate.

Aggiungici il fatto che, come ben sai, non gode di molta simpatia. :prankster2: Ecco, ora hai il quadro clinico forumistico completo di Fred.

Se uno fa Musica la Musicologia dovrebbe esser parte del quadro (non dico di prendersi tutti quanti la Laurea DAMS, ma almeno interessarsi...).

Che Chopin in un forum di Musica Classica non goda di molta simpatia, poi, è un controsenso! Forse il problema di questo forum sono stati certi utenti che in passato passavano il tempo più ad insultarsi che a discutere di cose serie; magari ora che il livello s'è alzato si ri-animerà.

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Riguardo ad Alfred Cortot, fu lui che negli anni Trenta riuscì ad acquistare a Londra l'autografo di Chopin - quello relativo al metodo pianistico mai portato a termine. Tale tesoretto rimase poi nella collezione del pianista fino alla sua morte.






Che Chopin in un forum di Musica Classica non goda di molta simpatia, poi, è un controsenso!





Viceversa credo che il vero controsenso sia da circoscrivere ai pianisti, non tanto tra chi predilige quei compositori che hanno avuto un approccio meno specialistico all'arte musicale. Chi, ad esempio, adora la versatilità di un Mozart potrebbe rimanere piuttosto deluso nei confronti di Chopin.


Se vedrai qualcuno portare una rosa alla tomba di Fred, puoi scommetterci che al 80% sia un pianista o uno studente di piano.



Sul fatto che il metodo musicologico debba essere un must meglio lasciar perdere...


se non si vuole essere tacciati di stucchevolezza, vedi qualche post precedente.


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Viceversa credo che il vero controsenso sia da circoscrivere ai pianisti, non tanto tra chi predilige quei compositori che hanno avuto un approccio meno specialistico all'arte musicale. Chi, ad esempio, adora la versatilità di un Mozart potrebbe rimanere piuttosto deluso nei confronti di Chopin.

Se vedrai qualcuno portare una rosa alla tomba di Fred, puoi scommetterci che al 80% sia un pianista o uno studente di piano.

Verissimo, qualche appassionato potrà storcere il naso proprio di fronte all'esiguità della produzione chopiniana non-solo-per-piano, che è per giunta caratterizzata da esiti alterni (personalmente stravedo per i concerti, meno per la musica da camera; se non erro lo stesso Chopin non era del tutto convinto della sua Sonata per violoncello). In ogni caso lo considero un grande, e in ogni caso ha inventato uno stile compositivo riconducibile solo a lui (anche per quanto riguarda la letteratura pianistica successiva alla sua). E ciò, per dirla con Dante, non fa d'onor poco argomento.

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  • 4 weeks later...

Li ho scoperti per caso, sono documenti radiofonici della radiotelevisione svizzera:



I rapporti fra Liszt e Chopin (con Jean-Jacques Eigeldinger, lo stesso musicologo del libro che citavo)


Speciale Chopin



C'è anche uno speciale su Liszt e quindi due sceneggiati radiofonici a tema. Buon ascolto. ^_^


Sono puntate vecchie, commemorative dei rispettivi anniversari. Molto suggestivo l'accento francese!


Interessante anche la rubrica Interpreti allo specchio, devo dire che Rubinstein è insuperabile il più delle volte come interprete chopiniano.


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A mio avviso poco conta la voluminosita' della produzione di chopin, di cui per altro fanno parte molte opere accademiche, tipo mazurche o altro. Oltretutto è l'unico musicista che si è concentrato su un solo strumento. Tuttavia bastano quei preludi, studi notturni, ballate a consacrarlo. Insomma come Leopardi, forse non ha scritto la divina commedia, non ha la quantità di opere di shakespeare, lo ricordiamo alla fine per "una manciata" di versi, ma questi bastano . E cosi per Chopin quei notturni o preludi sono sufficienti, tale perfezione stilistica che non reggono né Mozart, né Beethoven,o Brahms. Il resto è noia....

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  • 1 month later...

sto leggendo un libro sulla vita,l'arte e le opere di chopin. ho letto che naque in un sobborgo di varsavia, a 6-7 anni sapeva gia' suonare il piano cioe' era un bambino prodigio come mozart, poi prese lezioni da un insegnante ma dopo un po non importava + che le ricevesse xche' sapeva gia tutto sulla musica e il modo di suonare, poi chopin incomincio' a dare concerti nella sua citta' e venne ammirato da molti. quando era + grande lascio' varsavia e viaggio' molto all'estero,infatti la sua amata terra di cui ebbe molta nostalgia la rivedra' mollto tardi. ando' in spagna dove conobbe la scrittrice george sand che diventera' l'amore della sua vita. poi ando' anche a parigi sempre a dare concerti, pultroppo chopin era di corporatura fragile e si ammalava molto spesso ed e' x questo che mori' a soli 39 anni. fu sepolto le cimitero di perl achese e il suo cuore durante l'autopsia fu tolto e venne depositato in un urna nella chiesa di santa croce a varsavia dove ancora oggi riposa. x quanto riguarda l'arte le sue composizioni sono molto difficili da suonare ed e' quasi impossibile risuonarle perfettemente come le suonava lui. sono ricche di acciaccature,mordenti,trilli e altri segni di espressione. e poi aveva un modo tutto suo di suonare. gli studi infatti si chiamano cosi' xche' sono dei metodi che insegnano a suonare il pianoforte. i notturi sono delle composizioni che rievocano la notte e sono dedicate alle donne tipo delle serenate. anche i concerti che compose sono molto difficili e pure le mazurke che e' come se fossero musica popolare polacca xche' vi sono in esse elementi polacchi. compose anche ballate,preludi e altre composizioni.venne considerato il + grande pianista in assoluto aveva un virtuosismo unico. il poeta del pianoforte. infatti le sue composizioni sono molto belle e commoventi come anche lo studio detto tristezza.

Ciao, adoro Chopin! E' meraviglioso...Adesso sto ascoltando questo pianista, Jean Micault, ecco un link per chi volesse eventualmente scoprirlo. L'interpretazione é molto toccante! Vale la pena.

>http://youtu.be/eyDVYBxAVxA

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  • 5 months later...

A proposito di Chopin, segnalo questo vecchio documentario realizzato dalla città di Varsavia.
Ci sono anche i sottotitoli in inglese, bisogna cliccare sul secondo rettangolino in basso a destra quando parte il video.

In questi giorni invece mi è tornato un dubbio sulla sua formazione, perché un amante dell'opera come lui non ha mai preso seriamente in considerazione l'idea di un viaggio in Italia? O meglio, l'ha cullata... e poi abbandonata. Pianisticamente non avevamo niente da offrire? :unsure:
In gioventù tra l'altro aveva preso lezioni private di lingua italiana. Ma come inquadrare dunque la Tarantella? Semplicemente seguire la moda?

 

 

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In questi giorni invece mi è tornato un dubbio sulla sua formazione, perché un amante dell'opera come lui non ha mai preso seriamente in considerazione l'idea di un viaggio in Italia? O meglio, l'ha cullata... e poi abbandonata. Pianisticamente non avevamo niente da offrire? :unsure:

In gioventù tra l'altro aveva preso lezioni private di lingua italiana.

Ma come inquadrare dunque la Tarantella? Semplicemente seguire la moda?

Magari in gioventù era anche un po' bloccato dalla non facile situazione in Polonia, poi venne bloccato tra la Francia e la Spagna dalla dispotica George Sand... Insomma, penso siano questi i motivi.

La Tarantella magari l'ha scritta davvero per moda (e dunque per vendere), comunque il Bel Canto traspare dovunque dalla sua produzione.

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Magari in gioventù era anche un po' bloccato dalla non facile situazione in Polonia, poi venne bloccato tra la Francia e la Spagna dalla dispotica George Sand... Insomma, penso siano questi i motivi.

La Tarantella magari l'ha scritta davvero per moda (e dunque per vendere), comunque il Bel Canto traspare dovunque dalla sua produzione.

Ma io credo che la Sand stessa l'avrebbe trascinato volentieri -insieme a Maurice e Solange- nel Bel Paese. D:

Liszt non si è fatto troppi problemi a riguardo, Berlioz e Mendelssohn si incontrarono a Roma... ma forse, se Chopin ci avesse poi lasciato le penne come il poeta Keats, i polacchi non ce l'avrebbero mai perdonato. :ninja:

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  • 9 months later...

Non sapevo bene dove segnalarlo, ma direi che qui è più che appropriato.
Un documentario della televisione polacca che mostra Rubinstein sulle tracce di Chopin:

 

Con tanto di tocco folklorico: musica polacca e costumi. Viene mostrata anche [29:00] la versione "aristocratica" della mazurka con i maschietti sempre molto atletici e principeschi. XD Ad un certo punto a Zelazowa Wola [21:00] Rubinstein dichiara di aver compreso, più di chiunuqe altro possa immaginare, la personalità di Chopin e che eventualmente avrebbe scritto un piccolo libro in proposito prima di morire. Un libro su Chopin uomo, non sulla sua musica. Da quel che mi risulta non portò mai a compimento quel buon proposito... vero? Che peccato, mi sarebbe piaciuto tanto tanto leggerlo. :(
Tra l'altro il museo di Chopin non è più così oggi, è uno dei più tecnologici d'Europa, per questo è un bello scorcio della Polonia che fu.

 

 

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  • 3 months later...

Volevo condividere un aneddoto con tutti gli chopiniani, un aneddoto sconvolgente... Kao%5B1201%5D.gif
io non lo conoscevo, dopo la sua lettura darete +1000 punti bonus a Liszt:

Ma in quel tempo conobbe anche le prime sofferenze fisiche per amore dell'arte: Federico sapeva che per perfezionare la propria tecnica gli era necessario riuscire a distendere le dita fino a prendere la decima: perciò decise di adattare subito a ciò la mano. Poiché non poteva ancora prendere quello spazio sulla tastiera, provò ad allargare artificialmente l'apertura delle dita. Fissava tra di esse, la sera, dei cunei di legno e si coricava affrontandone la dolorosa costrizione. Quelle prove di auto perfezionamento attraverso la sofferenza finirono fortunatamente in un insuccesso. Federico liberò le dita da quegli strumenti di tortura, evitando così le deformazioni a cui non si sottrasse invece Schumann.

[cit. Chopin - Wierzynski]

Non so quali pianisti virtuosi si salvano nell'Ottocento. Purtroppo è senza fonte, non si sa se fu un'idea sua, se fu un suggerimento del suo maestro... sarebbe bastato poco per rovinarsi le mani e... non avremmo avuto Chopin!! Da domani ci provo anch'io... seee, ma neanche per sogno! XD

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5 hours ago, wolowitz said:

Schumann si rovinò le mani in questo modo? Davvero incredibile questo anedotto su Chopin..però non ho capito in che modo c'entra LIszt.

Ci sono teorie contrastanti, ma si suppone di sì, Schumann si rovinò con qualche aggeggio simile che andava di moda nell'Ottocento dal momento che il virtuosismo stava prendendo sempre più piede. Altri presuppongono che si sia trattato di un sintomo di altro e che il piano fu causa marginale. C'erano i distanziatori e quelli con i pesi.
hand-apparatus.jpg2_3651.jpg

Nel caso di Chopin, da ulteriori ricerche pare si sia trattato di semplici tappi di bottiglia (vino) per aiutare a distanziare le dita. Lui aveva una mano piccola si dice, ma molto flessibile. Beh, la versione economica sarebbe applicarsi le molette dei panni, quando suonavo il flauto ogni tanto per divertimento.. :ninja: non provateci a casa, eh! Ho citato Liszt perché tra i due di solito è considerato il "fissato" con la pura tecnica (povero, visto il maestro che si è ritrovato XD) nel superare i limiti dello strumento/fisici, mentre Chopin predicava tutt'altro, etc... in realtà forse non fu immune nemmeno lui. Ma lo perdoniamo, ovviamente. ^_^

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Quest'aggeggio farebbe la sua bella figura in un museo della tortura :o....Tentare di torcere così brutalmente, anche se lentamente, parti del corpo mi ha ricordato la fasciatura dei piedi degli antichi cinesi :glare:
Chi sopravviveva di sicuro si trovava virtuoso (nell'usare i diti come dei sonagli a vento):ph34r:

Quote

Ho citato Liszt perché tra i due di solito è considerato il "fissato" con la pura tecnica (povero, visto il maestro che si è ritrovato XD) nel superare i limiti dello strumento/fisici, mentre Chopin predicava tutt'altro, etc... in realtà forse non fu immune nemmeno lui. Ma lo perdoniamo, ovviamente. ^_^

:)

 

 

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  • 8 months later...

Il mio amico Frycek - parte prima

Ho sincera voglia, di nascosto, senza dir nulla, di decidermi a partire [...] sarò inflessibile nonostante i lamenti, i pianti, le suppliche [...]
La musica nella valigia. il suo nastro nella mia anima, la mia anima sotto il braccio e via, in diligenza!

Chopin avrebbe lasciato la Polonia e in qualche modo non vi avrebbe più fatto ritorno. Avrebbe portato con sé sempre i ricordi felici della sua vita polacca, di Varsavia, delle estati in campagna ad assorbire i ritmi cangianti, della sua famiglia e dei suoi carissimi amici per i quali nelle lettere dispensava continuamente abbracci e baci. Quindi anch'io, per quanto venga sempre scambiata per una francese (Oui?!), sono e resterò un'italiana e mi porterò questa italianità ovunque. Ma, a differenza sua, non ho voglia di "partire" di nascosto. Quindi questo sarà il mio post di commiato più significativo e proprio in questo topic perché è stata la più bella avventura musicale che ho vissuto qui.tumblr_lmsr23eQe61qcfn0j.gif

Prima di entrare in forum avevo infatti un amore viscerale per Wolfetto, nonostante le ormai celebri campagne anti-wam di Madiel che però negli anni sono diventate più sporadiche, e odiavo pianisti e pianoforte. Incontrai così quella figura magra, biondiccia e malaticcia che si fa chiamare Chopin, o Frycek, Chopinetto, Chip chip, PrincipePolacco per gli amici del forum. Era la mia chiave per dischiudere il loro mondo, spesso criticato ( U__U da Maja e vul in particolare), avete cercato in tutti i modi di convincermi a starne alla larga, ma ha prevalso la chopinite. Ho posto l'ultimo tassello del mosaico lo scorso autunno, visitando la sua casa natale a Żelazowa Wola. Era una giornata piuttosto uggiosa e la guida ad un certo punto pensò che mi fossi letteralmente persa nel parco perché non mi aveva vista rientrare... XD stavo solo raccogliendo foglie e poi c'è una statua molto bella. Questo compositore mi ha portato talmente tanta fortuna che mi sembrava doveroso rendere questo omaggio a lui e alla sua fantastica poesia. Sono sicura che qualche chopiniano incapperà qui prima o poi in cerca di qualche spunto sul suo adorato compositore. ^^

Le lettere
Vi lascio dalle Lettere (Ed. Lindau) alcune delle sue frasi più belle che illuminano ciascuna un lato della sua personalità.
Ho sempre pensato infatti che non fosse così debole caratterialmente come talvolta si è cercato di dipingerlo:

- Mi sarebbe forse più facile manifestare i miei sentimenti se potessi esprimerli con i toni musicali.
- l'esame è vicino, l'ho ormai sotto il naso (alla cintura, dicevano una volta i Polacchi; ma io non porto la cintura, ho solo un grande naso, [...]
- Quanto desidero vederti, darei due settimane senza suonare per poterti vedere in carne ed ossa, perché col pensiero ti vedo ogni giorno, Non mostrare a nessuno questa lettera. Mi vergogno.
- Ho visto Spontini, Zelter e Mendelssohn, ma non ho parlato con nessuno di loro perché non ho osato presentarmi da me.
- Ieri abbiamo visitato la biblioteca. E' immensa, tuttavia ci sono poche opere musicali
(per capire quanto gliene importasse dei libri)
- Hube dice che l'uomo seguendo una strada comune e un piano da sé stabilito non giungerà mai a nulla, bisogna lasciare qualcosa al destino. Così anche per un caso fortunato mi sono lasciato convincere a dare un concerto.
- [...] tutti si stupiscono per la bellezza delle mie composizioni. So di essere piaciuto alle donne e agli artisti.
(qui emerge tutto l'uomo ottocentesco)
- Ancora non è nato, chi tutti ha accontentato.
- io per mio sfortuna ho già il mio ideale; pur non parlandogli da sei mesi, lo servo fedelmente, continuamente lo sogno, nel suo ricordo è nato l'Adagio del mio concerto, e mi ha ispirato stamane questo piccolo valzer che ti mando.
(i ragazzi dovrebbero prendere a modello Chopin, non c'è alcun dubbio XD)
- Al mio pianoforte racconto ciò che più di una volta avrei detto a te.
- conosco l'incostanza dei favori delle persone importanti
- ho la sensazione di andarmene via e non rivedere più la mia casa; penso di andare a morire, e come dev'essere amaro morire in un posto qualunque, e non là, dove si è vissuto.
- Non sempre l'uomo è contento; forse può essere felice solo in qualche attimo della vita [...] Se da una parte considero cosa sacra i rapporti sociali, dall'altra ritengo che siano un'invenzione diabolica.
- Se solo mi sorreggerà la salute penso di lavorare tutta la vita.
- Spesso chi vuole migliorarsi, si peggiora.
- Non posso fare come mi piace, devo vestirmi, pettinarmi, calzarmi; nei salotti devo fare la parte dell'uomo tranquillo, ma poi tornato a casa tuono sul pianoforte.
- Tutto ciò che finora ho visto all'estero, mi sembra vecchio, insopportabile, e mi fa solo sospirare per la mia casa, per quelle ore felici che allora non sapevo apprezzare.

...e ce ne sarebbero altre! Un polacco mi rassicurò che Chopin scriveva davvero in un bel polacco, in un modo raffinato. Mi fidai, al momento non sono in grado di leggere correntemente il polacco né a tradurlo con sicurezza. C'è una lettera scritta a quattro mani con Liszt e la differenza nel modo di esprimersi è alquanto bizzarra.
Domani la seconda parte. :lovechopin:

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1 ora fa, Flaux dice:

Ma, a differenza sua, non ho voglia di "partire" di nascosto. Quindi questo sarà il mio post di commiato più significativo e proprio in questo topic perché è stata la più bella avventura musicale che ho vissuto qui.tumblr_lmsr23eQe61qcfn0j.gif

:o ... Sinceramente, mi dispiace. E' già molto che lo annunci, senza sparire nel nulla di punto in bianco come purtroppo sembra uso. Ma verrebbe (verrà?) meno una presenza qualificata, dialogante e una delle pochissime voci femminili. Se può valere qualcosa dirtelo, ripensaci o, al limite, ripensa alla modalità/intensità di partecipazione al forum, se è questo che fa problema. :)

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Il mio amico Frycek - parte seconda

Chopin resta comunque musica. Tra le sue composizione consiglio il Concerto in Mi minore, anche se in questo forum è variabilmente odiato da tutti. Tutti i valzer, certo da non provare a ballare! Il Rondo à la Krakowiak tra le opere sottostimate del nostro polacchino. Tra gli studi Op.10 n.12 n.10 e n.8&5, op.25 n.6. Le mazurke restano per me un mistero con i loro ritmi cangianti, tuttavia op.6 N.2 da ascoltare in rigoroso silenzio, op.17, op.33 N.2 (Malcuzynski). La prima ballata e non per il film, Kocsis version of course che dovrebbe essere un live :wub: ... me ne ero innamorata già in fase di studio, quando continuava a far disperare uno dei suoi insegnanti: lo potete ammirare in questa clip storica, dietro dei giovanissimi Schiff e Ranki se la ridono. La Fantaisie Impromptu, e alcuni di voi staranno sorridendo o imprecando non so, a questo proposito tramite vecchie discussioni ho recuperato questo, anche se è appunto uno di quei brani nazional-popolari che i pianisti amano strimpellare già da piccoli... la berceuse, i notturni senz'altro l'op.9, l'op.27-2, ma tutti a modo loro e poi sarete in grado di digerire l'opera omnia senza problemi, avrete già prenotato un volo per Varsavia e saprete pronunciare le vostre prime parole in polacco. Oczywiście! XD

Ah, ovviamente le canzoni in polacco! Dei piccoli gioiellini tanto che Liszt ne trascrisse alcune per solo pianoforte.
A tal proposito esiste anche un topic sull'influenza della lingua polacca nella sua musica che ho scoperto mentre sistemavo l'indice della sezione:

Significa che qualcun altro crede alla mia stessa teoria ovvero che la sua presunta incapacità a tenere il tempo possa essere stata dettata dalla lingua. C'è però da dire che ne ha studiati diversi di idiomi, tra cui il francese e l'italiano, quindi sarebbe da approfondire meglio questa teoria, ma le canzoni restano in polacco.

Concorsi

Ovviamente esiste lo stranoto concorso omonimo che si tiene ogni 5 anni e qui vorrei sfatare il mito che non si trovano biglietti. Se volete partecipare come spettatori le vendite aprono quasi un anno prima e dovete essere velocissimi. Non saprete bene chi suona in quale round, ma se siete fortunati (come me) avrete il meglio a vostra disposizione. XD
Ricordo che non esiste però solo il concorso ufficiale, ma anche quello per pianisti amatoriali... o meglio chi non vive di pianoforte. Il programma al momento include un valzer, due mazurke, una polacca e altri brani di compositori del XVIII-XX secolo. Me lo raccomandò un ragazzo che lavorava nel negozio di pianoforti vicino al museo Chopin, a pensarci bene... tra una decina d'anni potrei essere pronta. XD

La vostra Flaux,
La musica nella valigia. il suo nastro nella mia anima, la mia anima sotto il braccio e via, in diligenza!

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