kraus Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Su consiglio di @giobar: Link to comment Share on other sites More sharing options...
glenngould Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 2 minuti fa, kraus dice: Esatto. Glenngould e me ti abbiamo risposto all'unisono Per una volta anche tu vai d'accordo con Glenn Gould, la magia del 2020 😃 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Devo dire che non ho ascoltato quasi niente, essendo molto depresso! 😮 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 7 minuti fa, Wittelsbach dice: Devo dire che non ho ascoltato quasi niente, essendo molto depresso! 😮 Allora può valere anche per te il suggerimento di dedicare un po' di tempo ad Hansel e Gretel? Link to comment Share on other sites More sharing options...
kraus Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 8 minuti fa, giobar dice: Allora può valere anche per te il suggerimento di dedicare un po' di tempo ad Hansel e Gretel? Può essere una buona idea: sono in ascolto da una mezzoretta e, per dirla con una definizione impropria, suona come un singspiel di fine '800, spigliatissimo e molto gradevole. 21 minuti fa, glenngould dice: Per una volta anche tu vai d'accordo con Glenn Gould, la magia del 2020 😃 Ma con Glenn Gould il compositore? A parte i suoi gusti musicali, per quanto riguarda molte esecuzioni sarei d'accordo con lui... Link to comment Share on other sites More sharing options...
dejure Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Proseguo il ciclo Bruckner/Jarvi con la terza sinfonia "Wagner". Mi piace molto la scelta di tempi così rapidi che rendono più fluide alcune sezioni delle sinfonie un po' stucchevoli. Immagino pagherà dazio nelle successive prove dove la carica meditativa crescerà esponenzialmente. Qualcuno ha sentito l'intero ciclo? A chi gradisce Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Edizione della Claves tutto sommato carina, ottimi solisti della Chamber Orchesta of Europe, solo che il suono è un pò troppo "duro" per i miei gusti, il continuo eccessivamente metallico e il fraseggio un pò meccanico. Alla lunga, approccio che può tediare. Link to comment Share on other sites More sharing options...
herlasser Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Lucijan Marija Škerjanc (12 preludi per pianoforte), compositore sloveno sconosciuto Link to comment Share on other sites More sharing options...
glenngould Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 1 ora fa, Wittelsbach dice: Devo dire che non ho ascoltato quasi niente, essendo molto depresso! 😮 Dispiace. Ti dedico questo che di solito ascolto in quei momenti: Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Arthur HONEGGER Sonata per violino solo Christian Ferras Link to comment Share on other sites More sharing options...
Persephone Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 On 28/12/2020 at 14:29, kraus dice: La rimetto sul vassoio porta-CD: @Persephone Primissima impressione proprio a istinto: un misto mare tra Schumann, Mendelssohn e Brahms (mi ci aggiunga anche un po' di Schubert, grazie), se si eccettua la parte finale del I movimento, dove il compositore fa sfoggio di putenza e viuleenza al massimo. Il secondo sembra l'estratto di un concerto per clarinetto; questo strumento contribuisce difatti considerevolmente alla narrazione del brano, peraltro molto placido, e tornerà in altri punti della partitura assumendo particolare rilievo. L'alternanza tra furia e contemplazione si ritrova sintetizzatissima nello Scherzo (di gran lunga il movimento più breve dell'opera), che comincia battagliero per poi infrangersi sul Trio molto più calmo e riprendere infine daccapo, come da prassi sinfonica. Si prosegue "di rendita" nel finale, con le folate di aggressività riservate però più che altro all'ultima fase del pezzo, dove si ha una sorta di crescendo generale. Data la tonalità di fa minore, mi sarei aspettato un eloquio di tipo beethoveniano, pesante (in senso buono) e ruvido; Bruckner la tratta invece come se fosse un si bemolle maggiore giusto un po' arroventato, con l'eccezione della prima metà dello Scherzo. Tempo del CD brilliantiano: Bruckner si dava da fare già agli inizi con le sue prove sinfoniche (anche se non si trattava affatto delle sue prime composizioni orchestrali; dunque era già bell'e che allenato), ma la 00 non dura più di una quarantina di minuti: per gli standard di questo autore è quasi un pezzo breve, ma la Profil avrebbe ben potuto occupare gli altri 40 min ca. restanti con qualche altra opera del Mistico, anziché lasciarci tra le braccia di John Cage una volta terminato il IV movimento. Mi metto in cammino seguendo i tuoi passi come si conviene ad ogni alpinista prudente e fedele al suo sherpa. Non avendo nulla da mettere sul vassoio porta cd ( i miei guadagni ultimamente sono molto simili a quelli della piccola fiammiferaia) mi devo accontentare del tube , riprodotto da cassa blue. Pertanto ho provato questa Del misto mare concordo con te su un certo sapore Brahamsiano ma non riconosco molto gli altri personaggi citati anzi....mi permetto di avvertire un leggerissimo accento alla Dvorak nell'ultimo movimento.....bada bene è solo un lieve ma piacevole retrogusto. Mi sarei aspettata anch'io certe atmosfere di Beethoven e Schubert ma qui nonostante l'ottima ed elegante struttura, manca quella cosa che ti afferra le budella e ti scuote dall'interno (Beethoven) e quella malinconia dolce e struggente che ti si insinua nel petto ( Schubert). Ip primo movimento è dotato di momenti di grande carica piuttosto espressivi e promettenti che però non mantengono , nonostante ci si aspetti qualcosa di sconvolgente. Forse le promesse vengono mantenute nel secondo movimento dove quel clarinetto ci regala , dopo le fatiche della scalata , la visione di un magnifico panorama che ripaga dalle irte cime affrontate con abnegazione e sudore della fronte. Quel clarinetto ci accarezza e languidamente ci commuove mentre ammiriamo la distesa dei monti davanti ai nostri occhi. Bello ....decisamente. Il terzo movimento è un breve suggello alla spedizione , per farci riposare in attesa di conquistare l'Anapurna o il Monte Kailash. Grazie Kraus Perdona la recensione buffa e magari irriverente che forse irritera' i Brukneriani. Persy 😁 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Persephone Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 Link to comment Share on other sites More sharing options...
kraus Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 39 minuti fa, Persephone dice: Mi metto in cammino seguendo i tuoi passi come si conviene ad ogni alpinista prudente e fedele al suo sherpa. Ossignùr, più che uno sherpa, nel caso in questione sono una guida turistica in un posto che non ha mai visitato prima 46 minuti fa, Persephone dice: Del misto mare concordo con te su un certo sapore Brahamsiano ma non riconosco molto gli altri personaggi citati anzi....mi permetto di avvertire un leggerissimo accento alla Dvorak nell'ultimo movimento.....bada bene è solo un lieve ma piacevole retrogusto. Sono andato un po' a tentoni, il disorientamento già fin dal primo ascolto (che credevo e speravo più agevole) è stato considerevole e i nomi sono usciti un po' a caso. Vediamo come gira con i prossimi dischi... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 29, 2020 Author Report Share Posted December 29, 2020 2 ore fa, Wittelsbach dice: Devo dire che non ho ascoltato quasi niente, essendo molto depresso! 😮 Come mai ? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Persephone Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 1 ora fa, kraus dice: Ossignùr, più che uno sherpa, nel caso in questione sono una guida turistica in un posto che non ha mai visitato prima Sono andato un po' a tentoni, il disorientamento già fin dal primo ascolto (che credevo e speravo più agevole) è stato considerevole e i nomi sono usciti un po' a caso. Vediamo come gira con i prossimi dischi... Proprio perché l'ascolto non è agevole bisogna procedere con una guida esperta 😁 Comunque si...vedremo come procede ... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Persephone Posted December 29, 2020 Report Share Posted December 29, 2020 3 ore fa, Wittelsbach dice: Devo dire che non ho ascoltato quasi niente, essendo molto depresso! 😮 Che succede ? Mi dispiace 😘😘😘😘 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 Heinrich SCHUTZ Storia del Natale SWV 435 Solisti vari Choeur de chambre de Namur La Fenice Jean Tubéry Il titolo completo è "Storia della gioiosa e benedetta nascita di Gesù Cristo, figlio di Dio e di Maria". Rispetto ad altre esecuzioni di oratori di Schutz, molto statiche e francamente assai noiose, questa di Tubéry si caratterizza per la vivacità e la partecipazione notevolissime dei solisti, anche nei lunghi recitativi secchi (bravissimo l'evangelista Hans-Jorg Mammel), e per la realizzazione ricca, fantasiosa e coloratissima del continuo. Bello. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 Non è nel corpus delle ultime messe, ma è il lavoro più lungo (1h) e poderoso (tante arie quasi di stampo operistico con appositi ritornelli e cori giubilanti) di Haydn in questo campo. Non mancano momenti più riflessivi (Benedictus) o di cupa profondità (Agnus Dei intonato dal basso). Bellissima edizione live dalla Frauenkirche di Dresda affidata a Immerseel e i suoi Anima Eterna (a ranghi davvero ridottissimi ma dal suono limpido ed incisivo) con un bel quartetto di voci. @Majaniello che chiedeva consigli hip per le messe haydniane. Questa ci sta senza dubbio. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 5 minuti fa, Ives dice: Non è nel corpus delle ultime messe, ma è il lavoro più lungo (1h) e poderoso (tante arie quasi di stampo operistico con appositi ritornelli e cori giubilanti) di Haydn in questo campo. Non mancano momenti più riflessivi (Benedictus) o di cupa profondità (Agnus Dei intonato dal basso). Bellissima edizione live dalla Frauenkirche di Dresda affidata a Immerseel e i suoi Anima Eterna con un bel quartetto di voci. @Majaniello che chiedeva consigli hip per le messe haydniane. Questa ci sta senza dubbio. Non sono mai stato a Dresda e dalla copertina del disco mi ha colpito l'imponenza e la bellezza della Frauenkirche. Sono andato perciò a cercare notizie e immagini, scoprendo che questo tesoro dell'arte tedesca fu distrutto dai bombardamenti inglesi del 1945 e rimase allo stato di rudere fino a dopo la riunificazione tedesca. L'iniziativa fondamentale per la ricostruzione, con una colossale opera di raccolta di fondi estesa a tutto il mondo, si deve al grande musicista sassone Ludwig Guttler, che grazie a questa impresa - andata a buon fine in poco più di dieci anni - mi sta ancora più simpatico. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ives Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 51 minuti fa, giobar dice: Non sono mai stato a Dresda e dalla copertina del disco mi ha colpito l'imponenza e la bellezza della Frauenkirche. Sono andato perciò a cercare notizie e immagini, scoprendo che questo tesoro dell'arte tedesca fu distrutto dai bombardamenti inglesi del 1945 e rimase allo stato di rudere fino a dopo la riunificazione tedesca. L'iniziativa fondamentale per la ricostruzione, con una colossale opera di raccolta di fondi estesa a tutto il mondo, si deve al grande musicista sassone Ludwig Guttler, che grazie a questa impresa - andata a buon fine in poco più di dieci anni - mi sta ancora più simpatico. Rimaneva poco e niente dell'originale, io la vidi dal vivo in costruzione, c'erano davvero solo cumuli di macerie e qualche muro. Fu completamente rifatta negli anni 2000. Credo sia stata finanziata anche da fondi americani e britannici in segno di riconciliazione. Da fuori appare abbastanza naturale, dentro è un pò posticcia, ma credo che l'effetto sia voluto. Dai numerosi video e CD è molto utilizzata come sala da concerto. La Carus ha una bella serie dedicata di musica sacra. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 Ludwig van BEETHOVEN Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 Royal Philharmonic Orchestra Hermann Scherchen Link to comment Share on other sites More sharing options...
glenngould Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 Tanti auguri al Maestro Bruno Canino: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Invalid Ovation Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 L'ottava di Schubert in B minore con Solti e la Wiener Link to comment Share on other sites More sharing options...
kraus Posted December 30, 2020 Report Share Posted December 30, 2020 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted December 30, 2020 Author Report Share Posted December 30, 2020 3 ore fa, glenngould dice: Tanti auguri al Maestro Bruno Canino: E suona pure una rarità! Auguri... --------- Paavone alle prese con Berg, una novità... piuttosto strana la disposizione degli archi, con i violoncelli al centro e i contrabbassi alla sinistra del direttore. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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