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Georg Friedrich Händel


kraus

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On 8/2/2017 at 19:45, Nitriero Cavalleone dice:

@Ives Mi fa piacere vedere citato nella tua lista il vituperatissimo Rinaldo di Jacobs su HM (quello con Vivica Genaux)... non siamo in molti ad apprezzarlo. Che ne dici del Giulio Cesare con Jennifer Larmore (sempre Jacobs e sempre HM)?

Per quanto riguarda alcune scelte musicali (ad esempio i probabilissimi inserti di intermezzi clavicembalistici di Babell che era seduto al cembalo durante le prime esecuzioni londinesi e la cui produzione è di ispirazione panhandeliana) la critica si è spaccata. Io le ho trovate davvero giuste e coerenti (se avessero inserito qualcosa del periodo italiano all’organo, anche un’improvvisazione à la manière d’Handel, avrei gridato al miracolo) perchè perfettamente calzanti nel quadro di come, secondo me, dovrebbe essere concepita l’opera barocca. Non in quanto mera riproposizione museale di una certa musica di un dato compositore, ma come una rappresentazione, un’esperienza, che non manchi di essere corredata di tutte le parti essenziali dell’opera (non meno importante la parte visiva). In senso filologico mi piacerebbe davvero più slancio nelle scelte dei direttori ma il vero problema credo sia il dio denaro... Naturalmente questo giudizio sul Rinaldo di Jacobs non è altrettanto entusiastico quando parliamo delle voci, pur dando atto alla Genaux di avere così tanta grinta, non sopporto il suo modo di articolare le agilità (sembra che pronunci tante “V” tra una nota e l’altra...).

Se alla versione di Jacobs avessero aggiunto una, pur minimale, componente visiva, avremmo avuto una versione iconica e rinnovatrice.

A proposito di comparto visivo, a me non dispiace, in quel senso, questa versione: 

 

Ricordo una bella Armida, a livello vocale, ma mi chiedo che ne pensi @Pinkerton...

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2 ore fa, kaj88 dice:

A proposito di comparto visivo, a me non dispiace, in quel senso, questa versione: 

Ricordo una bella Armida, a livello vocale, ma mi chiedo che ne pensi @Pinkerton...

Ho ascoltato qualcosa a sprazzi... accidenti, sulle prime mi sembra una bellissima versione. Concordo su Armida, non avevo mai sentito Marie Fajtova, è molto brava.

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7 ore fa, Nitriero Cavalleone dice:

Ho ascoltato qualcosa a sprazzi... accidenti, sulle prime mi sembra una bellissima versione. Concordo su Armida, non avevo mai sentito Marie Fajtova, è molto brava.

Se ti piace anche "guardare" le opere una buona versione del Giulio Cesare sia musicale che scenica (ma non vocale soprattutto perché la DeNiese che fa Cleopatra non mi piace affatto) è questa:

 

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19 ore fa, kaj88 dice:

Per quanto riguarda alcune scelte musicali (ad esempio i probabilissimi inserti di intermezzi clavicembalistici di Babell che era seduto al cembalo durante le prime esecuzioni londinesi e la cui produzione è di ispirazione panhandeliana) la critica si è spaccata. Io le ho trovate davvero giuste e coerenti (se avessero inserito qualcosa del periodo italiano all’organo, anche un’improvvisazione à la manière d’Handel, avrei gridato al miracolo) perchè perfettamente calzanti nel quadro di come, secondo me, dovrebbe essere concepita l’opera barocca. Non in quanto mera riproposizione museale di una certa musica di un dato compositore, ma come una rappresentazione, un’esperienza, che non manchi di essere corredata di tutte le parti essenziali dell’opera (non meno importante la parte visiva). In senso filologico mi piacerebbe davvero più slancio nelle scelte dei direttori ma il vero problema credo sia il dio denaro... Naturalmente questo giudizio sul Rinaldo di Jacobs non è altrettanto entusiastico quando parliamo delle voci, pur dando atto alla Genaux di avere così tanta grinta, non sopporto il suo modo di articolare le agilità (sembra che pronunci tante “V” tra una nota e l’altra...).

Se alla versione di Jacobs avessero aggiunto una, pur minimale, componente visiva, avremmo avuto una versione iconica e rinnovatrice.

A proposito di comparto visivo, a me non dispiace, in quel senso, questa versione: 

 

Ricordo una bella Armida, a livello vocale, ma mi chiedo che ne pensi @Pinkerton...

L'Armida della Fajtova, kaj, si disimpegna bene. Io non sarei però entusiasta come lo è Nitriero. La voce è un poco arida in alto e risulta leggermente "indietro", la pronuncia piuttosto impastata, l'accento abbastanza convenzionale, il mordente sostanzialmente esteriore. Però è abbastanza fluida, i trilli sono di buona fattura e sta a tempo bene. Rose e fiori, comunque, rispetto a una De Niese o a una Invernizzi.

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Purtroppo con Händel capita spesso d'imbattersi in ottime produzioni video, musicalmente splendide ma vocalmente traballanti. Un altro caso eminente è lo Hercules di Christie (regia Luc Bondy, scene Richard Peduzzi):

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16 ore fa, kaj88 dice:

Se ti piace anche "guardare" le opere una buona versione del Giulio Cesare sia musicale che scenica (ma non vocale soprattutto perché la DeNiese che fa Cleopatra non mi piace affatto) è questa:

Di solito preferisco l'ascolto, ma mi rendo conto che nell'opera l'aspetto visivo è fondamentale. La DeNiese me la ricordo un po'... voce fiacchina e non particolarmente virtuosa, il classico bel faccino da copertina ma nulla più (stavolta credo che il mio giudizio sia condiviso... di solito non ci piglio mai). :)

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Durante alcune ricerche mi sono imbattuto in diversi documenti che attestano chiaramente che Handel suonava abitualmente alcuni fortepiani a Londra e che (ma questo non è assicurato) potesse aver avuto modo con D. Scarlatti, di visionare e suonare i prototipi di Cristofori già in giovinezza... Possibile che nessuno abbia spinto un po’ la sperimentazione cambiando strumento nella produzione da camera o al BC? Io ho trovato solo qualche brano suonato dal fortepianista Robert Hill... 

La fuga finale è spaziale ma tutta la suite ha senso al fortepiano per me...

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  • 10 months later...

Dall'alto della mia ignoranza :)  ho solo un vinile di Haendel con ovviamente Water Music.... ho visto che con 59 euro potrei portarmi a casa il boxone della Brillian con 65 cd...

Io sono sempre un po' restio ai megabox, perchè mi piace scegliere a me quali interpretazioniprende, anche perchè chissà fra quanti anni finirò di ascoltarlo, ma visto il prezzo mi sembrava proprio un'occasione ghiotta.

Mi sapete dare un feedback sulla qualità di questo mega boxone?

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17 minuti fa, gatto_giuliano dice:

 ho visto che con 59 euro potrei portarmi a casa il boxone della Brillian con 65 cd...

Io sono sempre un po' restio ai megabox, perchè mi piace scegliere a me quali interpretazioniprende, anche perchè chissà fra quanti anni finirò di ascoltarlo, ma visto il prezzo mi sembrava proprio un'occasione ghiotta.

Mi sapete dare un feedback sulla qualità di questo mega boxone?

Ce l'ho e ho già ascoltato una cinquantina di CD. Sulle esecuzioni non so dirti perché sono assai sgalfo in materia, ma se parliamo di composizioni è (molto) spesso grande musica. Probabilmente  - specie sul versante dell'opera lirica - si trovano interpretazioni migliori, ma tutto si lascia ascoltare con piacere. 

A voler fare il diavoletto tentatore, suggerirei pure quest'altro boxone del collega Telemann:

Risultati immagini per telemann edition

Scoperta piacevolissima, con picchi qualitativi un po' in tutti i generi affrontati.

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25 minuti fa, gatto_giuliano dice:

Mi sapete dare un feedback sulla qualità di questo mega boxone?

Non conosco tutto, la qualità è però molto altalenante come spesso capita in box come questi. Riassumo:

Musica Orchestrale: buon livello Water e Fireworks dei Concerto Koln; discreti i concerti grossi di Pommer

Musica Strumentale: ottimi sia Loreggian che Borgsteade per la musica cembalistica

Concerti: buon livello di quelli per organo con Schmitt/Matt

Oratori: ottima la Jephtha di Creed; discreto il Messiah di Cleobury; pessimi tutti gli altri affidati a Somary

Per il resto, non conosco...

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4 ore fa, Ives dice:

Non conosco tutto, la qualità è però molto altalenante come spesso capita in box come questi. Riassumo:

 

A quel prezzo - meno d'un euro a cd - se pò chiude' 'n occhio, dai... :D 

4 ore fa, Ives dice:

pessimi tutti gli altri affidati a Somary

Nomen omen

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  • 2 years later...

Grazie a @Ivesho scoperto la magnifica incisione del Messia di Jacobs/Orchestra Barocca di Friburgo: per chi voglia la versione con il controtenore è una scelta obbligata.

Ora sto ascoltando questa, basata sul testo del 1742 come quella di Butt con il Dunedin Consort, ma con l'aggiunta di un oboe e un fagotto che Handel non previde nella partitura per l'esecuzione di Dublino:

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Oltre all'oboe e al fagotto in più e allo splendido coro (fondato da Rilling), ottimi i solisti Dorothee Mields, Benno Schachtner, Benedikt Kristjansson e Tobias Berndt.

Fra le tante registrazioni basate sulle partiture successive, ho un debole per i classici Hogwood, Pinnock e Christie; ultimamente mi rivolgo a questa, che è splendidamente eseguita e registrata:

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13 ore fa, Florestan dice:

Grazie a @Ivesho scoperto la magnifica incisione del Messia di Jacobs/Orchestra Barocca di Friburgo: per chi voglia la versione con il controtenore è una scelta obbligata.

Mi piace e mi convince la concertazione nervosa, estremamente "narrante" e altamente drammatica di Jacobs che assicura ad alcune pagine una carica di energia impressionante. Alcuni critici hanno cassato il fraseggio e le dinamiche cosi libere ed espressive mai io non concordo (soprattutto certi diminuendo/crescendo del coro a loro dire gratuiti). E mi piace anche l'utilizzo di strumenti per il continuo dal suono morbido, dall'organo al liuto all'arpa barocca (il cembalo appare solo brevemente in qualche aria). Ma anche la compattezza e l'atletismo del coro di ragazzi (non bambini!) come doveva essere ai tempi di Handel. Bravo anche il basso/baritone Neal Davies e il contralto Patricia Bardon, di bel timbro scurissimo. Forse solo il soprano Avemo non impressiona particolarmente ed è una spanna sotto i colleghi.

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Salve. Qualcuno ha mai avuto modo di ascoltare l'oratorio "Salomone" di Haendel? Diversi critici hanno dichiarato che anche più bello del Messiah. 

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39 minuti fa, ken dice:

Salve. Qualcuno ha mai avuto modo di ascoltare l'oratorio "Salomone" di Haendel? Diversi critici hanno dichiarato che anche più bello del Messiah. 

Tanti oratori handeliani sono superiori al Messiah, dal Solomon alla Theodora, dal Samson alla Semele e Jephtha. Solomon è per me il più bell'oratorio handeliano di sempre: doppio coro, orchestra nutritissima, cori scolpiti e di grande splendore, arie una più bella dell'altra e non c'è un momento di stanca in 3 ore di musica! Seppur è da collocare tra i lavori occasionali, dato che è una celebrazione dell'Inghilterra georgiana, l'opera va più in profondità poichè racchiude la visione handeliana dell'idea di civiltà, un'Età dell'Oro in cui vengono tratteggiate a turno, l'osservanza della religione, la giustizia unita alla pietà e la diplomazia illuminata. Il duetto del primo atto è una delle più grandi scene d'amore (coniugale) della storia della musica. Il Messiah resta l'opera più popolare, ha goduto per secoli del giudizio positivo di Mozart, Beethoven e Mendelssohn che non conoscevano tante parte della produzione oratoriale handeliana. Ma oggi la critica giustamente non condivide più questo entusiasmo.

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5 ore fa, Ives dice:

Tanti oratori handeliani sono superiori al Messiah, dal Solomon alla Theodora, dal Samson alla Semele e Jephtha. Solomon è per me il più bell'oratorio handeliano di sempre: doppio coro, orchestra nutritissima, cori scolpiti e di grande splendore, arie una più bella dell'altra e non c'è un momento di stanca in 3 ore di musica! Seppur è da collocare tra i lavori occasionali, dato che è una celebrazione dell'Inghilterra georgiana, l'opera va più in profondità poichè racchiude la visione handeliana dell'idea di civiltà, un'Età dell'Oro in cui vengono tratteggiate a turno, l'osservanza della religione, la giustizia unita alla pietà e la diplomazia illuminata. Il duetto del primo atto è una delle più grandi scene d'amore (coniugale) della storia della musica. Il Messiah resta l'opera più popolare, ha goduto per secoli del giudizio positivo di Mozart, Beethoven e Mendelssohn che non conoscevano tante parte della produzione oratoriale handeliana. Ma oggi la critica giustamente non condivide più questo entusiasmo.

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Concordo, e la versione consigliata è pure un capolavoro !!!

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Grazie delle informazioni. Anche il Semele è bello? 

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Io ascolto il Solomon in questa versione:

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Questa versione differisce da quella di McCreesh essenzialmente perché il ruolo di Salomone è qui interpretato da un contralto donna anziché da un controtenore uomo, così come avvenne durante la prima rappresentazione del 1749, in cui il ruolo del protagonista era affidato al contralto Caterina Galli.

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17 ore fa, ken dice:

Grazie delle informazioni. Anche il Semele è bello? 

Indubbiamente. E' tra annoverare tra gli oratori, però tende più all'opera. I cori tutto sommato sono pochi ed è più giocato su alternanza di recitativo e aria. Non mancano i duetti e un quartetto nel primo atto che è un vero gioiello.

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16 ore fa, Florestan dice:

Io ascolto il Solomon in questa versione: Reuss

Buonissima alternativa a McCreesh.

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Grazie Ives. Ora li cerco entrambi, Semele e Salomone. Un'aria del Semele era usata in un vecchio spot della valle degli orti anni 80.

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1 ora fa, ken dice:

Grazie Ives. Ora li cerco entrambi, Semele e Salomone. Un'aria del Semele era usata in un vecchio spot della valle degli orti anni 80.

"Where 'er you walk" del secondo atto, cantata da Jupiter (tenore).

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Esatto Florestan. Proprio quella. 

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Esatto Ives. All'epoca avevo 12 anni. Peraltro il doppiatore del nonno dello spot è lo stesso che doppiava il nonno di Heidi 

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