giovanni56 Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 a ridaje a Giovà siamo mica tutti uguali...pensare alle donne nude era una battuta...non ti preoccupare che il mio sistema ha sempre funzionato per me, e a quanto pare non sono l'unico a farlo funzionare visto che esistono queste tipologie di libri, e quindi gente che li ha usati per raggiungere alti livelli e non per la sonata alla sagra della salsiccia in parrocchia. Poi mi puoi anche dire che tu mantieni la tecnica suonando i brani o pelando le patate e io ti dirò sempre che ci sarà chi fa questi esercizi tecnici o simili e sarà sempre al di sopra di tutti noi, perché impiega meno tempo per studiare il repertorio, quindi suona di più , quindi migliora tecnicamente e musicalmente perchè riesce a suonare più cose e risolve più problemi che si possono concatenare, siano essi geni, e sarebbero per forza migliori altrimenti che geni sono, o no. Tecnica e grammatica non sono confrontabili, se so che "ha" verbo avere si scrive con l'acca davanti, la frase "mio nonno ha perso la dentiera alla coop" continua ad essere mediocre come "mio nonno a perso la dentiera alla coop", mentre se tutti i giorni mi esercito sul pianissimo a qualsiasi velocità avrò sicuramente un pianissimo migliore...del mio di sicuro...basta poco... Anzi chiudo senza fare il siNpatico: Carissimo,io non ho fatto altro che commentare il Post con il quale hai apertoquesta discussione.Non sono del tutto analfabeta,e mi sembrava che in quelprimo messaggio tu pensassi alla musica come a un succedaneo dei manualidi tecnica.Ripeto la mia opinione:la tecnica è la grammatica(per favore,nonfarmi esempi così banali sulle convenzioni ortografiche) che permette diapprendere e riprodurre un linguaggio.Potrà essere noiosa,ma è necessaria.In ogni caso si tratta di un mezzo,non di un fine.Importante,moltoimportante,è anche avere un maestro che sia degno di questo nome.Questo tuo ultimo Post mi sembra poi un po' confuso.....E' il caldo? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Carlo Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 Anzi chiudo senza fare il siNpatico: Hahahaha.... questa faccina la voglio anche io Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Spazzo Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 Hahahaha.... questa faccina la voglio anche iomacchè caldo e caldo, qui sembra autunno ecco carlo : http://www.vocinelweb.it/faccine/ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
gorgeousivo Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 ho voglia di comprare uno di quei libri tecnici tipo hanon con musicalità zero, quelli che ti permettono di pensare ad altro mentre le dita viaggiano tanto sono banali: avete qualche succoso titolo? Va bene qualsiasi difficoltà purché siano fatti a cluster facilmente memorizzabili, valuterò poi io se è il caso o no. ..non farlo..perdi tempo...meglio 10 minuti concentrato che due ore con le dita che vanno e la testa altrove.. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Scriabin Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 dimenticavo,a volte mi esercito senza pensare facendo doppi trilli di terze con diteggiatura 2-4/3-5(naturalmente lenti ).A me ha aiutato molto perchè ho il 4 dito della destra molto legato. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrimeda Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 io sono il parere che hanon sia innanzitutto un libro per principianti,intendo che serve (e c'è pure scritto nella prima parte)a sviluppare l'equaglianza delle dita.Una volta consolidata,è quasi inutile rifare a ruota gli stessi esercizi,se non per riscaldare le mani e/o tenersi in allenamento.Infatti l'insegnante me lo sta facendo fare solo come esercizio di resistenza:ad ogni lezione me ne aggiunge uno e io devo suonarli tutti di seguito fino a quello incluso.Se uno invece vuole davvero fare tecnica,non dovrebbe fare scale arpeggi e queste cose qui,ma prendersi il bel mattone op 740 di czerny dove ogni esercizio è ben mirato e ha scopo puramente tecnico.Anche se nn si portano subito a velocità non fa niente,perchè già la fase di studio di questi brani è utilissima(si ripetono cmq scale,ottave arpeggi a velocità e varianti diverse).Il top poi sarebbe farsi tutti gli studi di chopin,e tutti quelli che lo hanno fatto che conosco sn dei pianisti formidabili(e hanno dai 17 ai 20 anni).Sn andato un po' OT ma è un po' il mio pensiero riguardo alla tecnica.Ricapitolando,queste sn secondo me le tappe fondamentali: - hanon e simili- czerny 299 o cramer- czerny 740- clementi e chopin(quest ultimo un po' + piacevole )- liszt dopodichè si è diventati una divinità della tecnica pianistica beh allora faccio in tempo a morire... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
giovanni56 Inviato Agosto 11, 2006 Segnalazione Condividi Inviato Agosto 11, 2006 .A me ha aiutato molto perchè ho il 4 dito della destra molto legato.A me ha aiutato molto perchè ho il 4 dito della destra molto legato.Sarai un nuovo Schumann.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrea85 Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Secondo voi quali sono le opere irrinunciabili per formare la tecnica di un pianista in modo che alla fine di quel percorso egli possa suonare praticamente ogni cosa che è stata scritta per il pianoforte? Qual'è il percorso di studi minimo per ottenere questo obiettivo? In altre parole scrivete quello che secondo voi è il percorso di studi fondamentale (quali opere, quali studi, in che ordine etc...) per poter sviluppare un'ottima tecnica.P.S. Per piacere non rispondetemi di andare a consultare il programma ministeriale del conservatorio perchè li c'è molto di più in quanto nei conservatori si deve fornire un anche adeguato background culturale oltrechè tecnico. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Baudolino Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Beh, per poter suonare TUTTO TUTTO mi sembra essenziale studiarsi...mumble....TUTTI gli studi di chopin, TUTTO il cbt, TUTTI gli studi di liszt! Semplice semplice, no? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrea85 Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Ma PRIMA di arrivare a studiare gli studi di Chopin (che per me sono un traguardo finale e non un mezzo per suonare altro) e per avere la tecnica necessaria per suonarli cosa bisogna studiare? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest sPaCeMaN Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 I programmi ministeriali per me non sono il massimo della simpatia, ma dopo che hai imparato come si deve le scale e gli studi del Gradus per me puoi passare a quelli di Chopin. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrea85 Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Quindi provo a fare un riassunto, se studiamo nell'ordine: 1) Scale e Arpeggi2) 15 Studi Czerny op. 2993) 10 Studi Czerny op. 7404) 10 Studi Cramer5) 3 Studi Liszt op. 16) 23 Studi del Gradus Ad Parnassum7) 24 Studi di Chopin8) 12 Studi di LisztTutto condito con 24 Preludi e Fughe dal CBT dovremmo avere acquisito una discreta tecnica giusto? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Fryderyk Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Quindi provo a fare un riassunto, se studiamo nell'ordine: 1) Scale e Arpeggi2) 15 Studi Czerny op. 2993) 10 Studi Czerny op. 7404) 10 Studi Cramer5) 3 Studi Liszt op. 16) 23 Studi del Gradus Ad Parnassum7) 24 Studi di Chopin8) 12 Studi di LisztTutto condito con 24 Preludi e Fughe dal CBT dovremmo avere acquisito una discreta tecnica giusto?Aggiungi qualche goccia di camomilla,la fretta può esser cattiva consigliera,ed affoga il tutto in una sana e robusta riflessione su "come" si studia.Ciao.Fryderyk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrea85 Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Aggiungi qualche goccia di camomilla,la fretta può esser cattiva consigliera,ed affoga il tutto in una sana e robusta riflessione su "come" si studia.Cosa vuoi dire? Come si studia a tuo avviso? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Cziffra Inviato Marzo 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 28, 2007 Fryderyk ha perfettamente ragione, la tecnica va acquisita con metodo ed essenzialmente si articola in agilità, dominio del peso, dominio ritmico, resistenza fisica, gesto tecnico e soprattutto pazienza....ma è altresì evidente che può risultare deltutto inutile se non si possiede una saggia idea musicale da raggiungere a mezzo della tecnica. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Fryderyk Inviato Marzo 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 29, 2007 Cosa vuoi dire? Come si studia a tuo avviso?Sta proprio qui il problema e credo che la presenza di un buon insegnante sia un dato molto importante di cui tener conto,primo.Secondo,quoto ciò che ha detto Cziffra.Aggiungo che studiare secondo un approccio meccanico,squisitamente meccanico non giovi e non porti ad un apprendimento consapevole.Infatti secondo me,(ma è da poco che ho iniziato gli studi) uno studio di qualitàsi misura proprio tenendo conto di questo aspetto:la consapevolezza di ciò che stiamo facendo,banalizzando:studiare con la testa e non con le dita.CiaoFryderyk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Andrea85 Inviato Marzo 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 29, 2007 Dunque io ho preso lezioni di pianoforte da un'ottima insegnante assiduamente dall'età di 8 anni fino a 20 anni. Causa università mi sono fermato un paio d'anni e ora vorrei riprendere. Tuttavia mentre la frequenza alle lezioni della mia insegnante era assidua non altrettanto si può dire del mio studio personale a casa. Per questo pur avendo acquisito una buona impostazione della mano e pur avendo compreso "come si suona il pianoforte in teoria", non ho sviluppato un tecnicismo trascendentale. Adesso la mia insegnante non da più lezioni perchè si dedica solo all'attività concertistica per cui non avevo voglia di andare a cercare un prof nuovo dopo 12 anni di studio con la stessa maestra. E così avevo pensato di mettermi a studiare da solo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Varsavia1830 Inviato Marzo 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 30, 2007 Sta proprio qui il problema e credo che la presenza di un buon insegnante sia un dato molto importante di cui tener conto,primo.Secondo,quoto ciò che ha detto Cziffra.Aggiungo che studiare secondo un approccio meccanico,squisitamente meccanico non giovi e non porti ad un apprendimento consapevole.Infatti secondo me,(ma è da poco che ho iniziato gli studi) uno studio di qualitàsi misura proprio tenendo conto di questo aspetto:la consapevolezza di ciò che stiamo facendo,banalizzando:studiare con la testa e non con le dita.CiaoFryderykEcco, io quoto questo aspetto dello studio del pianoforte, ma non in toto: per esempio io sono definita dal mio professore "molto musicale" e dice che non ho problemi di sorta a capire i brani che suono; però ho ancora tanta carenza tecnica. E' vero che l'importante è quanto si "suona" non quanto si "percuotono i tasti", però non va sottovalutato a mio avviso neppure l'aspetto puramente meccanico. Infatti io sono ancora a estremo disagio quando mi trovo per esempio a dover suonare ottave sciolte, doppie terze, tecnica massiccia in generale. E per quanto io possa esser musicale non so se questo sarà d'aiuto nel superare alcuni limiti "meccanici"... : ) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest sPaCeMaN Inviato Marzo 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 30, 2007 Ecco, io quoto questo aspetto dello studio del pianoforte, ma non in toto: per esempio io sono definita dal mio professore "molto musicale" e dice che non ho problemi di sorta a capire i brani che suono; però ho ancora tanta carenza tecnica. E' vero che l'importante è quanto si "suona" non quanto si "percuotono i tasti", però non va sottovalutato a mio avviso neppure l'aspetto puramente meccanico. Infatti io sono ancora a estremo disagio quando mi trovo per esempio a dover suonare ottave sciolte, doppie terze, tecnica massiccia in generale. E per quanto io possa esser musicale non so se questo sarà d'aiuto nel superare alcuni limiti "meccanici"... : )Anche io sono di quel club Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Fryderyk Inviato Marzo 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Marzo 30, 2007 Specifico una cosa che forse non è passata.Quando banalizzando citavo che l'importante è suonare con la testa e mi si faceva notare che invecenon si può prescindere dalla meccanicità del gesto,allora aggiungo che si può studiare l'Hanon con la testa,un arpeggio con la testa ecc... ecc... ecc...Fryderyk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
ronisch Inviato Aprile 4, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 4, 2007 salve a tutti,ho da qualche mese iniziato a studiare "seriamente" il pianoforte ma visto che la mia insegnante (che è anche mia moglie) ha terminato gli studi circa 15 fa, ho il presentimento che studio con un metodo passato. E anche vero che se con quel metodo lei è riuscita ad arrivare ad un buon livello, sicuramente ci dovrei riuscire anche io!. Comunque vi elenco i miei libri, se qualcuno di voi ha suggerimenti da darmi è il benvenuto.Per il momento uso: beyer, ho saltato le prime pagine (corso preparatorio) Longo Tecnica 1a (corso preparatorio) Rochner 1 (corso preparatorio) è possibile che se nell'esercizio dove devo usare solo le dita 4-5 per tutta l'ottava non devo assolutamente alzare nessun altro dito dai tasti pena la ripetizione dell'esercizio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Czerny 1(corso preparatorio)Per il momento l'impostazione della mano e del braccio è buona.Ringrazio anticipatamente.Ciao Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mirougil Inviato Aprile 4, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 4, 2007 salve a tutti,ho da qualche mese iniziato a studiare "seriamente" il pianoforte ma visto che la mia insegnante (che è anche mia moglie) ha terminato gli studi circa 15 fa, ho il presentimento che studio con un metodo passato. E anche vero che se con quel metodo lei è riuscita ad arrivare ad un buon livello, sicuramente ci dovrei riuscire anche io!. Comunque vi elenco i miei libri, se qualcuno di voi ha suggerimenti da darmi è il benvenuto.Per il momento uso: beyer, ho saltato le prime pagine (corso preparatorio) Longo Tecnica 1a (corso preparatorio) Rochner 1 (corso preparatorio) è possibile che se nell'esercizio dove devo usare solo le dita 4-5 per tutta l'ottava non devo assolutamente alzare nessun altro dito dai tasti pena la ripetizione dell'esercizio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Czerny 1(corso preparatorio)Per il momento l'impostazione della mano e del braccio è buona.Ringrazio anticipatamente.CiaoIn effetti questi libri non rappresentano proprio le ultime frontiere della didattica del pianoforte, però generazioni di pianisti si sono formate su quelle pagine! C'è anche da aggiungere che le ultime novità sono metodi tipo il "Musigatto", o "Musicogatto" come lo chiama il mio prof sbagliando ogni volta , che a me non piace troppo. Oltretutto i metodi moderni sono pensati per bambini che iniziano ad una sempre più tenera età e quindi hanno facilitazioni come note colorate o fumetti che mi sembrerebbero un po' fuori luogo per te Il Rochner non lo conosco, non l'ho mai sentito nominare , quindi non mi esprimo; se non sbaglio però sia Beyer che Longo che Czerny hanno entrambe le mani scritte in chiave di violino. Didatticamente sarebbe meglio partire subito a leggere anche la chiave di basso, così in pochissimo tempo l'avrai acquisita senza neanche accorgertene. Un buon metodo, che oltre a questo vantaggio avrebbe anche quello, indubbio, di abituare l'orecchio a sonorità un po' più moderne dello Czerny, è il Mikrokosmos di Bela Bartok, in sette o più volumi, che guida l'alunno attraverso la maggior parte delle difficoltà tecniche. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Carlo Inviato Aprile 4, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Aprile 4, 2007 Beh, visto che la discussione è tornata in prima pagina.... dico la mia.E' da novembre che faccio esercizi di Brahms e li trovo straordinariamente utili.Quindi quoto tutti i messaggi che mi hanno preceduto, nei quali si magnificava l'effetto benefico, soprattutto per quanto riguarda l'abitudine alle posizioni scomode e l'elasticità della mano e l'indipendenza del 4° e 5° dito.Poi non è che siano bellissimi, soprattutto alcuni, ma sono sicuramente meglio di Hanon. E certi, come il n. 8, sono anche bellini. Adesso sono alle prese con quelli sui trilli a quattro ritmi, e tra un po' impazzirò, se non cominciano a venire, perchè sono dei veri rompicapo.La mia tecnica si basa quindi su esercizi Brahms e gradus ad parnassum come se piovesse... sto sudando sul n. 15 (doppie terze), e ho già fatto il 21 (ottave spezzate), il 3 (quarto e quinto), il 5 e il 9 (arpeggi) ed il 12 (arpeggi spezzati). Fanno BENISSIMO.Però, contemporaneamente, il mio prof. mi fa lavorare anche sugli studi di chopin, e si è detto contrario a quella "superata" impostazione didattica per cui agli studi di chopin si arriva solo dopo aver già fatto tutta la tecnica del corso medio... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
pegasofly Inviato Ottobre 2, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 Ragazzi, se volete fare della buona tecnica e contemporaneamente "suonare" scegliete il solo e Unico J. S. Bach Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest volodya Inviato Ottobre 2, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 Ragazzi, se volete fare della buona tecnica e contemporaneamente "suonare" scegliete il solo e Unico J. S. Bachquoto!ma anche gli studi di chopin e quelli di liszt... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
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