giobar Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 14 ore fa, Snorlax dice: Jean Sibelius, Sinfonia n. 5 in mib magg., New Philharmonia Orchestra, Georges Pretre La conosco e concordo sul giudizio positivo. Una lettura appassionata e molto mediterranea di un capolavoro nordico. 12 ore fa, Majaniello dice: peccato che la Davidsen non abbia la grazia della von Otter su DG, bene comunque. Su youtube, dove l'ho visto, ci dovrebbe essere ancora il video di una esecuzione televisiva Davidsen-Andsnes per promuovere il disco. Pezzi molto belli e molto ben eseguiti ma effettivamente la Davidsen (forse anche per la distorsione percettiva data dalla sua stazza da "ti spiezzo in due!") è "troppa" per miniature del genere, fa un po' l'effetto dell'elefante tra la cristalleria. E auguri a tutti con Johann Sebastian BACH Oratorio di Natale BWV 248 Christiane Oelze - Annette Markert Hans Peter Blochwitz - Oliver Widmer Concentus Vocalis Wien Virtuosi Saxoniae Ludwig Guttler Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 1 ora fa, Ives dice: Credo sia, a torto o a ragione non lo so lo conosco pochissimo, il direttore (di prestigio visto gli incarichi ricoperti e le orchestre dirette) più snobbato dal forum nei suoi lunghi anni. Il problema è che era piuttosto alterno. A prestazioni straordinarie, entusiasmanti sia sul piano tecnico che su quello delle idee interpretative, si alternavano esecuzioni sconcertanti per sciatteria e vuoto pneumatico di idee. Ciò si riscontrava anche dal vivo: mi è capitato di assistere a concerti in cui ha toccato i due estremi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 26, 2022 Author Report Share Posted December 26, 2022 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 7 ore fa, giobar dice: Il problema è che era piuttosto alterno. A prestazioni straordinarie, entusiasmanti sia sul piano tecnico che su quello delle idee interpretative, si alternavano esecuzioni sconcertanti per sciatteria e vuoto pneumatico di idee. Ciò si riscontrava anche dal vivo: mi è capitato di assistere a concerti in cui ha toccato i due estremi. Era un direttore travolgente, nel bene e nel male. Nel senso che quando si faceva prendere la mano saliva sopra le righe e diventava cafone... suono grasso dal timbro un po' scabro, direzione tutta istintiva e a tratti arbitraria, ma grande senso del ritmo e della melodia, per certi versi sembrava più russo, eppure grazie a queste qualità riusciva a infondere un po' di sangue in molte partiture d'opera francese, che secondo me era il suo repertorio d'elezione (Berlioz, Saint-Saens, Bizet, Gounod, Offenbach, Massenet ecc), anzi alcune di quelle opere ottocentesche le ha registrate lui per primo o quasi (tra l'altro sempre con cast della madonna). Nell'opera italiana l'ho sempre trovato piuttosto volgare, mentre ho pochissima esperienza col Pretre sinfonico, dove avrà un sacco di concorrenza da parte di direttori ben più raffinati, specie se andiamo dalle parti dei Six. Credo sia anche questo il motivo del suo scarso interesse in forum, l'800 francese, tolto Berlioz (nel quale pure è stato superato da altri), è poco o nulla frequentato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 1 ora fa, Majaniello dice: Credo sia anche questo il motivo del suo scarso interesse in forum, l'800 francese, tolto Berlioz (nel quale pure è stato superato da altri), è poco o nulla frequentato. Pretre discontinuo anche nel Berlioz sinfonico. Ad esempio, ispirato e travolgente qui: ...quanto spento e piuttosto anonimo qui: ...certo che registrare una Fantastica così opaca con i bostonians era proprio dura. Insomma, tra Munch (RCA) e Ozawa (DGG), questo singolare direttore è quello che c'ha azzeccato meno. In ogni caso a me Pretre piaciucchia, nel senso che quand'era in giornata tirava fuori dei bei conigli del cappello, soprattutto grazie ad un uso mai scontato delle agogiche e del rubato, cosa che sapete farmi andare in brodo di giuggiole... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Endymion Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 Buone feste (in ritardo) a tutto il forum! Link to comment Share on other sites More sharing options...
glenngould Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 Clamorosamente fuori tema, sto ascoltando la Passione secondo San Giovanni di Alessandro Scarlatti: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Auleta626 Posted December 26, 2022 Report Share Posted December 26, 2022 Sto ascoltando questo brano da qualche giorno. Larrieu ha uno dei suoni più belli mai tirati fuori da un flauto. Grande. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 7 ore fa, Madiel dice: Sono un ingenuo ma continuo a considerarla un mezzo capolavoro. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 13 ore fa, Majaniello dice: Era un direttore travolgente, nel bene e nel male. Nel senso che quando si faceva prendere la mano saliva sopra le righe e diventava cafone... suono grasso dal timbro un po' scabro, direzione tutta istintiva e a tratti arbitraria, ma grande senso del ritmo e della melodia, per certi versi sembrava più russo, eppure grazie a queste qualità riusciva a infondere un po' di sangue in molte partiture d'opera francese, che secondo me era il suo repertorio d'elezione (Berlioz, Saint-Saens, Bizet, Gounod, Offenbach, Massenet ecc), anzi alcune di quelle opere ottocentesche le ha registrate lui per primo o quasi (tra l'altro sempre con cast della madonna). Nell'opera italiana l'ho sempre trovato piuttosto volgare, mentre ho pochissima esperienza col Pretre sinfonico, dove avrà un sacco di concorrenza da parte di direttori ben più raffinati, specie se andiamo dalle parti dei Six. Credo sia anche questo il motivo del suo scarso interesse in forum, l'800 francese, tolto Berlioz (nel quale pure è stato superato da altri), è poco o nulla frequentato. E' vero che aveva "cast della madonna" (Les Troyens alla Rai di Roma per dirne uno, insuperabile come voci, ma il resto?) ma spesso orchestre non adeguate e in Berlioz effettuava parecchi tagli sulle opere liriche. Probabile sia cosi, come diceva anche giobar, di uno molto alterno, che spesso eccedeva e scadeva nel volgare. Io l'ho sentito live due volte, inizio anni '90, a Santa Cecilia, faceva Berlioz e Strauss (altro compositore che faceva spesso). Del primo concerto andai pure alle prove. Ne ho un ricordo di totale piattume interpretativo, vuota esibizione di mossette, zero colori, schizofrenia architettonica, noia assortita. Quella Fantastica coi Bostonians (l'orchestra più berlioziana del mondo) citata da Snorl è davvero orrenda; non mi piace neanche il suo famoso Samson, eccetto Vickers. Bravino sul Poulenc operistico, ma c'è molta concorrenza anche moderna. Il resto lo ignoro. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 1 ora fa, Ives dice: Ne ho un ricordo di totale piattume interpretativo, vuota esibizione di mossette, zero colori, schizofrenia architettonica, noia assortita. Descrizione che si attaglia a una delle sue prove più sconcertanti cui abbia assistito. Pretre fu coinvolto in un progetto di esecuzione integrale semiscenica e multimediale del Martyre de Saint Sébastien di Debussy. Una cosa importante e originale perché prevedeva anche la proiezione di disegni realizzati per la coreografia e la scenografia della prima esecuzione (se non erro lo spunto era dato dalla ricorrenza di un anniversario). Purtroppo allo sforzo produttivo non corrispose una interpretazione musicale minimamente immedesimata. A una gestione perfetta dell'orchestra, che gli procurò ammirazione da parte dei musicisti, si abbinò una noiosissima non-interpretazione col pilota automatico che fu la prima causa dello scarso successo di un'operazione che avrebbe meritato molto di più. Qualche anno prima, invece, fu protagonista di esecuzioni fiammeggianti e assai convincenti, nello stesso concerto, della Mer di Debussy e dei Quadri di Mussorgsky-Ravel alla guida della London Symphony. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 2 ore fa, Ives dice: Il resto lo ignoro. Anzi no, mi è venuta in mente una Terza di Saint-Saens (EMI) abbastanza scadente e con un organo "scassato" (uno stantuffo borbottante) e il video scaligero a mò di film con la Cavalleria (Domingo e soci in un cast di tutto rilievo). Anche qui direzione enfatica e alla fine sgradevole che non fa altro che appesantire oltremodo una musica già di per sè molto crassa. Ciliegina sulla torta indigesta, la regia di Zeffirelli😒E se non ricordo male c'erano pure i Pagliacci. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 5 ore fa, Ives dice: E' vero che aveva "cast della madonna" (Les Troyens alla Rai di Roma per dirne uno, insuperabile come voci, ma il resto?) ma spesso orchestre non adeguate e in Berlioz effettuava parecchi tagli sulle opere liriche. Probabile sia cosi, come diceva anche giobar, di uno molto alterno, che spesso eccedeva e scadeva nel volgare. Io l'ho sentito live due volte, inizio anni '90, a Santa Cecilia, faceva Berlioz e Strauss (altro compositore che faceva spesso). Del primo concerto andai pure alle prove. Ne ho un ricordo di totale piattume interpretativo, vuota esibizione di mossette, zero colori, schizofrenia architettonica, noia assortita. Quella Fantastica coi Bostonians (l'orchestra più berlioziana del mondo) citata da Snorl è davvero orrenda; non mi piace neanche il suo famoso Samson, eccetto Vickers. Bravino sul Poulenc operistico, ma c'è molta concorrenza anche moderna. Il resto lo ignoro. I tagli però non sono colpa sua, chi non faceva pasticci negli anni '60? La coeva edizione dei Troiani al Covent Garden con Davis aveva la Baker che cantava in inglese mentre gli altri cantavano in francese! In studio l'hanno rimpiazzata ovviamente... 3 ore fa, Ives dice: Anche qui direzione enfatica e alla fine sgradevole che non fa altro che appesantire oltremodo una musica già di per sè molto crassa. Sì, è il motivo per cui, a mio avviso, nell'opera francese accademica si salva, perchè lo assiste una certa misura del testo musicale, mentre in quella italiana, dove invece serve controllo, è sempre pessimo. Ho il sospetto che in Italia piacesse tanto proprio perchè dirigeva le opere francesi "all'italiana". Comunque questo stile scabro e superficialmente fiammeggiante doveva andare di moda, un altro big dell'epoca specializzato nella lirica era Schippers, che a me sembra invecchiato male per gli stessi motivi. Non c'entra con Pretre, ma mi è venuto in testa che Strauss si deve essere spaccato di opera francese ottocentesca da un certo punto in poi, non ne ho le prove, è una sensazione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 1 ora fa, Majaniello dice: I tagli però non sono colpa sua, chi non faceva pasticci negli anni '60? La coeva edizione dei Troiani al Covent Garden con Davis aveva la Baker che cantava in inglese mentre gli altri cantavano in francese! In studio l'hanno rimpiazzata ovviamente... Allora neanche i cast erano merito suo. Cosa rimane? 😁 Anche Schippers è ormai finito nel dimenticatoio, se non fosse appunto per qualche melomane soprattutto italiano (i vecchi dischi RCA, Ballo, Ernani e Forza). Mai trovato interessante, devo ammetterlo, nonostante i cast della madonna 😁 e i paragoni con Bernstein (seppur sfigato) avanzati da qualche raro fans mi sembrano pura fantascienza. °°°°°° Elgar "The Swimmer" from Sea Pictures Patricia Bardon . mezzo BBCSO of Wales Sir Richard Armstrong Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 2 ore fa, Majaniello dice: Comunque questo stile scabro e superficialmente fiammeggiante doveva andare di moda, un altro big dell'epoca specializzato nella lirica era Schippers, che a me sembra invecchiato male per gli stessi motivi. 15 minuti fa, Ives dice: Anche Schippers è ormai finito nel dimenticatoio, se non fosse appunto per qualche melomane soprattutto italiano (i vecchi dischi RCA, Ballo, Ernani e Forza). Mai trovato interessante, devo ammetterlo, nonostante i cast della madonna 😁 e i paragoni con Bernstein (seppur sfigato) avanzati da qualche raro fans mi sembrano pura fantascienza. Però a Schippers almeno una lettura-capolavoro dovete concedergliela, giacché io la trovo ancora insuperata (e originalissima): Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 27, 2022 Author Report Share Posted December 27, 2022 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 1 ora fa, Snorlax dice: Però a Schippers almeno una lettura-capolavoro dovete concedergliela, giacché io la trovo ancora insuperata (e originalissima): Forse non una lettura insuperata, perché ci sono altre versioni bellissime, ma l'Alexander Nevsky di Schippers è travolgente, profondo, fiammeggiante, angosciante e cinematografico quanto si deve. Poi, se ha raggiunto esiti ottimi anche in Donizetti, buon per lui... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 1 ora fa, Madiel dice: Quando Madiel posta un link silenzioso, nel mezzo di una discussione, è perchè deve distruggere qualcuno nel post successivo.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 27, 2022 Author Report Share Posted December 27, 2022 5 minuti fa, Majaniello dice: Quando Madiel posta un link silenzioso, nel mezzo di una discussione, è perchè deve distruggere qualcuno nel post successivo.... Leggevo con molto interesse la discussione su Pretre e sono rimasto un po' perplesso, non tanto per il contenuto, che sottoscrivo, ma perché ricordavo in passato diversi ammiratori del pugile (sic) francese in forum ! In Poulenc, a parte qualche carenza nei concerti (dovuti a problemi legati a Poulenc esecutore), in genere è ancora valido. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 1 minuto fa, Madiel dice: Leggevo con molto interesse la discussione su Pretre e sono rimasto un po' perplesso, non tanto per il contenuto, che sottoscrivo, ma perché ricordavo in passato diversi ammiratori del pugile (sic) francese in forum ! In Poulenc, a parte qualche carenza nei concerti (dovuti a problemi legati a Poulenc esecutore), in genere è ancora valido. Beh c'era un giovane direttore d'orchestra tra i forumisti che lo indicava addirittura tra i suoi preferiti... per via del gesto credo di ricordare. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 27, 2022 Author Report Share Posted December 27, 2022 15 minuti fa, Majaniello dice: Beh c'era un giovane direttore d'orchestra tra i forumisti che lo indicava addirittura tra i suoi preferiti... per via del gesto credo di ricordare. Sì, mi pare, ma ricordo anche altri. Anni fa ne parlavo con una persona che ci ha lavorato, intendo Pretre, e me ne hanno parlato bene nonostante una certa sciatteria complessiva. Mi riferirono che criticava spesso le nostre orchestre e lo diceva in faccia ai nostri musicisti. Se si arrabbiava diventava anche offensivo, credo solo perché incapace di dare ordini adeguati e spiegare bene i pezzi agli orchestrali. Andava sempre di fretta, non pare fosse un direttore colto e che approfondiva, faceva le cose un po' di pancia: a volte andava benissimo, altre volte veniva a galla la sua completa insipienza. A me mai piaciuto ed escluso qualcosa in Poulenc, l'ho sempre sconsigliato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 2 ore fa, Snorlax dice: Però a Schippers almeno una lettura-capolavoro dovete concedergliela, giacché io la trovo ancora insuperata (e originalissima): Ma di questa @Majaniello e @Wittelsbach non mi dicono niente?! Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 Giuseppe VALENTINI Sei concerti grossi dall'op. 7 (nell'ordine n. 11, 7, 2, 3, 1, 10) Chiara Banchini Ensemble 415 Molto interessanti. L'aria frizzante del Veneto e dei vari Vivaldi, Albinoni, Tartini è lontana. Qui siamo a Roma, dove il fiorentino Valentini andò a vivere sin da ragazzino, e appare viva l'impostazione corelliana, più severa, meno svelta: la struttura è ancora quella del "vecchio" concerto grosso, con pluralità di movimenti (anche sette in un caso) e un clima che di norma non ammette svagatezze e pazzie. Nulla di specificamente accademico, perché anzi l'ascolto è assai piacevole a prescindere dal clima tendenzialmente serio anche negli allegri. Sarebbe da approfondire, ma finora la discografia è assai carente. L'unico disco monografico che sembrerebbe uscito finora è proprio questo della Banchini e sebbene Valentini sia stato "toccato" di sfuggita da altri grandi interpreti (specialmente violoncellisti) si tratta di interessi sporadici e non sistematici. Nemmeno Naxos e Brilliant, di solito sensibili davanti a carneadi del 700, si sono mosse. Un disco così - musiche rare e importanti, interpreti eccellenti - meriterebbe un supporto editoriale almeno dignitoso. Purtroppo non è così, almeno per l'edizione che ho sotto mano. Le due precedenti uscite singole, prima per Zig Zag e poi per Alpha, sembrerebbero a posto. Invece il mio disco è inserito in un boxino della Zig Zag che riunisce alcuni dischi di Chiara Banchini e di Amandine Beyer (che della Banchini è stata allieva e ha rilevato la sua cattedra a Basilea). Ebbene, nel realizzare questa raccolta qualcuno ha perso l'orientamento o ha bevuto troppa birra. Lungi dal riprodurre, secondo un uso che non condivido molto ma che in questo caso avrebbe evitato i danni, le copertine originali, se ne sono realizzate di nuove, secondo un progetto grafico un po' criptico e si sono perse per strada molte informazioni utili e altre sono state inserite in modo errato. Già questi concerti sono indicati come provenienti dall'op. 8 (relativa invece ad opere per violoncello solista) e non dall'op 7 e ciò sia nella singola bustina che nel retro della scatola. Poi in questo disco specifico e in un altro di concerti napoletani per violoncello e archi si omette del tutto l'indicazione degli interpreti, che va trovata vagando nel web alla ricerca delle copertine originali, tanto che - complice la citata grafica che cita "CG-E415" e "AB-GI" nel frontespizio di tutti i dischi - uno pensa in prima battuta che si tratti di incisioni realizzate dai due gruppi riuniti, ma così non è. Di fatto alla Beyer e ai suoi Incogniti è lasciato solo un disco vivaldiano con le Quattro stagioni e alcuni concerti sparsi. Insomma, qualità musicale (per il momento) elevata e qualità editoriale del tutto insufficiente. Oltre tutto, che senso ha mettere insieme 6 dischi della Banchini e uno solo della Beyer? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 Per cambiare argomento, un ascolto natalizio ma sufficientemente snob: questa registrazione di pochi anni fa rimpiazza una vecchia (1981) registrazione di Christie sulla stessa etichetta... la musica di Charpentier è stupenda, intrisa di una malinconia francese ma declinata attraverso un melos italiano e impreziosita da un contrappunto di scuola romana. Si apprezzano in questa pastorale preziosi passaggi strumentali, melodie soliste spianate e cori responsori di grande raffinatezza. L'interpretazione poi è magnifica prima di tutto a livello fonico: qui la solita morbidezza targata HM, talvolta stucchevole, non suona a sproposito, e anzi mantiene una grana dai profumi antichi che è davvero piacevole. Consigliatissimo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
hurdy-gurdy Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 @giobar Altri dischi monografici sono: . 5 minuti fa, Majaniello dice: la musica di Charpentier è stupenda, intrisa di una malinconia francese ma declinata attraverso un melos italiano e impreziosita da un contrappunto di scuola romana. Si apprezzano in questa pastorale preziosi passaggi strumentali, melodie soliste spianate e cori responsori di grande raffinatezza. L'interpretazione poi è magnifica prima di tutto a livello fonico: qui la solita morbidezza targata HM, talvolta stucchevole, non suona a sproposito, e anzi mantiene una grana dai profumi antichi che è davvero piacevole. Consigliatissimo. Quoto! Link to comment Share on other sites More sharing options...
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