superburp Posted May 17, 2018 Report Share Posted May 17, 2018 Rossini, Armida (Scimone). A Niello, Pink, Wittel, giordano, Nitriero ed al viandante. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 Grossa delusione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giordanoted Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 13 minuti fa, Majaniello dice: Grossa delusione. Piatta? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 20 ore fa, Majaniello dice: Un grande classico della discografia mahleriana, che ovviamente controdedichiamo a @Snorlax, che potrà saggiare la perfezione artistica e tecnica di certi direttori russi. Dedica anche a @Wittelsbach. Trattasi del live ad Amsterdam. Ora, non so voi come la pensate, ma il problema di Kondrashin per me erano le rozze orchestracce sovietiche (quelle che piacciono a Witt, scommetto), perchè poi non si spiega chè col Concertgebouw suonava così raffinato. Benchè il mio riferimento per questa sinfonia rimanga Bernstein anni '60 (sì, così centrifugo, affastellato di emozioni, pseudo-poli-stilista, chè Mahler questo è, nel bene e nel male), quest'esecuzione è in perfetto equilibrio fra il romanticismo di Barbirolli e il modernismo del Rosbaud poco sopra (pure eccellente, benchè in qualità audio più scadente). Un po' sotto stanno Ozawa e Tilson-Thomas, che ascoltai anni fa su suggerimento forumistico. Non ho ascoltato Gielen, che immagino sarà vicino a Rosbaud (stessa orchestra, peraltro). Ecco Snorly, ti lamentavi tanto di qualche mancata ristampa di Jochum, ma che fine hanno fatto tutti i live Kondrashin-Concertgebouw un tempo pubblicati da Philips? (neanche tutti invero). Aspettiamo il cofanetto anche di quelli. Certo che il discorso su Jochum ti è rimasto proprio sullo stomaco! Lasciami un momento di pace!😜 Ci andrei molto più cauto nello sparare contro le orchestre sovietiche. Tra l'altro proprio con una di queste Kondrashin ci ha lasciato una delle più belle integrali delle sinfonie di Shostakovich, che spero prima o poi la Melodiya riproponga ad un prezzo decente. Caro Maja, le orchestre sovietiche avevano un suono del tutto particolare - che oggi non si ritrova più del tutto, dato il tentativo di queste di uniformarsi con un timbro più "occidentale", tentativo spesso non del tutto riuscito - che funzionava alla grande con un certo tipo di repertorio. Le orchestre più affini a queste, curiosamente, erano quelli francesi, vedi l'evidente vibrato degli ottoni, anche dei corni, il suono chiarissimo e penetrante dei legni, con la differenza che i russi dalla loro potevano vantare un impasto degli archi più corposo rispetto alle rispettive compagini francesi. Interessante notare da questo punto di vista il lavoro che fece in Francia Igor Markevitch con l'Orchestre Lamoureux di Parigi, che quando eseguiva certi autori, con un suono così barbaro e potente, ma capace di molte inflessioni, sembrava trasmettere direttamente dalla Piazza Rossa. Il suono delle orchestre sovietiche era un suono per tutte le stagioni? Evidentemente no. Ma una cosa che rimpiango dei tempi passati è il carattere delle orchestre, che oggidì - tranne qualche rarissimo caso - è venuto uniformandosi. Ovviamente c'erano orchestre che potevano dare il massimo con tutto il repertorio - vedi il da te citato Concertgebouw - ma ascoltati questo Rimskij d'annata, e dimmi se riesci a pensare una esecuzione più esaltante di questa, merito sicuramente di Svetlanov, ma anche del suono di queste tanto "rozze" orchestre sovietiche: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 1 minuto fa, giordanoted dice: Piatta? E secca, oltre i limiti dell'irritante. Il mio riferimento (semi)-hip è Ibragimova-Jurowski/OAE (Hyperion), ed. traditional la mia vecchia Mullova-Marriner (Philips). Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 1 ora fa, Snorlax dice: Certo che il discorso su Jochum ti è rimasto proprio sullo stomaco! Lasciami un momento di pace!😜 Tranquillo, che con l'800 ho esagerato in questi giorni e mi sono sfiancato... ora torno al '900 dove non c'è il rischio di sovrapporci Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 7 minuti fa, Majaniello dice: E secca, oltre i limiti dell'irritante. Il mio riferimento (semi)-hip è Ibragimova-Jurowski/OAE (Hyperion), ed. traditional la mia vecchia Mullova-Marriner (Philips). Una volta sul tubo c'era l'esecuzione pazzesca (forse l'unica oggi possibile, accettabile) di Theodor I der Kühne insieme a lei, la musa fatta di pura energia e rarefatta delicatezza, Patricia Kopatchinskaja. Peccato non ci sia più. Ecce, almeno, il promo: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 14 minuti fa, zeitnote dice: Una volta sul tubo c'era l'esecuzione pazzesca (forse l'unica oggi possibile, accettabile) di Theodor I der Kühne insieme a lei, la musa fatta di pura energia e rarefatta delicatezza, Patricia Kopatchinskaja. Peccato non ci sia più. Ecce, almeno, il promo: Eh non si capisce molto... peccato. Non pensavo suonasse anche musica romantica... ah no, vedo che ha registrato pure Tchaikovsky con Teodoro. Vabè, ho vinto questo concerto allora: Heinrich I. Franz Biber - Sonata La Battalia George Crumb - Black Angels Arthur Honegger - Symphonie Nr. 2 John Cage - Living Room Music Wolfgang A. Mozart - Violinkonzert in A-Dur KV 219 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 On 15/5/2018 at 23:57, Majaniello dice: Allora puoi aggiungere van Kempen, Kempe (non solo per Strauss), Munchinger (un'integrale schubertiana dimenticata), e persino qualcosa di Masur (la prima e meno nota integrale mendelssohniana, bellissima). Sicuro ce ne sono altri... Volentieri, avevo giusto scoperto per puro caso quelle cose di Munchinger e credevo fossero delle pure curiosità etnografiche, tipo la Quarta di Bruckner fatta da Karl Richter. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 Mendelssohn: Scozzese, Ebridi ed estratti dal Sogno di una notte di mezza estate London Symphony, Peter Maag Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wittelsbach Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 On 16/5/2018 at 18:33, Snorlax dice: Vorrei saperne qualcosa ed aver ascoltato le orchestrazioni di Funtek (precedente di qualche mese a Ravel!) e Caillet, ma mi mancano, forse @Madiel ci può venire in soccorso? Link to comment Share on other sites More sharing options...
il viandante del sud Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 23 ore fa, Majaniello dice: Vabè questa è una sfida... è che non ho più tempo al momento, ascolto l'incipit... i primi minuti sembrano Brahms+Elgar... non peggio di altri più famosi di lui, anzi. 23 ore fa, giordanoted dice: E certo che è una sfida. Ecco, ascolto del primo movimento finito, del resto l'atmosfera si è guastata perché è partita la pubblicità di spotify che mi invita a fare "un salto a Malta" (e che ci vuole?). Vi dirò "manco male". Pensavo molto, molto peggio. Non che mi sia restato nulla di memorabile, un pastone di ingredienti brahmsiani ma meno virile, meno teutonico, diciamo un Brahms dell'ultimo periodo clarinettistico-crepuscolare riversato in stampo sinfonico. Almeno comunque si risparmia le fanfare, i motti, le marce solenni di Elgar e le finte complessità di Vaughan Williams. Musica chiara, idee abbastanza logiche, non ci si annoia nemmeno perché quasi non ci si bada. E ora, come promesso, a giugno ascolterò il secondo mvt. e vi saprò dire. Arrivederci Parry. Molto tempo fa ascoltai in radio un poema sinfonico del Sig. Parry che mi piacque in particolar modo, eccolo: a voi due e Superburp (che ringrazio per la dedica rossiniana) Link to comment Share on other sites More sharing options...
il viandante del sud Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 Alban Berg Concerto per violino e orchestra "Alla memoria di un angelo" 1. Andante - Allegretto 2. Allegro - Adagio Isabelle Faust, violino Orchestra Mozart Claudio Abbado a @Ives, @Madiel, @zeitnote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted May 18, 2018 Author Report Share Posted May 18, 2018 22 minuti fa, il viandante del sud dice: Alban Berg Concerto per violino e orchestra "Alla memoria di un angelo" 1. Andante - Allegretto 2. Allegro - Adagio Isabelle Faust, violino Orchestra Mozart Claudio Abbado a @Ives, @Madiel, @zeitnote Berg ? Viandante sta bene ? Post di prova, vediamo se tutto funziona... Intanto ricambio con un Copland di terza mano: https://youtu.be/nOFoq3j4XPo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madiel Posted May 18, 2018 Author Report Share Posted May 18, 2018 Petrassi: Partita per orchestra Orchestra del Teatro Regio di Torino, Noseda Forse la parte migliore del cd, anche se la direzione è un tantino nervosa per i miei gusti. Preferisco un tocco maggiormente eroico e sanguigno. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 On 17/5/2018 at 07:44, Majaniello dice: Ricordo delle registrazioni dove l'orchestra suonava proprio male... Forse è la Bern Symphony orchestra... Boh Non le riascolto da tempo, ma non ricordo che le sinfonie di Schubert con Maag siano afflitte da pecche orchestrali così significative da pregiudicare la resa complessiva delle interpretazioni. Del resto, la Philharmonia Hungarica (ormai sciolta da anni) era in generale una buona orchestra e fu diretta da ottimi direttori che garantivano la qualità esecutiva e non avrebbero accettato di mettersi a capo di una banda di dilettanti. Stavo inviando questo post ieri pomeriggio quando...puff: forum in manutenzione. Fortuna che con l'aggiornamento non è stata azzerata la memorizzazione delle bozze (in realtà non ho ben capito se questa memorizzazione avviene sul sito o sul mio pc...) Link to comment Share on other sites More sharing options...
Majaniello Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 1 ora fa, giobar dice: Non le riascolto da tempo, ma non ricordo che le sinfonie di Schubert con Maag siano afflitte da pecche orchestrali così significative da pregiudicare la resa complessiva delle interpretazioni. Del resto, la Philharmonia Hungarica (ormai sciolta da anni) era in generale una buona orchestra e fu diretta da ottimi direttori che garantivano la qualità esecutiva e non avrebbero accettato di mettersi a capo di una banda di dilettanti. Stavo inviando questo post ieri pomeriggio quando...puff: forum in manutenzione. Fortuna che con l'aggiornamento non è stata azzerata la memorizzazione delle bozze (in realtà non ho ben capito se questa memorizzazione avviene sul sito o sul mio pc...) Possibile che mi confonda con l'integrale di Felix. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nitriero Cavalleone Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 On 17/5/2018 at 16:50, superburp dice: Rossini, Armida (Scimone). A Niello, Pink, Wittel, giordano, Nitriero ed al viandante. Grazie Burpo, Rossini ci sta sempre bene Ricambio con un riascolto degli estratti dal Boris Godunov con Martti Talvela dal cd della BIS recentemente acquistato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted May 18, 2018 Report Share Posted May 18, 2018 Joseph HAYDN Sonate Hob. XVI 48-52 Andreas Staier, fortepiano Link to comment Share on other sites More sharing options...
Antiphonal Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 Buona Giornata a tutti gli amici e a tutte le amiche ForuMattinieri/e con i Concerti per Violino e Orchestra di J.S.Bach: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nitriero Cavalleone Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 ANTONIO VIVALDI - I 3 Concerti per ottavino e archi + altre composizioni di JOHANN SEBASTIAN BACH - C.P.E. BACH Gunilla von Bahr, ottavino e flauto Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 Johannes Brahms, Sinfonia n. 1 in do minore, Chicago Symphony Orchestra, Gunter Wand ...a @Wittelsbach, @Majaniello e @giordanoted! Link to comment Share on other sites More sharing options...
giobar Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 Johann Sebastian BACH Oratorio di Pasqua BWV 249 Barbara Schlick - Kai Wessel James Taylor - Peter Kooy Collegium Vocale Gent La Chapelle Royale Philippe Herreweghe Breve ma meraviglioso. Alcuni momenti - sinfonia iniziale, aria del soprano e aria del tenore - sono, secondo me, fra le tante vette della produzione bachiana. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giordanoted Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 1 ora fa, Snorlax dice: Johannes Brahms, Sinfonia n. 1 in do minore, Chicago Symphony Orchestra, Gunter Wand ...a @Wittelsbach, @Majaniello e @giordanoted! Grazie caro, non conosco questa edizione. Della prima di Brahms a me piace molto la poderosa, drammatica interpretazione di Giulini con la Los Angeles Philharmonic. Poi ci sarebbe anche un live di Stokowski con la LSO mi pare, che invece è un saggio di puro virtuosismo sonoro, ma a suo modo molto bella anch'essa. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Snorlax Posted May 19, 2018 Report Share Posted May 19, 2018 2 ore fa, giordanoted dice: Grazie caro, non conosco questa edizione. Della prima di Brahms a me piace molto la poderosa, drammatica interpretazione di Giulini con la Los Angeles Philharmonic. Poi ci sarebbe anche un live di Stokowski con la LSO mi pare, che invece è un saggio di puro virtuosismo sonoro, ma a suo modo molto bella anch'essa. Ebbè, hai detto poco, le amo anch'io entrambe. La Prima di Giulini poi, secondo me, è superiore persino al successivo remake con i Wiener Philharmoniker. La Prima di Stokowski proviene da un elettrizzante concerto tenuto in onore del 90 compleanno del direttore inglese, commemorante anche i 60 anni di attività con la London Symphony Orchestra, di cui si riproproneva, il programma, per l'appunto del 1912. Comunque quella Prima oltre che essere un saggio di virtuosismo sonoro, è anche una lezione spiente sull'uso del rubato, di cui il direttore inglese fa un uso spettacolare, forse elettrizato pure lui dal clima irripetibile di quel concerto. Comunque se ti capita, dai un'ascolto a questa Prima di Wand, come al solito impeccabile e rispettosa, ma quello che fa godere, è l'impasto orchestrale perfetto come pochi, dato che il direttore tedesco, in una delle sue pochissime gite fuoriporta, aveva chiesto una quantità sbalorditiva di ore di prova ad una orchestra di 1^ classe come quella di Chicago... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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