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Come è morto Cajkovskij?


Giada

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Ho sentito dire di un recente studio ha portato alla conclusione che Cajkovskij è morto sì di colera, ma suicida. Non ho ben capito però le circostanze che possono averlo spinto ad uccidersi. Ho letto una biografia di Cajkovskij, ma veramente pessima e perlopiù vecchia, e naturalmente non cita assolutamente nulla di tutto questo; in compenso dice che Piotr Il'ic era una persona solitaria, ipersensibile, malinconica, afflitta da certi traumi che si trascinava dietro fin da ragazzo come ad esempio la morte della madre...ma ho sentito dire anche, da altre fonti, che il Nostro poche settimane prima di morire era stato, effettivamente, condannato a morte con l'accusa di aver violentato una studentessa del Conservatorio.

A voi cosa risulta?

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Sicura che si trattasse di una studentessa, Giada?

Non è che per caso "una" fosse "un"?

Ecco cosa ho trovato spulciando con google e inserendo "morte di Cajkovskij ":

Negli stessi giorni in cui la Sesta veniva provata Cajkovski fu chiamato a rispondere davanti a un giurì d’onore di una relazione con un giovane aristocratico. Se accertata, l’accusa di omosessualità comportava la condanna al confine in Siberia e la perdita dei diritti civili. L’udienza era fissata il 31 ottobre, ma a poche ore di distanza dall’emissione del mandato di comparizione, il compositore ingerì l’arsenico, entrando in agonia per accreditare la versione ufficiale della morte per colera, epidemia allora diffusa in San Pietroburgo, e coprire la causa infamante del suicidio. Cajkovskij morì il 6 novembre: la sua fine, al culmine di una carriera costellata di successi, suscitò particolare emozione dopo la seconda replica dell’ultimo capolavoro il 18 novembre: il movimento conclusivo, presaga intuizione, secondo il programma che il compositore aveva rivelato al nipote portava come indicazione la parola ‘morte’.

Questo è solo un estratto ma puoi controllare tu stessa.

In quanto alla veridicidità di certe notizie.. non metto le mani sul fuoco!

Posso solo dice che io non c'ero!

:)

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Io sapevo una versione diversa...

Non era una studentessa, ma il figlio di un qualche ambasciatore/parlamentare/magistrato/politico (e comunque non era stato violentato: semplicemente, rifiutava le avances); per questo Cajkovskij fu mandato a morte.

Questa ipotesi, che ho letto su un libro e che appoggio, non è comunque condivisa da molti. Se non mi sto confondendo, ci dovrebbe essere qualcuno in questo forum che è un ottimo conoscitore del Piotr e saprà dirti qualcosa.

:)

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Io ho una biografia in cui c'è scritto che Piotr si sforzò di condurre una convenzionale vita eterosessuale,almeno per salvare le apparenze e in seguito sposò Antonina Miljukova,ma il matrimonio duro appena tre mesi!Anche se il povero Piotr avrebbe voluto disfarsi della donna già dopo pochi giorni a causa del suo pessimo carattere.

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Io sapevo una versione diversa...

Non era una studentessa, ma il figlio di un qualche ambasciatore/parlamentare/magistrato/politico (e comunque non era stato violentato: semplicemente, rifiutava le avances); per questo Cajkovskij fu mandato a morte.

Questa ipotesi, che ho letto su un libro e che appoggio, non è comunque condivisa da molti. Se non mi sto confondendo, ci dovrebbe essere qualcuno in questo forum che è un ottimo conoscitore del Piotr e saprà dirti qualcosa.

:)

Anch'io la so così

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Guest tom207

Nel libro su Cajkovskij di C. Casini e M. Delogu della Rusconi (93) viene esaminato con molta accuratezza il periodo immediatamente precedente la morte. Alcune testimonianze discutibili affermerebbero che l'accusa di aver sedotto il quattordicenne nipote del duca Stebok-Fermor fu rimessa a un giurì d'onore che l'avrebbe condannato a suicidarsi entro 2 giorni. La scrittrice Nina Barberova ha compiuto attentissime ricognizioni sulle testimonianze e sui costumi dell'epoca e ritiene assolutamente assurda tutta questa messinscena. Però esistono numerosi fatti che farebbero propendere per la tesi del suicidio. Secondo gli autori, in conclusione, è probabile che si sia trattato un suicidio, ma non di una "condanna" al suicidio, ma di un suicidio volontario, che Tc. aveva già tentato anni prima immergendosi in un fiume in inverno; pare che attraversasse un momento di particolare scoramento; il suicidio, però, sarebbe avvenuto non con un veleno ma bevendo spontaneamente acqua non bollita, quindi con alta percentuale di contrarre il colera.

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Alcune testimonianze discutibili affermerebbero che l'accusa di aver sedotto il quattordicenne nipote del duca Stebok-Fermor fu rimessa a un giurì d'onore che l'avrebbe condannato a suicidarsi entro 2 giorni.

Diciassettenne, prego, non ci allarghiamo. <_<

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Ho la fortuna di avere dedicato un saggio a Ciajkovskij e conosco la faccenda in questi termini. Tutto ruota al fatto se Ciajkovskij avesse ingerito volontariamente una caraffa d'acqua non disinfettata a un ristorante durante l'epidemia. Ma se lo avesse fatto sarebbe comunque per volontà suicide DELIBERATE. La tesi sul suicidio forzato è stata ampiamente smontata già solo per il fatto che nella Russia zarista non vigeva nessun atteggiamento ostile agli omosessuali, se non una legge puramente formale. Ciajkovskij era inoltre amico dello zar e sarebbe stato protetto da un'imputazione invocante lo zar in persona. Più probabile il suicidio deliberato, e ciò ci riporta al discorso sull'ipersensibilità malinconica di Ciajkovskij, per cui anche la sua ultima sinfonia contiene accenni mortiferi come se costituissero un nuovo, ambiguo, spettrale, "sogno" per Ciajkovskij come via di fuga alle sue ultime depressioni.

Inoltre Ciajkovskij non ha violentato nessuno. Risulta che il rapporto fosse consenziente.

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Ecco l'esperto di cui parlavo! :)

Avevamo già parlato di questa cosa, e direi che più la dici e più mi sento di darti ragione. Solo in un punto mi permetterei di dissentire, da quello che ho letto in giro:

Inoltre Ciajkovskij non ha violentato nessuno. Risulta che il rapporto fosse consenziente.

Certo che non c'è stata violenza, ma non c'è stato neanche un rapporto o una relazione! Avevo sentito parlare, ripeto, di avances (o come cavolo si scrive) da parte di C. non corrisposte dal giovine.

:)

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Guest tom207
Ho la fortuna di avere dedicato un saggio a Ciajkovskij e conosco la faccenda in questi termini. Tutto ruota al fatto se Ciajkovskij avesse ingerito volontariamente una caraffa d'acqua non disinfettata a un ristorante durante l'epidemia. Ma se lo avesse fatto sarebbe comunque per volontà suicide DELIBERATE. La tesi sul suicidio forzato è stata ampiamente smontata già solo per il fatto che nella Russia zarista non vigeva nessun atteggiamento ostile agli omosessuali, se non una legge puramente formale. Ciajkovskij era inoltre amico dello zar e sarebbe stato protetto da un'imputazione invocante lo zar in persona. Più probabile il suicidio deliberato, e ciò ci riporta al discorso sull'ipersensibilità malinconica di Ciajkovskij, per cui anche la sua ultima sinfonia contiene accenni mortiferi come se costituissero un nuovo, ambiguo, spettrale, "sogno" per Ciajkovskij come via di fuga alle sue ultime depressioni.

Inoltre Ciajkovskij non ha violentato nessuno. Risulta che il rapporto fosse consenziente.

Si, è proprio come dicono anche Delogu e Casini. Però, Quint, lì si parla di quattordicenne.

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Ma poi il quattordicenne o diciasettenne che fine ha fatto?

ahahahah :lol:

Scusate, ma letto tutto insieme sembrava quasi un pettegolezzo tra amici a cena!

.... consenziente.. rapporto.. 14..17..

Che differenza fa?

Nel senso che non sapremo mai la verità... ed è questa l'unica cosa che mi rammarica.

Il tempo non riesce a cancellare le tracce degli antichi Romani, dei Maya, degli Etruschi., degli Egizi!

La stupidità umana, i pregiudizi...il moralismo fine a se stesso invece è in grado di cancellare, modificare, oscurare la vita di un genio in "pochi" anni.

Questo davvero mi rattrista.

La diversità, se c'è stata, se così si può chiamare.. è una vergogna più indelebile e pesante della verità.

Cajkovskij è un genio indiscusso ...morto in circostanze a noi non chiare perchè...

Perchè?

Bah!

Ho provato la stessa sensazione quando qualcuno mi ha parlato della vita di Van Gogh e della sua relazione con un altro grande: Gauguin.

Anche in quel caso si è sempre parlato di amicizia, interesse per l'arte, pazzia, orecchie tagliate..

Ma mi chiedo a chi sia interessato, se non a loro due, della loro vita privata.

A me che siano stati amanti od amici non interessa.. mi spiace che si utilizzi la parola pazzo per gay.

Mi spiace che si parli di stupro , di avances non accettate, per una dichiarazione fatta da un uomo ad un altro uomo.

Ma la cosa che più mi spiace in tutto questo è che sento che è passato il tempo e nulla cambia.. o praticamente pochissimo.

Scusate.. mi ritiro nelle mie reali stanze. :mellow:

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Io ho una biografia in cui c'è scritto che Piotr si sforzò di condurre una convenzionale vita eterosessuale,almeno per salvare le apparenze e in seguito sposò Antonina Miljukova,ma il matrimonio duro appena tre mesi!Anche se il povero Piotr avrebbe voluto disfarsi della donna già dopo pochi giorni a causa del suo pessimo carattere.

da quello che so Piotr, prorpio per eviare scandali decise di rafforzare questa sua convinzione dedicando la sinfonia n. 4 ad una donna di cui però non ricordo il nome. nel programma infatti viene citata una figura femminile che lo conduce alla felicità.

su come è morto non lo so, rimane comunque il fatto che era spesso malinconico e triste e questo mi farebbe pensare che si possa essere suicidato

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da quello che so Piotr, prorpio per eviare scandali decise di rafforzare questa sua convinzione dedicando la sinfonia n. 4 ad una donna di cui però non ricordo il nome. nel programma infatti viene citata una figura femminile che lo conduce alla felicità.

La dedicataria della Quarta era la contessa von Meck, sua intima amica e mecenate. Non c'era nulla di falso in ciò, Ciajkovskij nutriva sincera amicizia verso questa donna che in parte lo aveva anche risollevato spiritualmente per la depressione dovuta al matrimonio. La loro era un'intensa e notevole amicizia spirituale.

NOTEVOLE IL DISCORSO DI +O-

Per l'amico Quint: mi risulta soltanto che ci fosse una vera relazione.

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La diversità, se c'è stata, se così si può chiamare.. è una vergogna più indelebile e pesante della verità.

:blink::blink::blink:

Ho provato la stessa sensazione quando qualcuno mi ha parlato della vita di Van Gogh e della sua relazione con un altro grande: Gauguin.

Anche in quel caso si è sempre parlato di amicizia, interesse per l'arte, pazzia, orecchie tagliate..

Ma mi chiedo a chi sia interessato, se non a loro due, della loro vita privata.

A me che siano stati amanti od amici non interessa.. mi spiace che si utilizzi la parola pazzo per gay.

:ph34r: Senti, adesso vai da questo fantomatico "qualcuno" che si è inventato la relazione tra Van Gogh e Gaugin e dagli una capocciata sul setto nasale da parte mia. :P

Per l'amico Quint: mi risulta soltanto che ci fosse una vera relazione.

Su questo a ragione +o- : non lo sapremo mai. :ph34r:

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Ma a Gauguin piacevano le polinesiane!!! :P E Van Gogh non era psicologicamente in grado di avere una "relazione" con qualcuno... :unsure:

Certo... anche Valentino è sempre circondato da fotomodelle ...e di sicuro le ama per l'arte con cui le veste..

epperò... :rolleyes:

E per la seconda affermazione.. che dirti.. l'equilibrio non è tutto per una relazione... magari viene fuori a distanza, nel tempo... e poi le relazioni instabili, con instabili, sono sempre state le più passionali.. e non necessariamente le più brevi.

Provare per credere. ;)

(però prova tu! :P)

Peperoncina.. ahahaha ...

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Anch'io sapevo che la quarta era stata dedicata alla baronessa von Meck, ma non c'è stata una relazione; si tenevano in contatto via lettera e si sono visti penso una sola volta...

Comunque mi sembra strana l'ipotesi della condanna, dopo tutto; possibile che un personaggio del rango di Cajkovskij, famosissimo a livello internazionale, all'improvviso viene condannato e la questione non desta per nulla scalpore per più di cento anni e sta iniziando a essere riscoperta solo ora? :o

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Guest Monkey Rufy
Anch'io sapevo che la quarta era stata dedicata alla baronessa von Meck, ma non c'è stata una relazione; si tenevano in contatto via lettera e si sono visti penso una sola volta...

ho letto che quando si videreo non si salutarono affatto, sebbene si fossero perfettamente riconosciuti.

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Io invece sapevo che la von Meck non voleva che Cajkovskij la vedesse in volto, e un giorno addirittura lo pregò di presentarsi la sera sotto la sua finestra senza guardare in alto, in modo che lei potesse osservarlo dal vero senza essere vista...poi dopo tanti anni lei si decise ad ospitarlo per qualche giorno in casa, e nel vederla Piotr Il'ic rimase deluso, perché nella sua fantasia se l'era immaginata bellissima...

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