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Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel

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Blue moon of Kentucky keep on shining! sottotitolo: si potrebbe vivere solo di First Edition. In realtà questo è Soundmark ma sono sempre loro, quelli di Lousiville. Non solo musica americana, e infatti questo disco, come il primo volume, è dedicato ai compositori francesi. Graziose le marcette di Poulenc, la Partita e i corali di Koechlin mantengono quello che promettono, il solito amore del nostro per la polifonia barocca... non capolavori ma piccoli gioielli sì. Il pezzo forte è la Suite Transocean di Jolivet, un pezzo accattivante in quattro movimenti per una mezz'ora scarsa; siamo dalle parti dello Stravinsky più ritualistico con inedite derive coplandiane, un pezzo non poi così tipico per l'autore, un po' come fu il Louisville concerto per Ibert, altro brano come questo commissionato dai nostri amici. E niente, Jolivet si dimostra un grandissimo anche nelle composizioni più d'acchiappo, pezzi come questo hanno un grande potenziale di pubblico, io credo. Non tutto luccica nel disco, il pezzo di Sauget è più avanzato di certe cose sue che avevo sentito, ma ha un passo indeciso e pare essere senza meta, l'aria di Grandjany (un famoso arpista) per arpa e archi è una terribile caricatura neobarocca in salsa romantica, e infine c'è un pezzo di Guiraud, un carneade dell'800 (!!) famoso per aver musicato i recitativi della Carmen (e non solo), che evidentemente scriveva anche musica sua, dimenticabilissima.

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3 ore fa, Snorlax dice:

Manuel de Falla, Noches en los jardines de Espana, Alicia de Larrochia, Orchestre de la Suisse Romande, Sergiu Commissiona

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...e vabbé dai, vogliamo sprecare parole su una registrazione del genere?

 

Potresti farlo, visto che non la conosco, anche se probabilmente ce l'ho in un cofano-Ansermet.

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9 ore fa, Wittelsbach dice:

Potresti farlo, visto che non la conosco, anche se probabilmente ce l'ho in un cofano-Ansermet.

No, perchè le Noches sono dirette da Sergiu Commissiona. Io ho quelle con Fruhbeck de Burgos, sempre Decca. E sempre con la mitica Larrocha, ovviamente.

++++++

Schoenberg

Pelleas und Melisande, Op. 5

New Philharmonia Orchestra

Sir John Barbirolli

@Snorlax in controdedica.

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Incuriosito dai discorsi di qualche giorno fa sui direttori di oggi, ho sentito Honeck alle prese con ottava di Dvorak (bella, ma è un pezzo che secondo me è difficile rendere male musicalmente), prima (molto bella) e quinta di Mahler (meno interessante, mi è parsa molto di facciata).

Ora sto sentendo Luisi dirigere l'Alpensinfonie, mi sta piacendo molto.

A Madiel, Snorlax e gli altri estimatori di questo lavoro.

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12 minuti fa, superburp dice:

Incuriosito dai discorsi di qualche giorno fa sui direttori di oggi, ho sentito Honeck alle prese con ottava di Dvorak (bella, ma è un pezzo che secondo me è difficile rendere male musicalmente), prima (molto bella) e quinta di Mahler (meno interessante, mi è parsa molto di facciata).

Ora sto sentendo Luisi dirigere l'Alpensinfonie, mi sta piacendo molto.

A Madiel, Snorlax e gli altri estimatori di questo lavoro.

Mi metto anche io nel gruppo degli estimatori. C'è stato un periodo che l'ascoltavo quasi quotidianamente :D

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22 minuti fa, superburp dice:

A Madiel, Snorlax e gli altri estimatori di questo lavoro.

Perfetto, ma non con Luisi! :D

20 ore fa, Snorlax dice:

Manuel de Falla, Noches en los jardines de Espana, Alicia de Larrochia, Orchestre de la Suisse Romande, Sergiu Commissiona

In disco possiedo sempre la Larrocha in altra edizione.

Ricambio con l'ambiguo (in senso musicale, s'intende!) Paul Lansky, abile miscelatore di sonorità elettroniche

 

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9 ore fa, Ives dice:

No, perchè le Noches sono dirette da Sergiu Commissiona.

 

Confermo, infatti di Ansermet ho altro di De Falla, non quelle...

4 ore fa, Madiel dice:

Che roba invecchiata male! Era anacronistica già al tempo in cui fu scritta! :cat_lol:

Ma almeno ha linkato il mio caro vecchio canale...

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Carlos CHAVEZ
Chapultepec - Ouverture repubblicana

Royal Philharmonic Orchestra
Enrique Batiz

Pezzo buffissimo del 1936. C'è un po' di tutto: roba etnica, marcette, musica da circo e da film, svenevolezze da cartone animato. Mi chiedo se Nino Rota conoscesse questa ouverture, perché, ad ascoltarla distrattamente senza sapere chi l'ha scritta, qualcuno potrebbe attribuirgliela almeno per larga parte.

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Nella piccola raccolta dedicata a Gardiner c'è anche questo Jephta, valorizzato da una bella orchestra e da un coro superlativo. Tra i solisti c'è del buono e del meno buono, se la cava bene anche il controtenore Michael Chance in una scrittura priva di virtuosismi e molto lirica, adatta all'impasto della sua voce. La giovane Von Otter è ancora in formazione ma già brava. Varcoe, poveretto, purtroppo è inadeguato, mentre il corretto Nigel Robson sconta la consueta frigidità timbrica di tanti inglesi di repertorio oratoriale.

@Ives

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11 ore fa, Wittelsbach dice:

Nella piccola raccolta dedicata a Gardiner c'è anche questo Jephta, valorizzato da una bella orchestra e da un coro superlativo. Tra i solisti c'è del buono e del meno buono, se la cava bene anche il controtenore Michael Chance in una scrittura priva di virtuosismi e molto lirica, adatta all'impasto della sua voce. La giovane Von Otter è ancora in formazione ma già brava. Varcoe, poveretto, purtroppo è inadeguato, mentre il corretto Nigel Robson sconta la consueta frigidità timbrica di tanti inglesi di repertorio oratoriale.

@Ives

Discreto, ma mai convinto da questa incisione. Salvo il coro e poco altro. Consiglio questo (originale Berlin):

Rias Kammerchor, Akademie Für Alte Musik Berlin & Marcus Creed

Ricambio con il Barbirolli "buono" :D

Elgar

Introduction and Allegro for Strings, Op. 47

Allegri String Quartet - Sinfonia of London

Sir John Barbirolli

e seguenti...

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Handel

Jephtha, Acte 3: Air "Waft Her, Angels, Through the Skies"

Paul Agnew · tenor

Opéra Fuoco · David Stern

Altra valida alternativa per Jephtha, anche se non ricordo quanto editorialmente completa, vista la tendenza di Stern a sforbiciare qua e là. Ottimo ensemble ridottissimo e variamente pulsante e musicalissimo.

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A proposito dell'ottimo Levering, confesso che, pur conoscendo circa due terzi della sua produzione, non ho mai trovato un lavoro da buttare, o comunque inutile.

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7 ore fa, hurdy-gurdy dice:

Ludovico van: Sinfonie a casaccio
RSO Saarbrucken - Skrowaczewski

A chi apprezza Stanislaw, anche detto l' "impronunciabile" :D

Io quando devo scrivere nomi tipo Rozhdestvensky li cerco tutte le volte su google e faccio copiaeincolla :lol:

1 ora fa, Madiel dice:

A proposito dell'ottimo Levering, confesso che, pur conoscendo circa due terzi della sua produzione, non ho mai trovato un lavoro da buttare, o comunque inutile.

Bellissimi... conosco tutti i video di Wellesz, quindi credo di conoscere quello che conosci tu, a meno che tu non nasconda qualcosa! Nomi simili non ce ne sono? intendo contemporanei che hanno un modo di scrivere così "tradizionale" senza essere minimalisti o neoromantici.

°°°°

Io stavo ascoltando questa bizzarria, alcuni capricci di Paganini arrangiati da Denisov nell'85 per violino e orchestra d'archi. Il violino suona la parte originale di Paganini mentre gli archi fanno... cose strane!

 

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5 minuti fa, Majaniello dice:

Io quando devo scrivere nomi tipo Rozhdestvensky li cerco tutte le volte su google e faccio copiaeincolla :lol:

Bellissimi... conosco tutti i video di Wellesz, quindi credo di conoscere quello che conosci tu, a meno che tu non nasconda qualcosa! Nomi simili non ce ne sono? intendo contemporanei che hanno un modo di scrivere così "tradizionale" senza essere minimalisti o neoromantici.

 

Ci sono compositori tedeschi neo-espressionisti come Trojahn, oppure più radicali come Hoeller. Nel nostro elenco nella discussione hurvizziana mi sembra che abbiamo dimenticato il grande Rihm (personalmente non piace molto, ma riconosco che è senz'altro compositore importante). In Francia c'è Bruno Mantovani, un compositore assai raffinato. Un altro molto interessante è lo svizzero-nigeriano Charles Uzor, se apprezzi i preziosismi sonori uniti a un certo astrattismo. La lista sarebbe lunga...

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1 ora fa, Madiel dice:

Ci sono compositori tedeschi neo-espressionisti come Trojahn, oppure più radicali come Hoeller. Nel nostro elenco nella discussione hurvizziana mi sembra che abbiamo dimenticato il grande Rihm (personalmente non piace molto, ma riconosco che è senz'altro compositore importante). In Francia c'è Bruno Mantovani, un compositore assai raffinato. Un altro molto interessante è lo svizzero-nigeriano Charles Uzor, se apprezzi i preziosismi sonori uniti a un certo astrattismo. La lista sarebbe lunga...

Prendo nota diligentemente 📝

Intanto

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