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Cosa state ascoltando ? Anno 2021


Madiel

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1 ora fa, superburp dice:

Devo dire che non ci ho capito nulla (e non credo sia perchè nel frattempo facevo altro, per ora è musica fuori della mia portata).

Finora il Milhaud delle sinfonie, per quelle poche che ho ascoltato, non mi ha mai colpito in modo particolare. Riproviamo.

A Kovskij e gli altri amanti dell'autore.

Bella la prima! A me piace molto l'ultimo movimento. Inizia con quel corteo degno di un film di Sansone contro Maciste, al ritmo dell'allegretto della settima di Beethoven. 
Poi contrasta con del materiale più leggero ma sempre interessante, fresco e giocoso. C'è pure qualche clique e ci sta. Il bello è che questo poi nel finale fa da controcanto al primo tema: maggiore+minore no problem per milhaud!
 

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30 minuti fa, Alundra dice:

Bella la prima! A me piace molto l'ultimo movimento. Inizia con quel corteo degno di un film di Sansone contro Maciste, al ritmo dell'allegretto della settima di Beethoven. 
Poi contrasta con del materiale più leggero ma sempre interessante, fresco e giocoso. C'è pure qualche clique e ci sta. Il bello è che questo poi nel finale fa da controcanto al primo tema: maggiore+minore no problem per milhaud!
 

Sì, stavolta l'ho apprezzata di più. Il problema è che ho conosciuto Milhaud con i pezzi sudamericani (Boeuf, Saudades) e mi aspettavo qualcosa di scanzonato e danzereccio anche nelle sinfonie. Ho fatto bene a riprovarci dopo che ho inserito nel mio repertorio di ascoltare anche altri pezzi suoi come il concerto per marimba e vibrafono e la suite française. Facendo un parallelo, è un po' come quando ascoltai la prima volta una sinfonia di Brahms (la quarta) conoscendone solo le danze ungheresi.

Torno in Italia:

Te lo dedico se apprezzi (e va in controdedica ad Ives anche).

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58 minuti fa, Ives dice:

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Ebbene si, fece anche l'Haydn delle Parigine. Apprezzabile l'utilizzo di un'orchestra camera, nitida e dinamica, ma è la solita gelida radiografia musicale. Gradevole, nulla più, Dutoit non rischia nulla ed è molto ben suonato e registrato come sempre. @Majaniello @superburp

Queste sono il genere di incisioni che non mi destano alcuna curiosità... i classici dischi fatti per contratto.

Un bel disco di Dutoit invece è questo:

410kEXXg5zL.jpg

I pezzi "americani" in particolare sono travolgenti:

 

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5 ore fa, superburp dice:

Sì, stavolta l'ho apprezzata di più. Il problema è che ho conosciuto Milhaud con i pezzi sudamericani (Boeuf, Saudades) e mi aspettavo qualcosa di scanzonato e danzereccio anche nelle sinfonie. Ho fatto bene a riprovarci dopo che ho inserito nel mio repertorio di ascoltare anche altri pezzi suoi come il concerto per marimba e vibrafono e la suite française. Facendo un parallelo, è un po' come quando ascoltai la prima volta una sinfonia di Brahms (la quarta) conoscendone solo le danze ungheresi.

Torno in Italia:

Te lo dedico se apprezzi (e va in controdedica ad Ives anche).

Grazie! Ricambio con Milhaud - L'Homme et son désir, Op. 48

Ascolto pure la barocchissima apothéose de Molière, e un po' di Hindemith con la Sinfonia 'Mathis der Maler' diretta da Blomstedt con la San Francisco Symphony.

 

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47 minuti fa, Madiel dice:

:ninja:

-----

Tcherepnin: Concerto per pianoforte e orchestra n.2

Stessi interpreti di sopra

Credimi non sapevo che scrivere...

In ogni caso, oggi è il compleanno del mitico Antonino Dvorak, spesso accusato di accademismo lui che non studiò mai al Conservatorio ed ebbe una formazione molto sui generis :D

Auguri con questo:

Il mio brano preferito

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44 minuti fa, glenngould dice:

Credimi non sapevo che scrivere...

In ogni caso, oggi è il compleanno del mitico Antonino Dvorak, spesso accusato di accademismo lui che non studiò mai al Conservatorio ed ebbe una formazione molto sui generis :D

Auguri con questo:

Il mio brano preferito

Mi unisco all'ascolto.

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1 ora fa, glenngould dice:

Credimi non sapevo che scrivere...

Anche io... finire con Meyerbeer è proprio gravissimo :cat_lol: Semplice suggerimento di youtube, cercavo delle marce ed è saltata fuori quella rarità. 

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5 minuti fa, superburp dice:

Occhio che a me dava come ulteriori suggerimenti dei video di Barbero sulla seconda guerra mondiale :crazy:.

Per carità, lo detesto! Blatera su tutto, a volte a vanvera, e on line mi sta sempre in mezzo ai cosiddetti. Devo fare lo slalom gigante per scansare le centinaia di suoi video. Cercare sul tubo un documentario interessante in lingua italiana sta diventando sempre più difficile tra lui e Angela, i prezzemoli so-tutto-io.

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47 minuti fa, Madiel dice:

Anche io... finire con Meyerbeer è proprio gravissimo :cat_lol: Semplice suggerimento di youtube, cercavo delle marce ed è saltata fuori quella rarità. 

Pensa te che Le Prophète è una delle mie opere preferite in assoluto. A me Meyerbeer piace un sacco, non è autore così superficiale come la vulgata vuole. Le sue opere più celebri sono delle enormi macchine drammatiche perfettamente congegnate. Non c'è solo grande mestiere, c'è pure del genio.:rolleyes:

 

46 minuti fa, superburp dice:

Occhio che a me dava come ulteriori suggerimenti dei video di Barbero sulla seconda guerra mondiale :crazy:.

 

40 minuti fa, Madiel dice:

Per carità, lo detesto! Blatera su tutto, a volte a vanvera, e on line mi sta sempre in mezzo ai cosiddetti. Devo fare lo slalom gigante per scansare le centinaia di suoi video. Cercare sul tubo un documentario interessante in lingua italiana sta diventando sempre più difficile tra lui e Angela, i prezzemoli so-tutto-io.

Ragazzi, i video di Barbero che circolano in rete sono perloppiù di carattere divulgativo, non hanno alcuna pretesa di approfondimento. A volte spazierà pure troppo - ultimamente è veramente onnipresente - ma io trovo che abbia grandi capacità di sintesi e una buona verve, capace di coinvolgere il pubblico senza ammorbarlo. Certo, se uno vuol fare vera ricerca non può limitarsi alla visione della ripresa di queste conferenze essoteriche, non ci vuol tanto a capirlo. Ma come prime e divertenti infarinature, per me non guastano, anzi hanno il grande il pregio di incuriosire l'ascoltatore e incitarlo a studiare argomenti che, per una ragione o per un'altra, non si è avuto l'occasione di prendere in considerazione. In ogni caso, ho potuto conoscere di persona Barbero ed è una persona garbatissima, squisita e tutt'altro che supponente.

 

Vabbè Madiel, dai mi faccio perdonare con questa dedica, che sono sicuro ti piacerà:

Charles Ives, Central Park in the Dark, Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa

boston-symphony-orchestra-seiji-ozawa-sy

...estendo anche ad @Ives (0vviamente!), @Majaniello, @glenngould, @il viandante del sud e a chi gradisce...

P.s. Tra l'altro questa è una delle mie copertine preferite, devo ricordarmi di postarla nel topic dedicato...

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36 minuti fa, Snorlax dice:

Pensa te che Le Prophète è una delle mie opere preferite in assoluto. A me Meyerbeer piace un sacco, non è autore così superficiale come la vulgata vuole. Le sue opere più celebri sono delle enormi macchine drammatiche perfettamente congegnate. Non c'è solo grande mestiere, c'è pure del genio.:rolleyes:

Figurati, ti credo sulla parola! :cat_lol:

Cita

 

Ragazzi, i video di Barbero che circolano in rete sono perloppiù di carattere divulgativo, non hanno alcuna pretesa di approfondimento. A volte spazierà pure troppo - ultimamente è veramente onnipresente - ma io trovo che abbia grandi capacità di sintesi e una buona verve, capace di coinvolgere il pubblico senza ammorbarlo. Certo, se uno vuol fare vera ricerca non può limitarsi alla visione della ripresa di queste conferenze essoteriche, non ci vuol tanto a capirlo. Ma come prime e divertenti infarinature, per me non guastano, anzi hanno il grande il pregio di incuriosire l'ascoltatore e incitarlo a studiare argomenti che, per una ragione o per un'altra, non si è avuto l'occasione di prendere in considerazione. In ogni caso, ho potuto conoscere di persona Barbero ed è una persona garbatissima, squisita e tutt'altro che supponente.

Che sia persona garbatissima non lo metto in dubbio e neanche mi interessa, perché qua si accennava alla sua onnipresenza telematica. Aggiungi il suo voler parlare di tutto, a volte facendo scivoloni (forse imputabili anche ai suoi "sceneggiatori", ma non è una giustificazione). La pluralità delle voci nella divulgazione è un bene, per cui meno Barbero e Angela, più altri divulgatori o altri specialisti. Sarebbe come limitarsi, nella musica del Novecento, solo all'ascolto di Schoenberg e Stravinsky.

A me, infine, suscitano molto sospetto quegli storici famosi che producono quantità industriali di libri, di conferenze e di programmi televisivi, oltre a tutto il resto connesso alla propria pesante attività accademica, alla fattiva ricerca del documento in archivio. Ma è un'altra storia... :closedeyes:

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7 minuti fa, Madiel dice:

Aggiungi il suo voler parlare di tutto, a volte facendo scivoloni (forse imputabili anche ai suoi "sceneggiatori", ma non è una giustificazione). La pluralità delle voci nella divulgazione è un bene, per cui meno Barbero e Angela, più altri divulgatori o altri specialisti. Sarebbe come limitarsi, nella musica del Novecento, solo all'ascolto di Schoenberg e Stravinsky.

A me, infine, suscitano molto sospetto quegli storici famosi che producono quantità industriali di libri, di conferenze e di programmi televisivi, oltre a tutto il resto connesso alla propria pesante attività accademica, alla fattiva ricerca del documento in archivio. Ma è un'altra storia... :closedeyes:

Capisco le tue perplessità, e in gran parte le condivido pure. Secondo me i divulgatori sono pochi perché, a suo modo, specie per un accademico, spesso è più difficile parlare davanti ad una platea eterogenea che ad una di specialisti. La divulgazione è veramente un'abilità sopraffina e spesso il grande studioso è un pessimo diffusore della sua opera. Nel mio piccolo - anzi minuscolo - ho trovato per certi versi più complesso - ma pure più stimolante - tenere una lezione alle superiori che partecipare ad un seminario tra ricercatori e professori universitari. Semplificare senza banalizzare è veramente un'arte che posseggono rare persone.

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1 ora fa, Snorlax dice:

Nel mio piccolo - anzi minuscolo - ho trovato per certi versi più complesso - ma pure più stimolante - tenere una lezione alle superiori che partecipare ad un seminario tra ricercatori e professori universitari. 

E' una bella esperienza. Io, invece, non sopporto più di due o tre persone in una stanza, a priori sono proprio negato per le conferenze :cat_lol:

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2 ore fa, Snorlax dice:

Charles Ives, Central Park in the Dark, Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa

Edizione che ho in cd. Ottima scelta, forse Bernstein è più frizzante all'inizio della guerra di ragtimes, ma che  farebbe storcere il nasino sensibile di Hurvizzo (stroncatura senza appello dell'annessa Sinfonia n.4, secondo me a torto... pazienza). Ricambio con il pacioso Concerto per oboe di Martinu, scritto molto bene anche se non originalissimo nell'impostazione generale - le sonorità e il trattamento dell'organico mi ricordano altri suoi pezzi concertanti per modus operandi. Di marca neoclassica il primo movimento, una specie di preludio; malinconico e a tratti piuttosto teso il secondo lento, con singolari arpeggi bartokiani del pianoforte di impronta slava; particolarmente brillante il finale per il trattamento altamente virtuosistico del solista. Curiosità: un oboista chiese a Martinu un paio di cadenze extra nella conclusione, che l'autore scrisse immediatamente ma non pubblicò insieme al resto della partitura. In seguito il materiale rimase presso il committente dimenticato e inedito, e solo nel 1974 Heinz Holliger ne ottenne una copia per una esecuzione. Queste brevi integrazioni fanno parte della registrazione che sto ascoltando

Martinu: Concerto per oboe e piccola orchestra (1948)

Holliger; Academy of St Martin in the Fields, Marriner

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14 minuti fa, Madiel dice:

E' una bella esperienza. Io, invece, non sopporto più di due o tre persone in una stanza, a priori sono proprio negato per le conferenze :cat_lol:

Ah beh, io ho la cacarella - si può dire?:rolleyes: - ogniqualvolta devo parlare in pubblico! Fosse per me, starei chiuso nella mia stanza a leggere, ma purtroppo bisogna farci l'abitudine perché il confronto è essenziale per la propria crescita intellettuale. E certe domande di uno sbarbato di 16 anni mettono più in crisi di quelle del professorone di turno!

Edizione che ho in cd. Ottima scelta, forse Bernstein è più frizzante all'inizio della guerra di ragtimes, ma che  farebbe storcere il nasino sensibile di Hurvizzo (stroncatura senza appello dell'annessa Sinfonia n.4, secondo me a torto... pazienza).

Ti dirò che in questi giorni mi sto ascoltando un bel po' di Ives, e mi sono reso conto di avere più di qualche Quarta in discoteca. Sarò sempre il solito affezionato alle vecchie cariatidi, ma alla fine torno sempre alla storica registrazione di Stokowski. In ogni caso non capisco perché quella di Ozawa sia così vituperata da Hurwitz, non la trovo per niente boring. Tra le più recenti eccezionale Tilson Thomas, specie per l'atmosfera quasi paranoica del Finale, staccato con un tempo più lento della norma.

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16 minuti fa, Snorlax dice:

Sarò sempre il solito affezionato alle vecchie cariatidi, ma alla fine torno sempre alla storica registrazione di Stokowski.

Mi è capitato di leggere di sfuggita, pochi giorni fa, una critica piuttosto precisa alla registrazione di Stokowski in cui si censuravano le molte - pare - libertà che il direttore si sarebbe preso rispetto alla partitura originale.

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On 6/9/2021 at 21:31, Majaniello dice:

Aggiungo che con tutte le bidonate presenti nei cataloghi delle maggiori etichette, è un crimine che non abbiano ancora inciso le due sinfonie numerate di Koechlin, che forse sono ancora più belle. Su youtube almeno si trovano dei live di Rosenthal e Silvestri! 

°°°°

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@Pollini

Su YouTube c'è il disco completo. Curiosa la scelta di limitarsi a flauti dolci ed archi nella strumentazione, dà un taglio più "cameristico" a questi brani.

8 ore fa, Madiel dice:

 

Ma Dottore, proprio lei che aborrisce il Romanticismo in toto poi mi va ad ascoltare queste cose qui :lol::lol: ? Detto ciò, sempre meglio degli Strauss :ph34r::ph34r: : se proprio si dev'essere grossolani e popolini, lo si sia almeno fino in fondo!

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