Ives Inviato Ottobre 15, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 15, 2022 13 ore fa, Wittelsbach dice: Conosco Il Mondo della Luna e La Fedeltà Premiata. Sono particolari. Se notate bene alle sue spalle, Hurwitz possiede tutta la serie Philips negli originali ocra: Glieli ruberei...😆 Comunque mai sentite tutte le opere, conosco bene L'Anima del Filosofo (ossia Orfeo ed Euridice) e non è di molto inferiore a un Gluck, checchè se ne dica di grande passo teatrale e inventiva melodica e timbrica. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 15, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 15, 2022 I migliori 10 CD di repertorio non-standard dell'etichetta austriaca Capriccio: 1. Hasse: Cleofide 2. Kraus: Vocal, Orchestral, and Chamber Works (5 CDs) 3. Bloch: Three Jewish Poems, Suite hébraïque, Two Psalms, Baal-Shem 4. Eisler: Film and Orchestral Works 5. Petrassi: Piano Concerto, Partita, Toccata, Invenzioni 6. Martin: Requiem; Janáček: Our Father 7. Feldman: Coptic Light, String Quartet and Orchestra 8. Rott: Symphony No. 1 and other orchestral works 9. Schnittke: Film Music (4 CDs) 10. Prokofiev: Incidential Music (incl. Hamlet, Boris Godunov, Eugen Onegin, Egyptian Nights) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 15, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 15, 2022 Il Giro del mondo in 80 giorni di Suppé. Una World Premiere Recording targata Salvi/Naxos. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 15, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 15, 2022 Dave's Faves: i dischi preferiti di Hurwitz. Il Chadwick della Naxos con Kuchar. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 16, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 16, 2022 Cassone Ralphy/Warner: pregi, difetti, confronti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 16, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 16, 2022 Dave's Faves: i dischi preferiti di Hurwitz. Scherchen dirige Liszt (Westminster). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 16, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 16, 2022 Nuovo Chandos. Andrew Davis orchestra e dirige Berg (concerto con James Ehnes). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 17, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 Il Mahler di Gary Bertini (EMI). Preso nella sua totalità (c'è anche il Das Lied con Heppner e la Lipovsek), è il ciclo più equilibrato, pulito, qualitativamente continuo e più limpidamente registrato che ci sia. Da ristampare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 17, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 Eccellente set con il raro Dvorak pianistico (Kahanek/Supraphon). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
glenngould Inviato Ottobre 17, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 2 ore fa, Ives dice: Il Mahler di Gary Bertini (EMI). Preso nella sua totalità (c'è anche il Das Lied con Heppner e la Lipovsek), è il ciclo più equilibrato, pulito, qualitativamente continuo e più limpidamente registrato che ci sia. Da ristampare. @superburp lo sponsorizza da tempo se non ricordo male Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Majaniello Inviato Ottobre 17, 2022 Autore Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 5 ore fa, Ives dice: Il Mahler di Gary Bertini (EMI). Preso nella sua totalità (c'è anche il Das Lied con Heppner e la Lipovsek), è il ciclo più equilibrato, pulito, qualitativamente continuo e più limpidamente registrato che ci sia. Da ristampare. E' bizzarro come io conosca questo Bertini per colpa di un'opera (graziosissima) molto distante da Mahler: per il resto mai sentito! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Wittelsbach Inviato Ottobre 17, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 La cosa che mi ha fatto sempre specie, è che Bertini, con quel nome e cognome che si ritrova, in realtà è russo! Comunque oltre un decennio fa ho scritto qualche telegrafica riga di lode del suo ciclo di Mahler. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Madiel Inviato Ottobre 17, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 17, 2022 1 ora fa, Wittelsbach dice: La cosa che mi ha fatto sempre specie, è che Bertini, con quel nome e cognome che si ritrova, in realtà è russo! Comunque oltre un decennio fa ho scritto qualche telegrafica riga di lode del suo ciclo di Mahler. Ma è un nome d'arte, in realtà è un ebreo moldavo nato Golergant. Detto en passant, Bertini non è neanche un cognome ebreo italiano. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
superburp Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 14 ore fa, glenngould dice: @superburp lo sponsorizza da tempo se non ricordo male Confermo e confermo quanto dice Wittel qui sotto, è stato lui il primo a pubblicizzarlo. Per un primo approccio a Mahler è secondo me perfetto (ed anche per ulteriori ascolti eh, non è che poi lo si butta via in favore di altre integrali). 10 ore fa, Wittelsbach dice: La cosa che mi ha fatto sempre specie, è che Bertini, con quel nome e cognome che si ritrova, in realtà è russo! Comunque oltre un decennio fa ho scritto qualche telegrafica riga di lode del suo ciclo di Mahler. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Dovrei risentirla per un giudizio più approfondito, ma posso condividere il pensiero di Hurwitz nel senso che intende lui: cioè Bertini è sempre pulito, razionale, equilibrato, continuo e lavora benissimo con quell'orchestra tedesca che è sostanzialmente ottima. In tutte le sinfonie c'è un buon risultato complessivo, con letture di una passionalità ben controllata, seppur nessuna sia memorabile presa singolarmente (la Seconda mi piaceva molto, cosi come il Das Lied con Heppner e ad esempio non ha le "cadute" di Chailly che arranca in alcune sinfonie tipo 2 e 8 ed eccelle in altre più di Bertini come la 9). La qualità audio è anch'essa molto elevata. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Il bravo ed eclettico John Wilson in un recentissimo Sacd Chandos dedicato all'Hollywood Sound. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 13 ore fa, Majaniello dice: E' bizzarro come io conosca questo Bertini per colpa di un'opera (graziosissima) molto distante da Mahler: per il resto mai sentito! Ecco, io non sapevo invece che Donizetti avesse scritto un'opera intitolata "Il Campanello" 😄 Comunque, lui era molto concentrato sul repertorio coloristico russo-francese. Alla Rai di Roma fece pure qualche titolo rossiniano. E ha inciso pure l'Ariane di Dukas, tra le cose rare. Io fisicamente ho solo questo: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Majaniello Inviato Ottobre 18, 2022 Autore Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 34 minuti fa, Ives dice: E ha inciso pure l'Ariane di Dukas, tra le cose rare. Ah vero! conosco pure quel disco! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Wittelsbach Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 11 ore fa, Madiel dice: Ma è un nome d'arte, in realtà è un ebreo moldavo nato Golergant. Detto en passant, Bertini non è neanche un cognome ebreo italiano. Certo decisamente non è un nome che di primo acchito farebbe pensare a un russo! 😁 2 ore fa, superburp dice: Confermo e confermo quanto dice Wittel qui sotto, è stato lui il primo a pubblicizzarlo. Per un primo approccio a Mahler è secondo me perfetto (ed anche per ulteriori ascolti eh, non è che poi lo si butta via in favore di altre integrali). Pensa che io l'avevo scoperto per caso, quando scopersi l'esistenza del sito jpc. Vidi quelle sinfonie a prezzo così allettante... 1 ora fa, Ives dice: Ecco, io non sapevo invece che Donizetti avesse scritto un'opera intitolata "Il Campanello" Ed è un piccolo gioiello, se si trovano cantanti in possesso dello spirito giusto! Ne ho recensita una rara edizione diretta da Ettore Gracis qualche annetto fa. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Grazie. Edizione a cui Giudici da ben 5 stelle! Direzione e cantanti ideali... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Dave's Faves: i dischi preferiti di Hurwitz. Repertorio francese per piano e fiati (Hexagon/Bridge). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Overtures "interessanti" e poco note. L'overture di Suppé dalle musiche di scena per "Mozart"(Naxos). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
giobar Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Anche io non ho mai avuto grandi frequentazioni con esecuzioni di Gary Bertini, a parte un po' di concerti radiofonici con le orchestre RAI di cui non ho un ricordo particolare e che testimoniavano un certo legame con l'Italia. Mi pare di non possedere nessun suo disco. I post seguiti al video di Hurwitz mi hanno quindi incuriosito e ho cercato di approfondire qualcosa su questo direttore. Prima cosa, il cognome. E' vero che Bertini è un nome d'arte in luogo del cognome originario Golergant. Ma la curiosità è che è un nome d'arte familiare, perché anche il padre si faceva chiamare Bertini, probabilmente in virtù del fatto che lui e la moglie erano parigini di adozione. E con questo cognome il futuro direttore fu spedito dopo la guerra dalla Palestina, in modo più o meno irregolare, a Milano per studiare al conservatorio. In rete c'è la foto della sua iscrizione in una classe di flauto col nome "Garry" (due r) Bertini e residenza a Selvino (BG), presso la famosa colonia "Sciesopoli" che ospitava bambini e ragazzi ebrei. http://www.sciesopoli.com/wp-content/uploads/2014/12/Gary-Bertini-Conservatorio-di-Milano_06.jpg Così spiega lo stesso Bertini, in una intervista, quella residenza: «Nell’inverno 1946, dalla Palestina venni inviato in Italia per la alyat hano’ar (l’immigrazione illegale di giovani sopravvissuti in Palestina, ndr). A Selvino, nelle montagne sopra Bergamo, una villa che nel periodo fascista era stata una colonia estiva, grazie all’interessamento del biologo milanese Gianluigi Gorini, un combattente antifascista, divenne luogo di ricovero per circa due o trecento bambini tra i dodici e i diciotto anni, profughi dall’Europa dell’Est. Sono stati mesi, anni straordinari. Gorini mi presentò al compositore Bruno Bettinelli, che mi fece studiare armonia e contrappunto. Due mattine alla settimana scendevo a Milano, dove ero iscritto al Conservatorio. Il resto del tempo lo trascorrevo con i ragazzi, che avevano quasi la mia età. Oggi non riesco a rievocare quelle esperienze, anche perché dopo circa due anni tornai in Palestina con l’ultimo gruppo di profughi e entrai subito nell’esercito per la guerra d’Indipendenza… Quello che mi è rimasto è il ricordo del contrasto e dell’unità tra le mie due vite: essere diviso tra la musica, il Teatro alla Scala con Vittore Veneziani, De Sabata, il ritorno di Toscanini, la prima dell’Elisir con Tito Schipa, Milano che dopo la guerra rinasceva, e questi ragazzi, traumatizzati da esperienze brutali, è stato per me fondamentale. Con molti di loro sono rimasto in contatto per tanti e tanti anni». Così si spiega, dunque, il forte legame con l'Italia (concluso, pochi mesi prima della morte, con gli ultimi concerti in qualità di direttore del Teatro San Carlo di Napoli). http://www.sciesopoli.com/wp-content/uploads/2014/12/1948-05-18-Garry-Bertini-dalla-scuola-UNRRA-Cadorna-di-Milano-a-Selvino.jpg Poi seguirono gli studi a Parigi, sempre con maestri illustri (Boulanger, Honegger, Messiaen...). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Wittelsbach Inviato Ottobre 18, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 18, 2022 Che storia! Nell'eclettismo di Bertini, ci metterei anche questa: Una vera golosità! Fa parte di quelle registrazioni captate per fare da colonna sonora a film prodotti in Germania, come la Traviata di Gardelli, il Rigoletto con Panerai... Questa mi pare fosse per una produzione di Ugo Gregoretti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Ives Inviato Ottobre 19, 2022 Segnalazione Condividi Inviato Ottobre 19, 2022 Primo volume della Boult Edition Decca (targata Eloquence edizione deluxe): la musica inglese. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
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