amadeus81 Inviato Aprile 4, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 4, 2006 Cosa intendete per BEL SUONO????? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
chalumeau Inviato Aprile 5, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 5, 2006 Principalmente il suono che piace a me.........io mi sono fatto un concetto sul suono del clarinetto ed è chiaro che il suono che più si avvicina a tale idea è un "bel suono".........ma non solo.........il bel suono è anche un suono caldo, espressivo, ben legato quando deve legare e di buona qualità quando deve staccare...... poi credo che in qualsiasi caso se il clarinettista sa usare bene il proprio suono allora lo sa far diventare anche bello........e qui non c'entra proprio niente nè il bocchino nè l'ancia ma solamente quella che io chiamo "l'intelligenza musicale" che un musicista deve per forza avere......da non confondere con la musicalità o la preparazione tecnica e via dicendo.......e questo discorso lo si può adottare a qualsiasi strumento e in maniera più allargata a qualsiasi professione..... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
amadeus81 Inviato Aprile 5, 2006 Autore Segnalazione Condividi Inviato Aprile 5, 2006 Ciao Chalumeau,mi piace la tua idea. E' molto simile a quello che penso io. Tutto sta al'idea di musica che ha l'esecutore, per questo il suono è personale Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Clarina Inviato Aprile 5, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 5, 2006 Principalmente il suono che piace a me.........io mi sono fatto un concetto sul suono del clarinetto ed è chiaro che il suono che più si avvicina a tale idea è un "bel suono".........ma non solo.........il bel suono è anche un suono caldo, espressivo, ben legato quando deve legare e di buona qualità quando deve staccare...... poi credo che in qualsiasi caso se il clarinettista sa usare bene il proprio suono allora lo sa far diventare anche bello........e qui non c'entra proprio niente nè il bocchino nè l'ancia ma solamente quella che io chiamo "l'intelligenza musicale" che un musicista deve per forza avere......da non confondere con la musicalità o la preparazione tecnica e via dicendo.......e questo discorso lo si può adottare a qualsiasi strumento e in maniera più allargata a qualsiasi professione..... <{POST_SNAPBACK}>Ciao chalumeau condivido perfettamente! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
witeclarinet Inviato Maggio 6, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Maggio 6, 2006 Salve ragazzi.Condivido il vostro concetto di suono,Ricordatevi che un musicista deve dare una giusta sonorità ad ogni brano ed ad ogni volta che cambia organico.Ogni musicista ha delle caratteristiche differenti e dei gusti differenti.Quindi cambiando musicista ti troverai a tentare un'espressività differente , nulla toglie il rispetto per lo spartito .Poi ogni genere ha diverse esigenze, cosi come ogni ambiente risponde in modo diverso ( locale ).Un bravo musicista sa legare il proprio suono ad ogni occasione.Fatto questo preambolo , ho cercato per anni un suono caldo e scuro pensando ad un utilizzo nella musica classica.Poi lavorando nel mondo della musica leggera e del liscio ho dovuto stravolgere tutto , alla ricerca di un suono sonoro , brillante e con specifiche frequenze.Questo fa capire che il suono , può essere richiesto scuro e caldo , ma pure chiaro e brillante.Quindi l'utilizzo di ance dure in un caso e di ance leggere nell'altro caso.Il bocchino poi è importantissimo. Quello che puoi ottenere con un modello non lo ottieni con l'altro.Preediligo quello in cristallo , faticosamente trovato in mezzo a tanti , per alcune situazioni , ed altri in ebanite per altre situazioni.Ma fondamentalmente concepisco diversi tipi di suoni ed è questo che fa la differenza tra un musicista espert oed uno giovane.La capacita di adattarsi ad ogni esigenza.Conosco un concertista che si prtava dietro l'astuccio con il clarinetto in sib ed in la dentro , più un altro astuccio pieno di attrezzi , svariati bocchini e barilotti , attrezzi per ritoccare ance ed una montagna di ance pronte per le varie situazioni.Questo combina l'esperienza.Ti fa preparare ad ogni situazione , man mano che capitano cose nuova , ti fa aprire gli occhi verso nuove sonorità. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
soleamaro Inviato Maggio 6, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Maggio 6, 2006 bella descrizione , sei un poeta del suono.ciao Principalmente il suono che piace a me.........io mi sono fatto un concetto sul suono del clarinetto ed è chiaro che il suono che più si avvicina a tale idea è un "bel suono".........ma non solo.........il bel suono è anche un suono caldo, espressivo, ben legato quando deve legare e di buona qualità quando deve staccare...... poi credo che in qualsiasi caso se il clarinettista sa usare bene il proprio suono allora lo sa far diventare anche bello........e qui non c'entra proprio niente nè il bocchino nè l'ancia ma solamente quella che io chiamo "l'intelligenza musicale" che un musicista deve per forza avere......da non confondere con la musicalità o la preparazione tecnica e via dicendo.......e questo discorso lo si può adottare a qualsiasi strumento e in maniera più allargata a qualsiasi professione..... <{POST_SNAPBACK}> Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
chalumeau Inviato Maggio 6, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Maggio 6, 2006 grazie!!!!!!!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Bliss* Inviato Maggio 6, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Maggio 6, 2006 grazie!!!!!!!! <{POST_SNAPBACK}> bravo :* Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Penelope80 Inviato Maggio 7, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Maggio 7, 2006 Principalmente il suono che piace a me.........io mi sono fatto un concetto sul suono del clarinetto ed è chiaro che il suono che più si avvicina a tale idea è un "bel suono".........ma non solo.........il bel suono è anche un suono caldo, espressivo, ben legato quando deve legare e di buona qualità quando deve staccare...... poi credo che in qualsiasi caso se il clarinettista sa usare bene il proprio suono allora lo sa far diventare anche bello........e qui non c'entra proprio niente nè il bocchino nè l'ancia ma solamente quella che io chiamo "l'intelligenza musicale" che un musicista deve per forza avere......da non confondere con la musicalità o la preparazione tecnica e via dicendo.......e questo discorso lo si può adottare a qualsiasi strumento e in maniera più allargata a qualsiasi professione..... <{POST_SNAPBACK}>Complimenti praticamente hai detto tutto ... Secondo me è importante avere un bel suono .... perché dà soddisfazione ... mi ricordo ancora i conflitti con il mio strumento, quando non usciva il suono come lo volevo io.Io però ritengo che l'ancia e il bocchino hanno una loro parte ... non faranno miracoli ... ma una piccola mano la danno ... ad esempio io mi sono accorta che con un bocchino di cristallo il suono che esce dal mio strumento mi piace di più. E ovvio che se non suono più da parecchio tempo (cosa che mi è effettivamente successa) non c'è bocchino che tenga ... il suono sarà schifoso. E le paranoie ricominceranno .... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
turnaround Inviato Luglio 31, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Luglio 31, 2006 La qualità principale di un suono è che si deve sentire, specialmente in orchestra, questo è dato dal timbro.La mia non è una banalità. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
witeclarinet Inviato Settembre 9, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Settembre 9, 2006 Condivido.se suoni in una ensamble e non emergi a sufficenza avoiia ad essere bravo ed avere suoni caldi o freddi.Mi è successo quest'estate di fare un'esibizione coi miei allievi ,naturalmente mi è capitata la parte da protagonista.Ora tra due sax tre clarinetti ed un flauto,sfido chiunque ad emergere in modo sufficiente utilizzando anche deboli,specie se gli altri sono allievi che non riescono a suonare piano per darti lo spazio per emergere.Ci sono riuscito a mie spese ovviamente.Meditate, quando hai un microfono, è tutto piu facile, sempre se haiun mixerista capace.Quando sei in un ensamble, purtroppo prevale la legge del piu forte e basta. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
flicSoprano Inviato Febbraio 8, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Febbraio 8, 2007 witeclarinet, anch'io vorrei avere un suono caldo e scuro per i miei concerti sinfonici in banda. Potresti dirmi che bocchino e ance usavi per ottenerlo?turnaround, tu parli di timbro: so che il b45punto (dal sito Vandoren) è un bocchino a camera grande, può significare qualcosa? secondo te è migliore del b45 e b40 (lira o meno) come potenza di suono?witeclarinet, scusa un'altra cosa: che bocchino e ancia hai usato per l'esibizione?Se qualcun altro può dire la sua è ancora meglio.Grazie a tutti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
turnaround Inviato Febbraio 8, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Febbraio 8, 2007 witeclarinet, anch'io vorrei avere un suono caldo e scuro per i miei concerti sinfonici in banda. Potresti dirmi che bocchino e ance usavi per ottenerlo?turnaround, tu parli di timbro: so che il b45punto (dal sito Vandoren) è un bocchino a camera grande, può significare qualcosa? secondo te è migliore del b45 e b40 (lira o meno) come potenza di suono?witeclarinet, scusa un'altra cosa: che bocchino e ancia hai usato per l'esibizione?Se qualcun altro può dire la sua è ancora meglio.Grazie a tutti.Ciao.Forse c'è un pò di confusione, quando dico che si deve sentire, non parlo di potenza ma di intensità.L'intensità ti permette di uscire in orchestra anche nei piani, a volte si sentono clarinettisti veramente molto bravi e con molto volume, quando però li ascolti in orchestra a malapena si sentono ed hanno un suono che non esce.Anche a me piace il suono tendente allo scuro ma:1) attenzione a non scurire troppo2) attenzione a non commettere l'errore di cercare da vicino lo stesso bel suono che noi sentiamo in teatro da un buon clarinettista da lontano. Si deve sempre considerare che noi, essendo a contatto con lo strumento, mentre suoniamo abbiamo una percezione del suono falsata rispetto a chi ci ascolta in teatro ad una certa distanza, e quello che conta è chi ascolta. La funzione del suono è di avere determinate caratteristiche da vicino in modo da essere udito dal pubblico, dolce, rotondo, espressivo e centrato da lontano. Poi possiamo parlare di suono scuro, chiaro, piccolo, grosso, ecc...Per il bocchino, la cosa più importante è avere prima il suono chiaro in testa, poi si possono fare tutti gli esperimenti che si vogliono.Spero di essermi spiegato.Ciao. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
flicSoprano Inviato Febbraio 9, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Febbraio 9, 2007 Grazie turnaround. Effettivamente comprendo quello che dici: "Si deve sempre considerare che noi, essendo a contatto con lo strumento, mentre suoniamo abbiamo una percezione del suono falsata rispetto a chi ci ascolta in teatro ad una certa distanza, e quello che conta è chi ascolta..."Comunque il fatto è che per ora uso il bocchino standard della buffet e vorrei comprarne uno Vandoren: non so se avrò la possibilità di provare vari bocchini, quindi siccome (penso io, non so se è giusto) magari qualche differenza tra un modello ed un altro ci sia a prescindere dal fatto (giusto) che il bocchino è personale, volevo sapere che bocchino usavi (o che compreresti) per ottenere un suono più scuro. Dal volantino della Vandoren deduco che più chiuso è il bocchino più scuro è il suono, però io non penso sia una buona soluzione un bocchino troppo chiuso. Poi in particolare volevo capire cosa comporta (supponendo che sia la stessa persona esperta a suonarlo) utilizzare un bocchino a camera grande come il b45punto rispetto ad un bocchino come il b45 o 40. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
turnaround Inviato Febbraio 11, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Febbraio 11, 2007 CiaoPer iniziare ti consiglio un B45 normale e naturalmente un buon insegnante.Prima di fare tutti i discorsi che fai è importante formare il suono, quindi note lunghe! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
franatra Inviato Febbraio 11, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Febbraio 11, 2007 Da quel poco che ho potuto finora capire, il suono dipende dalla capacità di emissione del musicista, e questo forse soprattutto da doti totalmente personali ,viene da quasi da dire "naturali", anche se studiando la respirazione è possibile notevolmente migliorare.La strumentazione utilizzata spesso peggiora o indica che non si ha una corretta emissione.Antony Pay parla del " respiro magico" , ora senza arrivare all' esoterismo , ma restando in termini fisici oggettivi, penso che il respiro corretto e il modo in cui si emette l' aria siano le cause del più o meno bel suono.E il bel suono si sente suonando qualsiasi genere musicaleScusate se sono un po confuso,ma forse è per l' ora tardaCiao Francesco Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
dario83 Inviato Marzo 7, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 7, 2007 note lunghe note lunghe note lunghe Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
chal Inviato Luglio 1, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Luglio 1, 2007 Cosa intendete per BEL SUONO?????io distinguo il timbro personale di base che ciascuno di noi pensa di produrre normalmente rispetto ai diversi tipi di suono da dover sapere produrre nell'interpretazione dei diversi stili. Mi spiego meglio: il timbro che piace a me è un suono corposo, molto timbrato, "tondo", molto simile a quello di Karl Leister, o, ancora meglio, al mitico suono del MITICO Paolo Budini, mio Maestro...Questo è il timbro di suono "base" cui devo sempre riferirmi durante lo studio e l'esecuzione del repertorio lirico in orchestra e per molti brani del repertorio Romantico. Diverso è il suono che dobbiamo produrre nell'esecuzione di brani quali, ad esempio, la sonata di Poulenc, dove il suono dovrà essere più "sul fiato", "leggero" e "meno timbrato" rispetto al suono che occorrerà, sempre per esempio, nell'esecuzioni di una Sonata di Brahms. Esperienza mi insegna, tuttavia, che a fronte di un'esecuzione musicalmente coinvolgente, spesso ci si abitua ad un suono magari non eccezionale dell'interprete...perchè prima la musica, poi il resto...certo, se ci sono le due cose allora il fegato non soffre... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Recommended Posts
Unisciti alla conversazione
Puoi rispondere adesso e registrarti subito dopo. Se hai un account, ACCEDI.