Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 ho scoperto questa tradizione musicale antichissima leggendo le opere di Steve Reich e appassionandomi in particolar modo ascoltando il CD degli AKA Pygmies. Trovo questo tipo di musica estremamente affascinante, intreccia perfettamente la semplicità della "composizione" (o dell'esecuzione per meglio dire) e l'estrema complessità del risultato finale (aspetto tipico della musica di Reich - straovvio che è stato lui ad essere influenzato e non viceversa - che affascinò molto anche Ligeti). Volevo sapere se qualcuno piu' informato di me potesse contribuire a catalogare e classificare i vari tipi di musica africana. Per quanto ne so, c'è una grossa differenza tra la musica del centro-africa (Congo, Angola, Zambia etc.) e dell'africa occidentale (per esempio la musica Ewe del Ghana), in quanto la prima è prettamente vocale con accompagnamento di percussioni mentre la seconda comprende vere e proprie orchestre di percussioni, con un tamburo solista che improvvisa su motivi tradizionali su accompagnamento (composto) dell'ensemble di tamburi (diversamente ancora dalla musica indiana, ma questa è un'altra storia).lascio la parola a chi ne sa piu' di me (una volta in forum c'era Beldin, gli sarebbe piaciuto questo topic ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 un'altra cosa che mi ero dimenticato di rimarcare era lo stretto legame che c'è tra musica e danza nella musica africana. addirittura c'è un aneddoto di musicisti africani che, dovendo incidere un album (quindi tracce audio) si sono messi a ballare mentre suonavano, benché consapevoli che non si sarebbe chiaramente potuta vedere. Addirittura nelle lingue locali non esistono neanche parole che si riferiscano separatamente alle due attività Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 [media]http://www.youtube.com/watch?v=ByZKdTkQ0Agecco un tipico esempio di musica Ewela ragazza sulla destra suona l'Atsimewu, che è il tamburo principale improvvisatore. Da sinistra a destra ci sono dei Kidi (piu' piccoli) e dei Sogo (piu' grandi), e dietro delle campane. A volte nella musica Nigeriana si usa l'Agboba al posto dell'Atsimewu come tamburo principale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest zeitnote Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 Capperi, roba parecchio arcaica. L'assenza pressoché totale di varietà e variazione dopo un po' stordisce, almeno me.Non ricordo dove, ma avevo sentito parlare anche di chitarre africane. Qualcuno conferma? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 Capperi, roba parecchio arcaica. L'assenza pressoché totale di varietà e variazione dopo un po' stordisce, almeno me.Non ricordo dove, ma avevo sentito parlare anche di chitarre africane. Qualcuno conferma?non saprei. cercando su internet ho trovato questo:/>http://www.insenegal.org/13Musica/Ngoni.htm Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
superburp Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 Proprio stamattina alla radio stavano facendo una "messa luba" (messa africana) di ignoti veramente brutta . Però deve per forza di cose derivare dal contatto con occidentali (missionari immagino) quindi non va presa come esempio di musica africana al 100%. Personalmente comunque preferirei essere sordo piuttosto che dover sentire ogni giorno musica come quella del video di Fede . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alucard Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 sembra musica tecno/trance Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 Proprio stamattina alla radio stavano facendo una "messa luba" (messa africana) di ignoti veramente brutta . Però deve per forza di cose derivare dal contatto con occidentali (missionari immagino) quindi non va presa come esempio di musica africana al 100%. Personalmente comunque preferirei essere sordo piuttosto che dover sentire ogni giorno musica come quella del video di Fede .ti riferisci forse alla Missa Luba di Guido Haazen? credo sia proprio il nome proprio di una composizione e che esista solo quella.../>http://en.wikipedia.org/wiki/Missa_Luba Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
superburp Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 ti riferisci forse alla Missa Luba di Guido Haazen? credo sia proprio il nome proprio di una composizione e che esista solo quella.../>http://en.wikipedia.org/wiki/Missa_LubaNo, è di un anonimo (almeno così è scritto sul sito). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Diapason Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 In realtà proprio grazie la Missa Luba (imho, non un capolavoro ma, almeno per me, gradevole da ascoltare) si potrebbe continuare il discorso iniziato da Fede... cito un passaggio di Giovanni Conti al riguardo: In origine la musica non era scritta. La composizione era il risultato di un lavoro collettivo e di un'ispirazione spontanea che trasformava di volta in volta la natura stessa dell'opera. A differenza delle messe musicate secondo la tradizione europea, la Missa Luba era fatta per essere ballata. Il Cristianesimo, che in Europa escluse la danza e quindi l'espressione della fisicità nella liturgia, non osò fare altrettanto in Congo, dove la musica è fortemente impregnata del ritmo dei canti tradizionali.Detto questo:/>http://www.youtube.com/watch?v=ToNb-02n3KY Tra l'altro sembra un lavoro di Reich (non linciatemi) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alucard Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 In origine la musica non era scritta. La composizione era il risultato di un lavoro collettivo e di un'ispirazione spontanea che trasformava di volta in volta la natura stessa dell'opera.ne possiamo ammirare oggi i risultati: loro hanno la missa luba e i tamburelli, noi abbiamo avuto Palestrina. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 14, 2010 Report Share Posted July 14, 2010 ne possiamo ammirare oggi i risultati: loro hanno la missa luba e i tamburelli, noi abbiamo avuto Palestrina.che culo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
superburp Posted July 16, 2010 Report Share Posted July 16, 2010 ne possiamo ammirare oggi i risultati: loro hanno la missa luba e i tamburelli, noi abbiamo avuto Palestrina. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pollini Posted July 16, 2010 Report Share Posted July 16, 2010 che culo Qualcosa da ridire sul Palestrina <_< ?Comunque il problema è che ora i tamburelli li abbiamo pure noi, ed anzi siamo andati oltre ed abbiamo aggiunto chitarre elettriche, bassi elettrici e batterie :wacko: ... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 18, 2010 Report Share Posted July 18, 2010 Qualcosa da ridire sul Palestrina <_< assolutamente niente. però, considerando che la musica africana ha più di 5000 anni e viene ere prima della musica sacra italiana, e considerando che Alucard ha citato Palestrina e non certo Mozart o Beethoven, mi sembra una provocazione piuttosto sterile, salvata dallo spoiler Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
superburp Posted July 18, 2010 Report Share Posted July 18, 2010 assolutamente niente. però, considerando che la musica africana ha più di 5000 anni e viene ere prima della musica sacra italiana, e considerando che Alucard ha citato Palestrina e non certo Mozart o Beethoven, mi sembra una provocazione piuttosto sterile, salvata dallo spoiler Il problema è che l'Africa in questi 5000 anni mi pare abbia fatto molti pochi passi avanti rispetto alla musica occidentale e questo va a merito di quest'ultima.Insomma, se da 5000 anni si frastornano con questi tamburi e non gli è venuto in mente di cambiare qualcosina sono sordi . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted April 21, 2011 Report Share Posted April 21, 2011 ecco un esempio di danza Ewe, il gahu (letteralmente "danza del denaro" o "danza costosa". Su alcune fonti si dice che si chiama così perché nei villaggi allietava le persone che quindi pagavano i musicisti, ma sul sito della Boosey&Hawkes dicono che si chiama così perché i costumi dei danzatori sono molto elaborati e costano molto. mi convince di più la prima spiegazione, ma tant'è), anche se in realtà non è una danza puramente Ewe ed è stata importata durante i secoli nel Ghana dalla Nigeria, precisamente dalla città di Gbadagri. In genere per questa danza come tamburo principale si usa l'agboba, qui usano un atsimewu, non so perché />http://www.youtube.com/watch?v=G1L_dZuLj1I&feature=player_embedded#at=21io trovo che sia spettacolare!Jones nel suo libro spiega che questa danza è di carattere popolare e si può eseguire in qualunque momento della giornata, a differenza delle danze cortesi come il fontonfrom e l'atsiagbeko che invece richiedono tempi e luoghi appropriati. la strumentazione è la solita dell'orchestra di percussioni dell'Africa occidentale, ovvero sonagli, gong gong, i tre tamburi soliti (kidi, sogo, kagan) e, appunto, l'agboba o l'atsimewu, che come detto è il tamburo principale ed è l'unico che può improvvisare, mentre gli altri strumentisti eseguono una parte rigorosamente scritta (o meglio, fissata, ma ovviamente tramandata oralmente). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fry Posted April 21, 2011 Report Share Posted April 21, 2011 basta con questi bonghi...[media]http://www.youtube.com/watch?v=EnUHdlSJe8E Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Desaparecidos Posted April 21, 2011 Report Share Posted April 21, 2011 [media]http://www.youtube.com/watch?v=dKawXbca9D8 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted April 25, 2011 Report Share Posted April 25, 2011 basta con questi bonghi...[media]http://www.youtube.com/watch?v=EnUHdlSJe8E[media]http://www.youtube.com/watch?v=dKawXbca9D8i bonghi sono tamburi di origine caraibica (precisamente cubana). complimenti, avete sbagliato solo di una decina di migliaia di chilometri. del resto che sarà mai, anche il koto è un tipico strumento di origine francese, così come il gamelan è un ensemble tipico nella musica indiana Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fry Posted April 30, 2011 Report Share Posted April 30, 2011 i bonghi sono tamburi di origine caraibica (precisamente cubana). complimenti, avete sbagliato solo di una decina di migliaia di chilometri. del resto che sarà mai, anche il koto è un tipico strumento di origine francese, così come il gamelan è un ensemble tipico nella musica indiana Azz che prugnoso, hai il senso dell'umorismo sotto le scarpe Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted July 16, 2011 Report Share Posted July 16, 2011 ecco un esempio di danza Ewe, il gahu (letteralmente "danza del denaro" o "danza costosa". Su alcune fonti si dice che si chiama così perché nei villaggi allietava le persone che quindi pagavano i musicisti, ma sul sito della Boosey&Hawkes dicono che si chiama così perché i costumi dei danzatori sono molto elaborati e costano molto. mi convince di più la prima spiegazione, ma tant'è), anche se in realtà non è una danza puramente Ewe ed è stata importata durante i secoli nel Ghana dalla Nigeria, precisamente dalla città di Gbadagri. In genere per questa danza come tamburo principale si usa l'agboba, qui usano un atsimewu, non so perché />http://www.youtube.com/watch?v=G1L_dZuLj1I&feature=player_embedded#at=21io trovo che sia spettacolare!Jones nel suo libro spiega che questa danza è di carattere popolare e si può eseguire in qualunque momento della giornata, a differenza delle danze cortesi come il fontonfrom e l'atsiagbeko che invece richiedono tempi e luoghi appropriati. la strumentazione è la solita dell'orchestra di percussioni dell'Africa occidentale, ovvero sonagli, gong gong, i tre tamburi soliti (kidi, sogo, kagan) e, appunto, l'agboba o l'atsimewu, che come detto è il tamburo principale ed è l'unico che può improvvisare, mentre gli altri strumentisti eseguono una parte rigorosamente scritta (o meglio, fissata, ma ovviamente tramandata oralmente).neanche a farlo apposta, qui in America sto seguendo proprio un corso di Gahu, e sono riuscito a trascrivere alcuni dei ritmi principali e delle chiamate dell'Agboba, che chiama dei diversi passi di danza...è molto più complicato di quello che pensavo cmq, per la cronaca, i sonagli si chiamano axatse (pron. a-ha-ce) e i gong gong in realtà si chiamano gankogui, o tingo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Stravel_85 Posted August 29, 2011 Report Share Posted August 29, 2011 Solo ora vengo a conoscenza di questo topic...a me personalmente piace molto la musica africana. Tre anni fa tra l'altro fa ho fatto un corso di djembè e studio dei ritmi africani, esperienza interrotta ahimè per mancanza di tempo e soldi. Oltre il tipico tamburo a calice dell'Africa occidentale (il djembè appunto), rimanendo sempre nel contesto "percussioni", mi piacciono molto i tamburi parlanti, strumenti a percussione sui quali puoi variare il tono andando ad agire sulle corde che tengono tese le membrane del tamburo, allentandole e stringendole (più o meno lo stesso principio di funzionamento dei timpani orchestrali, ovviamente più arcaici). Altra percussione che mi piace molto è l'udu, strumento ricavato da un anfora con un foro sulla pancia, suonata percuotendo lo strumento che va a generare un suono nasale e molto profondo, che definire particolare (e bello) è piuttosto riduttivo. A dispetto della credenza di molti secondo cui in Africa ci siano solo strumenti a percussione, secondo anche l'immaginario collettivo, ci sono tantissimi strumenti cordofoni ed idiofoni dal suono molto particolare. Collegandomi a Reich mi vien da pensare al balafon (o marimba a seconda della zona in cui ci si trova), per chi non lo conoscesse una sorta di xilofono in legno dove la diversa altezza delle note è generata dalla grandezza della zucca che funge da cassa di risonanza. O anche la mbira, uno strumento costituito di tante piccole lamelle metalliche di diversa lunghezza che vengono suonate con i pollici, molto diffuso nello Zimbabwe. O la kora, una sorta di arpa costruita con una grande zucca tagliata a metà con montata sopra una pelle tesa e un manico sul quale sono montate fino a 21 corde.Andando nel Maghreb uno degli strumenti più noti è il bendir, un tamburo a cornice con all'interno delle corde di risonanza che, in modo simpatetico vibrano quando viene percossa la pelle, conferendo al suono un andamento quasi ronzante. Molto caratteristico. O anche il doumbek, uno strumento a calice in ceramica e pelle di pesce suonato soprattutto in Marocco e diffuso in altre varianti in Turchia, Palestina e in generale tutta la penisola araba. Sempre in queste zone si sono diffusi in passati remoti strumenti a fiato che altro non sono che i progenitori di strumenti a noi molto vicini, proprio nella musica colta occidentale. Parlo ad esempio del duduk che è l'antenato del comune clarinetto, diffusosi dapprima in Medioriente per poi arrivare anche nell'Africa settentrionale. O la zurna che è il VERO progenitore dell'oboe, o meglio, è il progenitore del piffero e della ciaramella e poi delle bombarde della musica rinascimentale (la zurna risale addirittura al 600 a.c., pensate un po').Ce n'è per tutti i gusti. Purtroppo si finisce per relegare, erroneamente, questa musica e relativi strumenti ad un ruolo marginale e di nicchia, anche storicamente parlando; per chi la conosce un po' sa benissimo quanta tecnica e quanta difficoltà c'è dietro a queste tradizioni. E' una musica basata sul ritmo e a strettissimo contatto con la danza e la spiritualità, magari di difficile comprensione per chi è poco aperto o indigesto a certi suoni...ma di sicuro fascino.Posto qualche video:Ecco il doumbek (o darbuka in Turchia - le varianti sui nomi sono molteplici) che personalmente adoro Talento del tizio a parte, nel video vengono suonati strumenti commerciali; ergo tenete conto della tecnica e bon. Il doumbek tradizionale ha un suono 100 volte più bello.[media]http://www.youtube.com/watch?v=5HBN9cpzookLa kora (Diabate è tra i maggiori musicisti e tra quelli più conosciuti a livello internazionale)[media]http://www.youtube.com/watch?v=5SVAPvnR0ogEnsemble di djembe con altre percussioni:[media]http://www.youtube.com/watch?v=Qu_-htNFTb0&feature=relatedLa mbira [media]http://www.youtube.com/watch?v=tIPORpN27CYL'udu [media]http://www.youtube.com/watch?v=Uj28nNaamB0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Fede_Rinhos Posted August 29, 2011 Report Share Posted August 29, 2011 Solo ora vengo a conoscenza di questo topic...a me personalmente piace molto la musica africana. Tre anni fa tra l'altro fa ho fatto un corso di djembè e studio dei ritmi africani, esperienza interrotta ahimè per mancanza di tempo e soldi. Oltre il tipico tamburo a calice dell'Africa occidentale (il djembè appunto), rimanendo sempre nel contesto "percussioni", mi piacciono molto i tamburi parlanti, strumenti a percussione sui quali puoi variare il tono andando ad agire sulle corde che tengono tese le membrane del tamburo, allentandole e stringendole (più o meno lo stesso principio di funzionamento dei timpani orchestrali, ovviamente più arcaici). Altra percussione che mi piace molto è l'udu, strumento ricavato da un anfora con un foro sulla pancia, suonata percuotendo lo strumento che va a generare un suono nasale e molto profondo, che definire particolare (e bello) è piuttosto riduttivo. A dispetto della credenza di molti secondo cui in Africa ci siano solo strumenti a percussione, secondo anche l'immaginario collettivo, ci sono tantissimi strumenti cordofoni ed idiofoni dal suono molto particolare. Collegandomi a Reich mi vien da pensare al balafon (o marimba a seconda della zona in cui ci si trova), per chi non lo conoscesse una sorta di xilofono in legno dove la diversa altezza delle note è generata dalla grandezza della zucca che funge da cassa di risonanza. O anche la mbira, uno strumento costituito di tante piccole lamelle metalliche di diversa lunghezza che vengono suonate con i pollici, molto diffuso nello Zimbabwe. O la kora, una sorta di arpa costruita con una grande zucca tagliata a metà con montata sopra una pelle tesa e un manico sul quale sono montate fino a 21 corde.Andando nel Maghreb uno degli strumenti più noti è il bendir, un tamburo a cornice con all'interno delle corde di risonanza che, in modo simpatetico vibrano quando viene percossa la pelle, conferendo al suono un andamento quasi ronzante. Molto caratteristico. O anche il doumbek, uno strumento a calice in ceramica e pelle di pesce suonato soprattutto in Marocco e diffuso in altre varianti in Turchia, Palestina e in generale tutta la penisola araba. Sempre in queste zone si sono diffusi in passati remoti strumenti a fiato che altro non sono che i progenitori di strumenti a noi molto vicini, proprio nella musica colta occidentale. Parlo ad esempio del duduk che è l'antenato del comune clarinetto, diffusosi dapprima in Medioriente per poi arrivare anche nell'Africa settentrionale. O la zurna che è il VERO progenitore dell'oboe, o meglio, è il progenitore del piffero e della ciaramella e poi delle bombarde della musica rinascimentale (la zurna risale addirittura al 600 a.c., pensate un po').Ce n'è per tutti i gusti. Purtroppo si finisce per relegare, erroneamente, questa musica e relativi strumenti ad un ruolo marginale e di nicchia, anche storicamente parlando; per chi la conosce un po' sa benissimo quanta tecnica e quanta difficoltà c'è dietro a queste tradizioni. E' una musica basata sul ritmo e a strettissimo contatto con la danza e la spiritualità, magari di difficile comprensione per chi è poco aperto o indigesto a certi suoni...ma di sicuro fascino.Posto qualche video:Ecco il doumbek (o darbuka in Turchia - le varianti sui nomi sono molteplici) che personalmente adoro Talento del tizio a parte, nel video vengono suonati strumenti commerciali; ergo tenete conto della tecnica e bon. Il doumbek tradizionale ha un suono 100 volte più bello.[media]http://www.youtube.com/watch?v=5HBN9cpzookLa kora (Diabate è tra i maggiori musicisti e tra quelli più conosciuti a livello internazionale)[media]http://www.youtube.com/watch?v=5SVAPvnR0ogEnsemble di djembe con altre percussioni:[media]http://www.youtube.com/watch?v=Qu_-htNFTb0&feature=relatedLa mbira [media]http://www.youtube.com/watch?v=tIPORpN27CYL'udu [media]http://www.youtube.com/watch?v=Uj28nNaamB0post preziosissimo!! grazie carissimo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Stravel_85 Posted August 29, 2011 Report Share Posted August 29, 2011 post preziosissimo!! grazie carissimo Troppi ce ne sarebbero da "recensire" di strumenti Ho cercato anche di spiegarli nel modo più scarno e di facile comprensione. Se c'è un valore aggiunto che più di tutti mi spinge nel voler scoprire nuova musica, soprattutto contemporanea, è proprio l'adozione di strumenti alloctoni all'orchestra occidentale. Uno pensa magari che suoni diversi, apparentemente strani, non possano convivere perfettamente con gli strumenti della tradizione musicale europea. Nulla di più sbagliato. Ci sono lavori valevoli altri meno come accade nella musica propriamente occidentale. Basta ascoltare e cercare di aprirsi al nuovo Oltre al fatto che la musica tradizionale africana (o di qualsiasi altra parte del mondo diversa dall'Europa) è bella anche come musica a sè stante. Provare per credere, gusti permettendo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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