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Cosa state ascoltando ? Anno 2016


Madiel

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Guest zeitnote
54 minuti fa, Madiel dice:

ahah, questa me la segno :lol: Avevo bisogno di un po' di sano umorismo con questo caldo appiccicoso :D

 

Sono all'ascolto del secondo volume, decisamente preferibile al primo. Fino a questo punto (sono al 3° mv.), trovo - ad esempio - Die Brautwahl una gemma di orchestrazione e teatralizzazione musicale.

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Repertorio infine romantico ...sdolcinato quello della pianista nippo-svedese Fuzjko Hemming... ma infine con mio soprassalto all'ascolto (occasionale in rete)...: il tocco è singolare, asciutto d'una particolare definizione con riflessi luminosi: non vedo l'ora di sentirla in Scarlatti.

Cofanetto alla carriera "Masterpieces of Piano" 6 CD Box Set Domo Records DMR 73179 (ASIN:B0081XO6Q2).

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Albéric MAGNARD
Sinfonia n. 4 in do diesis minore op. 21

Malmo Symphony Orchestra
Thomas Sanderling

Bello il primo movimento, dall'inizio suggestivo e misterioso e dallo sviluppo dal sapore cinematografico ante litteram (l'opera risale al 1913, quando la colonna sonora invalsa a partire dalla fine degli anni '30 ancora non esisteva).

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5 ore fa, zeitnote dice:

Sono all'ascolto del secondo volume, decisamente preferibile al primo. Fino a questo punto (sono al 3° mv.), trovo - ad esempio - Die Brautwahl una gemma di orchestrazione e teatralizzazione musicale.

se togliamo la Geharnische Suite, lavoro minore e oggi dimenticato, gli altri pezzi nel cd sono tutti importanti (solo sulla Berceuse hanno scritto infiniti studi). Sarabande et Cortège fanno parte del capolavoro teatrale di Busoni, il Doktor Faust. Tanzwalzer e Il Concertino per clarinetto sono lavori deliziosi, forse di un neoclassicismo un po' frigido, ma se eseguiti come si deve rivelano un certo fascino. La musica di Busoni, in effetti, è sempre molto elaborata nella sua apparente linearità e richiede un certo impegno da parte dell'ascoltatore. Sembra spoglia e costruita su una materia minima, sempre molto cerebrale nel trattamento polifonico delle parti. A volte sembra una via di mezzo tra Bach e Mozart in salsa post romantica. Concede poche soddisfazioni immediate perché manca una orchestrazione ricca e densa. Busoni scriveva tutto tra le righe.

Die Brautwahl è operina noiosa e prematura, una trama geniale che solo a tratti viene sviluppata a dovere dall'autore. Non aveva ancora le capacità per trattare un soggetto di quel genere. La suite orchestrale, però, non la ricordo proprio, magari è anche migliore dell'opera.

Invece, ho poca considerazione di Reger. Era un accademico alla massima potenza. Capace di tutto sulla carta, ma nell'atto pratico la musica veniva meno. Buono per lo studio, niente di più. Per me non era un "creatore".

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Max Reger

 

Bunte Blätter, op. 36

1. Humoreske. Vivace assai

2. Albumblatt - Andantino

3. Capriccietto - Vivace assai

4. Reigen - Allegretto grazioso

5. Gigue - Vivace assai

6. Elegie - Andantino sostenuto (ma non troppo)

7. Valse-Impromptu - Con moto

8. Capriccio - Vivace assai

9. Reverie - Andante con espressione

 

Markus Becker, piano

Deliziose queste miniature pianistiche, che, pur essendo prossime alla Salonmusik, rivelano un gusto di affabile colloquialità.

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1 ora fa, superburp dice:

Addirittura? A me sembra molto bravo il solista.

Proviamo questa (che ho già ascoltato una volta):

se non mediocre, direi almeno moscia. On line mi pare di aver visto di meglio, anche come bravura dell'arpista.

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4 ore fa, Flaux dice:

Per chi non l'ha capito o semplicemente non ha letto i suoi ultimi post nel topic Chopin (pianoforte), Flaux ci lascia e ci saluta. Nel ringraziarla per la sua presenza e per la sua capacità di approfondire i temi e di stimolare il dialogo, ascolto qualcosa che, credo, gradirà :bye:

Fryderyk CHOPIN
24 Preludi op. 28

Vladimir Sofronitzky, pianoforte

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Io sono in piena estate wagneriana e sto attingendo da questo scrigno di tesori:

 

Wagner_Singers.gif

 

Adesso c'è la favolosa Varnay in un duetto dal primo atto del Tristan, la scena della maledizione (incisioni del '58 di scene varie con l'orchestra della radio bavarese diretta da tal Hermann Weigert - p.s. scopro ora che era il marito della Varnay). Il duetto è con Hertha Toepper che fa Brangaene. La voce della Varnay, restituita al meglio dall'ottimo remastering, è un miracolo anche se forse nel '58 non era più alla sua acme. Ma in studio non patisce la stanchezza della recita, e si sente. Una voce che sta su come pilastri di travertino.

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