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Cosa state ascoltando ? Anno 2018


Madiel

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Dimitrij Shostakovich, Quartetto n. 13 in Sib minore, Quatuor Danel

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Quando, più di un anno fa, presi questa integrale, spinto da recensioni assai positive lette in rete, lo feci con un po' di titubanza, presumendo nelle solite esagerazioni. Già ad un primo ascolto mi dovetti ricredere, e questo cofanetto ha scalzato in pochissimo tempo quelli in mio oessesso con il Quartetto Fitzwilliam e coll'Emerson. Per me è stata una vera rivelazione, non mi aspettavo così tanto da questo allora (per me) sconosciuto e relativamente giovane quartetto belga. Ma qui - non vorrei essere preso per l'esser fin troppo teatrale - si può pure gridare al capolavoro. C'è tutto, un suono potente, tecnica, espressività. Eh, niente da dire, proprio bravi... dedico a chi gradisce ma vorrei pure sentire il parere di qualche espertone, p.e. @Madiel

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29 minuti fa, Snorlax dice:

Dimitrij Shostakovich, Quartetto n. 13 in Sib minore, Quatuor Danel

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Quando, più di un anno fa, presi questa integrale, spinto da recensioni assai positive lette in rete, lo feci con un po' di titubanza, presumendo nelle solite esagerazioni. Già ad un primo ascolto mi dovetti ricredere, e questo cofanetto ha scalzato in pochissimo tempo quelli in mio oessesso con il Quartetto Fitzwilliam e coll'Emerson. Per me è stata una vera rivelazione, non mi aspettavo così tanto da questo allora (per me) sconosciuto e relativamente giovane quartetto belga. Ma qui - non vorrei essere preso per l'esser fin troppo teatrale - si può pure gridare al capolavoro. C'è tutto, un suono potente, tecnica, espressività. Eh, niente da dire, proprio bravi... dedico a chi gradisce ma vorrei pure sentire il parere di qualche espertone, p.e. @Madiel

Ti ringrazio, ma non ho mai sentito questi dischi e non sono un espertone di Shostakovich (per mia fortuna :cat_lol:). Ricambio con l'ascolto di questo momento

 

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On 18/5/2018 at 15:07, il viandante del sud dice:

Alban Berg

Concerto per violino e orchestra "Alla memoria di un angelo"

1. Andante - Allegretto

2. Allegro - Adagio

Isabelle Faust, violino

Orchestra Mozart

Claudio Abbado

a @Ives, @Madiel, @zeitnote

Grazie mille! Gradisco molto, non conosco questa incisione, ma immagino la Faust molto a suo agio nel cesellare le pieghe intime di questa partitura.
Se cerchi un'edizione di questo concerto i cui suoni si elevano dritti alla sfera degli angeli, prova questa:
118883874.jpg

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2 ore fa, Snorlax dice:

Dimitrij Shostakovich, Quartetto n. 13 in Sib minore, Quatuor Danel

814YZVQZkSL._SL1400_.jpg

Quando, più di un anno fa, presi questa integrale, spinto da recensioni assai positive lette in rete, lo feci con un po' di titubanza, presumendo nelle solite esagerazioni. Già ad un primo ascolto mi dovetti ricredere, e questo cofanetto ha scalzato in pochissimo tempo quelli in mio oessesso con il Quartetto Fitzwilliam e coll'Emerson. Per me è stata una vera rivelazione, non mi aspettavo così tanto da questo allora (per me) sconosciuto e relativamente giovane quartetto belga. Ma qui - non vorrei essere preso per l'esser fin troppo teatrale - si può pure gridare al capolavoro. C'è tutto, un suono potente, tecnica, espressività. Eh, niente da dire, proprio bravi... dedico a chi gradisce ma vorrei pure sentire il parere di qualche espertone, p.e. @Madiel

È la mia edizione preferita, sbagli sempre le dediche :D vedi? Dici di essere prevedibile, ma io ti facevo più da Borodin quartet. 

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10 ore fa, Majaniello dice:

È la mia edizione preferita, sbagli sempre le dediche :D vedi? Dici di essere prevedibile, ma io ti facevo più da Borodin quartet. 

Ahah Maja, non ne azzecco una! Ma dai, con Brahms-Wand non ti è andata malissimo!😜

A parte gli scherzi, l'altra integrale che amo molto, è proprio quella dei Borodin. Ma devo dire che questa gli tiene testa senza problemi, tale è la bravura e la preparazione di ogni singolo membro del quartetto. E che suono! E quanti rischi intepretativi, in molti punti si percepisce che si spingono fino al limite, sembra quasi che vi sia la frenesia di una esecuzione dal vivo. La lettura poi dell'ultimo quartetto, la trovo magistrale, io sinceramente, tra quelle che conosco, non ne ho trovato uguali, per come riescono a coniugare una sorta di gelida ieraticità e tensione narrativa.

Mi sono piaciuti così tanto, che vorrei sentirli alle prese con altri grandi classici, magari, ci spererei tanto, Beethoven Ho visto che sul tubo c'è qualcosina, e pure qualche loro intervista, e si capisce subito di come siano dei musicisti intelligenti e raffinati. E se il livello rimarrà sempre questo, potrebbero di diritto entrare nella cerchia ristretta dei grandi quartettisti.

Comunque, sperando di azzeccare, stavolta ti dedico: Dimitrij Shostakovich, Sinfonia n. 14, G. James, A. Vinogradov, Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Vassilij Petrenko

41H9cSsLyWL.jpg

...anche questa mi è piaciuta molto, e la trovo uno dei goielli del progetto di Petrenko, e spero che anche tu, come me, ne condivida i grandissimi meriti!

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61U+gXGBy-L.jpg

Kars aveva inciso negli anni '70 alcuni buoni dischi per la Decca (Mozart, Schubert, Messiaen...) e sembrava avviato verso una carriera di livello internazionale. Poi, però, si fece prete cattolico. Qui lo ritroviamo live nel 1976 nella sala piccola del Concertgebouw di Amsterdam alle prese con l'amato Messiaen: il suono è più che accetabile per un documento d'archivio come questo che restituisce a buon livello tutta la maestria tecnica, la potenza, la delicatezza e il calore del pianismo di Kars, qui immortalato nel momento di massima qualità e comunicazione.

https://www.avvenire.it/agora/pagine/messiaen-kars-musica-teologia-padre-compositore

@il viandante del sud

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Primo ascolto:

chan10957.jpg

edit: mi aspettavo qualcosa di più... Evocations è un po' una sbobbetta impressionista, fatta bene e con bei momenti - perchè Roussel è un grande - però... era solo il 1912!

 

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Il chitarrino le suonerò..siiiì...

PS: Giuseppe Antonio Brescianello, con la sua spiccata originalità, fu musicista di prima grandezza. Ascoltate questo disco, per esempio:
51Po8FmkyDL.jpg

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Schoenberg: Moses und Aron, 2° atto

Solti

A tutti coloro che considerano i libretti di Wagner come "letteratura" (sorry, oggi ho lo sghignazzo facile :cat_lol:)

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On 18/5/2018 at 15:27, Madiel dice:

Berg ? :huh: Viandante sta bene ? :cat_lol:

Post di prova, vediamo se tutto funziona...

Intanto ricambio con un Copland di terza mano:

https://youtu.be/nOFoq3j4XPo

:D Berg lo "frequento" da un po' e quel concerto, per quanto ascoltato poche volte, ha sempre avuto una fascinazione particolare per me, non so forse perché è il momento di trapasso tra un mondo in decadenza e un mondo - ancora incerto - che verrà.

On 19/5/2018 at 22:06, zeitnote dice:

Grazie mille! Gradisco molto, non conosco questa incisione, ma immagino la Faust molto a suo agio nel cesellare le pieghe intime di questa partitura.
Se cerchi un'edizione di questo concerto i cui suoni si elevano dritti alla sfera degli angeli, prova questa:
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L'edizione che ho ascoltato è in allegato, assieme al concerto di Beethoven, ad una rivista di settore questo mese. Diciamo che al momento è sufficiente :D

E' una delle ultime incisioni di Abbado, di un nitore "matematico". Pensa che questa incisione mi ha fatto rivalutare il Concerto di Beethoven, che non è (era?) tra i miei pezzi preferiti scritti dal genio bonnense.

 

12 ore fa, Ives dice:

61U+gXGBy-L.jpg

Kars aveva inciso negli anni '70 alcuni buoni dischi per la Decca (Mozart, Schubert, Messiaen...) e sembrava avviato verso una carriera di livello internazionale. Poi, però, si fece prete cattolico. Qui lo ritroviamo live nel 1976 nella sala piccola del Concertgebouw di Amsterdam alle prese con l'amato Messiaen: il suono è più che accetabile per un documento d'archivio come questo che restituisce a buon livello tutta la maestria tecnica, la potenza, la delicatezza e il calore del pianismo di Kars, qui immortalato nel momento di massima qualità e comunicazione.

https://www.avvenire.it/agora/pagine/messiaen-kars-musica-teologia-padre-compositore

@il viandante del sud

Messiaen! Ti dico grazie del pensiero, questo compositore è per me un enigma. Ho ascoltato pochissimo e diciamo che non posso al momento esprimere qualsivoglia giudizio estetico. Mi sono ripromesso di approfondirlo più in là , per quanto la Turangalila ascoltata molto tempo addietro mi lasciò una buona impressione.

Adesso:

Joaquín Turina: Piano Quartet Op. 67; Piano Quintet Op. 1; Piano Sextet Op. 7

Quartetto per piano, op. 67

@giobar, @Majaniello, @Nitriero Cavalleone, @Snorlax

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On 21/5/2018 at 19:28, Majaniello dice:

le discussioni su Wagner mi sfiancano.... Ligeti, concerti:

41tsJ4GFMuL._SS500.jpg

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dedica @zeitnote, per riappacificarci sotto l'albero del modernismo....

Grazie. Due bellissimi dischi, specie il primo che mi sta molto a cuore.

Quanto a Wagner e Freud, credo che la discussione (per chi è interessato: thread "Bruckner") corresse lungo il filo di un equivoco. Per me in Wagner si ritrova la messa in scena - più o meno consapevole, ma senza tanti veli - di quelle dinamiche e costellazioni psichiche, nascoste e innominabili, che saranno tematizzate in maniera esplicita per la prima volta da Freud all'interno di un campo del sapere. I personaggi wagneriani sono pulsionali, cioè fondamentalmente agiti da un fascio di forze che provengono da aree della nostra psiche fuori dal diretto controllo della coscienza vigile. Il fatto che per fare ciò si serva della narrazione e trasfigurazione mitica (o della fabula) è interessante poiché è un metodo cui ricorrerà lo stesso Freud. Tu, invece, insisti più sulla psicoanalisi in quanto "clinica", ovvero in quanto pratica e processo di cura (the dangerous method) che libera il soggetto dai suoi demoni. Ecco, non è certo mia intenzione sdoganare l'idea che Wagner fosse un terapeuta o un analista ante-litteram, anzi era lui che ne avrebbe avuto bisogno, ma per sua fortuna era la sua arte la sua "(auto)analisi".
Quanto all'intreccio di amore e morte (riguardo alle tue notazioni sul Tristano) in psicoanalisi ti suggerisco di rileggere quel piccolo testo pazzesco di Freud che è "Al di là del principio del piacere".

Adesso ascolta, purtroppo con audio precario, la meravigliosa Partita XV di Brescianello:

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