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La tecnica


Guest Monkey Rufy
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Innanzitutto vi ringrazio delle vostre risposte chi mi fanno capire che la tecnica serve...cominciavo ad avere dei dubbi...

Mah...poi vi volevo dire la mia...ossia:mi sto accorgendo che se faccio tutta la tecnica pura che ho a disposizione mi trascorrono in men che non si dica,circa 40 minuti.Allora volevo sapere da voi due cose,gentilmente.

La prima: in un'unica sessione di studio quanto tempo dovrei dedicare ai pezzi veri,dando appunto per assodato che 40 minuti li dedico alla tecnica pura?

La seconda:avrebbe senso spezzare in più sessioni di studio la giornata,che sò...magari 2 sessioni di cui in ciascuna dedicare 20 minuti di tecnica pura...?

Se non sono stato chiaro ditemelo.

Vi ringrazio ancora ciao!

Fryderyk

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in un'unica sessione di studio quanto tempo dovrei dedicare ai pezzi veri,dando appunto per assodato che 40 minuti li dedico alla tecnica pura?

Tutto il tempo restante?

Mi sa che non ho capito la domanda...

avrebbe senso spezzare in più sessioni di studio la giornata,che sò...magari 2 sessioni di cui in ciascuna dedicare 20 minuti di tecnica pura...?

Bé, se studi tutto il giorno, può avere senso dividere lo studio in più sessioni per fare una pausa.

Guarda anche la discussione sulle ore di studio continuo.

Quando studiavo seriamente, non dedicavo più di un'ora al giorno alla tecnica pura.

Ora ho ripreso a studiare da circa 9 mesi, ma studio la sera dopo cena, non più di un'ora, un'ora e mezza.

Dedico alla tecnica pura almeno il 50% del tempo. Non che ritenga che sia giusto in generale fare così; penso sia giusto per me, nel senso che ne sento il bisogno per riabituare le dita a lavorare come si deve. Forse se studiassi per più tempo ogni giorno avvertirei meno questa necessità.

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Tutto il tempo restante?

Mi sa che non ho capito la domanda...

Hai ragione,la mia era una domanda mal posta.Volevo solo capire se esisteva una proporzione tra la percentuale di studio tecnico ed il resto,cioè lo studio dei pezzi.Che sò...40% di tecnica pura e 60% di studio pezzi,oppure 20-80%,financo 0-100%

Dedico alla tecnica pura almeno il 50% del tempo.

Ecco,intendevo questa quantificazione:50%.

Grazie.

Fryderyk

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Hai ragione,la mia era una domanda mal posta.Volevo solo capire se esisteva una proporzione tra la percentuale di studio tecnico ed il resto,cioè lo studio dei pezzi.Che sò...40% di tecnica pura e 60% di studio pezzi,oppure 20-80%,financo 0-100%

Ecco,intendevo questa quantificazione:50%.

Grazie.

Fryderyk

Beh ma dipende da uno che problemi ha, quanto impiega per risolverli, ecc....

Varia da persona a persona insomma, non ha molto senso cercare un valore preciso.

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Non c'è uno standar da seguire...

Io faccio un'oretta e mezzo di tecnica e le ore successive le dedico allo studio e all'esecuzione dei brani.

Sono d'accordo con il fatto di dividere lo studio in più sessioni in modo da far " riprendere " le mani e anche il cervello.

ciao!

Va bene,ok,ma...a quanto ammontano "le ore successive" a cui dedichi lo studio e l'esezuzione dei brani?

Grazie.

Ciao.

Fryderyk

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  • 6 months later...

salve a tutti...mi consigliate esercizi di tecnica molto carini, tipo quelli del douvernoy??

prima di suonare un pezzo per riscaldarvi che esercizi fate??

io almeno 1 ora di scale e arpeggi ed esercizi dell'hanon per poi passare agli studi dei pezzi

quindi che studi mi consigliate per la tecnica??

ad esempoi ho sentito parlare del libro czerniana è possibile reperirlo online??? magari anche il libro non completo

un altra domanda:

io a settembre ho l'ammissione al conservatorio

mi conviene dire alla commissione che sono autodidatta?? (per prepararmi ora all'esame mi sta seguendo la mia proff, ma solo fino ad ottobre!!)

un altra cosa nel douvernoy nell'esercizio 4 e 15 va messo il pedale?? se si quando???

grazie mille in anticipo

ciaoooo

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salve a tutti...mi consigliate esercizi di tecnica molto carini, tipo quelli del douvernoy??

prima di suonare un pezzo per riscaldarvi che esercizi fate??

io almeno 1 ora di scale e arpeggi ed esercizi dell'hanon per poi passare agli studi dei pezzi

quindi che studi mi consigliate per la tecnica??

ad esempoi ho sentito parlare del libro czerniana è possibile reperirlo online??? magari anche il libro non completo

un altra domanda:

io a settembre ho l'ammissione al conservatorio

mi conviene dire alla commissione che sono autodidatta?? (per prepararmi ora all'esame mi sta seguendo la mia proff, ma solo fino ad ottobre!!)

un altra cosa nel douvernoy nell'esercizio 4 e 15 va messo il pedale?? se si quando???

grazie mille in anticipo

ciaoooo

ciao ughetto,allora come qualche esercizietto di tecnica molto carino ti consiglio di comprarti czerny op.636,li puoi trovare degli esercizi molto carini che io stesso ho studiato,i piu carini sono il numero 3 e 4 per i bicordi di terza maggiori e minori(sono molto utili) poi il numero 7 8 e 12 per gli arpeggi. poi c'è un libro con molti esercizi carinissimi (secondo me è il più bel libro di studi tecnici del 3 corso)questo libro è heller op.46 gli esercizi più belli in assoluto sono i numeri 2,5,6,7,11 e 18.

io per riscaldarmi le mani prima di suonare faccio determinati esercizi dell'hanon di fila senza fermarmi in do diesis(fatti ogni giorno sono molto redditizi)poi passo agli esercizi di preparazione del trillo che ho spiegato come si fanno in un altro topic,poi esercizi sulle cinque dita(prima pagina dello smith)in una tonalità diversa ogni giorno,poi passo ad esercizi di tecnica mirata su problemi specifici delle mani presi dal beringer(ti consiglio di comprarlo questo libro è buonissimo anche per gli ultimi anni di conservatorio) ed infine passo alle scale(moto retto,contrario,per terze e per seste nel modo aggiore e alla relativa minore)una diversa ogni giorno.

per il fatto dell'ammissione dici alla comissione il nome e cognome della prof.che ti ha seguito(non è giusto vanificare l'insegniamento a te offerto fino ad oggi).

per il fatto del pedale nel duvernoy nel 4 non lo mettere mentre nel 15 io lo metto ogni semiminima(ma ti conviene non metterlo). negli studi del duvernoy di solito non si mette il pedale perchè sono studi tecnici e non vale la pena creare una sorta di "confusione"

comunque volevo farti una domanda,ma tu hai chiesto l'ammissione ad un corso in particolare(per esempio ammissione al 3 corso)oppure no(in questo caso o ti mettono al 1 corso o se sei più bravo del previsto ti mettono ad un corso superiore.

spero di esserti stato utile. ciao

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Appena iscritto, riesco a malapena a orientarmi …. tutto nuovo! Ho scoperto l’esistenza di questo sito da pochissimo tempo e sono contentissimo di poter avere qualcuno con cui confrontarmi.

Vengo da una famiglia di musicisti, anche io ho iniziato a suonare il piano ma solo tardissimo e solo per diletto. Il mio curriculum artistico è stato diverso: ho iniziato da piccolissimo con danza classica (mi sono diplomato), ho fatto poi teatro (anche qui diplomato).

Dopo tanti anni di strafalcioni al pianoforte, ho iniziato a frequentare un’accademia di musica e lì sono iniziati gli esercizi e hanno cercato di darmi un minimo di impostazione tecnica.

Mi dicono che sono (tecnicamente ) un mistero: tecnica debole (sto cercando di recuperare!!!!) ma un ottimo orecchio e musicalità, un amore viscerale per la musica di P.I.Tschaikovlsy (forse per gli anni alla sbarra con danza!!) …. per alcune cose ho bisogno di tanto Bach, ma per altre cose riesco a approcciare anche pezzi dell’8°….quando ho accennato la Patetica di Beethoven, il maestro ha strabuzzato gli occhi e mi ha detto “…MA QUESTO E’ DIFFICILE!!!”.

Sto studiando solfeggio (ho appena finito il secondo anno), ci siamo fatti tutto il Pozzoli e a pianoforte sto studiando le invenzioni a due voci di Bach e la sonata nr. 15 di Mozart:

Sono ipersupermega motivato, riesco a studiare dalle 3 alle 8 ore al giorno (ufficio permettendo!!!). Sono abituato al rigore estremo e alla severità, non mi mettono paura i sacrifici o le rinunce…anzi la giornata inizia il pomeriggio quando mi metto al piano e mi diverto più tra le scale assurde che con Bach!!!

Mi scuso se sono stato prolisso, vi sono grato per tutti i suggerimenti possiate darmi nonché libri …tanti libri con cui poter integrare….voglio diventare bravissimo!

Ad esempio: cosa pensate del nuovo Pozzoli a fascicoli? E’ veramente valido? Per il dettato musicale?

Un abbraccio a voi tutti.

Lelly

Ciao Lelly, benvenuto! A me come a te è venuta questa grande motivazione DOPO aver passato l'esame di solfeggio e adesso se non suono minimo 5 ore al giorno sono insoddisfatto! =)

Per quanto riguarda i libri di solfeggio. Il nuovo Pozzoli per i dettati, secondo me, non è molto valido, bensì per le altre prove si. Per il dettato sono buoni il Fulgoni con cassette ma soprattutto Pedron, se riesci a farli bene quelli del Pedron stai sicuro che l'esame lo passi, basta anche solo fare la prima serie di dettati. Per il setticlavio va bene il Pozzoli III, il Pedron anche, mentre per la chiave di Sol io ho fatto terapia d'impatto ovvero ho preso (dopo il Pedron sempre) il Gentilucci non so se qualcuno lo conosce, è qualcosa di mostruoso. Ma dopo aver letto quelli quello dell'esame era facilissimo! Per i cantati e i trasporti va bene il Pedron (va bene per tutto XD).

Per quanto riguarda il pianoforte, non conosco la Tchaikovskiy o come diamine si scrive, però ammetto che anche io a volte mi diverto studiando la tecnica, quasi in modo ossessivo! Ho iniziato i miei studi di tecnica con: la tecnica giornaliera del pianista, poi sono passato all'op.299 di Czerny. Adesso sto studiando quelli del 5 su Cramer e Czerny op.740. Il consiglio per affrontare soprattutto quelli del Czerny che sono più virtuosistici è di farli lenti a mani separate, per poi unire e guadagnare sempre andando avanti così delle tacche sul metronomo. Ad esempio ora sto affrontando il numero 12, e lo studio di questo brano (per me) avviene così: mano sinistra solo lenta a metronomo, destra solo lenta a metronomo, unione alla stessa velocità. Vedere se tutto è ok, alzare di una tacca il metronomo, fin dove riesco ad arrivare. Il giorno dopo riprendo sempre lento per aumentare le tacche, magari non proprio lento come il giorno prima ma sempre un po più veloce. Ho fatto così col numero 8 (che è veramente tosto) e ora riesco a suonarlo ad una velocità decente (ma sempre e cmq devi averlo presente e ripassarlo in modo lento, a metronomo e separatamente). Il Cramer è più facile perchè innanzitutto i suoi studietti sono più corti e comprendono sì virtuosisimi ma ad un livello minore. I primi 5 o 6 non li ho neanche studiati a mani separate e mi vengono bene, invece alcuni degli ultimi che ho fatto (vedasi 35 che mi sta facendo dannare, con le varianti ritmiche mamma che palle -.-) vanno studiati come il Czerny. Ne ho studiati anche qualcuno dal Pozzoli, studi di media difficoltà, ma non mi piacevano per nulla e li ho accantonati seppur mi ricordo che fossero facili. Spero di non averti annoiato con tutto questo poema omerico! =)

Ora ho qualche domanda io da fare a tutti voi! Volevo chiedervi, ma perchè si ostinano a mettere un'indicazione di metronomo sballata? Cioè anche volendo e impegnandosi come un pazzo, non siamo tutti super virtuosi come Libetta, dopo averne suonato uno a quella velocità io personalmente sono stanco, prosciugato di ogni forza. Che ne pensate?

Ho un'altra domanda: in che modo posso veloccizzare sti benedetti arpeggioni nella sinistra (Czerny op.740, numero 12)? riesco a fare tutto lo studio ad una velocità sostenuta, ma quella benedetta seconda pagina rallenta. Mah! Vorrei anche qualche consiglio su come affrontare il 35 di Cramer, ora lo sto facendo a mani separate lento e nei punti critici (vedasi prima e ultima riga della 2 pagina) adotto anche le varianti ritmiche..! Spero di non avervi annoiati! Saluti a tutti =)

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  • 3 weeks later...

Io, per ciò che posso dire dalla mia enorme ignoranza in materia di tecnica, non do importanza alla velocità. E' prioritario eseguire bene la lettura del brano mantenendo rilassata la mano e facendo in modo che tutti i passaggi risultino agevoli e scorrevoli. Poi la velocità viene da sè. Penso che un brano eseguito correttamente, con la giusta posizione della mano e delle dita sia molto più costruttivo di un'esecuzione più veloce ma con mano contratta, anche perchè si rischia di prendere cattive posture che poi è faticosissimo correggere

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Penso che un brano eseguito correttamente, con la giusta posizione della mano e delle dita sia molto più costruttivo di un'esecuzione più veloce ma con mano contratta, anche perchè si rischia di prendere cattive posture che poi è faticosissimo correggere

si,hai ragione ma quando uno la sa fare così bene lentamente si può benissimo velocizzare XD

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Ho in mente di mettere un pò da parte l'ormai completato da tempo (ma sempre pieno di ricordi) Hanon, e acquistare un nuovo libro per la tecnica. Chiederò consiglio al mio maestro , ma un vostro parere è ben accetto e ne terrò molto conto. Voi cosa consigliate? Tenete conto che sto al 7° di conservatorio e che in questo settore sto messo bene, ad esempio riesco ad eseguire il tremolo di hanon completamente ad una buona velocità.

Aspetto suggerimenti :D

la tecnica si fa suonando, indipendentemente da uno studio piuttosto che un altro. Certamente c'è tecnica e tecnica, ma è tutta una questione di allenamento mentale, è il cervello che impara, non la mano.

Suonate e elasticizzate il cervello sempre più, anche suonando Mozart.

Non è per nulla così "semplice" in tecnica.

Piuttosto che spararmi tutto l'Hanon preferisco di gran lunga tutto Mozart - io.

;)

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  • 3 weeks later...

Qualcuno ha qualche consiglio su come affrontare le ottave spezzate? irrigidisco il braccio e muoio a metà pezzo (czerny numero 8) come fare sono disperato?

in realtà c'è da fare tutto e niente... Non ci sono esercizi che ti agevolino, purtroppo si tratta solamente di fare tante ottave spezzate fino a che il braccio non si abitua al movimento. Devi prevedere un allenamento di tipo agonistico :ninja: nel senso che devi essere organizzato, con un obiettivo preciso e ferreo nel volerlo perseguire con costanza :P

Io studiavo le scale, partendo prima da un'ottava, poi due ottave, fino a quattro ottave (sempre a mani separate e col 4° dito sul tasto nero) e l'8 di Czerny, come pure l'8 di Clementi, non hanno più avuto problemi :)

É una cosa che si risolve, basta solo allenarsi tanto e gradualmente!

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Qualcuno ha qualche consiglio su come affrontare le ottave spezzate? irrigidisco il braccio e muoio a metà pezzo (czerny numero 8) come fare sono disperato?

Quando suoni bisognerà quasi sempre farle con la rotazione del polso, in vecchi metodi si proibisce questo movimento, ma questo era fattibile nel 1800, oggi i pianoforti sono troppo pesanti per fare le ottave alternate senza aiutarsi con il polso.

Tuttavia è utile studiare passaggi di questo tipo in 2 modi: uno articolando con solo le dita e l'altro velocemente facendo ruotare il polso.

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  • 5 months later...

mah....io ho una mia opinione e mi piace sempre dire quello che penso...tanto non succede nulla..al massimo mi bannate dal forum:

secondo me l'hanon è una boiata pazzesca!! è privo di uno degli aspetti tecnici che più sta mettendo in difficoltà la mia povera mano sinistra, il PASSAGGIO DEL POLLICE. Questo è un momento tecnico delicatissimo perchè quando la mano gira perde tutta la rilassatezza e si intoppa! e tutto dipende da come riesci ad "appoggiarti" bene sul I e II dito. Almeno questa è l'impressione che mi sto facendo. Per cui va bene si l'Hanon ma non è affatto sufficiente. Anzi per chi è alla prime armi come me ..... SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE E POI SCALE!! sono importantissime perchè son piene di passaggi del pollice! poi i primi 30 esercizi dell'Hanon sono utili perchè rinforzano meglio le dita deboli ( IV e V ) ma le scale sono fondamentali e non andrebbero mai abbandonate. Credo che in rapporto bisognerebbe dedicare che so.... 10 minuti di Hanon ogni 40 minuti di scale..... e nell'ambito delle scale bisognerebbe fare quasi esclusivamente la fase discendente della mano sinistra che è quella più ardua. La mano destra andrebbe quasi non fatta o con un rapporto di 5-10 a 1 rispetto alla sinistra, tanto poi la destra recupera nello studio dei brani. Solo che studiar così mette una tristezza agghiacciante

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mah....io ho una mia opinione e mi piace sempre dire quello che penso...tanto non succede nulla..al massimo mi bannate dal forum:

secondo me l'hanon è una boiata pazzesca!! è privo di uno degli aspetti tecnici che più sta mettendo in difficoltà la mia povera mano sinistra, il PASSAGGIO DEL POLLICE. Questo è un momento tecnico delicatissimo perchè quando la mano gira perde tutta la rilassatezza e si intoppa! e tutto dipende da come riesci ad "appoggiarti" bene sul I e II dito. Almeno questa è l'impressione che mi sto facendo. Per cui va bene si l'Hanon ma non è affatto sufficiente. Anzi per chi è alla prime armi come me ..... SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE SCALE E POI SCALE!! sono importantissime perchè son piene di passaggi del pollice! poi i primi 30 esercizi dell'Hanon sono utili perchè rinforzano meglio le dita deboli ( IV e V ) ma le scale sono fondamentali e non andrebbero mai abbandonate. Credo che in rapporto bisognerebbe dedicare che so.... 10 minuti di Hanon ogni 40 minuti di scale..... e nell'ambito delle scale bisognerebbe fare quasi esclusivamente la fase discendente della mano sinistra che è quella più ardua. La mano destra andrebbe quasi non fatta o con un rapporto di 5-10 a 1 rispetto alla sinistra, tanto poi la destra recupera nello studio dei brani. Solo che studiar così mette una tristezza agghiacciante

Io faccio come dici tu. A volte con la destra faccio altro (mangio, accarezzo i gatti, mi tocco :ninja:) mentre la sinistra va su e giù a far scale :D

Il passaggio del pollice però ancora non mi riesce perfetto e a volte "liscio" anche i tasti neri, soprattutto se in velocità.

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