Guest volodya Posted August 17, 2007 Report Share Posted August 17, 2007 è bellissima la prima versione della campanella!!! l'ha incisa leslie howard! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Riuken Posted August 18, 2007 Report Share Posted August 18, 2007 vabbè sono d'accordo con te, ma stiamo parlando pur sempre di gavrilov, uno che con i piedi per terra non ci sta e la testa anzi che aiutarlo lo porta ancora più su <-- guardare da 3 min in poi :lol:Menzione d'onore allo sgabello... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Scriabin Posted February 22, 2012 Report Share Posted February 22, 2012 Il problema è che non avendo le mani kilometriche di franz liszt, ci sono dei punti dove sono costretto a scendere a compromessi. Il dubbio è, quale compromesso? Per comodità vi metto un video di Alice Sara Ott e vi indico i passaggi problematici.[media]http://www.youtube.com/watch?v=0-czNkyPQDA&feature=related1) A circa 1:47, variazione del secondo tema con i ribattuti di biscrome. Liszt scrive che le note del tema vanno tenute col pollice ribattendo le biscrome con 4-3-2, in pratica si arriva a suonare un' ottava con 1-2. Siccome ci arrivo ma con enormi sforzi, meglio tenere la nota rallentando un po' oppure fare tutto a velocità lasciando la nota del tema al suo triste destino ?(ribattere con 5-4-3 è impensabile a quella velocità)2) A 3:06, variazione del primo tema. Anche qui Liszt scrive di tenere le note del tema e trillare con 3-4. Con questa diteggiatura mi risulta assolutamente impossibile per diverse fasi di quella variazione, mentre con 4-5 ce la faccio. Quindi secondo voi quale di queste vie è consigliabile?: a)tenere le note del tema e trillare con 4-5, producendo un suono meno deciso ed energico. b)non tenere le note del tema e usare 3-4, che mi comporta più velocità e precisione. c)un misto dei casi precedenti, quando ci arrivo tengo la nota con 3-4, quando non ci arrivo con 4-5.Nel video la furbetta della Ott non tiene nessuna nota, pur essendo un'esecuzione molto piacevole...ma la differenza si sente, soprattutto perchè su questo pezzo si dovrebbe usare pochissimo pedale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Desaparecidos Posted February 23, 2012 Report Share Posted February 23, 2012 Nel primo passaggio ti consiglio di lasciare il pollice o altrimenti potresti tenerlo giù e ribattere l'altra nota 3 volte con il Quarto o il Quinto dito (c'è gente che lo fa).Nel secondo alternare il trillo 3-4 con 4-5 mi sembra un'ottima idea per riuscire a far valere 1/8 il pollice. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Scriabin Posted February 29, 2012 Report Share Posted February 29, 2012 Grazie della risposta, per ora ho risolto nel primo caso tenendo fino alla seconda biscroma, e nel secondo 3-4 e 4-5, che poi provato con un piano a coda è tutto più facile.Ora devo eliminare le insicurezze e soprattutto suonare tutto più piano e delicato, ora come ora altro che campanella, è un campanaccio! XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Flaux Posted May 13, 2016 Report Share Posted May 13, 2016 Una domandina-conferma ai Lisztiani d.o.c.: Quella accettata ai concorsi è quella con i diesis (sol diesis minore), la definitiva del 1851? Tra le due qual è quella più difficile? Mi viene il dubbio di non averla mai ascoltata quella con i bemolli, la prima versione... sembra pure più bella, o meglio suona più ottocentesca. Perché i pianisti non la suonano? (Edit: ah, okay, non tutti prendono un'ottava e mezza... XD) Intanto posto la mia performance preferita L'altra versione dovrebbe essere questa: Tra l'altro c'è un frammento che mi ricorda Harry Potter... XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
alecs ferrante Posted May 6, 2021 Report Share Posted May 6, 2021 I brani difficili, al di là delle difficoltà tecniche obiettive di varia natura, sono quelli che non ti piacciono e che sei costretto a studiare. Se "La Campanella" ti piace per davvero e ti fa incollare letteralmente allo spartito, prima o poi ci riuscirai....In bocca al lupo. Alecs Ferrante Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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