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Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel

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On 26/11/2022 at 15:39, Majaniello dice:

Ricambio burpone con una mia fissa di questi giorni, che estendo al mio amico Snorlino:

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Racchio + joie de vivre = concerto di Gershwin

Non pensavo che il Maestro Downes avesse inciso per la DG, e addirittura il Secondo Concerto di MacDowell!

3 ore fa, Madiel dice:

Antheil: Sinfonia n.1 "Zingareska"

G. Antheil - Anthiel: Symphonies 1 & 6 - Amazon.com Music

E' da tanto che "giro" intorno a questo compositore, ma non mi ci sono ancora tuffato. Com'è?

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2 ore fa, Madiel dice:

E adesso ti becchi questo, visto e considerato che adori Telemann :D

Telemann: Tafelmusik, Ouverture I

Telemann - Musica Antiqua Köln, Reinhard Goebel – Tafelmusik (Musique De  Table) (1989, CD) - Discogs

Dato che siamo in tema di citazioni fantozziane: più che adoro, lo stimo :D

La Metasinfonia l'ho ascoltata solo per metà perché ieri ero fisicamente distrutto, la riprenderò più tardi

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4 ore fa, glenngould dice:

Dato che siamo in tema di citazioni fantozziane: più che adoro, lo stimo :D

La Metasinfonia l'ho ascoltata solo per metà perché ieri ero fisicamente distrutto, la riprenderò più tardi

Metàsinfonia, appunto. 

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In questi giorni di intenso lavoro, mi sto ascoltando a spizzichi e bocconi questo Wozzeck (acquistato a scatola chiusa nonmiricordoquando😞

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...devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Dal punto di vista tecnico è eccellente: cantanti e orchestra in stato di grazia. L'interpretazione mi pare manchi di un po' di pepe, soprattutto se paragonata alla travolgente incisione di Metzmacher, di cui vi parlavo qualche tempo fa. Ma mi riservo un giudizio più ponderato nei prossimi giorni, non appena potrò tirare un po' il fiato...:cat_unsure::cat_unsure:

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SERGEI PROKOFIEV (1891-1953) - Piano Concerto No.2 in G minor Op.16

Jorge Bolet

Orchestre de la Suisse Romande cond. Wolfgang Sawallisch

Victoria Hall Geneva January 23 1974 (Swiss radio live broadcast)

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Qualche sera fa in quel di Coventry, il "vecchio" John Nelson con i complessi dell'English Concert alle prese con il monumento handeliano per eccellenza (pubblico in piedi e applausi per l'Hallelujah come da tradizione). Seppur qui con strumenti antichi, Nelson percorre sempre una sua personale via di mezzo molto anni '70: bel suono rotondo, morbidezza timbrica e ricchezza dinamica, ma senza mai strafare o strappare. Risulta un bel sentire. Organico non ristretto per far fronte alle dimensioni della cattedrale bombardata dai nazisti (raddoppia i fiati che sorreggono i cori, squadratissimi e innervati di grande luminosità, ottimo il coro). Bravina la Crowe che sostituiva la Oropesa, voce limpida e di grande musicalità; discreto il controtenore Potter, che però non fa danni, di routine il baritono, a disagio nella tessitura alta. Spyres bravissimo anche se sbaglia un'entrata nel recitativo della seconda parte. Successo meritato e ovazioni finali. A quanto pare la Warner ne trarrà un disco.

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Antonio VIVALDI
Una dozzina di concerti per archi:
RV 110, 113, 121, 128, 134, 136, 138, 143, 153, 158, 161, 167

L'Archicembalo

Non riesco a capire come un musicista così raffinato e attento alle sfumature quale era Stravinsky possa aver affermato, anche solo per amore di paradosso, che Vivaldi scrisse n-volte lo stesso concerto. Infatti, alla indubbia e inequivocabile cifra o filigrana dell'autore (ma vogliamo parlare di Bruckner o Schumann o Ravel?) corrisponde una varietà di situazioni, di soluzione armoniche, ritmiche e timbriche, di spunti melodici, di umori che quasi ubriacano. L'avevo già detto ma ogni ascolto me lo conferma: un disco bellissimo.

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As President of Juilliard, William Schuman requested a major piece from his close friend in celebration of the school's fiftieth anniversary. Copland thought the Juilliard anniversary an ideal occasion for the premiere of Piano Fantasy, which he was composing in honor of William Kapell. Copland admitted that it was difficult to write, "particularly the fast sections." He explained, "My purpose was to suggest the quality of fantasy, a spontaneous and unpremeditated sequence of events that would carry the listener along, while at the same time exemplify clear, if somewhat unconventional, structural principles." Although the work was not ready by the date for which it was commissioned, Schuman arranged a special concert for the premiere by the pianist William Masselos.

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RAI Radio3 Suite - Il Cartellone 1 dicembre 2022 20:30
in diretta Euroradio dall'Auditorium RAI "Arturo Toscanini" di Torino

Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Concerto n. 5

Pablo Heras-Casado, direttore
Franck Peter Zimmerman, violino

[1] Claude Debussy
Prélude à l´aprés-midi d´un faune, L 87 (1891-1894)

[2] Igor Stravinskij : Concerto in re maggiore per violino e orchestra (1931)
- Toccata
- Aria I
- Aria II
- Capriccio

[...]

-
[1] Sognante non vuol dire né esangue né slegato... 
Faune Heras-Casado, mah...: su certi lavori così universalmente interiorizzati io credo si debba lavorare di consistenza smagliante: direttore io(!) mi sarei preso ogni sezione da sola e avrei fatto ripetere finché non mi convincesse per decisione e luminosità, poi avrei preteso ingressi brillanti, in un insieme di sguardo profondo... non certo asciutto poco comunicativo e insomma non entusiasmante.
La singolarità in Debussy è di coltivazione di una percezione inconsueta entro un contesto di squisita tradizione umanistica: così sottilmente virile e suggestiva di possibilità senza limiti, stasera io ho sentito solo un obbligo mal compreso, mi spiace.

[2] Certamente interessante la "chiamata a serietà" da parte di F.P. Zimmerman: rende paradossalmente la pièce quel tanto esoterica ma autenticamente: non secondo il parodismo più propriamente stravinskijano: obbligando l'orchestra, stasera piuttosto ahimè, cioè secondo me, fiacca, o forse solo non compresamente umorosa, a quadri di possibile puzzle divertito totalizzante.

-

Giudizi a caldo dubbiosi ieri sera, ho quindi provveduto a riascoltare stamattina ...ma li riconfermo.

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