Vai al contenuto

Cosa state ascoltando ? Anno 2022


Madiel
 Condividi

Recommended Posts

17 ore fa, Wittelsbach dice:


Civiltà Cattolica, la rivista dei Gesuiti, ha approfondito l'argomento con un articolo che purtroppo non ho mai letto.

Ne ignoravo l'esistenza e incuriosisce anche me. Fra l'altro, so che padre Arledrer è musicista di formazione e infatti ha scritto molto in materia di musica, tenendo per diversi anni, con competenza, anche rubriche di critica discografica. Non ho difficoltà a procurarmene una copia e a fartela avere. 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 2,2k
  • Creato
  • Ultima Risposta

Top utenti di questa discussione

Top utenti di questa discussione

Pure la Messa in si min bachiana era un cavallo di battaglia del Giulini sacro. L'incisione live a Londra captata dalla BBC è però precarissima sotto tutti i punti di vista, davvero inadeguata; decisamente meglio quella tarda sempre live ma con i bei complessi della Radio Bavarese, che per cultura di suono densa e compatta ben si attagliavano all'ultimo Giulini. Per alcuni è pure un riferimento:

Bach: Mass in B Minor, BWV 232

Bach: Mass in B Minor: Carlo Maria Giulini/Bayern Rso: Amazon.it: CD e  Vinili}

Link al commento
Condividi su altri siti

9 minuti fa, Ives dice:

Pure la Messa in si min bachiana era un cavallo di battaglia del Giulini sacro. 

Però fu un amore più tardo, un po' come quello per Bruckner. Il primo approccio con la messa in si minore avvenne soltanto nel 1967, mentre, come dicevo prima, la D.950 di Schubert comparve nei suoi programmi sin dal 1951. Il rapporto con Bruckner fu ancora più tardo: iniziò a presentarlo in pubblico nel 1974 (Seconda e poi Nona). 

Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Majaniello dice:

Prepara una lista di interpreti, sinfonia per sinfonia, perchè quest'aria pesante di guerra impone un ripasso. Il Shosta sinfonico non mi ha mai fatto impazzire, tolti singoli movimenti, per questo ho sempre cercato interpretazioni molto internazionali e poco sovietiche. Penso sia il momento di provare qualcosa di filologico (conosco bene solo Kondrashin e qualcosa di Mravinsky), accetto anche registrazioni radiofoniche con audio precario, purchè vi si respiri un'autentica tensione stalinista. Richiesta estesa a tutti ovviamente.

Io ne so ben poco, se non per i soliti Kondrashin e Mravinsky. Ma sentire Maxim Shostakovich?

Link al commento
Condividi su altri siti

17 minuti fa, giobar dice:

Però fu un amore più tardo, un po' come quello per Bruckner. Il primo approccio con la messa in si minore avvenne soltanto nel 1967, mentre, come dicevo prima, la D.950 di Schubert comparve nei suoi programmi sin dal 1951. Il rapporto con Bruckner fu ancora più tardo: iniziò a presentarlo in pubblico nel 1974 (Seconda e poi Nona). 

giobar sei espertissimo di Giulini! 

16 minuti fa, Ives dice:

Io ne so ben poco, se non per i soliti Kondrashin e Mravinsky. Ma sentire Maxim Shostakovich?

Pensi che sia una scelta filologica? so che è bravo, ma è comunque una lettura posteriore... cerco qualcosa del tempo, anzi dovrei dire nel tempo, cioè che restituisca quella temperie (ora faccio come Snorlino coi corsivo 😆 ).

Link al commento
Condividi su altri siti

1 minuto fa, Majaniello dice:

giobar sei espertissimo di Giulini! 

 

Mi piace molto come direttore ed è una figura che mi ha sempre affascinato sul piano umano. Un po' viene fuori dall'intervista postata da @Wittelsbach(pensa agli accenni alla guerra e al rapporto con la famiglia). Fra tanti musicisti, di ieri e di oggi, bravissimi sul piano professionale ma vere cacche sul piano umano (venali, litigiosi, irrispettosi verso gli orchestrali, adulteri, maleducati, intriganti e quant'altro) Giulini secondo me ha testimoniato la possibilità di integrare la elevata statura artistica con quella morale. E persone fidate che lo hanno conosciuto me ne hanno dato conferma.

In rete poi è disponibile la lista di (quasi) tutti i concerti fatti da Giulini nella sua carriera. Si apprendono cose molto interessanti e anche curiose.  Dico "quasi" perché mancano (ne ignoro il motivo) i numerosi e bellissimi concerti che fece a partire dal 1992 con l'Orchestra Giovanile Italiana (l'orchestra dell'accademia di Fiesole), dei quali fui spettatore diretto in due occasioni: lunghe tournées a cui Giulini, già anziano, si prestò a titolo del tutto gratuito. Non ricordo da dove la scaricai, ma l'ho ritrovata qui:  https://www.abruckner.com/editorsnote/listsanddata/giulinicarlomariac/

Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, giobar dice:

Ne ignoravo l'esistenza e incuriosisce anche me. Fra l'altro, so che padre Arledrer è musicista di formazione e infatti ha scritto molto in materia di musica, tenendo per diversi anni, con competenza, anche rubriche di critica discografica. Non ho difficoltà a procurarmene una copia e a fartela avere. 

Ma no, non preoccuparti. Mi impossesso della rassegna stampa coi miei molteplici canali! ;)

4 ore fa, Ives dice:

Io ne so ben poco, se non per i soliti Kondrashin e Mravinsky. Ma sentire Maxim Shostakovich?

Quelle si sentono su Spotify e sono un bell'ascolto, almeno stando a quelle che avevo sentito (non ricordo quali...)...

Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, Majaniello dice:

Prepara una lista di interpreti, sinfonia per sinfonia, perchè quest'aria pesante di guerra impone un ripasso. Il Shosta sinfonico non mi ha mai fatto impazzire, tolti singoli movimenti, per questo ho sempre cercato interpretazioni molto internazionali e poco sovietiche. Penso sia il momento di provare qualcosa di filologico (conosco bene solo Kondrashin e qualcosa di Mravinsky), accetto anche registrazioni radiofoniche con audio precario, purchè vi si respiri un'autentica tensione stalinista. Richiesta estesa a tutti ovviamente.

Vuoi tastare - proprio tattilmente - l'aria pesante di guerra? Ascoltati terzo e quarto movimento da qui:

4439195-origpic-459955.jpg

...nelle sinfonie più mature Wigglesworth è quasi sempre eccezionale. Forse sarà poco sovietico nella condotta dai tempi - spesso piuttosto larghi, invero - e il suono duttile e corposo dell'orchestra olandese è lontano dalle sonorità aspre delle compagini russe di un tempo, tuttavia siamo davanti a una lettura che come poche ha saputo rendere in maniera perfetta quello che Shostakovich cercava. Nei movimenti in questione, l'atmosfera è densissima, plumbea, angosciante quasi da togliere il respiro. Non c'è via di scampo nell'interpretazione di questo bravo direttore inglese, come non c'era via di scampo in seno al nichilismo shostiano.

Per quanto riguarda incisioni storiche di scuola sovietica io bazzico i soliti Gauk, Kondrashin, Mravinskij, Rozhdestvenskij, Svetlanov (da conoscere assolutamente le sue Leningrado), Temirkanov. A proposito di quest'ultimo, ti posso dare un ulteriore consiglio di ascolto:

...incisione live dei primissimi anni '80, da preferire alle successive incisioni in studio, pur ottime. L'ho scoperta da poco, ed è stato amore a prima vista: una lettura vigorosa, febbrile, ma anche più screziata e flessibile rispetto a Mravinskij. La consiglio a tutti senza dubbio alcuno.

Link al commento
Condividi su altri siti

14 ore fa, Ives dice:

Nel genere sacro, o sinfonico-corale, nonostante il suo fervido cattolicesimo identitario trentino, Giulini ha lasciato uno dei suoi dischi più brutti: nonostante un coro meraviglioso, l'approccio è pesantissimo, estremamente rigido e privo di vitalità e intensità emotiva. E pure la presa di suono è pessima.

Missa Solemnis: Giulini,Carlo Maria, Beethoven,Ludwig Van: Amazon.it: CD e  Vinili}

Ricordo bene che siano sempre stati d'accordo sulla bruttezza di questa registrazione.

Sul fronte operistico, c'è un'Italiana in Algeri noiosissima ed anche un Bruschino che ricordo così così. Probabilmente Rossini non era nelle sue corde (almeno quello buffo visto che lo Stabat Mater è magnifico).

Link al commento
Condividi su altri siti

14 ore fa, Madiel dice:

 

ma come, non mi dedichi questo ascolto? :rofl:

--

su Radio classica dànno la 2a di Mahler (con ogni probabilità la mia preferita) nell'esecuzione Radio di Colonia/Bertini, con Kristina Laki, soprano e Florence quivar, contralto. Devo dire, nella mia ignoranza non conoscevo questa incisione che leggo far parte di un'integrale molto apprezzata. Per quanto riguarda questi primi 5 minuti di sinfonia, non potrei essere più d'accordo. Registrata benissimo, precisissima l'esecuzione, gestione dei cambi di tempo sublime! E certi fortissimi mi hanno fatto cadere dalla sedia :o

Link al commento
Condividi su altri siti

25 minuti fa, Keikobad dice:

ma come, non mi dedichi questo ascolto? :rofl:

--

su Radio classica dànno la 2a di Mahler (con ogni probabilità la mia preferita) nell'esecuzione Radio di Colonia/Bertini, con Kristina Laki, soprano e Florence quivar, contralto. Devo dire, nella mia ignoranza non conoscevo questa incisione che leggo far parte di un'integrale molto apprezzata. Per quanto riguarda questi primi 5 minuti di sinfonia, non potrei essere più d'accordo. Registrata benissimo, precisissima l'esecuzione, gestione dei cambi di tempo sublime! E certi fortissimi mi hanno fatto cadere dalla sedia :o

Confermo, è un'ottima integrale anche dal punto di vista audio (anche l'ottava che è ripresa dal vivo in Giappone e che forse è il picco più alto del cofanetto).

Link al commento
Condividi su altri siti

54 minuti fa, Keikobad dice:

ma come, non mi dedichi questo ascolto? :rofl:

A dire il vero non l'ho praticamente ascoltato. Non si muoveva dalle solite tre note già da cinque minuti abbondanti, quando mia madre mi ha chiesto di andare a fare delle compere. Sono uscito lasciandola con la musica e il pc acceso, quando sono tornato dieci minuti dopo l'ho trovata assopita sul divano :mellow::cat_lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Madiel dice:

A dire il vero non l'ho praticamente ascoltato. Non si muoveva dalle solite tre note già da cinque minuti abbondanti, quando mia madre mi ha chiesto di andare a fare delle compere. Sono uscito lasciandola con la musica e il pc acceso, quando sono tornato dieci minuti dopo l'ho trovata assopita sul divano :mellow::cat_lol:

Questi sono maltrattamenti :D.

Registrazione fatta per dovere di cronaca si direbbe, sono al secondo movimento e Kna non mi sembra affatto convinto. Poi che orchestra è la "Berlin Grand Symphony Orchestra"? I Berliner sotto mentite spoglie?

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Madiel dice:

A dire il vero non l'ho praticamente ascoltato. Non si muoveva dalle solite tre note già da cinque minuti abbondanti, quando mia madre mi ha chiesto di andare a fare delle compere. Sono uscito lasciandola con la musica e il pc acceso, quando sono tornato dieci minuti dopo l'ho trovata assopita sul divano :mellow::cat_lol:

Questo solo perché non le hai detto delle ispirazioni a Perotinus e a John Coltrane, se no sicuramente si sarebbe già comprata l'opera omnia :lol: 

25 minuti fa, superburp dice:

Registrazione fatta per dovere di cronaca si direbbe, sono al secondo movimento e Kna non mi sembra affatto convinto. Poi che orchestra è la "Berlin Grand Symphony Orchestra"? I Berliner sotto mentite spoglie?

Ma Kna ha mai inciso qualcosa che mi raccomandereste? Ho provato ad ascoltare qualche sua registrazione di Bruckner sul Tubo ma tra sonoro improponibile pure per delle registrazioni storiche ed esecuzioni raccapriccianti non ho mai resistito per più di 1 minuto 🙄

Link al commento
Condividi su altri siti

39 minuti fa, Keikobad dice:

Ma Kna ha mai inciso qualcosa che mi raccomandereste? Ho provato ad ascoltare qualche sua registrazione di Bruckner sul Tubo ma tra sonoro improponibile pure per delle registrazioni storiche ed esecuzioni raccapriccianti non ho mai resistito per più di 1 minuto 🙄

Beh, penso sia lontano dai tuoi gusti, è un direttore che dà una dimensione imponente e grandiosa a quel che dirige (lo definirei molto più wagneriano di Furt nell'accezione che molti filologi danno a quell'aggettivo). E comunque aveva secondo me molto senso dell'umorismo (teutonicamente parlando :D, ma ce l'aveva), più di Furt.

Comunque il suo Parsifal è considerato fondamentale (sia quello del '51 che quello del '62 - io conosco il secondo e mi sembra preferibile, più movimentato e teatrale -). Anche i Maestri cantori sono bellissimi, mentre la tetralogia non l'ho mai ascoltata per bene, ma ho sempre sentito parlar molto bene del Crepuscolo. Tieni conto che per le opere di Wagner ci sono svariate registrazioni dal vivo.

Del suo Bruckner ho il cofanetto Andromeda e lo trovo molto bello al netto di qualche errore tecnico al quale neanche faccio caso, è un autore che secondo me si sposa benissimo col suo modo di fare musica.

Anche in Brahms secondo me riesce complessivamente bene, aldilà di qualche stranezza come la coda della seconda sinfonia.

Di Beethoven c'è un'Eroica in tempo di guerra fenomenale, molto più vivace del suo solito. Dello stesso periodo anche le ultime tre sinfonie di Mozart, sorprendenti per quanto sono vitali (una delle migliori Jupiter "antiche" secondo me, su youtube la trovi).

Chiaro che una cosa strana come il suo Fidelio è difficile da spiegare. Vero che preferiva le esibizioni dal vivo, ma lì pare aver proprio boicottato il progetto.

Link al commento
Condividi su altri siti

28 minuti fa, Keikobad dice:

 Ma Kna ha mai inciso qualcosa che mi raccomandereste? Ho provato ad ascoltare qualche sua registrazione di Bruckner sul Tubo ma tra sonoro improponibile pure per delle registrazioni storiche ed esecuzioni raccapriccianti non ho mai resistito per più di 1 minuto 🙄

Effettivamente :cat_lol: Prova qualche disco in studio della Philips (il suo "famoso" Parsifal) o della Decca.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

5 ore fa, Keikobad dice:

Questo solo perché non le hai detto delle ispirazioni a Perotinus e a John Coltrane, se no sicuramente si sarebbe già comprata l'opera omnia :lol: 

Al ritorno mi avrebbe menato, come minimo! :cat_lol:

6 ore fa, superburp dice:

Questi sono maltrattamenti :D.

Crudeltà mentale! :cat_lol: Credo abbia già sentito altro di Reich, ma il risultato è sempre lo stesso :wacko:

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°

Bernstein: Concerto per orchestra (Jubilee Games)

Israel PO diretta dall'Autore

Link al commento
Condividi su altri siti



Ne approfitto visto che mi si è presentata l'occasione rileggendo una poesia composta per l'occasione.. Conoscevo "Pictures at an exhibition" tramite la reinterpretazione di Keith Emerson nel suo disco omonimo, che mi aveva molto entusiasmato all'inizio, ma da quando sono passato ad ascoltare musica classica ho ritenuto quel disco soltanto un'accozzaglia di suoni e synth disparati.. poi ho scoperto essere di un certo Modest Mussorgsky (perdonate l'ignoranza) nato circa 100 anni prima. Allora mi sono detto che vista l'epoca erano certo sonorità avanzate, ma tutt'ora, tra tutto ciò che ho ascoltato in questi 2-3 anni, non mi entusiasma l'opera nel suo complesso, la trovo scarna e asciutta per usare dei termini poco tecnici.. a voi che ve ne pare? Sono io troppo severo?
 

Ieri misi piede al Discantica
per cercare di Fesca i quartetti 
non trovandoli tra i cofanetti
ed i dischi di musica antica.

"Alexander Skrjabin" così chiesi, 
"gli studi per piano opera otto".
trovandoli come un galeotto
trova l'isola in cui ristorarsi.

Non sazio chiesi per il pianoforte
delle opere moderne da scoprire
così finii per comprare e sentire
quadri di un'esposizione d'arte;

Insieme ad esse c'erano anche
quattro canzoni e danze di morte
replicò sbuffando la mia consorte
quando tornammo sulle gambe stanche

in conclusione sebbene moderno
rimasi deluso dalla famosa 
opera da Keith Emerson ripresa
ma che ho trovato di stile scarno

A voi che ve ne pare? V'è piaciuta?
L'opera in questione non fa impazzire
il mio udito abituato a sentire
una cosa più arzigogolata

la critica però a me non spetta
aspetto qualcun che più se ne intenda
commento di Baba Yaga la tenda
cerco l'intepretazione più giusta 😅

Link al commento
Condividi su altri siti

18 ore fa, Vigione dice:

Ne approfitto visto che mi si è presentata l'occasione rileggendo una poesia composta per l'occasione.. 

Ieri misi piede al Discantica
per cercare di Fesca i quartetti 
non trovandoli tra i cofanetti
ed i dischi di musica antica.

"Alexander Skrjabin" così chiesi, 
"gli studi per piano opera otto".
trovandoli come un galeotto
trova l'isola in cui ristorarsi.

Non sazio chiesi per il pianoforte
delle opere moderne da scoprire
così finii per comprare e sentire
quadri di un'esposizione d'arte;

Insieme ad esse c'erano anche
quattro canzoni e danze di morte
replicò sbuffando la mia consorte
quando tornammo sulle gambe stanche

in conclusione sebbene moderno
rimasi deluso dalla famosa 
opera da Keith Emerson ripresa
ma che ho trovato di stile scarno

A voi che ve ne pare? V'è piaciuta?
L'opera in questione non fa impazzire
il mio udito abituato a sentire
una cosa più arzigogolata

la critica però a me non spetta
aspetto qualcun che più se ne intenda
commento di Baba Yaga la tenda
cerco l'intepretazione più giusta 😅

Il Syre comunica cose added a new... - Il Syre comunica cose :cat_lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Madiel locked this topic
Ospite
Questa discussione è chiusa.
 Condividi

  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...

Accettazione Cookie e Privacy Policy

Questo sito o gli strumenti di terzi, usano cookie necessari al funzionamento. Accettando acconsenti al loro utilizzo - Privacy Policy