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Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel

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Top Posters In This Topic

11 ore fa, il viandante del sud dice:

Sergej Prokofiev

Concerto per violoncello e orchestra in mi minore, op. 58

Steven Isserlis, violoncello

Orchestra Sinfonica della Radio di Francoforte

Paavo Järvi

dedicato a

@Florestan@Madiel@Majaniello

Il parente povero dei concerti per violoncello di Prokofiev non è poi così povero come si pensa...

Mi prendi in contropiede, non ho mai sentito il concerto in questione! :o In genere ne parlano male e così ho sempre evitato di approfondire (anche le esecuzioni sono rare a quanto sembra). Invece, la successiva rielaborazione in Sinfonia-Concerto è abbastanza pallosa, il tipico Prokofiev sbiadito e impotente della terza età.

Ricambio con 

e a seguire Festina lente sempre di Part, per fare qualche paragone.

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Ho sentito quel brano di Part, ripetitivo come un campanello 😴

Poi mi son messo la terza di Bruckner da qui:

51EQ7NP9qIL.__AC_SX300_SY300_QL70_ML2_.j

maledetto smartphone, alla fine mi abbassa il volume perche' secondo lui indossavo le cuffie per troppo tempo. Nel finale poi, mi ha rovinato l'ascolto -_-

 

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Edvard Grieg, Danze Sinfoniche op. 64, Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli

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Afa mortificante, ascolto rinfrescante. Si parla poco del Grieg di Barbirolli, ma il Norvegese era molto nelle corde del direttore britannico, che aveva in reperorio anche pezzi non proprio conosciutissimi al grande pubblico. Questo stereo molto vintage del 1957, ruvido quanto efficace, tutto sommato, rende giustizia vitalità della lettura barbirolliana: alla fine l'incisione è più che godibile e le brume nordiche filtrate dall'italianità peculiare di questo genio del podio sono meglio di un bel gelato in questi giorni di caldo opprimente. :cool02::rolleyes:

...a @Majaniello, @Wittelsbach, @Ives, @Madiel, @Florestan, @superburp, @Keikobad, @glenngould e a chiunque gradisca...

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3 ore fa, Wittelsbach dice:

Molto meglio questa che il barbogio misticista estone!

2 ore fa, Alundra dice:

Ho sentito quel brano di Part, ripetitivo come un campanello 😴

kattivi ! <_<

39 minuti fa, Snorlax dice:

Edvard Grieg, Danze Sinfoniche op. 64, Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli

Afa mortificante, ascolto rinfrescante. Si parla poco del Grieg di Barbirolli, ma il Norvegese era molto nelle corde del direttore britannico, che aveva in reperorio anche pezzi non proprio conosciutissimi al grande pubblico. Questo stereo molto vintage del 1957, ruvido quanto efficace, tutto sommato, rende giustizia vitalità della lettura barbirolliana: alla fine l'incisione è più che godibile e le brume nordiche filtrate dall'italianità peculiare di questo genio del podio sono meglio di un bel gelato in questi giorni di caldo opprimente. :cool02::rolleyes:

ottima scelta, ricambio con l'ascolto di questo momento

 

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7 ore fa, Madiel dice:

Mi prendi in contropiede, non ho mai sentito il concerto in questione! :o In genere ne parlano male e così ho sempre evitato di approfondire (anche le esecuzioni sono rare a quanto sembra). Invece, la successiva rielaborazione in Sinfonia-Concerto è abbastanza pallosa, il tipico Prokofiev sbiadito e impotente della terza età.

Ricambio con 

e a seguire Festina lente sempre di Part, per fare qualche paragone.

E come sono andati questi paragoni? Certo che vedere il Dottore ascoltare non solo un brano di Pärt, ma addirittura due di fila :o :o ...

Intanto io sto ascoltando, dai suggerimenti dell'algoritmo di YouTube, questo Bicinium, indicato come opera di Alexander Agricola e Johannes Ghiselin (forse un adattamento di uno dei due di un lavoro dell'altro?):

 

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1 ora fa, Pollini dice:

E come sono andati questi paragoni? Certo che vedere il Dottore ascoltare non solo un brano di Pärt, ma addirittura due di fila :o :o ...

Mi interessava il modo di comporre e di organizzare il materiale. I due lavori, tra i capolavori di Part, sono simili per alcuni versi nella concezione. Quello che si fa apprezzare, al di là del tono tragico del primo ed elegiaco del secondo (in realtà questo presenta uno strano malessere interiore tra le righe), è la povertà della materia: sembrano fatti di nulla a vedere la partitura! :mellow: Mi hanno sempre affascinato i compositori che lavorano con pochissime cose e le mescolano di continuo. Molto interessanti le varie gradazioni tra fff-ppp che inserisce nelle partiture con una ricerca millimetrica dell'"effetto", i timbri che trascolorano come in un acquerello, i canoni costruiti con grande maestria tecnica (Cantus ha una forma ad arco ben precisa, rappresentata anche dalle indicazioni agogiche: ppp, pp, p, mf, f, ff, mf ecc. a scalare).

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1 ora fa, Madiel dice:

Mi interessava il modo di comporre e di organizzare il materiale. I due lavori, tra i capolavori di Part, sono simili per alcuni versi nella concezione. Quello che si fa apprezzare, al di là del tono tragico del primo ed elegiaco del secondo (in realtà questo presenta uno strano malessere interiore tra le righe), è la povertà della materia: sembrano fatti di nulla a vedere la partitura! :mellow: Mi hanno sempre affascinato i compositori che lavorano con pochissime cose e le mescolano di continuo. Molto interessanti le varie gradazioni tra fff-ppp che inserisce nelle partiture con una ricerca millimetrica dell'"effetto", i timbri che trascolorano come in un acquerello, i canoni costruiti con grande maestria tecnica (Cantus ha una forma ad arco ben precisa, rappresentata anche dalle indicazioni agogiche: ppp, pp, p, mf, f, ff, mf ecc. a scalare).

Attenzione ragazzi che entro il 2025 Madiel mi sdogana Mozart... peggio di così solo la metamorfosi del M5S :cat_lol:

Ti dedico amico mio una musica con tante note che il vecchio Mad avrebbe apprezzato:

dedicona anche a @profano intento a scoprire Rachmaninov... nella speranza che ci ripensi.

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3 ore fa, Majaniello dice:

Attenzione ragazzi che entro il 2025 Madiel mi sdogana Mozart... peggio di così solo la metamorfosi del M5S :cat_lol:

Ti dedico amico mio una musica con tante note che il vecchio Mad avrebbe apprezzato:

dedicona anche a @profano intento a scoprire Rachmaninov... nella speranza che ci ripensi.

Però devi riconoscere che ascolto sempre i soliti due o tre pezzi al massimo di Part, altro che sdoganamento indiscriminato :D Confesso che quell'ascolto è nato dopo aver riletto alcune affermazioni di Strauss e Stravinsky in merito all'impiego di pochissimo materiale. Mi veniva in particolare in mente una frase che scrisse Strauss a Zweig, quando si definiva troppo vecchio e ormai capace più che di scrivere musica nuova, di rivoltare con maestria pochi accordi. Stravinsky anziano forse aveva lo stesso problema mai confessato, il passaggio alla dodecafonia weberniana gli permetteva di concentrare al massimo il tempo e il contenuto, costringendolo a nuove sfide intellettuali con il minimo sforzo. Trovo tutto ciò di grandissimo fascino.

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11 ore fa, Madiel dice:

Però devi riconoscere che ascolto sempre i soliti due o tre pezzi al massimo di Part, altro che sdoganamento indiscriminato :D Confesso che quell'ascolto è nato dopo aver riletto alcune affermazioni di Strauss e Stravinsky in merito all'impiego di pochissimo materiale. Mi veniva in particolare in mente una frase che scrisse Strauss a Zweig, quando si definiva troppo vecchio e ormai capace più che di scrivere musica nuova, di rivoltare con maestria pochi accordi. Stravinsky anziano forse aveva lo stesso problema mai confessato, il passaggio alla dodecafonia weberniana gli permetteva di concentrare al massimo il tempo e il contenuto, costringendolo a nuove sfide intellettuali con il minimo sforzo. Trovo tutto ciò di grandissimo fascino.

Beh come si dice... se lo dice Igor... (vabbè vorrei inchinarmi ma non trovo l'emoticon).

Questa cosa degli artisti che invecchiando cercano di andare all'osso scrollandosi il superfluo però mi pare più avere a che fare con una raggiunta maturità artistica, si nota anche nell'arte figurativa, il primo esempio banale che mi viene in testa:

ma di esempi ce ne saranno tantissimi. Magari arrivano lì tutti per motivi diversi, ma credo che sia l'unica strada per tenersi aggiornati coi linguaggi e simultaneamente non cadere nel manierismo, come succede ad alcuni. 

Io si sa che con le "poche note" non vado molto d'accordo... o meglio, ci può anche essere un'economia di mezzi di partenza, ma o il pezzo deve essere davvero aforistico (i pezzi brevi di Igor!) o se è lungo e non ci sono sviluppi finisce che mi annoio. Anche se qualche eccezione c'è, ad esempio negli ascolti settimanali ho imparato ad apprezzare:

non so se si può definire minimalista, io lo sento molto diverso dagli altri, mi pare che non ci sia quell'idea di ripetizione continua che ha fatto la fortuna "pop" di altri suoi colleghi, penso che mi piaccia perchè lo trovo lirico in un senso quasi tradizionale. Ah e poi ci sono alcune cose di Cage che mi piacciono molto, come questo:

nel suo apparente minimalismo trovo che succedano tante cose, l'immagine che avete scelto è azzeccata, perchè sembra che Cage lavori sul suono come se intervenisse su un materiale (alludo a certe "scorticature" degli archi).

Poi c'è la categoria di quelli che usano tante note senza farsene accorgere:

bellissimo perdio!! mi verrebbe da taggarvi tutti...

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1 ora fa, superburp dice:

Mi avete fatto tornare la curiosità per ascoltare il quarto concerto di Rach

Ve lo beccate tutti in dedica quindi :spiteful:.

Mah, concordo con Ives: avrà anche elementi più interessanti, ma manca quello che alla fine, piaccia o no, è il punto di forza di Rach, cioè i temi. E' inutile ascoltarlo.

Non mi piace per niente come Trifonov suona questo preludio, mi sembra lo suoni per dovere.

Visto che sembro un vecchio brontolone (sarà il caldo :D - e la signora delle pulizie che si è ammalata, obbligandomi a fare le pulizie di casa! -), metto un ascolto sul quale non ho niente da dire:

 

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2 ore fa, superburp dice:

Mi avete fatto tornare la curiosità per ascoltare il quarto concerto di Rach

Pensavo "la curiosità per ascoltare Dallapiccola"... invece no, proprio Racchione.

59 minuti fa, superburp dice:

Mah, concordo con Ives: avrà anche elementi più interessanti, ma manca quello che alla fine, piaccia o no, è il punto di forza di Rach, cioè i temi. E' inutile ascoltarlo.

Veramente è una riflessione che ho fatto io 😅

Piuttosto, si è citato Khachaturian, ecco rimanendo nel genere il suo concerto per pianoforte è almeno più divertente, è cinematografico, di virtuosismo spettacolare, con una spruzzatina di folclore, ma non indulge nei soliti piagnistei. Insomma, sempre una racchiata è (con qualcosa di Prokofiev in mezzo), ma con un po' di brio. Questo live di Thibaudet è una gran bella esecuzione:

Un po' di giorni fa invece mi è capitato di ascoltare questo:

091.jpg

non è esattamente il mio repertorio, però l'esecuzione è davvero top, grande energia e senso del ritmo! non avevo mai sentito questo direttore... 

@Wittelsbach @Snorlax

PS: vedo che Hurwitz gli da 10/10...

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1 minuto fa, Wittelsbach dice:

Incredibile che non hai mai sentito Tjeknavorian, l'ho nominato un sacco di volte. Oltretutto ultimamente mi sto molto interessando all'Armenia.

Colpa tua che non mi tagghi in tutti i post che scrivi! 

E' possibile che l'abbia letto ma, non conoscendolo, il nome non mi sia rimasto nella memoria...

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Una volta ne ho parlato a proposito di Terterian. Compositore che, da quel che ho sentito, ritengo pessimo, ma con una caratteristica: era armeno. Dunque, come tale, veniva promozionato dal compatriota Tjeknavorian, che l’aveva fatto incidere alla Asv.

In ogni caso, i suoi dischi di Khachaturian con l’orchestra armena sono probabilmente il top per questo compositore.

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3 ore fa, Majaniello dice:

Pensavo "la curiosità per ascoltare Dallapiccola"... invece no, proprio Racchione.

è burpo, bisogna avere pazienza ! 🤣🤣🤣

----------

 

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