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Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel
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1 ora fa, Keikobad dice:

buongiorno a tutti con la 5a di Mahler con la Simón Bolívar e Dudamel. E ne approfitto per dire che secondo me Dudamel è un gran direttore e viene osteggiato in modo pregiudiziale solo perché è giovane e un po' scenografico. E il livello tecnico di questa orchestra è veramente altissimo, da top10 mondiale!

Nessuno è contro i direttori scenografici:

da quando si toglie il pullover in poi non ce n'è per nessuno: "Chi è con noi è con noi!". ❤️

 

 

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Berlioz

Romeo et Juliette, Op. 17

Virginie Verrez . mezzo - Andrew Staples . tenor - Edwin Crossley Mercer . bass

Choeur de Radio France - Orchestre Philarmonique de Radio France

Daniel Harding

Lungo, complesso e travagliato (interrotto da pandemia e scioperi vari) l'approccio di Harding a questo capolavoro berlioziano, che lo ha portato ad eseguirlo in sei mesi con le maggiori orchestre europee, tra Berlino, Vienna, Londra e Parigi. Cosi come il suo mentore Abbado (evidentissimo il gesto, molto simile a quello del Maestro milanese), Harding si rifà al dettato di far sempre musica da camera anche con grande orchestra (in fondo le pagine capitali qui sono sempre giocate su archi e fiati). Per cui tutto è calibrato al centesimo, pulitissimo ed equilibrato e non è impossibile immaginare i bravi strumentisti transalpini altrettanto coinvolti e attraversati da bruciante tensione drammatica. Indugi melodici, scarti agogici, frenesia ritmica, bellezza melodica e timbrica (in molti casi preveggente di quello che sarà certo 900) accompagnano puntualmente il fitto intreccio strutturale, supportato da un ottimo coro (disposto "filologicamente" cosi come voleva l'autore ma in numero più contenuto nel pesante finale operistico) e tre validi solisti (bravissima il mezzo, discreti gli uomini). Bel concerto disponibile su Arte. @Snorlax

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4 ore fa, giobar dice:

Gioachino ROSSINI
Péchés de vieillesse: Album de Château

Dino Ciani, pianoforte

Questo è un repertorio che meriterebbe più visibilità da parte delle varie DG, Sony, Warner ecc, in generale la musica italiana per tastiera, escluso Scarlatti jr, è molto poco considerata dai pianisti (specie internazionali) e rimane per intenditori.

Bacchetti su RCA (noto ma non certo divo) ci ha provato con i suoi dischi monografici di autori settecenteschi (Galuppi, Marcello, Cherubini ecc), ma è un'eroe solitario. Giganti dello strumento come Clementi, Sgambati e Busoni devono ancora avere una consacrazione commerciale, nonostante l'occasionale interessamento di alcuni "big" del passato. Non parliamo della musica moderna, dove qualcosa si è fatto anche di recente (Petrassi-Prosseda, Berio-Lucchesini...) ma quasi mai su etichette di primo piano.

Fortuna che ci sono le etichette "nerd", su Naxos ho scoperto l'integrale pianistica di Togni (5 cd!) suonata da Orvieto, già allievo di Ciccolini e nome ricorrente nel repertorio moderno italiano, come pure c'è Pietro Massa che su Capriccio ha fatto un po' di dischi novecenteschi che avrebbero anche un certo potenziale commerciale... per non citare il maestro Canino, un big dimenticato e credo ancora in attività (non so a quanti anni è arrivato)! 

Mi sono ricordato un altro pianista mainstream che propone cose diverse dal solito:

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Di solito propone dischi di miscellanee in cui alterna piccoli pezzi di musica antica e moderna, un genere di esperienza d'ascolto frammentato oggi abbastanza di moda che devo ammettere frequento poco, ma che riconosco essere un'alternativa stimolante per l'ascoltatore della classica mainstream. 

https://www.discogs.com/it/release/22656110-David-Greilsammer-Labyrinth

In questo disco per esempio c'è un po' di tutto, "incastrato" secondo una logica geometrica, diciamo così.

Mi pare che il buon @Ives  parlò a suo tempo del disco dove alterna Scarlatti a Cage. 

°°°

A proposito di bizzarrie, un video che non avevo mai visto 😮

 

dedicona fissa a @glenngould

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14 ore fa, Keikobad dice:

buongiorno a tutti con la 5a di Mahler con la Simón Bolívar e Dudamel. E ne approfitto per dire che secondo me Dudamel è un gran direttore e viene osteggiato in modo pregiudiziale solo perché è giovane e un po' scenografico. E il livello tecnico di questa orchestra è veramente altissimo, da top10 mondiale!

È quella che ogni tanto manda Radio Rai? Concordo, ricordo di aver sentito il finale e mi è sembrato uno dei migliori.

Sul resto del repertorio non lo conosco granché. Come direttore ha una gran tecnica per riuscire a fare queste cose:

https://youtu.be/dVcGAQylBow

:lol:

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Un unicum: Karajan che dirige il suo unico Ives, in quello che sarà il suo unico concerto con la Filarmonica di Losa Angeles, all'Hollywood Bowl, il 2 luglio 1959.
Il direttore musicale della Filarmonica, Van Beinum, era morto meno di due mesi prima, e si pensava che sarebbe stato Solti il prossimo boss. Si trovò l'accordo, ma poi saltò tutto e a Los Angeles per qualche anno rimasero senza il direttore musicale.

@Majaniello @Madiel @Ives

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4 ore fa, Wittelsbach dice:

Un unicum: Karajan che dirige il suo unico Ives, in quello che sarà il suo unico concerto con la Filarmonica di Losa Angeles, all'Hollywood Bowl, il 2 luglio 1959.
Il direttore musicale della Filarmonica, Van Beinum, era morto meno di due mesi prima, e si pensava che sarebbe stato Solti il prossimo boss. Si trovò l'accordo, ma poi saltò tutto e a Los Angeles per qualche anno rimasero senza il direttore musicale.

@Majaniello @Madiel @Ives

Conosco quella incisione, un unicum nel repertorio di von Karajan! Quelle strane occasioni dovute agli impegni contrattuali, ma chissà se aveva una qualche cognizione di Ives... :cat_lol: Certo, però, che resta la meraviglia per l'accostamento di von Karajan alla Los Angeles Philharmonic e in più con un autore, per l'epoca, assai singolare in sala da concerto.

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5 ore fa, Wittelsbach dice:

Un unicum: Karajan che dirige il suo unico Ives, in quello che sarà il suo unico concerto con la Filarmonica di Losa Angeles, all'Hollywood Bowl, il 2 luglio 1959.
Il direttore musicale della Filarmonica, Van Beinum, era morto meno di due mesi prima, e si pensava che sarebbe stato Solti il prossimo boss. Si trovò l'accordo, ma poi saltò tutto e a Los Angeles per qualche anno rimasero senza il direttore musicale.

@Majaniello @Madiel @Ives

Si, conosco questo estratto audio. Per me, vale come curiosità storica, giacchè non la ricordo come un'esecuzione degna di nota, mancando parecchio l'atmosfera misteriosa del pezzo. Chissà se Karajan sapeva qualcosa di Ives o forse più probabilmente gli fu imposto come brano di autore americano che non fosse Gershwin. Ricambio con:

Franck

Variations Symphonique

Bizet

Jeaux d'enfants

Saint-Saëns

Concerto pour piano No. 2

Nelson Freire

Orchestra della Svizzera Italiana

David Shallon

C'era anche un pezzo di Fauré (forse il Pelleas) in originale non incluso nel VHS. 40 anni fa al vecchio auditorium di Lugano con il compianto Shallon, morto prematuramente. Freire debordante.

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7 ore fa, Wittelsbach dice:

Un unicum: Karajan che dirige il suo unico Ives, in quello che sarà il suo unico concerto con la Filarmonica di Losa Angeles, all'Hollywood Bowl, il 2 luglio 1959.
Il direttore musicale della Filarmonica, Van Beinum, era morto meno di due mesi prima, e si pensava che sarebbe stato Solti il prossimo boss. Si trovò l'accordo, ma poi saltò tutto e a Los Angeles per qualche anno rimasero senza il direttore musicale.

@Majaniello @Madiel @Ives

Io invece sono l'unico che non la conosceva! :P Documento davvero bizzarro! anche a me non ha tanto impressionato (forse anche la qualità dell'audio che gioca a sfavore o, chissà, una sintonia con l'orchestra che andava costruita), però mi ha acceso una fantasia: Central Park in the dark fatta da Karajan in un disco DG. 

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35 minuti fa, Majaniello dice:

Io invece sono l'unico che non la conosceva! :P Documento davvero bizzarro! anche a me non ha tanto impressionato (forse anche la qualità dell'audio che gioca a sfavore o, chissà, una sintonia con l'orchestra che andava costruita), però mi ha acceso una fantasia: Central Park in the dark fatta da Karajan in un disco DG. 

Beh sì, l’acustica deve fare i conti con l’Hollywood Bowl, che è una spettacolare struttura all’aperto per concerti estivi. Ives + Karajan sì, ci sarebbe piaciuto!

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RAI Radio3 Suite - Il Cartellone 13 ottobre 2022 20:00
in diretta Euroradio dal Teatro dell'Opera di Roma

Teatro dell'Opera di Roma - Stagione Lirica
Alceste
tragédie opéra in tre atti
libretto di Marius-François-Louis Gand Lebland, Bailli du Roullet da Ranieri de’ Calzabigi (versione parigina 1776)
tratto dall’Alcesti di Euripide
musica di Christoph Willibald Gluck

Alceste: Marina Viotti
Admète: Juan Francisco Gatell
Evandre: Patrik Reiter
Gran Sacerdote di Apollo: Luca Tittoto
Apollo / un araldo d’armi: Pietro Di Bianco
Un Dio infernale / un oracolo: Roberto Lorenzi
Corifei: Carolina Varela, Angela Nicoli, Michael Alfonsi, Leo Paul Chiarot

Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma
Roberto Gabbiani, maestro del Coro
Gianluca Capuano, direttore
Sidi Larbi Cherkaoui, regia
Henrik Ahr, scene
Jan-Jan Van Essche, costumi

-

A parte quella strabuzzata (sciatta rigida) tromba iniziale, moolto interessante quest'offerta musicale, questo Gluck portato così declamato cordialmente, tornito in limpidezza e affetto interno.

Ogni passaggio orchestrale disegna un quadro sentimentale. Ogni voce concetti dove un apertamente dell'esserci supera la necessità del destino.

Un mito in sé gigantesco (aggiogare la natura richiede una dedizione epistemologica, di un ritorno all'esserci, dato dall'altro, cose così - Apollo e Ercole sono figure imponenti e combattive di frequentazione del mistero dell'accadere, e la Donna una sorpresa di vita) mantenuto nella misura di un teatro di decenza assoluta, "prima pietra" di uno spirito borghese, cittadino, così squisito e autentico: un Gluck neoclassico ancor prima dell'invenzione del(le estenuazioni del) classicismo 🙂

Il distendersi dell'opera in una sorprendente confortevolezza anche mantenendo il gusto del fantastico, neppure fosse un Liberty: ecco, una cifra costruttivista di questo jouer è il decoro, in cui si mettono in fila le formidabili possibilità dell'esistenza.

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12 ore fa, zippie dice:

un Gluck neoclassico ancor prima dell'invenzione del(le estenuazioni del) classicismo 🙂

zippie che intendi qui, perchè a me sembra che Gluck sia proprio l'epitome del classicismo.

14 ore fa, Wittelsbach dice:

Beh sì, l’acustica deve fare i conti con l’Hollywood Bowl, che è una spettacolare struttura all’aperto per concerti estivi. Ives + Karajan sì, ci sarebbe piaciuto!

Sì, anche se in molte cose di Ives non ce lo vedrei proprio (un po' come in molte cose di Mahler)... però ce ne sono alcune dove avrebbe potuto brillare, tipo questa:

 

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Concordo con Maiacoschi.

Intanto torniamo agli armeni.

 

image.jpg

Finalmente roba d'un pulito e frizzante neoclassicismo anche in Armenia.
Mi riferisco soprattutto alla Sinfonia per archi e timpani: le altre due composizioni mi sono parse meno interessanti. Niente di sconvolgente, ma bei ritmi e atmosfere.

Il secondo movimento:

Sul tubo si trova anche diretta dal vivo da Gergiev!

@Majaniello @Madiel

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Arvo Pärt: Psalom – per orchestra d'archi

Carl Nielsen: Aladdin – Schauspielmusik

Maurice Ravel: Shéhérazade

Charilaos Perpessas: Christus Sinfonie

hr-Sinfonieorchester – Frankfurt Radio Symphony

Hanna-Elisabeth Müller, Soprano

Constantinos Carydis, Direttore

Concerto tramesso in diretta il 14 ottobre 2022

 

Riascolto (ci provo, trovare due ore filate per ascoltare qualcosa è diventato utopia) tutto il concerto che ieri sera ho potuto ascoltare nella sola parte conclusiva e a sprazzi.

Ci sono alcuni brani che non conosco affatto come ad esempio Psalom di Paert o la Christus Sinfonie di tale Perpessas, a me totalmente sconosciuto.

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58 minuti fa, Wittelsbach dice:

Scrivi pure Paart, in estone la ä non si pronuncia e come in tedesco, ma è tipo un a più lunga. ☺️

Ti ringrazio per la precisazione (che non conoscevo).

Tra l'altro ho fatto copia-incolla direttamente dalla descrizione del video in questione quindi credo che sia un errore abbastanza comune o magari è un tentativo dei tedeschi di germanizzare tutto. Deutschland Über Alles :D

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