Majaniello Posted January 29 Report Share Posted January 29 22 minuti fa, Ives dice: Magari sarà l'esecuzione del secolo, ma in questo repertorio è sempre stato un pò inutile. Bene la divulgazione, soprattutto se associata al suo nome, ma poi la parte musicale si riduce sovente a mera routine. Questo è pane per i vari filologici, non ci vuole un vero e proprio direttore di stampo classico, quanto un abile concertatore/cembalista. Il tizio che ha caricato il video: Questo sublime e commovente oratorio, appartenente al genere del "Sepolcro", è da considerarsi una delle composizioni più ispirate mai scritte nella storia della musica. Sfortunatamente, è oggi conosciuto in irritanti misinterpretazioni di esigui "complessi barocchi" e voci dai registri improponibili che ne hanno distorto la musica, attraverso tempi insopportabilmente lenti, goffi ritmi e grotteschi accenti. L'interpretazione che qui propongo, trasmessa per radio alcuni anni fa e ancor oggi praticamente sconosciuta, corregge tutte le succitate brutture. A me semplicemente ha stupito la scoperta, è un repertorio davvero lontano dai direttori italiani non specialisti... tra l'altro l'ha fatto a Salisburgo! Napoli-Vienna 1-0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vigione Posted January 29 Report Share Posted January 29 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted January 29 Report Share Posted January 29 Grande ascolto @Snorlax, di Lucrezia da sentire pure questa: ricambio con Pritchard, che ricordo essere un direttore che apprezzi: L'Arlecchino è la mia opera di Busoni preferita (ma va?! ), anche se credo di non averla mai capita fino in fondo, il libretto è pieno di satira pungente e così ricco di riferimenti... la musica però è irresistibile e geniale, piena di citazioni stilistiche e talvolta vere parodie. Devo dire che la direzione di Pritchard è vitalissima e molto teatrale, nonostante l'audio non si possa paragonare alle registrazioni più moderne, anzi forse come ritmo generale è la migliore che io abbia ascoltato. Vabbè non vi taggo tanto siamo sempre noi 😛 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted January 29 Report Share Posted January 29 2 ore fa, Majaniello dice: Questo sublime e commovente oratorio, appartenente al genere del "Sepolcro", è da considerarsi una delle composizioni più ispirate mai scritte nella storia della musica. Sfortunatamente, è oggi conosciuto in irritanti misinterpretazioni di esigui "complessi barocchi" e voci dai registri improponibili che ne hanno distorto la musica, attraverso tempi insopportabilmente lenti, goffi ritmi e grotteschi accenti. L'interpretazione che qui propongo, trasmessa per radio alcuni anni fa e ancor oggi praticamente sconosciuta, corregge tutte le succitate brutture. Forse, sulle voci può aver ragione, ma sul resto...🙄 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
superburp Posted January 30 Report Share Posted January 30 18 ore fa, Majaniello dice: Il tizio che ha caricato il video: Questo sublime e commovente oratorio, appartenente al genere del "Sepolcro", è da considerarsi una delle composizioni più ispirate mai scritte nella storia della musica. Sfortunatamente, è oggi conosciuto in irritanti misinterpretazioni di esigui "complessi barocchi" e voci dai registri improponibili che ne hanno distorto la musica, attraverso tempi insopportabilmente lenti, goffi ritmi e grotteschi accenti. L'interpretazione che qui propongo, trasmessa per radio alcuni anni fa e ancor oggi praticamente sconosciuta, corregge tutte le succitate brutture. A me semplicemente ha stupito la scoperta, è un repertorio davvero lontano dai direttori italiani non specialisti... tra l'altro l'ha fatto a Salisburgo! Napoli-Vienna 1-0 È proprio l'anno del Napoli . Io in questi giorni sto pian piano vedendo su Raiplay tutta una serie di vecchi documentari di Augias sui grandi direttori d'orchestra. È molto carina, penso possa piacere a qualcuno di voi. Ci sono Jochum, Maag, Dorati, Markevitch, Ozawa, Sawallisch, Kubelik, Boulez, Muti, Mehta, Schippers, Gui e (forse) Solti. P.S. Per che se lo chiedeva: la radio in moto non è un problema, per metà si sente solo il motore 😁. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Antiphonal Posted January 30 Report Share Posted January 30 Buona Giornata a tutti gli amici e a tutte le amiche ForuMattinieri/e con la Toccata di Charles Marie Widor eseguita all'organo di Saint Sulpice a Parigi https://www.youtube.com/watch?v=7masa_eQwtM Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vigione Posted January 30 Report Share Posted January 30 Grande espediente quello di trattare il soggetto della Maddalena per affrontare una tematica così personale e comune a chiunque come quella della dicotomia tra l'amore carnale/passionale e l'amore intellettuale/spirituale. Ho trovato il libretto e sto seguendo l'oratorio, molto interessante. Sono ancora alla parte iniziale dove si alternano l'amore celeste e quello terreno. Un ringraziamento a @Majaniello Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted January 30 Author Report Share Posted January 30 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
zippie Posted January 30 Report Share Posted January 30 On 27/1/2023 at 18:12, Madiel dice: Per un eventuale acquisto, ai fini d'un migliore ascolto o di preservazione di beni culturali, non posso che consigliare l'edizione originale (anziché la ristampa, ogni volta da verificare quanto fedele): Kaikhosru Shapurji Sorabji, selezione "Legendary Works For Piano", Michael Habermann, pianoforte 3 CD 2003 BMS 5060212960030 (ASIN:B002NVA540) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted January 30 Author Report Share Posted January 30 6 minuti fa, zippie dice: Per un eventuale acquisto, ai fini d'un migliore ascolto o di preservazione di beni culturali, non posso che consigliare l'edizione originale (anziché la ristampa, ogni volta da verificare quanto fedele): Kaikhosru Shapurji Sorabji, selezione "Legendary Works For Piano", Michael Habermann, pianoforte 3 CD 2003 BMS 5060212960030 (ASIN:B002NVA540) Grazie, mapossiedo già il triplo cd ! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted February 1 Report Share Posted February 1 Dedicato, ma davvero, a @Madiel Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted February 1 Author Report Share Posted February 1 2 ore fa, Wittelsbach dice: Dedicato, ma davvero, a @Madiel Se ci aggiungevi anche "di cuore" stavo a posto e iniziavo a preoccuparmi! Weinberg... ma ne vale veramente la pena? Qui in forum, e direi anche altrove, questo autore simil-shostakoviciano, privo di una sua identità stilistica autonoma, ha sempre riscosso un certo successo. Mai capito il motivo, la sua è per lo più musica risaputa, già sentita e scritta anche meglio da altri (per me un gran superficiale a dirla tutta). Non ci provo neanche, se ti piace ci credo sulla parola! Ricambio con Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted February 1 Report Share Posted February 1 On 30/1/2023 at 19:21, Madiel dice: Bel video, proprio tecnicamente. Sono riuscito ad arrivare alla fine del brano seguendolo così, non so se ce l'avrei fatta viceversa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted February 1 Author Report Share Posted February 1 1 ora fa, Majaniello dice: Bel video, proprio tecnicamente. Sono riuscito ad arrivare alla fine del brano seguendolo così, non so se ce l'avrei fatta viceversa Bellissimo video, concordo! E bello anche il pezzo, mi è piaciuto al primo ascolto. Non capisco, però, mettere quell'accordo di quattro-cinque note di continuo a conclusione di ogni frase, alla fine l'effetto teatrale è un po' stucchevole Sono le fisse mentali di Sorabji! Ci sono altri due piccoli pezzi dell'Opus Archimagicum su quel canale, ma la Sonata è ancora inedita e nel suo complesso dovrebbe durare tre ore!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted February 1 Report Share Posted February 1 2 minuti fa, Madiel dice: Bellissimo video, concordo! E bello anche il pezzo, mi è piaciuto al primo ascolto. Non capisco, però, mettere quell'accordo di quattro-cinque note di continuo a conclusione di ogni frase, alla fine l'effetto teatrale è un po' stucchevole Sono le fisse mentali di Sorabji! Menomale che ogni tanto c'erano quegli accordi di riposo se no tutte quelle scale di filato che fatica! 😛 sto guardando il canale, è un pianista asiatico (sic!) con la fissa per il virtuosismo trascendentale, che pizza però che di alcune composizioni ci sono solo degli estratti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted February 1 Author Report Share Posted February 1 44 minuti fa, Majaniello dice: Menomale che ogni tanto c'erano quegli accordi di riposo se no tutte quelle scale di filato che fatica! 😛 sto guardando il canale, è un pianista asiatico (sic!) con la fissa per il virtuosismo trascendentale, che pizza però che di alcune composizioni ci sono solo degli estratti... E troppo bene non deve stare, ha trascritto per pianoforte la 2a sinfonia di Racchio! Però è molto bravo e quel tipo di virtuosismo si adatta a Sorabji. Dovrebbe solo approfondire certi aspetti dell'espressività sorabjiana. Per ex. c'è un video dell'introito dell'Opus Clavicembalisticum un po' troppo svelto e tirato via a mio gusto, Sorabji ha una sua retorica che ha precise necessità. Il pianista è ancora un ragazzino e gli piace "surfare" sulla tastiera Nella foto il povero Eric Xi Xin Liang che lotta per non essere travolto dall'Opus Archimagicum Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted February 2 Report Share Posted February 2 Elgar In the South, Alassio Orchestre Philharmonique de Radio France Sir John Eliot Gardiner Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted February 2 Report Share Posted February 2 Berlioz Harold en Italie Antoine Tamestit . alto Orchestre Philharmonique de Radio France Sir John Eliot Gardiner Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pinkerton Posted February 2 Report Share Posted February 2 On 29/1/2023 at 11:19, Snorlax dice: Gaetano Donizetti, Lucrezia Borgia, J. Sutherland, G. Aragall, M. Horne, I. Wixell, London Opera Chorus, National Philharmonic, Richard Bonynge Non ho mai nascosto la mia grande passione per il compositore bergamasco, che non mi stancherò mai di ascoltare, anche nelle opere ritenute minori. Sicuramente minore non è questa bellissima Lucrezia Borgia, così com'è infarcita di grande musica dall'inizio alla fine. Opera prettamente romantica nelle sue atmosfere notturne, felpate, spesso sussurrate, atmosfere che innervano impalpabilmente anche i momenti più concitati e pomposi. Cast eccellente coordinato dall'ottimo Bonynge: come c'è da aspettarsi il risultato più interlocutorio arriva dal Gennaro di Aragall, anche se per la suprema bellezza del timbro gli si perdona una caratterizzazione appena abbozzata e una linea del canto non sempre ineccepibile. Ottimi coro e orchestra, eccezionale la ripresa del suono, come da prassi Decca anni '70. ...in dedica a tutti gli amici del Forum, ma in particolare a @Majaniello, @Wittelsbach e @Pinkerton... Grazie Snorlax. Alla tua bella nota aggiungerei che la Sutherland, peraltro belcantista egregia, non è perfetta per via di qualche impaccio nella pronuncia. Di riferimento invece è la direzione di Bonynge, qui in una delle sue prove più convincenti per equilibrio, eleganza, nitore timbrico ed espressività. Ciò è evidenziato, come tu osservi, dall'eccellente registrazione. La sala d'incisione DECCA di allora era in assoluto la migliore. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pinkerton Posted February 2 Report Share Posted February 2 On 29/1/2023 at 15:56, Majaniello dice: Grande ascolto @Snorlax, di Lucrezia da sentire pure questa: 😛 In questa edizione del '66, Maja, la Caballe', allora all'apice della forma, si fa preferire alla Sutherland per la pronuncia migliore e Kraus risulta più in stile rispetto ad Aragall, mentre la Verrett non può rivaleggiare con la Horne e anche Perlea è inferiore a Bonynge. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted February 2 Report Share Posted February 2 2 ore fa, Pinkerton dice: Perlea è inferiore a Bonynge Eufemismo! La prima volta che l'ho sentita era con Perlea, ma quando ho udito Bonynge si sono evidenziati accompagnamenti che col romeno erano semplice bel suono. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted February 2 Report Share Posted February 2 2 ore fa, Pinkerton dice: In questa edizione del '66, Maja, la Caballe', allora all'apice della forma, si fa preferire alla Sutherland per la pronuncia migliore e Kraus risulta più in stile rispetto ad Aragall, mentre la Verrett non può rivaleggiare con la Horne e anche Perlea è inferiore a Bonynge. Quoto tutto Pink! tra l'altro, come ho avuto già modo di dire in diverse occasioni, Bonynge è forse, tra quelli storici, il mio direttore preferito di questo repertorio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vigione Posted February 2 Report Share Posted February 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted February 2 Report Share Posted February 2 22 ore fa, Madiel dice: Nella foto il povero Eric Xi Xin Liang che lotta per non essere travolto dall'Opus Archimagicum A proposito di musica pianistica sborona, ho ascoltato la sonata 2 di Szyma suonata da Richter: E' un pezzo piuttosto convoluto negli sviluppi, benchè "classico" nella forma, grosso modo diviso in tre parti, un primo movimento che è una specie di forma sonata modificata, un secondo movimento che è una serie di variazioni, e un finale con una fuga cromatica che sembra una versione modernista della fuga dell'Hammerklavier di Beethoven. Una specie di mostro tra Scriabin e Reger. Pare che Neuhaus (già maestro di Richter e molti altri), dopo aver ascoltato la prima esecuzione di Rubinstein nel 1912 fu preda di un tale sconforto (credeva di non essere abbastanza valido come musicista) che provò a tagliarsi le vene, Rubinstein e lo stesso Szymanowski lo andarono poi a trovare in ospedale... storie di altri tempi Ora invece sto ascoltando questo, che ho trovato sul tubo: Alexander TCHEREPNIN (1899-1977) Piano Concerto No. 6 op. 99 (1965) (dedicated to Margrit Weber) Margrit Weber, piano Rheinische Philharmonie Koblenz / Alexander Tcherepnin Live performance, Koblenz, November 1974 L'ultimo concerto di Tcherepnin è uno dei più pazzoidi tra quelli che ho ascoltato, ma anche uno dei più compatti e avvincenti. Classico compositore a cui non trovo una dritta, ma attorno a cui gironzolo da quando ne abbiamo parlato, perchè in definitiva, essendo un irregolare, mi affascina molto. L'autore sul podio e la Weber alla tastiera, mica ciccioli. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted February 3 Author Report Share Posted February 3 5 ore fa, Majaniello dice: A proposito di musica pianistica sborona, ho ascoltato la sonata 2 di Szyma suonata da Richter: E' un pezzo piuttosto convoluto negli sviluppi, benchè "classico" nella forma, grosso modo diviso in tre parti, un primo movimento che è una specie di forma sonata modificata, un secondo movimento che è una serie di variazioni, e un finale con una fuga cromatica che sembra una versione modernista della fuga dell'Hammerklavier di Beethoven. Una specie di mostro tra Scriabin e Reger. Pare che Neuhaus (già maestro di Richter e molti altri), dopo aver ascoltato la prima esecuzione di Rubinstein nel 1912 fu preda di un tale sconforto (credeva di non essere abbastanza valido come musicista) che provò a tagliarsi le vene, Rubinstein e lo stesso Szymanowski lo andarono poi a trovare in ospedale... storie di altri tempi Mai sentita questa Sonata, in effetti la parte pianistica del grande Szymanowski non l'ho mai indagata (se si esclude la 4a Sinfonia). Dalla descrizione direi che il pezzo sia nello stile della coeva 2a Sinfonia, con i suoi sviluppi pesanti e l'orchestrazione enfatica. Un Szymanowski che stava imparando a scrivere come si deve e ogni tanto esagerava! Ho ancora parcheggiata la corposa e magnifica biografia di van Moere da leggere, con le sue precise analisi di tutta la produzione del grande polacco, prima o poi dovrò decidermi a leggerla e a occuparmi della musica pianistica. 5 ore fa, Majaniello dice: Ora invece sto ascoltando questo, che ho trovato sul tubo: Alexander TCHEREPNIN (1899-1977) Piano Concerto No. 6 op. 99 (1965) (dedicated to Margrit Weber) Margrit Weber, piano Rheinische Philharmonie Koblenz / Alexander Tcherepnin Live performance, Koblenz, November 1974 L'ultimo concerto di Tcherepnin è uno dei più pazzoidi tra quelli che ho ascoltato, ma anche uno dei più compatti e avvincenti. Classico compositore a cui non trovo una dritta, ma attorno a cui gironzolo da quando ne abbiamo parlato, perchè in definitiva, essendo un irregolare, mi affascina molto. L'autore sul podio e la Weber alla tastiera, mica ciccioli. Ottimo il 6° Concerto, se non ricordo male lo incise proprio l'autore con la Weber per DG. Dovrebbe esserci il cd in qualche raccolta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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