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Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel
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13 ore fa, Madiel dice:

Non ci sono edizioni blasonate, a parte il solito moscio Haitink. Provo questo ignoto signore con una orchestra di provincia 

eppure non sembra una esecuzione mediocre!

Poema sinfonico lisztiano alquanto bruttarello, senza temi memorabili e senza un nesso logico (almeno in apparenza). Sembra formato da una serie di atmosfere (neanche episodi) che si succedono senza coerenza alcuna. Direi che è, piuttosto, una qualche meditazione dell'autore sul personaggio di Amleto, che segue i voli pindarici della mente. Il problema è che cosa frullava nella sua testa in quel momento, lo sapeva solo Liszt.

Vabbeh, lasciamo perdere... Proseguo con Kernis e il bravo Giancarlo Guerrero sul podio della Nashville Symphony

Kernis, Color Wheel

KERNIS, A.J.: Color Wheel / Symphony No. 4, "Chromelodeon" (Nashville  Symphony, Guerrero) - 8.559838

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On 1/4/2022 at 18:03, Wittelsbach dice:

La condotta orchestrale di Gardiner è tumultuosa, quasi romantica: questo dà luogo a momenti superbi, come il coro dei paesani nell'Autunno, o il grandissimo coro che conclude, anche lui, l'Autunno. E' un Haydn beethoveniano, questo di Gardiner

 

On 2/4/2022 at 11:19, Ives dice:

una delle incisioni più belle di questo oratorio e tra le cose migliori di Gardiner in assoluto: nitidezza esemplare, incisività melodica, colori tersi e accenti frastagliati, straordinari contrasti dinamici, scorrevolezza ampia delle pagine narrate. Solisti molto bravi, coro ideale.

Ci pensavo proprio oggi... qual'è il repertorio d'elezione di Gardiner? Verrebbe da dire il barocco, tutto Bach, certo, poi Handel e ovviamente Purcell, ma la verità è che io mi ricordo quasi più dischi in ambito classico-romantico...

°°°°

La 6 di Milhaud da qui:

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ovviamente la sinfonia è un capolavoro assoluto. 

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16 ore fa, Majaniello dice:

Ci pensavo proprio oggi... qual'è il repertorio d'elezione di Gardiner? Verrebbe da dire il barocco, tutto Bach, certo, poi Handel e ovviamente Purcell, ma la verità è che io mi ricordo quasi più dischi in ambito classico-romantico...

Si, quello è il cuore del suo repertorio con il primo romanticismo (Berlioz, Mendelssohn, Schumann, Weber...) e Mozart. Poi ha fatto un pò di tutto fino a Stravinsky e Lehar. Particolare attenzione per alcune opere liriche francesi rare con titoli di Messeger e Chabrier. Di Haydn ci sono le Messe, molto fiacche a mio parere. Poche le sinfonie nelle quali serve letture sterili e inconcludenti. Riesce benissimo nei due grandi oratori, invece. Le sue letture barocche anni 70-80 sono state via via soppiantate da quelle di interpreti più vividi e fantasiosi, anche perchè il movimento hip è andato progredendo, come ben sappiamo. C'è Beethoven anche. E poi c'è Gluck...

°°°°°°

Vaughan Williams

Symphony No. 6

Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks

Sir John Barbirolli

E seguenti...

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Questa cosa ha appena vinto il Grammy 2022 come "migliore composizione di musica contemporanea" :sick_x:. Imbarazzante. Anche per il coinvolgimento nell'operazione di un protagonista della scena musicale americana come Gilbert Kalish (ma evidentemente pecunia non olet...). Sorprendente poi il cambio di fisionomia della Upshaw rispetto a quando appariva come una giovincella smagrita. Ma non fermatevi alla rivisitazione del pezzo da musical della prima parte. C'è anche, quanto meno, la cantatina della massaia mentre fa il brodo o il tè all'inizio della quarta parte. 

 

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52 minuti fa, giobar dice:

Questa cosa ha appena vinto il Grammy 2022 come "migliore composizione di musica contemporanea" :sick_x:. Imbarazzante. Anche per il coinvolgimento nell'operazione di un protagonista della scena musicale americana come Gilbert Kalish (ma evidentemente pecunia non olet...). Sorprendente poi il cambio di fisionomia della Upshaw rispetto a quando appariva come una giovincella smagrita. Ma non fermatevi alla rivisitazione del pezzo da musical della prima parte. C'è anche, quanto meno, la cantatina della massaia mentre fa il brodo o il tè all'inizio della quarta parte. 

 

Ma davvero ? :mellow:

Quando ho letto il nome dell'autrice ho pensato: ma chi c*** è ? :o Dopo l'ascolto ho pensato: ma cosa c*** è ? :o :ninja:

Scusate il francesismo, ma quando ci vuole... :cat_lol:

Leggendo la sua voce on line su wikipedia pare che l'unica cosa interessante sia la sua discendenza dai celebri Gemelli Siamesi vissuti nel XIX secolo.

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1 ora fa, giobar dice:

Questa cosa ha appena vinto il Grammy 2022 come "migliore composizione di musica contemporanea" :sick_x:. Imbarazzante. Anche per il coinvolgimento nell'operazione di un protagonista della scena musicale americana come Gilbert Kalish (ma evidentemente pecunia non olet...). Sorprendente poi il cambio di fisionomia della Upshaw rispetto a quando appariva come una giovincella smagrita. Ma non fermatevi alla rivisitazione del pezzo da musical della prima parte. C'è anche, quanto meno, la cantatina della massaia mentre fa il brodo o il tè all'inizio della quarta parte. 

 

Boh. Quando sento ste cose rimango sempre un tantino ino ino ino perplesso. Già per me è complicato il '900. Mi mancheranno gli strumenti per capirle, ma a me danno sempre la sensazione che esaurite le idee non resta che il famolo strano.
C'è davvero gente che si siede lì e si ascolta un intero CD di sta roba con soddisfazione? Magari potrei anche farlo. Ma è sicuro che arrivato alla fine esploderei con:

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10 minuti fa, hurdy-gurdy dice:


C'è davvero gente che si siede lì e si ascolta un intero CD di sta roba con soddisfazione?

Soddisfazione a parte, fra i commenti di Amazon ho letto di gente inc****ta perché l'album, seppure a prezzo pieno, dura soltanto mezz'ora. L'ascolto intero è dunque, almeno, abbastanza rapido :lol:

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3 ore fa, giobar dice:

Questa cosa ha appena vinto il Grammy 2022 come "migliore composizione di musica contemporanea" :sick_x:. Imbarazzante. Anche per il coinvolgimento nell'operazione di un protagonista della scena musicale americana come Gilbert Kalish (ma evidentemente pecunia non olet...). Sorprendente poi il cambio di fisionomia della Upshaw rispetto a quando appariva come una giovincella smagrita. Ma non fermatevi alla rivisitazione del pezzo da musical della prima parte. C'è anche, quanto meno, la cantatina della massaia mentre fa il brodo o il tè all'inizio della quarta parte. 

 

Ma danno un premio di questo nome anche a una canzonetta pop come questa?

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Il nome di questa Carolina mi frullava, mi frullava... e allora mi sono imbarcato (mai l'avessi fatto*) nella funzione "cerca". Riuscendo ad appurare, con fatica, che:

  1. Si è parlato a lungo, nel forum, di Caroline Shaw a cavallo tra il 2015 e il 2016. Sembra anche prima, però la ricerca si faceva troppo lunga...
  2. Lo spunto venne dalla notizia che un suo pezzo (Partita per 8 voci), scritto da giovanissima, aveva vinto addirittura il premio Pulitzer e che lo stesso pezzo era finito niente meno che in prima posizione in una lista (americana) delle 50 migliori composizioni classiche degli ultimi 100 anni.
  3. Il pezzo in questione fu anche proposto una volta fra gli ascolti della settimana nell'omonimo topic. Ottenne dei giudizi assai poco lusinghieri (ne copincollo qualcuno perché non ho ancora capito come si fa a richiamare un post di un altro topic).

Flaux: riprendo il discorso fatto su Caroline Shaw – Partita for 8 Voices (2012).
Come avevo detto, che sfortuna che Gould scrisse il suo So you want to write a fugue? non negli ultimi vent'anni, ma bensì nel 1963. A seguire mi sono immaginata questa Partita eseguita da Italiani, con una pronuncia inglese non proprio impeccabile... XD
Non riesco a cogliere l'innovazione apportata da questo brano. Al primo ascolto mi fermai all'Allemande, benché apprezzai alcune sonorità, mi stancai quasi subito. Sembra un saggio su "le possibilità della voce" e sappiamo quanto io l'adori come strumento musicale... nient'affatto. x__x Non dubito che sia anche una provocazione bella e buona fine a se stessa, soprattutto la Courante e i commenti sono esilaranti. A tratti ricorda invece la colonna sonora dei film di Peter Jackson, sì, avete capito bene! A tratti la staticità e la ripetitività ne sono padroni indiscussi. Però alla gente piace, è entusiasta, i voti positivi si sprecano. Beh, a me non piace, voto 4 ½ . L'avevo detto che saremmo iniziati male. U__U

Madiel: anche io mi chiedo in cosa consista la novità del pezzo. Anzi, dirò di più, mi chiedo se ha qualche interesse artistico. Dopo Sinfonia di Berio (1968) e Stimmung di Stockhausen (1981) ha senso comporre musica così ? Se vi affascinano gli incastri polifonici moderni di voci si possono pure prendere in considerazione opere più "antiche", come i cori di Schoenberg o Fuge aus der Geographie di Toch (1930). Ed è pure un lavoro noiosissimo, timbricamente e ritmicamente troppo ripetitivo. Lo avevo già ascoltato poco tempo fa su suggerimento di mdm67 in altro topic, qui confermo l'impressione negativa. Spazzatura kitsch. Voto: 4

Euripide: Non mi intendo di modernità "colta", ma credo che lo stile di questo pezzo sia un pochettino tagliato fuori dal potersi considerare "oggetto d'arte", o quantomeno di arte più o meno impegnata. Tantomeno non conosco per niente l'autrice, credo di averla sentita nominare altrove ultimamente qui in forum. Sarebbe questa la modernità, anzi la  musica della contemporaneità? Non credo, mi rifiuto di crederlo, concordo con Madiel assolutamente quando dice che basta pensare a brani più "antichi" ma molto meglio costruiti per spazzare via subito questa roba. Musica d'impianto sostanzialmente tonale peraltro, nessuna ricercatezza particolare timbrica (eccetto forse qualche sforzo nel terzo brano, la corrente), dal gusto a tratti squisitamente celtico (non so però di dove sia l'autrice) e che cerca di fare talvolta il verso a sonorità rinascimentali ma, a mio avviso, con scarsi risultati. Insomma mi sono annoiato a morte, mi sono emozionato di più a vedere oggi il gol di Higuain su azione contro il Frosinone :D voto 5

Rinaldino: tutto sommato non mi dispiace, anche se condivido molte delle critiche. Sostanzialmente è un brano del tutto inattuale e molto leggero, direi addirittura semplice (o banale), che però si fa ascoltare volentieri, a cervello semispento. L'intenzione era partire con un ascolto poco impegnativo, oltre che prendere un po' in giro gli ammericani

Endymion: sono sostanzialmente d'accordo con le critiche già mosse, non è proprio sgradevole ma è statico e ripetitivo, e noioso. Curiosamente, vista una recente Lezione di Musica di Radio3 che trattava Stimmung di Stockhausen, ho pensato esattamente ciò che ha pensato Madiel. Voto: 4,5

Alucard: ma che è sta porcata. Che ci fa in questo topic? Letteralmente peggio di tutta la musica pseudomedievaleggiante che circola nei circoli musicali "celtici". E le strillate da musica pop, i passaggi etnicizzanti (africanizzanti). Musica adatta al più becero centro sociale. 0.

Può bastare per dare l'idea della ricezione di certa musica da parte di ascoltatori un po' esperti e nemmeno omologati fra loro.

* sarà sempre tardi per migliorare le prestazioni e le impostazioni della funzione "cerca". Con tanti aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni, possibile che non si sia mai riusciti a organizzarla meglio e a eliminare quell'assurdo sbarramento che impedisce ogni nuova ricerca se dalla precedente non è trascorso almeno il tempo di una passeggiata?

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1 ora fa, giobar dice:

Il nome di questa Carolina mi frullava, mi frullava... e allora mi sono imbarcato (mai l'avessi fatto*) nella funzione "cerca". Riuscendo ad appurare, con fatica, che:

  1. Si è parlato a lungo, nel forum, di Caroline Shaw a cavallo tra il 2015 e il 2016. Sembra anche prima, però la ricerca si faceva troppo lunga...
  2. Lo spunto venne dalla notizia che un suo pezzo (Partita per 8 voci), scritto da giovanissima, aveva vinto addirittura il premio Pulitzer e che lo stesso pezzo era finito niente meno che in prima posizione in una lista (americana) delle 50 migliori composizioni classiche degli ultimi 100 anni.
  3. Il pezzo in questione fu anche proposto una volta fra gli ascolti della settimana nell'omonimo topic. Ottenne dei giudizi assai poco lusinghieri (ne copincollo qualcuno perché non ho ancora capito come si fa a richiamare un post di un altro topic).

Flaux: riprendo il discorso fatto su Caroline Shaw – Partita for 8 Voices (2012).
Come avevo detto, che sfortuna che Gould scrisse il suo So you want to write a fugue? non negli ultimi vent'anni, ma bensì nel 1963. A seguire mi sono immaginata questa Partita eseguita da Italiani, con una pronuncia inglese non proprio impeccabile... XD
Non riesco a cogliere l'innovazione apportata da questo brano. Al primo ascolto mi fermai all'Allemande, benché apprezzai alcune sonorità, mi stancai quasi subito. Sembra un saggio su "le possibilità della voce" e sappiamo quanto io l'adori come strumento musicale... nient'affatto. x__x Non dubito che sia anche una provocazione bella e buona fine a se stessa, soprattutto la Courante e i commenti sono esilaranti. A tratti ricorda invece la colonna sonora dei film di Peter Jackson, sì, avete capito bene! A tratti la staticità e la ripetitività ne sono padroni indiscussi. Però alla gente piace, è entusiasta, i voti positivi si sprecano. Beh, a me non piace, voto 4 ½ . L'avevo detto che saremmo iniziati male. U__U

Madiel: anche io mi chiedo in cosa consista la novità del pezzo. Anzi, dirò di più, mi chiedo se ha qualche interesse artistico. Dopo Sinfonia di Berio (1968) e Stimmung di Stockhausen (1981) ha senso comporre musica così ? Se vi affascinano gli incastri polifonici moderni di voci si possono pure prendere in considerazione opere più "antiche", come i cori di Schoenberg o Fuge aus der Geographie di Toch (1930). Ed è pure un lavoro noiosissimo, timbricamente e ritmicamente troppo ripetitivo. Lo avevo già ascoltato poco tempo fa su suggerimento di mdm67 in altro topic, qui confermo l'impressione negativa. Spazzatura kitsch. Voto: 4

Euripide: Non mi intendo di modernità "colta", ma credo che lo stile di questo pezzo sia un pochettino tagliato fuori dal potersi considerare "oggetto d'arte", o quantomeno di arte più o meno impegnata. Tantomeno non conosco per niente l'autrice, credo di averla sentita nominare altrove ultimamente qui in forum. Sarebbe questa la modernità, anzi la  musica della contemporaneità? Non credo, mi rifiuto di crederlo, concordo con Madiel assolutamente quando dice che basta pensare a brani più "antichi" ma molto meglio costruiti per spazzare via subito questa roba. Musica d'impianto sostanzialmente tonale peraltro, nessuna ricercatezza particolare timbrica (eccetto forse qualche sforzo nel terzo brano, la corrente), dal gusto a tratti squisitamente celtico (non so però di dove sia l'autrice) e che cerca di fare talvolta il verso a sonorità rinascimentali ma, a mio avviso, con scarsi risultati. Insomma mi sono annoiato a morte, mi sono emozionato di più a vedere oggi il gol di Higuain su azione contro il Frosinone :D voto 5

Rinaldino: tutto sommato non mi dispiace, anche se condivido molte delle critiche. Sostanzialmente è un brano del tutto inattuale e molto leggero, direi addirittura semplice (o banale), che però si fa ascoltare volentieri, a cervello semispento. L'intenzione era partire con un ascolto poco impegnativo, oltre che prendere un po' in giro gli ammericani

Endymion: sono sostanzialmente d'accordo con le critiche già mosse, non è proprio sgradevole ma è statico e ripetitivo, e noioso. Curiosamente, vista una recente Lezione di Musica di Radio3 che trattava Stimmung di Stockhausen, ho pensato esattamente ciò che ha pensato Madiel. Voto: 4,5

Alucard: ma che è sta porcata. Che ci fa in questo topic? Letteralmente peggio di tutta la musica pseudomedievaleggiante che circola nei circoli musicali "celtici". E le strillate da musica pop, i passaggi etnicizzanti (africanizzanti). Musica adatta al più becero centro sociale. 0.

Può bastare per dare l'idea della ricezione di certa musica da parte di ascoltatori un po' esperti e nemmeno omologati fra loro.

* sarà sempre tardi per migliorare le prestazioni e le impostazioni della funzione "cerca". Con tanti aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni, possibile che non si sia mai riusciti a organizzarla meglio e a eliminare quell'assurdo sbarramento che impedisce ogni nuova ricerca se dalla precedente non è trascorso almeno il tempo di una passeggiata?

Ca**o, con tali stroncature mi avete messo una curiosità! :o:cat_lol: L'ho cercata sul Tubo, e ho resistito per qualche minuto... mi pare che siamo da queste parti:

 

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1 ora fa, giobar dice:

Il nome di questa Carolina mi frullava, mi frullava... e allora mi sono imbarcato (mai l'avessi fatto*) nella funzione "cerca". 

Incredibile, la signorina è autrice di una ca**** pazzesca che avevo proprio rimosso! :o Però è interessante che il giudizio non sia cambiato neppure con altra sua musica :cat_lol:

Dovremo riaprire gli ascolti settimanali prima o poi.

-----

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RAI Radio3 Suite - Il Cartellone 4 aprile 2022 20:30
in diretta dal Teatro Carlo Felice di Genova
GOG - Giovine Orchestra Genovese

Gabriele Pieranunzi, violino
Jin Ju, pianoforte

Philharmonia Chamber Players
Fabrizio Falasca, Sarah Oates, violini
Yukiko Ogura, viola
Eric Villeminey, violoncello

Arthur Honegger
Sonatina per due violini
- Allegro non tanto
- Andantino
- Allegro moderato
[Pieranunzi, Falasca]

Benjamin Britten
Tre Divertimenti "Go play, boy, play"
per quartetto d'archi
- March. Allegro maestoso - Marciando - Con slancio - Avanti! - Maestoso
- Waltz. Allegretto (molto rubato sempre) - Agitato - Con fuoco
- Burlesque. To Francis Barton - Presto - Con brio - Pesante - Animato - Sempre in tempo - Prestissimo

Igor Stravinskij
Concertino per quartetto d’archi

Sergej Prokof’ev
Sonata in do maggiore per due violini op. 56
- Andante cantabile
- Allegro
- Commodo (quasi allegretto)
- Allegro con brio
[Pieranunzi, Falasca]

Ernest Chausson
Concerto per pianoforte, violino e quartetto d’archi in re maggiore op. 21
- Décidé
- Sicilienne
- Grave
- Finale. Très animé

-

Pieranunzi-Falasca: carino...!! anzi, forte!! tutto in punta di dita 🙂 cioè discosto e ripercorrente insieme.

Più sforzato, con eccessivo tratto celebrativo iconografico e infine insomma sintetico, il Britten: il divertissement spudoratamente colto e minimalista penso andasse reso più caldamente fraternamente, perfino fiabesco. Ma che bel suonare grezzo fisico saldo partecipe comunque, grazie giovini 🙂

Uno Stravinskij piazzolliano... Non so se c'entrino, col concertato indicato, queste volumetrie per solidi diafani, che direi una cifra dei Philharmonia Chamber united Players, ma lo spirito "portuale d'oltremare" come portato, quel tanto scanzonato ma anche ricercante, non è affatto inutile, bella serata di colori artificiosi inconsueti.

Splendido risultato direi, per sponde, vagamente grandiose, di luminosità diverse, nel doppio concerto da camera, alla delicatezza nella sostanziosità del pianoforte, la ruvidezza ma coloristica, vocale, del violino, il controcanto caldo dell'ensemble ecc. l'effetto è dorato, non necessitato, persino atemporale, quanto presente, accattivante, situazionale, insomma un'opportunità d'offerta al pubblico stimolante, riuscita.

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5 ore fa, Ives dice:

Bruckner

Symphony No. 4 in E-Flat Major "Romantic"

Wiener Philharmoniker · Claudio Abbado

E video seguenti...nitidissimo, peculiarissimo, cristallino, sempre sottovalutato dai fans del Maestro di Ansfelden il Bruckner di Claudione. E invece andrebbe ascoltato. @superburp

Grazie della dedica. Di quelle registrazioni di Abbado ho solo la quinta, presa in edicola con Repubblica anni e anni fa. Fu la mia prima quinta e devo dire che ne ho un buon ricordo. E' un Bruckner equilibrato, come dici tu, ma non freddo.

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6 ore fa, Ives dice:

Bruckner

Symphony No. 4 in E-Flat Major "Romantic"

Wiener Philharmoniker · Claudio Abbado

E video seguenti...nitidissimo, peculiarissimo, cristallino, sempre sottovalutato dai fans del Maestro di Ansfelden il Bruckner di Claudione. E invece andrebbe ascoltato. @superburp

Bravissimo, concordo. Tra l'altro ho sempre molto apprezzato anche la sua Quinta

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On 1/4/2022 at 18:56, Majaniello dice:

Pensavo l'altra sera a questo tuo excursus nella discografia storica di Gardiner, molto interessante perchè sono registrazioni che posso aver voglia di ascoltare (al contrario di altre cose di cui scrivi - benissimo - e che magari non mi interessano). A parte Purcell non conosco né la sua Ifigenia in Tauride (ma quella in Aulide sì) né questo Haydn. Ai tempi d'oro era un grande, anche se non è mai stato tra i miei preferiti, oggi.. boh! tra le cose recenti conosco solo i dischi con la LSO, che mi hanno lasciato assai perplesso e a volte interdetto. 

Quel box di Gardiner all'epoca me lo aggiudicai per circa 23 euro. Oggi va a 180 circa.
I dischi sono in ordine cronologico di composizione.
Tra gli ultimi, ci sono due incisioni che mi hanno sempre incuriosito: la Vedova Allegra e il War Requiem. La suggestione deriva da epoche antichissime: la mia insegnante di pianoforte era (ed è, a quanto credo) moglie di uno che era un pezzo grosso della Polygram, come si chiamava allora (1995) l'insieme DG-Decca-Philips. Mi procurava i cataloghi cartacei, una roba bellissima in carta patinata, con tutte le copertine dei dischi. Le copertine di quei due dischi mi avevano colpito parecchio. Ah: facendosi pagare, mi procurava anche i dischi.

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10 ore fa, Majaniello dice:

Stai parlando forse di questo?

 

:cat_lol:

La vidi in tv all'epoca questa Messa bachiana di Muti, erano i concerti della domenica mattina presto in onda su Rete 4 in collaborazione con la Filarmonica della Scala. Trasmessi credo su input di Confalonieri, pianista e appassionato di lirica e classica, oltre che presidente del gruppo. Per un non-specialista del genere, che utilizzava complessi estranei al barocco e dediti all'Opera, la ricordo come abbastanza efficace e godibile. Una direzione logica e discorsiva, niente di nuovo ma tutto ben fatto. E c'era Pertusi come basso, mica poco!

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