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compositore1980
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Visto che prima del Gran Premio degli USA hanno fatto cantare come di tradizione l'Inno Nazionale (Americano, ovviamente!) ad una cantante non accompagnata e così cantato non m'è mai piaciuto ho pensato di arrangiarlo per banda.



Risultato finale: armonizzazione in stile para-bachiano e scrittura quasi da Canzona policorale... Organico: ottavino, flauti, oboi, corno Inglese, clarinetti in Si bemolle, clarinetto basso, fagotti, corni, trombe in si bemolle, tromboni (contralto, tenore e basso), timpani e contrabbassi.


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  • 2 weeks later...

"Bagatella in Sol Maggiore" per violoncello, un'opera allegorica in sei unità:



-preludio, in Sol Maggiore, quattro quarti, moderato;


-serenata, in Sol Maggiore, tre quarti, andante;


-interludio I, in mi minore, cinque quarti, moderato;


-toccata "drammatica", in do minore, tre quarti, lento, esguito interamente sulle due corde gravi;


-interludio II, in sol minore, quattro quarti, allegro assaI;


-romanza, in Sol Maggiore, dodici ottavi, moderato.



La genesi di questo lavoro (assolutamente elementare) è molto originale: ho raccontato una storia ad un amico, il quale, dopo che ho terminato, mi ha detto: "La racconti troppo bene, perchè non ci scrivi un'opera musicale?"... Et voilà!

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

DI cosa si tratta? Comunque se ti accontenti di una musica di qualità bassa mi propongo :D.

Ne scriviamo una ciascuno e poi quella che farà meno schifo la facciamo rappresentare :D :D .

Posso scrivere un'Aria con uno o due cornetti "obbligati" ed un Finale d'Atto "alla Veneziana" coi protagonisti divisi in due cori?

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Ne scriviamo una ciascuno e poi quella che farà meno schifo la facciamo rappresentare :D :D .

Avete bisogno di una regista/scenografa? :upsidedown:

Giuro che sulla parte musicale non metto becco... :rolleyes_x:

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Ne scriviamo una ciascuno e poi quella che farà meno schifo la facciamo rappresentare :D :D .

Posso scrivere un'Aria con uno o due cornetti "obbligati" ed un Finale d'Atto "alla Veneziana" coi protagonisti divisi in due cori?

Così sarà letteralmente un vero e proprio pasticcio :lol:.

Per noone: E' proprio un'opera settecentesca. Mi sa che non ti posso essere d'aiuto per la musica :D (anche se anni fa pensavo che sarebbe stato simpatico scrivere un'opera finto-settecentesca, magari su La locandiera). Ci vorrebbe un Malipiero, veneziano doc anche lui.

P.S.: Comunque sulla questione inglesi-tedeschi nella II guerra mondiale non hai mica torto, la penso anch'io come Carlotta. Però si va fuori argomento così.

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Su gentile richiesta di super :D

Siamo in Svizzera :D in un collegio super severo :D in mezzo alle montagne del Kanton Uri :D nell' ufficio del preside Von Pippen arrivano Niccolò e Maria Elena, una coppia di veneziani con appresso la loro figlia Carlotta, una diciottenne con l' argento vivo addosso, che non ne vuole sapere di studiare, che ne combina più di Bertoldo, Pinocchio e Gian Burrasca messi assieme e moltiplicati per 10 alla terza. I suoi genitori giustamente non ne possono più e quindi dicono a Von Pippen "Orsù, tenetevela Voi", Carlotta ovviamente non ci sta, cerca di opporsi e nella foga rompe per sbaglio un antico vaso cinese che conteneva le ceneri dell' adorata pro-zia Adalgunde di 'sto preside stocafisso, e da lì in poi saranno acerrimi nemici.... quindi via, si parte in quarta con un bel Quartetto dove ognuno si insulta a dovere, finché arrivano il bidello Hans e la bidella Britta, che prendono di peso Carlotta e la portano nella sua stanza. Carlotta prova a mettersela via ma non ce la fa, le mancano troppo Venezia, i suoi fratellini, correre per le calli, il Carnevale, il suo pappagallo Gingerino, le sarde in saor, il mare ma soprattutto il suo moroso Lorenzo il gondoliere...e qui parte una bella aria.. Inizia l' anno scolastico e Carlotta, fra un' interrogazione e l' altra ( c'è un terzetto esilarante durante un' interrogazione di storia, il prof. Von Bleff chiede chi ha perso la seconda guerra mondiale, un saputello di nome Jürgen risponde -i tedeschi-, Carlotta si alza e dice che gli inglesi possedevano un quarto delle terre emerse prima dello scoppio della guerra, per poi rimanere solo con quella misera isoletta e qualche briciola qua e là per il mondo, quindi la SWW l' hanno persa un po' anche gli inglesi, Von Bleff ovviamente le urla che è pazza, hanno perso i tedeschi -inglesi!- -tedeschi!- -inglesi!- -tedeschi!- e via, poi parte il coro dei compagni di classe che si schierano un po' con lei, un po' con lui e Jürgen, arriva Von Pippen sconvolto dal baccano, arrivano i 2 bidelli, e il sestetto è servito :D ) cerca in tutti i modi di scappare dal collegio con l' aiuto di alcuni compagni di classe complici, e degli adorati Hans e Britta, che lei ritiene i più fidati ed intelligenti lì dentro, due di chiara natura Despinettiana, capaci all' occasione di camuffarsi da dottori e notai insomma... ma niente, il preside la scopre sempre. Vabbè, cerco di riassumere, non voglio annoiare. Primo atto brillante, scorre via alla velocità della luce. Con il secondo atto si cambia musica....cioè, volevo dire parole....vabbè, ci siamo capiti. Intanto colpo di scena, Carlotta è riuscita a scappare! Ma non dirò mai come ;] lascierò ai lettori, al pubblico immaginare come diavolo ci sia riuscita... Dopo una fuga incredibile la nostra eroina arriva a Pura, e nonostante sia una scema, si ricorda che lì è sepolto il pianista preferito del suo papà, Arturo Benedetti Michelangeli, si rammenta di quanto era bello ascoltare i suoi dischi da piccola, in braccio al suo papà...allora decide di andare nel cimitero a cercare la sua tomba. Ed è così che si apre il secondo atto, con un aria struggente, bellissima, dolce di Carlotta che, stanca e delirante, non trova la tomba di ABM, Barbarina non trovava il nastro, Carlotta non trova la tomba. Sviene. Intanto nel castello, fra un' aria acido/rancorosa di Von Pippen, duetti dei bidelli (che scoprono di amarsi), terzetti fra prof. e studenti, si cerca di organizzare una spedizione di ricerca per trovare la veneziana... Ma ecco che arriva un telegramma, l' hanno trovata, è all' ospedale. Si riprende, torna al collegio. È cambiata... È più...rassegnata. Si rende conto che in tanti mesi non ha mai ricevuto una lettera da Lorenzo (in realtà Lorenzo le ha scritto ogni giorno, le lettere ce le ha quella merda di Von Pippen) ((no, non esistono computer cellulari ed email in quel mondo)). Inizia a pensare che l' abbia dimenticata. Non cerca più di scappare. Prende una sbandata per Gyorgy, il suo insegnante di scherma, un biondo sciabolatore ungherese venticinquenne da urlo, sta per baciarlo (duetto alla Don Giovanni/Zerlinetta gentil) ma ecco che le sovvengono gli occhioni neri di Lorenzo.. i suoi bei capelli neri, il suo dolce sorriso..si blocca, resiste, e sventa il tradimento.. Ama Lorenzo. Arriviamo a giugno, basta gigionate, c'è l' esame di maturità Baccalauréat, o quel cavolo che è, Carlotta studia come se non ci fosse un domani, giorno e notte, in un mese cerca di recuperare tutto il programma di un anno, vai con l' aria drammatica, duetti comici con il secchione Jürgen, che le da ripetizioni in tutte le materie, nel frattempo Hans e Britta trovano le lettere, gliele portano, ma Carlotta è troppo stanca per meditare vendetta, è così stanca che non apre nemmeno le lettere... se le porta al petto, vicino al cuore e le stringe e le bagna con le sue dolci lacrime amorose (aria d' amore♡.♡).

Arriva il lieto fine di questa porcata di opera buffa in due atti che ho pigramente deciso di intitolare "Carlotta, ossia la veneziana in Svizzera", tutta la classe è promossa, tanti con il 100, Carlotta ha miracolosamente recuperato tutti i debiti ed è felice del suo nobilissimo, giustissimo, sudatissimo 60, ma è ancor più felice del fatto che sono venuti su tutti da Venezia per la cerimonia della consegna del diploma, famiglia, amici, Lorenzo, c'è pure il pappagallo, che finalmente vendica Carlotta, svolazzando sopra la testa di Von Pippen, gli molla uno schitto pauroso, scagazza proprio di gusto. Coro finale di tutti, dove si elogiano le virtù dei giovani diplomati, largo ai giovani, viva i giovani, il futuro è dei giovani, viva lo studio.

Fine.

Niente di nuovo, niente di originale, è banale e scurrile, lo so, ma dovevo pur inventarmi qualcosa per sopravvivere al varietà natalizio che ormai è alle porte...così, mentre tutti si abbufferanno di delizie piene di glutine e caseina che il mio stomaco, al momento troppo debole e delicato, causa intolleranze, non può ancora accettare, io, invece di sbuffare e lamentarmi, incazzarmi e prendermela ingiustamente con mio moroso che invece di soffrire con me, starmi vicino e condividere le mie sfighe, è sempre quello che mangia e beve più di tutti...già me lo vedo il mio papageno che si riempie come un uovo di pandoro e prosecco, che mi guarda e dice "tutto bene, lenticchia? XD " (sono piena di lentiggini) e io che lo guardo male pensando "sì :) tutto bene :) come no :) adorabile stronzo :) " , farò la spiritosa ed intratterrò i familiari, i bambini con il mio simpatico, idiota libretto. Ne ho già letto alcune parti a 3 parenti, ho scelto quei 3 perché se non avessimo lo stesso sangue molto probabilmente mi negherebbero il saluto, insomma 3 ai cui sto parecchio antipatica e che non mi darebbero mai e poi mai una soddisfazione, volevo un' opinione sincera. Ebbene, piangevano dalle risate tutti e tre, uno addirittura era per terra con le mani sulla pancia che diceva "basta, basta". Ma forse, più che del libretto, è merito della mia espressivissima buffa faccia, della voce e dei miei distinti tempi comici... Boh.

Intanto ho dato il libretto ad un mio amico che insegna lettere, per farmi correggere i sicuramente innumerevoli errori grammaticali, e non.. Sentiamo cosa mi dice...

Grazie super, Pollini e Flaux per l' interessamento :D

:rofl:

Troppo forte! Applausi!!

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Su gentile richiesta di super :D

Siamo in Svizzera :D in un collegio super severo :D in mezzo alle montagne del Kanton Uri :D nell' ufficio del preside Von Pippen arrivano Niccolò e Maria Elena, una coppia di veneziani con appresso la loro figlia Carlotta, una diciottenne con l' argento vivo addosso, che non ne vuole sapere di studiare, che ne combina più di Bertoldo, Pinocchio e Gian Burrasca messi assieme e moltiplicati per 10 alla terza.

[...]

tutta la classe è promossa, tanti con il 100, Carlotta ha miracolosamente recuperato tutti i debiti ed è felice del suo nobilissimo, giustissimo, sudatissimo 60, ma è ancor più felice del fatto che sono venuti su tutti da Venezia per la cerimonia della consegna del diploma, famiglia, amici, Lorenzo, c'è pure il pappagallo, che finalmente vendica Carlotta, svolazzando sopra la testa di Von Pippen, gli molla uno schitto pauroso, scagazza proprio di gusto. Coro finale di tutti, dove si elogiano le virtù dei giovani diplomati, largo ai giovani, viva i giovani, il futuro è dei giovani, viva lo studio.

Fine.

[...]

Potrebbe essere un ottimo "plot" per un cartone animato 3D per esempio di Barbie. Non scherzo (mia figlia me ne ha fatto fare una cultura)! :)

Tieni conto che nelle colonne sonore dei film di Barbie ci sono sempre (chissà poi perché) orchestre di alto livello e composizioni classiche (Mendelssohn, Beethoven, Haendel ecc.) oppure musiche scritte appositamente in stile ottocentesco!

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Ma no, dai, un'Aria scrivila anche te!

Possibilmente con un flauto dolce "obbligato", poi così suono anche :ph34r: :ph34r: ...

Se è ambientato a scuola, i flauticchi di plasticaccia ci stanno alla grande... XD

Rispondendo anche a superburp, a parer mio non deve essere necessariamente un'opera settecentesca, totalmente tonale e con strumenti tradizionali. Per esempio, nella scena del cimitero ci sta alla grande un theremin... :wizard:

Comunque difficilmente comporrei su un soggetto che non sento proprio.

Io adoravo andare a scuola, imparare... :wink2: quindi non saprei cosa prova la protagonista, finirei nel cliché.

Prende una sbandata per Gyorgy, il suo insegnante di scherma, un biondo sciabolatore ungherese venticinquenne da urlo,

Zì, zì... immagino il motivetto di accompagnamento.. :rolleyes_x:

nl_liszt.jpg

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Rispondendo anche a superburp, a parer mio non deve essere necessariamente un'opera settecentesca, totalmente tonale e con strumenti tradizionali. Per esempio, nella scena del cimitero ci sta alla grande un theremin... :wizard:

No infatti. Ho citato Malipiero (per quanto non conosca le sue commedie goldoniane) proprio per dire che ci vorrebbe comunque una sensibilità verso quel mondo, certo non scrivere un'opera mozartiana che oggi sarebbe ridicolo.

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Ma forse è meglio così, che non scriva più. Ieri ho avuto un' attacco di kafkianite acuta.....e purtroppo io in casa non ho nessun Max Brod che mi salva da me stessa.....go brusà tuto......ora Carlotta e compagnia bella hanno tutti lo stesso stato fisico di zia Adalgunde..........però mi hanno fatto i complimenti per il fuoco.

L'idea di dare alle fiamme il proprio lavoro accarezza tutti prima o poi, ma l'unica ammissibile ragione è quella di poter combattere il freddo...

Colline Già dell'Apocalisse appariscono i segni.

In giorno di vigilia non si accettano pegni! [...]

Una fiammata!

Rodolfo Zitto, si dà il mio dramma.

Marcello ... al fuoco.

Colline Lo trovo scintillante.

Rodolfo Vivo.

Colline Ma dura poco.

Rodolfo La brevità, gran pregio.

Colline Autore, a me la sedia.

Marcello Presto. Questi intermezzi fan morire d'inedia.

Rodolfo Atto secondo.

Marcello Non far sussurro.

Colline Pensier profondo!

Marcello Giusto color!

Rodolfo In quell'azzurro - guizzo languente

Sfuma un'ardente - scena d'amor.

Colline Scoppietta un foglio.

Marcello Là c'eran baci!

Rodolfo Tre atti or voglio - d'un colpo udir.

Colline Tal degli audaci - I'idea s'integra.

Tutti Bello in allegra - vampa svanir.

Marcello Oh! Dio... già s'abbassa la fiamma.

Colline Che vano, che fragile dramma!

Marcello Già scricchiola, increspasi, muore.

Colline e Marcello Abbasso, abbasso l'autore.

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  • 3 weeks later...

Scusate ragazzi ma voi in base a che cosa scegliete la tonalità del vostro brano?

Beh, intanto ogni tonalità ha il suo preciso valore espressivo, e comunque ci sono casi in cui si debba fare i conti con le caratteristiche degli strumenti, innanzitutto l'estensione, ma anche le possibilità tecniche: ad esempio gli ottoni si trovano meglio in tonalità coi bemolli, gli archi in quelle in cui ci sia la possibilità di usare spesso le "corde vuote", i legni per i passaggi "di agilità" preferiscono tonalità "vicine" a quelle in cui sono "tagliati" (anche se comunque i bravi strumentisti possono in parte sopperire agli inevitabili limiti dei propri strumenti).

Comunque ogni tema si presenta al suo meglio in una determinata tonalità ed in quelle ad essa "vicine", per il resto ci si deve adeguare con la conduzione delle parti e sui limiti degli strumenti.

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Non c'entrerà molto con la composizione in sé, ma dopo aver letto per il Conservatorio tre Tragedie scritte sul mito di Medea (Euripide, Seneca e Grillparzer) mi è venuto un soggetto basato su quella di Grillparzer (1820 circa); all'inizio in realtà del mito è rispettato tutto, ma il finale viene stravolto: Grillparzer stravolge invece l'inizio, ma le idee e le tematiche sono molto simili tra le due narrazioni.



Ora penso di presentarlo ad un amico del DAMS Cinema, magari lo sceneggiamo, poi la volta che avrò finito queste combinazioni (ed ora sono al quattro contro due contro sincopi su Cantus Firmus) potrei pensare a metterlo in Musica, od almeno a scriverne Musica "incidentale".


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  • 2 weeks later...

Carlotta is back from the dead.. :spiteful:

mi sono iscritta ad un corso di composizione :ph34r_anim:

voglio scrivere un' opera :ph34r_anim:

Complimenti ;). Ma hai trovato un corso serale o hai la fortuna di avere del tempo a disposizione di giorno? Perchè se da me ci fossero dei corsi serali (alle 20, meglio anche alle 20.30) più che un pensierino lo farei anch'io.

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Andrò a lezione la sera, due volte a settimana. Inizio a febbraio :upsidedown: .

In bocca al lupo per questa nuova avventura e non ti scoraggiare se dovessi ritrovarti a fare per mesi e mesi bassi numerati o corali alla Bach! :ph34r_anim:

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