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Cosa state studiando....??


Chopin25

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Guest bradipoalpiano
il mio programma non è cambiato di una virgola:

-soliti preludi e fughe (sono a quota 14 adesso yuhu! :D)

-soliti studi di clemnti (quota 12 yuhu :D)

-sonata op.26 di beethoven (ancora da leggere il quarto tempo, 1°, 2° e 3° a posto)

-scherzo di chopin (ok ok ok ok ok ok ok :D:D:D:D:D )

-capriccio di brahms (da leggere)

-studi moderni (?quali??????)-vari preludi di debussyyyy

speriamo bene, 'sto settimo anno lo vedo tosto :S

Ligeti :wub:

Ammazza, che lotte e che pianti per arrivare in do maggiore, mortacci a Schubert e a quel che c'aveva addosso <_<

Questa battuta me la voglio sposare: :heart:

ammoremiotessoroschuberwl5.jpg

E ora Wam, sìììì, che felicità, come perdere completamente la testa in una giornata...

molto bello quell'improvviso :rolleyes:

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Guest sPaCeMaN
MAYDAY MAYDAY MAYDAY.

Dichiaro emergenza: ho cominciato a leggere ravel e mi è venuta una sincope. Dopo una pagina e mezzo di "une barque" mi sono venuti gli occhi indipendenti come i camaleonti.

Chiunque abbia studiato i miroirs, e in particolare "une barque sur l'ocean" e "alborada del gracioso", se ha un briciolo residuo di pietà umana, mi contatti con qualunque mezzo, ho bisogno di qualche indicazione di studio, anche se fosse correlata alla pura esperienza personale non ha importanza. Devo uscire dall'impasse: il Maestro mi ha detto "leggiteli per natale", ma se mi muovo come ho fatto ieri, glieli faccio sentire a natale 2010.

Non mi muovo e aspetto i soccorsi.

Non so quanto ti possa servire questo parere, ma spero che sia utile. Di ravel io ho letto spesso scarbo e all'inizio avevo la tua stessa sensazione, poi ho capito che per me è molto più difficile da leggere con gli occhi che da "leggere" con le mani, quindi si tratta di fare tante letture, capire che suono deve emettere ogni singola battuta, ascoltando il brano con lo spartito davanti, perchè altrimenti in quel mare (anzi, in quell' "océan", mo ci vuole) di note ti ci perdi. Anche le due o tre volte che ho sfogliato une barque sur l'océan ho notato molti passaggi più difficili da leggere con gli occhi che con le mani. Ovviamente studiare un brano, come nel tuo caso, è cosa ben diversa dal leggerselo per lo sfizio di farlo, però credo che imparare i movimenti delle mani a memoria possa essere anche un buon inizio per studiarlo.

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Grazie Spaceman....

Hai ragione, perchè il problema è proprio decifrare i passaggi. Il risultato di un'armonia non convenzionale con tutte quelle alterazioni, tra quelle in chiave e quelle transitorie, è da impazzire... aggiungi che l'architettura non è certo semplice, perchè si basa su più piani sonori sostenuti da un continuo arpeggio delal sinistra.... Questo rende di una difficoltà bestiale "afferrare" la struttura del brano nella sua interezza, quindi mi sa che seguirò il tuo consiglio di ascoltarlo con lo spartito in mano. Dopodiché ci sono dei passaggi tali che non credo che basti decifrarli.... mi sembrano anche piuttosto impegnativi, soprattutto quegli arpeggi con la sinistra.... per esempio, tu cosa faresti, li divideresti tra le due mani, o tenteresti di farli tutti con la sinistra per avere un colore più uniforme?

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Guest sPaCeMaN
Grazie Spaceman....

Hai ragione, perchè il problema è proprio decifrare i passaggi. Il risultato di un'armonia non convenzionale con tutte quelle alterazioni, tra quelle in chiave e quelle transitorie, è da impazzire... aggiungi che l'architettura non è certo semplice, perchè si basa su più piani sonori sostenuti da un continuo arpeggio delal sinistra.... Questo rende di una difficoltà bestiale "afferrare" la struttura del brano nella sua interezza, quindi mi sa che seguirò il tuo consiglio di ascoltarlo con lo spartito in mano. Dopodiché ci sono dei passaggi tali che non credo che basti decifrarli.... mi sembrano anche piuttosto impegnativi, soprattutto quegli arpeggi con la sinistra.... per esempio, tu cosa faresti, li divideresti tra le due mani, o tenteresti di farli tutti con la sinistra per avere un colore più uniforme?

Parli degli arpeggi iniziali? Comunque, in molti punti penso siano fondamentali l'equilibrio e il tocco della mano sinistra per rendere l'idea del mare, quindi mi sa che dividere degli arpeggi tra due mani significhi complicarsi la vita: secondo me una volta acquisita un po' di sicurezza riguardo i movimenti della sinistra, troverai più agevole suonare la melodia con una sola mano.. o almeno a me è successo quasi sempre così !

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Bene bene B)

'Sta notte ho sognato che facevo una lunghissima (più di due ore) lezione con una mia vecchia insegnante (non quello attuale, né quella che mi ha portata al quinto, ma la PRIMA prof che ho avuto) la quale mi illustrava alcuni punti della ballata (due, di preciso) sui quali normalmente non avevo concentrato tutte le mie forze, cioè due passaggi che prima mi "scorrevano" come dire, non li consideravo focali, e mi spiegava dettagliatissimamente come studiarli e che suono rendere. Stavamo quasi un'ora su uno di questi due, mi faceva continuamente provare a suonarlo, cercando il giusto suono, e non le andava mai bene, io ero addirittura STUFA a un certo punto (cosa che di solito NON capita mai a lezione, a nessun tipo di lezione) da quanto insisteva, finché a un certo punto stavo per arrendermi e mi dicevo mentalmente "vabbè dai Varsavia fai un ultimo tentativo" e in quel momento di "pseudo" resa del cervello il suono tanto agognato finalmente riusciva.

Inutile dire che oggi pomeriggio mi sono schiantata sul piano a provare a mettere in pratica tutti quegli accorgimenti che nel sogno quasi consideravo inutilmente esagerati: COME NON DETTO!!! Studiando a quel modo (come ho sognato) ora un passaggio che prima stentavo mi viene pulito, e l'altro ha decisamente un colore diverso!!!

'Sti sogni a volte tornano utili B)

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Guest sPaCeMaN
Riuscite a darmi una mano a mettere una diteggiatura decente alla sinistra in modo da legare?

Io non ho trovato di meglio che 13, 12, 13, 145 ma mi fa abbastanza schifo...

(Carlo, -e altri - è l'improvviso op. 142 1, battuta 108)

schubertimprovvvh3.jpg

E' senza alterazioni in chiave?

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Riuscite a darmi una mano a mettere una diteggiatura decente alla sinistra in modo da legare?

Io non ho trovato di meglio che 13, 12, 13, 145 ma mi fa abbastanza schifo...

(Carlo, -e altri - è l'improvviso op. 142 1, battuta 108)

schubertimprovvvh3.jpg

Secondo me non puoi legare, la cosa più sensata è cercare di mantenere il legato almeno a due a due, per cui io metterei 13 24 12 145.

E' senza alterazioni in chiave?

quattro bemolli

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Io ho un problema in una parte dell'allegro agitato dell'improvviso op 66.

Quando viene questo tipo di disegno:

choplb8.jpg

non riesco a renderlo omogeneo e fludio, e neanche a rendere bene la differenza di suono e vigore tra la prima note e le altre tre (stesso discorso quando nel disegno l'accento si sposta alla seconda nota).

Le varianti che ho fatto sono state: croma puntata semicroma e viceversa, 2 crome 2 semicrome e v., fermata su ogni nota del gruppo di 4( _ | | | ; | _ | | ; | | _ | ; | | | _ ), 4 lunghe 4 veloci e v. , unire la quartina in un accordo, separare la prima dall'accordo delle ultime tre accentuandola: minima semiminima e v.

Poi varianti di metronomo fino a 152, eppure ogni quartina è sempre un po' irregolare. Voi come avete risolto?

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A 111:

Secondo me se tu ci arrivi con le mani puoi fare: 1-2, 1-3, 3-5, 1-2-4. E' arduo e bisogna essere rapidissimi a voltare l'ultimo accordo mantenendo lo stesso tipo di suono, però rende (se madre natura ti ha fatto le mani grandi). Oppure puoi lavorare sul suono, come quando si cercano di legare passaggi con note molto distanti...ah, infine da ultimo (ma non lo consiglio mai perché io ci sono avvezza ma in genere mi è stato detto che è meglio evitare questi artifici :ph34r: ) se il tempo te lo consente (ovvero se non è troppo veloce) puoi operare un'astutissima sostituzione: 1-2, 1-3, 2-4: poi il 4 diventa 3, e infine 1-4-5. Ti avverto che è difficile : O Oppure ancora: 2-4, 1-2, 1-3, 1-4-5. Ovviamente con il due devi tenere benissimo il sib prima che ci arrivi sopra l'uno, in modo da legare, quindi devi toglierlo proprio all'ultimissimo momento.

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