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I cali di fiducia...


Melody

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Non so se è un calo di fiducia.. sicuramente qualcosa c'è.. magari è l'autunno.. comunque ho la vaga intenzione di sospendere le lezioni per un intero semestre e dedicarmi solo all'Università.. :mellow: devo recuperare qualche esame..

Come ne uscirò da questa situazione?? Non ne ho la più pallida idea..

Non è che smetto di suonare, ma visto che non andrò oltre la mia banda (non che sia una brutta cosa eh! B) ) è inutile che me la prenda tanto a cuore.. -_-

Non l'ho ancora detto al mio maestro, anche perché non sono ancora finite le vacanze, ma non so come la prenderà.. :unsure: e soprattutto se troverà qualcuno con cui sostituirmi non mi riprenderà più probabilmente.. :girl_impossible:

E' un rischio che devo correre! Mi impegolo sempre in troppe robe e va a finire che non ne faccio bene manco mezza.. :thumbsdown_anim:

Magari poi cambio idea.. :scratch_one-s_head: x il momento è così che mi sento..

Qualcuno c'è già passato??

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Io ho aspettato la fine dell'università per riprendere gli studi.

Ma dopo l'uni c'è il lavoro ricorda. Che di tempo ne porta via molto più dell'università.

Quindi il mio consiglio è...continua a studiare, magari DI MENO, con solo una lezione settimanale, o una ogni due settimane, ma non smettere...altrimenti per recuperare sei mesi ci metterai due anni poi...e lì si che la tua fiducia verrà messa alla prova...

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Io ho aspettato la fine dell'università per riprendere gli studi.

Ma dopo l'uni c'è il lavoro ricorda. Che di tempo ne porta via molto più dell'università.

Quindi il mio consiglio è...continua a studiare, magari DI MENO, con solo una lezione settimanale, o una ogni due settimane, ma non smettere...altrimenti per recuperare sei mesi ci metterai due anni poi...e lì si che la tua fiducia verrà messa alla prova...

Confermo e straconfermo!!!

anche io ti consiglierei una lezione ogni 2 settimane... anche 3 se non proprio non ce la faie hai un esame imminente, ma smettere 6 mesi è deleterio...garantito!!

resisti e non cedere al calo di fiducia!!! ;)

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Guest Joachim
Non so se è un calo di fiducia..

forse è solo che ti sei resa conto che nella situazione flautistica in cui sei non hai molte prospettive... allora sei semplicemente a un bivio: o ti dai una possibilità vera, ti cerchi stimoli (e competenze) nuovi, cambi insegnante, ti iscrivi alla civica a milano (con chi te l'ho detto, e continuo a pensare che sia l'unico che possa fare 'o miracolo' :D), ti metti su a preparare il quinto (e non credere che ci vogliano più ore di studio -ti assicuro che non è quello il tuo problema), oppure continui a suonicchiare così, e allora poca differenza vedo tra lo smettere e il continuare... però peccato lasciare il posto in banda... fossi in te, in questo secondo caso, resterei e continuerei, semplicemente smettendo di tentare di studiare (ore preziose sprecate, sottratte all'uni)

la decisione è solo tua :)

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Non so se è un calo di fiducia.. sicuramente qualcosa c'è.. magari è l'autunno.. comunque ho la vaga intenzione di sospendere le lezioni per un intero semestre e dedicarmi solo all'Università.. :mellow: devo recuperare qualche esame..

Come ne uscirò da questa situazione?? Non ne ho la più pallida idea..

Non è che smetto di suonare, ma visto che non andrò oltre la mia banda (non che sia una brutta cosa eh! B) ) è inutile che me la prenda tanto a cuore.. -_-

Non l'ho ancora detto al mio maestro, anche perché non sono ancora finite le vacanze, ma non so come la prenderà.. :unsure: e soprattutto se troverà qualcuno con cui sostituirmi non mi riprenderà più probabilmente.. :girl_impossible:

E' un rischio che devo correre! Mi impegolo sempre in troppe robe e va a finire che non ne faccio bene manco mezza.. :thumbsdown_anim:

Magari poi cambio idea.. :scratch_one-s_head: x il momento è così che mi sento..

Qualcuno c'è già passato??

Ci sono passato diversi anni fa, ho lasciato

il conservatorio e il mio insegnante di flauto era molto dispiaciuto.

Le priorita' te le devi dare da sola in base a cosa per te e' importante.

Io ho ritenuto prioritario conseguire una specializzazione in grado di darmi maggiori probabilita' di trovare un lavoro che mi potesse piacere.

Smettere per poi riprendere a distanza di tempo non sempre porta conseguenze negative, anzi.... l'importante e' fare cio' in cui si crede ;)

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Io ho aspettato la fine dell'università per riprendere gli studi.

Ma dopo l'uni c'è il lavoro ricorda. Che di tempo ne porta via molto più dell'università.

Quindi il mio consiglio è...continua a studiare, magari DI MENO, con solo una lezione settimanale, o una ogni due settimane, ma non smettere...altrimenti per recuperare sei mesi ci metterai due anni poi...e lì si che la tua fiducia verrà messa alla prova...

:girl_prepare_fish: Argh! Se tutto andrà bene (e me lo auguro!) lavorerò sempre nel campo musicale ma in ambito teorico... quindi talvolta mi capita qualche periodo "di rigetto" nel pratico in quanto ho voluto unire passione e studi.. :crying_anim02:

Se la passione mi dovesse lasciare da un momento all'altro.. mi ritrovo con l'aver gettato al vento tanti anni della mia vita... :ph34r: Olé!

Confermo e straconfermo!!!

anche io ti consiglierei una lezione ogni 2 settimane... anche 3 se non proprio non ce la faie hai un esame imminente, ma smettere 6 mesi è deleterio...garantito!!

resisti e non cedere al calo di fiducia!!! ;)

:smile_anim: mi sento già un pochino meglio!

forse è solo che ti sei resa conto che nella situazione flautistica in cui sei non hai molte prospettive... allora sei semplicemente a un bivio: o ti dai una possibilità vera, ti cerchi stimoli (e competenze) nuovi, cambi insegnante, ti iscrivi alla civica a milano (con chi te l'ho detto, e continuo a pensare che sia l'unico che possa fare 'o miracolo' :D), ti metti su a preparare il quinto (e non credere che ci vogliano più ore di studio -ti assicuro che non è quello il tuo problema), oppure continui a suonicchiare così, e allora poca differenza vedo tra lo smettere e il continuare... però peccato lasciare il posto in banda... fossi in te, in questo secondo caso, resterei e continuerei, semplicemente smettendo di tentare di studiare (ore preziose sprecate, sottratte all'uni)

la decisione è solo tua :)

No, banda non la lascio!! :upsidedown: Questa è l'unica cosa certa!

Devo solo riordinare la mia tabella delle priorità.. e direi che sarebbe anche ora!

Ma del mondo professionale flautistico non ho mai avuto forte aspirazione.. :bore_kid: non fa per me.. né per il mio pessimo carattere.. <_<

Ci sono passato diversi anni fa, ho lasciato

il conservatorio e il mio insegnante di flauto era molto dispiaciuto.

Le priorita' te le devi dare da sola in base a cosa per te e' importante.

Io ho ritenuto prioritario conseguire una specializzazione in grado di darmi maggiori probabilita' di trovare un lavoro che mi potesse piacere.

Smettere per poi riprendere a distanza di tempo non sempre porta conseguenze negative, anzi.... l'importante e' fare cio' in cui si crede ;)

Parole sagge!

Però almeno tu eri in conservatorio.. :mellow: suppongo non sia stata una scelta facile lasciarlo.. :unsure:

Comunque GRAZIE a tutti!

Rifletterò e prenderò una decisione entro fine mese..

:bye:

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Io non suono il Flauto ma sono passata dalla tua stessa situazione: coll'università ho duvuto lentamente abbandonare lo studio del clarinetto i motivi erano i seguenti:

  1. Avevo concluso i 5 anni dei corsi di perfezionamento organizzati dalla federazione bandistica
  2. Nella casa per studenti dove abitavo era praticamente impossibile suonare
  3. Cominciare presso una scuola di musica o la scuola di musica del conservatorio avrebbe comportato una spesa non indifferente per le mie tasche.
  4. L'università richiede il suo tempo

Purtroppo la vita ci pone davanti a delle scelte difficili, io personalmente rimpiango di non aver trovato una banda in cui suonare nella cittadina in cui frequentavo l'università. Almeno avrei suonato regolarmente due volte alla settimana ... questo circolo vizioso ha fatto si che perdessi una buona parte di quello che avevo imparato nel corso di 9 anni.

E solo ora dopo aver ripreso con un po' più di regolarità la banda e a suonare a casa ho deciso di riprendere le lezioni di strumento (spero che gli orari della scuola che frequenterò me lo permetteranno).

Dato che la formazione che seguirò occuperà parecchio del mio tempo (sia in ora di scuola che in tragitti in treno) ho deciso che definirò degli obbiettivi con il/la mio/mia futuro/a maestro/a. Cercherò di andare piano passo per passo (in modo da non deprimermi se non arrivano immediatamente i risultati) e di non stressarmi troppo.

Io penso che anche tu dovresti fare la stessa cosa. Parlane con il tuo maestro e magari riesci a trovare un accordo per fare lezione meno regolarmente (come ti è stato suggerito) oppure potere rivedere gli obiettivi e diluirli nel tempo in modo che tu possa prendere lo studio della musica in maniera più calma e concentrarti in modo più sereno con gli studi universitari.

La cosa più importante e di non perdere mai la fiducia in se stessi e capire che non si possono fare diecimila cose alla volta e soprattutto non pensare di fare due cose alla volta pensando di riuscire a farle nello stesso tempo in cui normalmete se ne fa una. È normale avere delle priorità di tipo "pratico". L'importante è di non mollare tutto neanche per un istante: si fa in fretta a dire "dopo riprenderò" e anche se c'è la voglia riprendere diventa sempre più difficile.

Quindi non ti resta che fare le tue scelte ... sono sicura che in cuor tuo sai quello che è meglio per te e quello che tu vuoi veramente fare. Sono certa che saprai sicuramente conciliare entrambe le cose!

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Grazie Penny x aver scritto la tua esperienza! :friends:

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io faccio 5 minuti di pausa e bevo 2 tazze di caffè :thumbsup_still:

vi assicuro che funziona!

Allora inizierò a strafogarmi di caffè... :shiftyeyes_anim: dopo diventerò nervosa.... e non dormirò.. :laughingsmiley:

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  • 4 months later...

Ciao a tutti,

secondo me tutto ciò che proviamo che sentiamo si riflette fortemente sul nostro modo di suonare e sullo studio di uno strumento...

Per ottenere risultati dalla pratica quotidiana bisogna credere fermamente in quello che si fa e soppratutto farlo con grande passione...

Mi capita spesso di essere sfiduciata e il mio sogno (essere flautista di professione) farsi sempre più lontano e di impossibile realizzazione...

Sentendo professionisti suonare mi perdo un pò d'animo, ho come l'impressione che non riuscirò mai a raggiungere il livello necessario per almeno sperare di vincere un concorso d' orchestra....

In questo stato interiore diventa assolutamente inutile studiare, come dicevo prima penso sia basilare credere fermamente in quello che si fa senza perdere di mira gli obbiettivi...

Scusate lo sfogo.... ultimamente sono carente di autostima..

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Sentendo professionisti suonare mi perdo un pò d'animo, ho come l'impressione che non riuscirò mai a raggiungere il livello necessario per almeno sperare di vincere un concorso d' orchestra....

In questo stato interiore diventa assolutamente inutile studiare, come dicevo prima penso sia basilare credere fermamente in quello che si fa senza perdere di mira gli obbiettivi...

Scusate lo sfogo.... ultimamente sono carente di autostima..

Finalmente delle belle parole......indubbiamente siamo nella stessa situazione.

Io voglio recuperare 7 anni di mancato studio causa un incidente.Ora ho 27 anni ho in mente degli obbiettivi di riuscire a fare qualc'osa con il flauto.......perfortuna sono circondato da gente che crede in me.

Almeno ci provo,cosi saprò se era la mia strada che trovarsi a 40anni e dirsi magari se suonavo il flauto.............

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Benvenuta Ottavino!!! :D

Mi capita spesso di essere sfiduciata e il mio sogno (essere flautista di professione) farsi sempre più lontano e di impossibile realizzazione...

Sentendo professionisti suonare mi perdo un pò d'animo, ho come l'impressione che non riuscirò mai a raggiungere il livello necessario per almeno sperare di vincere un concorso d' orchestra....

A me alle volte capita esattamente il contrario... ascolto e poi esclamo "e che ci vuole??" B)

Dopo qualche esperimento andato a vuoto e testate al muro, mi accorgo che le mie capacità sono troppo acerbe e ritorno con i piedi per terra... :P ma devo dire che gli "altri" possono rivelarsi una grande fonte per spingerci a migliorarci!!!!!

Io voglio recuperare 7 anni di mancato studio causa un incidente.Ora ho 27 anni ho in mente degli obbiettivi di riuscire a fare qualc'osa con il flauto.......perfortuna sono circondato da gente che crede in me.Almeno ci provo,cosi saprò se era la mia strada che trovarsi a 40anni e dirsi magari se suonavo il flauto.............

Ecco, però avete le idee chiare entrambi ed è un grande punto di partenza...

Io di recente ho affrontato un esame e il prof mi ha chiesto se suonavo, cosa.

Mia risposta -suono il flauto traverso-

Prof -Ah, stai preparando il quinto-

Io -No, a dir la verità suono per diletto-

....

:ph34r_anim:

Ogni volta è frustrante ma allo stesso tempo senti di avere un'infinita libertà e l'interlocutore non ha nessun appiglio per giudicarti.. :lol:

Tuttavia, in bocca al lupo ad entrambi! ;)

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Salve a tutti!

Motivo di confronto e - mi auguro - di crescita, vi porto le mie esperienze. :)

Talvolta mi capita di prendere il mio strumento per lo studio quotidiano, e già dalle prime note accorgermi che è una giornata no. O anche solo un momento no. Comunque sia succede. Suono sporco, difficoltà nell'intonare o anche passaggi che non vengono mentre, magari, il giorno prima erano perfetti. :huh:

Capita anche a voi? Vi siete fatti un'idea dei motivi, al di là dell' in/disposizione personale di un particolare momento?

Sapete, suono il flauto da meno di un anno e, nel complesso, sono soddisfatta dei progressi che sono riuscita a fare. Dopo il saggio estivo, la mia insegnante mi ha incoraggiato a proseguire e cominciare a preparare gli esami in conservatorio, segno che ha fiducia in me (spero) visto che seguo lezioni gratuite del comune e a lei non torna nulla in tasca a spingermi a proseguire ;)

Insomma, auto-sbrodolate a parte, sono felice di come sta andando, ma ai "momenti no" seguono inevitabilmente cali di fiducia abbastanza importanti :( . Quello che vorrei chiedervi è, se anche a voi capita questo, come gestite questi momenti.... :unsure:

Grazie in anticipo a chi, riuscito nella mirabile impresa di comprendere questo post, mi risponderà :lol::lol: !!

Francesca

ih ih a me è capitato pochi giorni fa , ma più che un calo di fiducia era insoddisfazione,io amo le gravi timbrate alla galway,spesso suono mozart in sol che devo fare al 5 con il cd sotto,e mi sono accorto che le mie gravi pur essendo molto grandi in confronto a quelle di galway fanno schifo...

vado a lezione il giorno dopo...suono co il cd sotto e il mio maestro che mi ascoltava,arrivo a un re basso da timbrare,lo timbro ma mi sembra che faccia schifo....tutto incazzato,mi fermo, lo dico al mio maestro si mette a ridere,mi da la sua testata di oro bianco,mi dice "suona adesso quel re." io inizio a suonare mi viene un re gigantesco,mi giro verso di lui imbarazzato e mi dice "ancora da lamentarti?"

a volte non ha senso avere dei cali di fiducia perchè spesso le condizione sono esterne e non ci si può fare niente...

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Dopo anni di depressione e tanti incacchiamenti, ho risolto prendendola con filosofia. Uno strumento a fiato risente in maniera incredibilmente alta dello stato fisico. Già avere un po' di nervosismo influisce sull'emissione dell'aria. Non affluendo bene l'aria, il suono diventa sporco. Questo genera ulteriore nervosismo. E' un circolo vizioso.

Oltre a prenderla con filosofia, in modo da rilassare la mente e quindi anche il corpo, suggerisco esercizi fisici per scaricare tutte le tensioni emotive e fisiche che hanno un influsso davvero nefasto sull'aria e quindi sul suono. Le cerco anch'io queste tecniche. Ci sono arrivato solo dopo tanti anni di malumori e crisi di autostima.

mi trovi d'accordissimo con sibelius eccetto che per gli esercizi, suono da 11 anni e mi capitano sempre le giornate no, soprattutto quando so che devo suonare in pubblico. Ormai non me la prendo più di tanto come direbbe il nostro amico "è un circolo vizioso"... a volte mi viene voglia di smontare il tubo, ma poi subito dopo sono li a smanettare per tentare di cavare fuori una nota decente...mi interrogo ancora sulle reali cause ma fatto sta che certamente dipende da noi, lui è solo un tubo e fa quello che tu gli ordini...prendila con filosofia e con spirito sportivo un giorno vinci tu e un giorno il flauto cioe e buono studio

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mi trovi d'accordissimo con sibelius eccetto che per gli esercizi, suono da 11 anni e mi capitano sempre le giornate no, soprattutto quando so che devo suonare in pubblico. Ormai non me la prendo più di tanto come direbbe il nostro amico "è un circolo vizioso"... a volte mi viene voglia di smontare il tubo, ma poi subito dopo sono li a smanettare per tentare di cavare fuori una nota decente...mi interrogo ancora sulle reali cause ma fatto sta che certamente dipende da noi, lui è solo un tubo e fa quello che tu gli ordini...prendila con filosofia e con spirito sportivo un giorno vinci tu e un giorno il flauto cioe e buono studio

non è solo colpa nostra,se non si ha uno strumento affidabilissimo può anche capitare che abbia qualche problemino lui...poverino, un tubo è quello del cesso il flauto è uno strumento :i-m_so_happy:

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non è solo colpa nostra,se non si ha uno strumento affidabilissimo può anche capitare che abbia qualche problemino lui...poverino, un tubo è quello del cesso il flauto è uno strumento :i-m_so_happy:

:ph34r_anim: ..bé dai c'è anche la tuba...

Comunque sirynx ha ragione, le giornate NO ci sono e talvolta sono inevitabili.

Tuttavia la qualità dello strumento non è da sottovalutare (e ribadisco: chi suona in banda lo sa benissimo :D ), io ora a casa ne ho due: su uno escono solo 3/4 note! :worried_anim:

Il suonare in pubblico è grande fonte di stress e la paura viene soprattutto se si sa di non aver studiato i brani come avremmo dovuto.

Ricordo un articolo postato forse qui dove si diceva il pubblico non è un nemico, non deve essere considerato tale.

Eccolo: http://www.musica-classica.it/forum/index....5&start=165

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:ph34r_anim: ..bé dai c'è anche la tuba...

Comunque sirynx ha ragione, le giornate NO ci sono e talvolta sono inevitabili.

Tuttavia la qualità dello strumento non è da sottovalutare (e ribadisco: chi suona in banda lo sa benissimo :D ), io ora a casa ne ho due: su uno escono solo 3/4 note! :worried_anim:

Il suonare in pubblico è grande fonte di stress e la paura viene soprattutto se si sa di non aver studiato i brani come avremmo dovuto.

Ricordo un articolo postato forse qui dove si diceva il pubblico non è un nemico, non deve essere considerato tale.

Eccolo: http://www.musica-classica.it/forum/index....5&start=165

Per me è importante mettersi nell'ottica di "il pubblico non è niente". Il pubblico è solo lì per ascoltare da fuori quello che tu suoni per te...per cercare di carpire le emozioni che tu provi e metti nello strumento. Ma il rapporto col flauto...con la musica in generale...è così intimo da essere diverso per tutti!

Impariamo a non pensare troppo al pubblico: a divertirci! Ci sono flautisti che sbagliano un sacco di note e, per quanto non sia bello, fanno comunque star bene il pubblico.

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Per me è importante mettersi nell'ottica di "il pubblico non è niente". Il pubblico è solo lì per ascoltare da fuori quello che tu suoni per te...per cercare di carpire le emozioni che tu provi e metti nello strumento. Ma il rapporto col flauto...con la musica in generale...è così intimo da essere diverso per tutti!

Impariamo a non pensare troppo al pubblico: a divertirci! Ci sono flautisti che sbagliano un sacco di note e, per quanto non sia bello, fanno comunque star bene il pubblico.

L'ultima volta mi sono agitata tanto anche per delle "stupide" prove... :crying_anim02: per quattro note...

Se la smettessi di pretendere troppo da me stessa e di dire a lezione che non ho studiato anche se ho studiato ( sviando gli esercizi e tentennando per avere più tempo :worried_anim: ).. forse.. chissà.. il mondo sarebbe meno grigio!

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non è solo colpa nostra,se non si ha uno strumento affidabilissimo può anche capitare che abbia qualche problemino lui...poverino, un tubo è quello del cesso il flauto è uno strumento :i-m_so_happy:

si, uno strumento a forma di tubo di cesso...guarda che è diverso solo il materiale ma poi siamo li ...cmq è vero con un buon flauto il discorso cambia...ma secondo me cambia in una percentuale molto bassa per affermare che è colpa dello strumento...assumiamoci le nostre responsabilità e cmq anche ai "grandi" capita...mi domando il perchè capiti molto meno, ma vi garantisco che capita

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  • 11 years later...
On 7/2/2008 at 22:03, clod dice:

 

Finalmente delle belle parole......indubbiamente siamo nella stessa situazione.

Io voglio recuperare 7 anni di mancato studio causa un incidente.Ora ho 27 anni ho in mente degli obbiettivi di riuscire a fare qualc'osa con il flauto.......perfortuna sono circondato da gente che crede in me.

Almeno ci provo,cosi saprò se era la mia strada che trovarsi a 40anni e dirsi magari se suonavo il flauto.............

E difatti rileggere quello che scrissi 12 anni fa mi fa emozionare sempre di piu.. a breve 40 anni. Che dire .... nulla ...felice di quello che sono. 

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