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La composizione più noiosa


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Il pop-rock, ahimè, centra eccome, perchè chi ascolta solo pop rock non ha l'umiltà di mettersi ad ascoltare la musica classica, perchè la musica classica "gli fa cadere le palle".

Quando su questo forum leggo che un grande musicista "fa cadere le palle" vedo esattamente lo stesso atteggiamento di chi ascolta solo pop-rock.

Chi ascolta solo pop-rock va solo ed esclusivamente dove c'è qualcosa che gli piace.

L'appassionato di musica classica, personalmente, lo vedo come quello che, probabilmente dopo un periodo di apprendistato in cui ha "usato" la musica classica come fosse pop-rock, va soprattutto dove ci sono le cose che non gli piacciono, perchè non vuole perdersi niente. Gli piace scavare, soffermarsi, scoprire.

Mi pare che tutti qui vedano una forte, astiosa contrapposizione tra chi ascolta solo pop-rock e chi ascolta musica classica. In questo senso la musica classica è un corpus unico. E' un baluardo contro l'ignoranza, la stupidità, l'accidia, la superficialità, la presunzione. Tutti i difetti che vediamo in chi ascolta solo pop-rock. Ma allora dobbiamo dimostrare di essere diversi da chi ascolta solo pop-rock. Se per noi esiste solo ciò che ci piace, se tutto si riduce a un banale edonismo che macina e consuma musica solo per il piacere immediato dei cinque minuti attuali, allora siami come gli altri.

Ma che discorso è? Approfondire un genere piuttosto che un altro sarebbero superficialità ed edonismo? Strano poi come non veda mai te e myasko ascoltare roba che ascolto io, però se io non ascolto Brahms rischio di essere superficiale e ignorante. Ma non ve ne faccio una colpa perché io difendo la libertà di pensiero totale e se qualcuno preferisce pezzi per caffettiera rispetto alle sinfonie di Haydn ne ha tutto il diritto. Anzi mi pare che il tuo ragionamento, paradossalmente, ci porterebbe ad essere più superficiali in quanto il pensiero uniforme è il nemico numero 1 della capacità di critica razionale. Sai che bel mondo dove tutti decantano le qualità superiori dei soliti 3 compositori, bleh.

Cancelliamo tutti i compositori che non siano Bach Beethoven Brahms Mozart Haydn e qualcun altro, ascoltarli potrebbe degradarci moralmente.

Anzi, togliamo anche Mozart e Haydn visto che la maggior parte delle loro composizioni era scritta per alimentare l'edonismo dei vari nobili.

Da domani tutti ad ascoltare solo Stockhausen non vorremmo mica passare per ignoranti agli occhi degli ascoltatori di pop-rock.

Senza offesa ma il vostro (di te e myasko) ragionamento cozza addirittura coi compositori che difendete, in quanto Brahms era il primo spalamerda se non ricordo male.

Io preferisco avere la mentalità da 18° secolo, dove se cannavi ti prendevi un calcio in culo e amen. Ovvio i calci in culo li do metaforicamente evitando di riascoltare determinati compositori.

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E' vero, Brahms era violentissimo.

Max Bruch una volta andò a portargli delle composizioni da guardare, e Brahms gli chiese dove si procurasse la sua bellissima carta da musica. Richard Strauss era invece considerato il "re dei briganti progressisti", almeno fino a quando, agli occhi di Brahms, quel posto non fu occupato da Mahler.

Ma Bruckner era quello che detestava con tutta l'anima: lo definiva compositori di "pitoni sinfonici" e di "paccottiglia che sarà dimenticata nel giro di pochi anni".

In compenso, Brahms promosse e raccomandò Dvorak, a volte addirittura aiutandolo nella correzione delle bozze.

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Con linguaggio un po' più colorito hai espresso una posizione vicina alla mia del post immediatamente precedente, ma attenzione, però! Non condividere Platone non è la stessa cosa che non essere d'accordo con Vittorio Zucconi. Platone, che piaccia o no, è un caposaldo della cultura occidentale e il suo pensiero ha pesantemente influenzato il suo decorso intellettuale e non solo. Siamo di fronte un classico, insomma. Ciò significa che va conosciuto e rispettato ("far cadere le palle" è un espressione che userei più per Zucconi, che per Platone ;)), senza farci tuttavia intimidire da esso, ovvero mantenendo viva e vigile la nostra attività di interrogazione critica del testo. Il confronto coi classici non è mai chiuso una volta per tutte, essi sono sempre capaci di sorprenderci, di stimolarci, di far vacillare certezze che sembravano ormai acquisite.

Certo nessuno nega che Platone abbia fatto ciò che ha fatto, e stessa cosa Brahms o Wagner.

E' semplicemente che non ne condivido varie idee, e stessa come Brahms o Wagner.

L'estetica romantica mi sembra quasi si basi su fattori più astratti che concreti, al contrario di quella classica dove c'erano forme ben definite.

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[...] ma attenzione, però! Non condividere Platone non è la stessa cosa che non essere d'accordo con Vittorio Zucconi. Platone, che piaccia o no, è un caposaldo della cultura occidentale e il suo pensiero ha pesantemente influenzato il suo decorso intellettuale e non solo. Siamo di fronte un classico, insomma. Ciò significa che va conosciuto e rispettato ("far cadere le palle" è un espressione che userei più per Zucconi, che per Platone ;)), senza farci tuttavia intimidire da esso, ovvero mantenendo viva e vigile la nostra attività di interrogazione critica del testo. Il confronto coi classici non è mai chiuso una volta per tutte, essi sono sempre capaci di sorprenderci, di stimolarci, di far vacillare certezze che sembravano ormai acquisite.

Era esattamente ciò che intendevo, non mi sembra così difficile riconoscere in tutti i campi del sapere(musica compresa) l'esistenza di determianti punti cardinali, che NON significano blocco critico e assuefazione del pensiero, bensì riferimenti, direttrici e punti di partenza ( o di arrivo ) della speculazione in un determinato campo.

Se per noi esiste solo ciò che ci piace, se tutto si riduce a un banale edonismo che macina e consuma musica solo per il piacere immediato dei cinque minuti attuali, allora siami come gli altri.

appunto! B)

Senza offesa ma il vostro (di te e myasko) ragionamento cozza addirittura coi compositori che difendete, in quanto Brahms era il primo spalamerda se non ricordo male.

Brahms così come anche Stravinsky potevano permetterselo, noi no.

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Brahms così come anche Stravinsky potevano permetterselo, noi no.

Ma poi c'è un detto dalle mie parti che invita il panettiere a svolgere esclusivamente il proprio mestiere e non altri.

Al 99 percento i grandissimi della musica sono personaggi eccentrici il cui giudizio va preso con le molle (a cominciare dal giudizio su loro stessi). Per lo più non sono critici musicali affidabili.

Sicuramente Bruckner a Brahms poteva suonare molto lontano dalla estetica che lui coltivava, soprattutto negli ultimi anni. E poi la definizione "pitoni musicali" è fantastica!

Comunque non mi pare che Bruch sia considerato un pilastro della musica di quel periodo, eh!

Per Strauss e Mahler è abbastanza naturale che per le vecchie generazioni le nuove leve appaiano dei ragazzacci scapestrati. Comunque mi risultava che Brahms e Mahler non fossero in cattivi rapporti... Farò una ricerchine.

In ogni caso dai musicisti mi limito a prentendere delle buona musica. I critici penseranno a fare il lavoro del critico.

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Da quello che so Brahms stimava Mahler come direttore, quando però ascoltò la 1 ª rimase alquanto interdetto dato il modo di affrontare la forma alquanto libero da parte di Mahler.

Successivamente Brahms rivide il giudizio sulla medesima dopo aver ascoltato Mahler dirigere la 9ª di Beethoven...

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Pacchi inascoltabili?!? Io vado ai concorsi Quartettistici solo per ascoltare i Quartetti di Bartók

Guarda, a primo acchito quelle affermazioni scandalizzano anche me che ritengo i quartetti di Bartok forse le opere musicali più importanti del 900. Ma ricordiamoci che siamo in un topic sulla noia, reazione quanto mai soggettiva che si sprigiona anche dove meno te lo aspetti. La domanda di partenza era - non dimentichiamolo - quali opere suscitano noia sebbene si tratti oggettivamente di capisaldi della letteretura musicale. E dunque capisco e mi arrendo davanti a qualcuno che trova noiosi i quartetti di Bartok o Daphnis et Chloe che a me piacciono tanto. Giorni fa mi è capitato di ascoltare pezzi della Lucia di Lammermoor e dei Puritani: ci ho messo tutta la mia santa buona volontà, ma alla fine ero incazzato nero per aver buttato via qualche decina di minuti della mia vita a sentire roba che mi fa davvero schifo. Eppue sono universalmente ritenuti due capolavori della musica operistica. Ma io non ne reggo piùdi due minuti.

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Ma poi c'è un detto dalle mie parti che invita il panettiere a svolgere esclusivamente il proprio mestiere e non altri.

Al 99 percento i grandissimi della musica sono personaggi eccentrici il cui giudizio va preso con le molle (a cominciare dal giudizio su loro stessi). Per lo più non sono critici musicali affidabili.

Sicuramente Bruckner a Brahms poteva suonare molto lontano dalla estetica che lui coltivava, soprattutto negli ultimi anni. E poi la definizione "pitoni musicali" è fantastica!

Comunque non mi pare che Bruch sia considerato un pilastro della musica di quel periodo, eh!

Per Strauss e Mahler è abbastanza naturale che per le vecchie generazioni le nuove leve appaiano dei ragazzacci scapestrati. Comunque mi risultava che Brahms e Mahler non fossero in cattivi rapporti... Farò una ricerchine.

In ogni caso dai musicisti mi limito a prentendere delle buona musica. I critici penseranno a fare il lavoro del critico.

sarà... :D Stravinsky diceva che i critici non capiscono nulla e che sepsso sono compositori falliti, penso abbia ragione alla fine.

Io preferisco sempre tenere d'occhio i giudizi di un compositore, di un musicologo oppure di un musicista professionista, o comunque di qualcuno che sa mettere le mani su uno strumento. Di un melomane mai :D

Bruch è un mediocre, lo considerano compositore autorevole solo in questo forum :rofl::rofl:

Brahms e Mahler risulta anche a me che erano in buoni rapporti e c'era stima reciproca, più che altro c'erano delle divergenze di carattere estetico. Brahms era convinto che alla sua epoca la musica stava scomparendo, mentre Mahler era convinto dell'esatto contrario.

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sarà... :D Stravinsky diceva che i critici non capiscono nulla e che sepsso sono compositori falliti, penso abbia ragione alla fine.

Io preferisco sempre tenere d'occhio i giudizi di un compositore, di un musicologo oppure di un musicista professionista, o comunque di qualcuno che sa mettere le mani su uno strumento. Di un melomane mai :D

Bruch è un mediocre, lo considerano compositore autorevole solo in questo forum :rofl::rofl:

Brahms e Mahler risulta anche a me che erano in buoni rapporti e c'era stima reciproca, più che altro c'erano delle divergenze di carattere estetico. Brahms era convinto che alla sua epoca la musica stava scomparendo, mentre Mahler era convinto dell'esatto contrario.

Ricordo una conferenza di Quirino Principe di una paccata di anni fa, in cui si parlava di Brahms e Mahler. Principe raccontò di un incontro tra Brahms e Mahler (mi pare che Mahler fosse andato a trovare Brahms - non so quale sia la fonte di tutto ciò) in cui Brahms continuava a stressare Mahler sul fatto che ormai la musica fosse morta e non ci fosse più niente da fare o da dire. Passeggiando sulla riva di un ruscello o di un laghetto o sopra un piccolo ponte, Mahler aveva invitato Brahms a osservare l'acqua. "Herr Brahms, guardi. Vede forse l'ultima onda?". "No" aveva risposto Brahms "l'ultima onda non c'è, concordo. Purchè, però, non si finisca in un pantano."

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Era esattamente ciò che intendevo, non mi sembra così difficile riconoscere in tutti i campi del sapere(musica compresa) l'esistenza di determianti punti cardinali, che NON significano blocco critico e assuefazione del pensiero, bensì riferimenti, direttrici e punti di partenza ( o di arrivo ) della speculazione in un determinato campo.

viste le premesse del topic qui si citavano appunto le opere considerate punti cardinali ma che provocavano noia.

Se ho citato le sinfonie di Brahms e di Mahler è proprio perché sono indubbiamente dei capisaldi della letteratura sinfonica, pur provocando in me sensazioni tutt'altro che trascendentali. Da questo si è finito a paragonare i detrattori di Brahms a degli ascoltatori casual di musica pop, che a me sembrano due cose distinte e separate.

Brahms così come anche Stravinsky potevano permetterselo, noi no.

e in base a cosa? Serve qualche patentino speciale? Da quel che ricordo quando Mozart disse che "clementi e tutti gli italiani sono solo dei ciarlatani" non portò nessuna argomentazione musicale a conforto. E ripetiamolo che qui non si stanno facendo discorsi tecnici, non si stanno mettendo in discussione le doti tecniche di Brahms, tizio o caio, allora si che bisognerebbe avere solide basi musicali per discutere. Il provare noia è un concetto che è sempre esistito anche nei grandi compositori.

Riporto un passo dall'autobiografia di Dittersdorf (in inglese, sono disposto a tradurre per chi volesse)

"The first was ' Medea,' which the Elector of

Saxony's Kapellmeister, Herr Naumann, had

set to music. It was worthy of a Naumann ;

he had spared neither art nor industry. He

may have tried to be concise, but the opera

lasted for six mortal hours an unpardonable

fault on the part of the poet, for he not only

damages himself and condemns the public to

endless ennui, but sacrifices even the best of

composers at the same time. Who can possibly

sit and listen to music for six hours on

end, even if it come straight from Olympus ?

Eager as I was, and full of rapt attention, my

patience only held out for four hours, and the

last two were sheer agony. I seemed to be

sitting at the wedding-feast of a rich citizen,

where, after tasting twenty dishes, one is asked

to try another ten courses. Even amongst the

singers and in the orchestra, I observed signs of

weariness and slackness ; they had been well

together before, but now there was an uncertainty,

which seemed to be the result, not

of incapacity, but of disgust and repulsion"

Se c'è noia c'è noia, amen. E visto che secondo Einstein il tempo è relativo per me ascoltare una sinfonia di Brahms equivale ad ascoltare 6 ore continue di opera seria.

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Guest Fede_Rinhos

Ad ogni modo ragazzi, ho letto un po’ gli interventi, peraltro nel solco di cose già dette e ripetute, però ho l’impressione che tanti di voi cadano, alquanto paradossalmente per un forum di musica classica, nella vecchia e dannosa concezione, in gran parte di marca italiana, che in fondo la musica, nel più vasto dominio della Cultura, sia nulla più di un passatempo. Cerco di spiegarmi meglio: in ambito culturale si considera generalmente deplorevole non aver studiato o non conoscere Dante, Petrarca, Manzoni oppure Dostoevskij o Kafka o Mann e tutti quegli altri autori definiti classici o fondamentali. Indipendentemente dal fatto se siano di facile o difficile fruizione, se richiedano tempo o meno, vengono comunque percepiti come “dovere”, come obbligo di certo non imposto (non parlo di Pubblica Istruzione) ma quasi come una palestra di conoscenza, necessaria per rivelare la grandezza dei Maestri. La Musica invece sembra sembra essere un terreno libero dove il gusto personale o il capriccio divengono regola di giudizio, per giunta insindacabile. Il pericolo, seconodo me, è quello di un vero e proprio attentato alla elaborazione estetica del soggetto, con il risultato che qualsiasi musica chiassosa e mediocre (penso a tanti americani) per la sola capacità di essere facile, poco impegnativa, di catturare subito le orecchie, viene considerata superiore al pipposo (?) e non-ascoltabile (?) Brahms, a Schumann, ai quartetti di Bartok o a quelli di Beethoven. Insomma a ‘sto punto perchè non darsi al pop-rock e riconciliarsi con la cultura italiota del presente? :o

che Brahms è Brahms non devo dirlo certo io. Ma se Brahms non mi piace e lo posso trovare anche, metti caso, mediocre, credo di avere il diritto di dirlo. In fondo c'è gente che non si esime dal dire "Dante è un cialtrone" e così via, ma in fondo, quando c'è la consapevolezza del genio, ci sta! La musica va trattata così, con goliardia, secondo me ;)

Il pop-rock, ahimè, c'entra eccome, perchè chi ascolta solo pop rock non ha l'umiltà di mettersi ad ascoltare la musica classica, perchè la musica classica "gli fa cadere le palle".

be', chi lo dice?

Ma che discorso è? Approfondire un genere piuttosto che un altro sarebbero superficialità ed edonismo? Strano poi come non veda mai te e myasko ascoltare roba che ascolto io, però se io non ascolto Brahms rischio di essere superficiale e ignorante. Ma non ve ne faccio una colpa perché io difendo la libertà di pensiero totale e se qualcuno preferisce pezzi per caffettiera rispetto alle sinfonie di Haydn ne ha tutto il diritto. Anzi mi pare che il tuo ragionamento, paradossalmente, ci porterebbe ad essere più superficiali in quanto il pensiero uniforme è il nemico numero 1 della capacità di critica razionale. Sai che bel mondo dove tutti decantano le qualità superiori dei soliti 3 compositori, bleh.

Cancelliamo tutti i compositori che non siano Bach Beethoven Brahms Mozart Haydn e qualcun altro, ascoltarli potrebbe degradarci moralmente.

Anzi, togliamo anche Mozart e Haydn visto che la maggior parte delle loro composizioni era scritta per alimentare l'edonismo dei vari nobili.

Da domani tutti ad ascoltare solo Stockhausen non vorremmo mica passare per ignoranti agli occhi degli ascoltatori di pop-rock.

Senza offesa ma il vostro (di te e myasko) ragionamento cozza addirittura coi compositori che difendete, in quanto Brahms era il primo spalamerda se non ricordo male.

Io preferisco avere la mentalità da 18° secolo, dove se cannavi ti prendevi un calcio in culo e amen. Ovvio i calci in culo li do metaforicamente evitando di riascoltare determinati compositori.

sono perfettamente d'accordo.

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viste le premesse del topic qui si citavano appunto le opere considerate punti cardinali ma che provocavano noia.

Se ho citato le sinfonie di Brahms e di Mahler è proprio perché sono indubbiamente dei capisaldi della letteratura sinfonica, pur provocando in me sensazioni tutt'altro che trascendentali. Da questo si è finito a paragonare i detrattori di Brahms a degli ascoltatori casual di musica pop, che a me sembrano due cose distinte e separate.

No, Aluca' l'hai voluta capire tu così, ti rimando al secondo post di zeitnote e a quello di Hanslick dove denunciava un approccio un po' usa e getta ai classici che non può trovar luogo, se non al prezzo di perdere la bussola (tanto per rimanere in metafora) e di confondere il nord con il sud, il bianco con il nero e via si seguito.

La noia nell'arte? E'un concetto ridicolo parlando di classici... anche i bambini se li porti a teatro si addormentano, ma poi si cresce, le capacità di comprensione e attenzione aumentano e sempre parlando di capisaldi fermarsi al primo "mi piace/non mi piace" è deletereo.

e in base a cosa? Serve qualche patentino speciale? Da quel che ricordo quando Mozart disse che "clementi e tutti gli italiani sono solo dei ciarlatani" non portò nessuna argomentazione musicale a conforto. E ripetiamolo che qui non si stanno facendo discorsi tecnici, non si stanno mettendo in discussione le doti tecniche di Brahms, tizio o caio, allora si che bisognerebbe avere solide basi musicali per discutere. Il provare noia è un concetto che è sempre esistito anche nei grandi compositori.

Riporto un passo dall'autobiografia di Dittersdorf (in inglese, sono disposto a tradurre per chi volesse)

"The first was ' Medea,' which the Elector of

Saxony's Kapellmeister, Herr Naumann, had

set to music. It was worthy of a Naumann ;

he had spared neither art nor industry. He

may have tried to be concise, but the opera

lasted for six mortal hours an unpardonable

fault on the part of the poet, for he not only

damages himself and condemns the public to

endless ennui, but sacrifices even the best of

composers at the same time. Who can possibly

sit and listen to music for six hours on

end, even if it come straight from Olympus ?

Eager as I was, and full of rapt attention, my

patience only held out for four hours, and the

last two were sheer agony. I seemed to be

sitting at the wedding-feast of a rich citizen,

where, after tasting twenty dishes, one is asked

to try another ten courses. Even amongst the

singers and in the orchestra, I observed signs of

weariness and slackness ; they had been well

together before, but now there was an uncertainty,

which seemed to be the result, not

of incapacity, but of disgust and repulsion"

Se c'è noia c'è noia, amen. E visto che secondo Einstein il tempo è relativo per me ascoltare una sinfonia di Brahms equivale ad ascoltare 6 ore continue di opera seria.

Perchè palesemente non abbiamo la stessa prepaprazione di un compositore ed inoltre una cosa è un giudizio espresso dal compositore sull'opera, altra cosa è l'importanza dell'opera nel contesto culturale in cui si colloca. A Dittersdorf non piaceva un' opera? E vabbè saranno stati c***i suoi! :D

che Brahms è Brahms non devo dirlo certo io. Ma se Brahms non mi piace e lo posso trovare anche, metti caso, mediocre, credo di avere il diritto di dirlo. In fondo c'è gente che non si esime dal dire "Dante è un cialtrone" e così via, ma in fondo, quando c'è la consapevolezza del genio, ci sta! La musica va trattata così, con goliardia, secondo me ;)

Figurati tutto si può dire, il problema è come viene recepito ciò che viene detto, per me uno che dice: "Dante è un cialtrone" si qualifica da solo.

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che Brahms è Brahms non devo dirlo certo io. Ma se Brahms non mi piace e lo posso trovare anche, metti caso, mediocre, credo di avere il diritto di dirlo.

Perchè? In che cosa? Quando? In quale composizione?

Non ho ancora letto una parola in proposito in un anno mezzo di musica-classica.it.

E se si stesse parlando di un autore che non mi piace, tipo Berlioz o Liszt, reagirei esattamente nello stesso modo.

In fondo c'è gente che non si esime dal dire "Dante è un cialtrone" e così via, ma in fondo, quando c'è la consapevolezza del genio, ci sta! La musica va trattata così, con goliardia, secondo me ;)

Secondo me si rischia solo di fare una gran bella, cospicua, ricca collezione di figuracce.

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una cosa molto semplice:

se non vi piace un compositore, anche importante, avete tutto il diritto di dirlo...

dovete però prendervi la responsabilità di dire PER FILO E PER SEGNO PER QUALE MOTIVO costui non vi piace.... quali sono le opere che non gradite e perchè.... in fondo non è una cosa difficile se avete le idee chiare in merito

se una cosa mi annoia ci sarà un motivo: è compito di un ascoltatore intelligente ricercarlo dentro se stessi

altrimenti si fa solo la figura dei peracottari, di quelli che dicono

- la musica classica mi fa cagare

- perchè?

- perchè sì

:girl_impossible:

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Il pop-rock, ahimè, c'entra eccome, perchè chi ascolta solo pop rock non ha l'umiltà di mettersi ad ascoltare la musica classica, perchè la musica classica "gli fa cadere le palle".

Quando su questo forum leggo che un grande musicista "fa cadere le palle" vedo esattamente lo stesso atteggiamento di chi ascolta solo pop-rock.

Chi ascolta solo pop-rock va solo ed esclusivamente dove c'è qualcosa che gli piace.

L'appassionato di musica classica, personalmente, lo vedo come quello che, probabilmente dopo un periodo di apprendistato in cui ha "usato" la musica classica come fosse pop-rock, va soprattutto dove ci sono le cose che non gli piacciono, perchè non vuole perdersi niente. Gli piace scavare, soffermarsi, scoprire.

Mi pare che tutti qui vedano una forte, astiosa contrapposizione tra chi ascolta solo pop-rock e chi ascolta musica classica. In questo senso la musica classica è un corpus unico. E' un baluardo contro l'ignoranza, la stupidità, l'accidia, la superficialità, la presunzione. Tutti i difetti che vediamo in chi ascolta solo pop-rock. Ma allora dobbiamo dimostrare di essere diversi da chi ascolta solo pop-rock. Se per noi esiste solo ciò che ci piace, se tutto si riduce a un banale edonismo che macina e consuma musica solo per il piacere immediato dei cinque minuti attuali, allora siami come gli altri.

sarà, a me saint saens e rachmaninov continuano a farmi cadere le palle (pur riconoscendo loro una certa abilità tecnico-compositiva) :blum:

Seguendo il tuo ragionamento comunque anche Stockhausen, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis sono in ogni caso indiscutibili. Ormai sono dei classici :dirol:

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Guest Fede_Rinhos

Seguendo il tuo ragionamento comunque anche Stockhausen, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis sono in ogni caso indiscutibili. Ormai sono dei classici :dirol:

e anche Reich B)

(e Allevi

:ph34r:)

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sarà, a me saint saens e rachmaninov continuano a farmi cadere le palle (pur riconoscendo loro una certa abilità tecnico-compositiva) :blum:

Seguendo il tuo ragionamento comunque anche Stockhausen, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis sono in ogni caso indiscutibili. Ormai sono dei classici :dirol:

Non mi pare di aver mai scritto che ci sono autori indiscutibili. Tra l'altro qui non si discute, ci si limita ad esprimere giudizi non argomentati.

Comunque senza dubbio sì, Stockhausen, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis ormai sono dei classici, e come tutti gli altri autori, se si hanno delle considerazioni, anche negative, su di loro è concesso esprimerle, anzi è cosa gradita. Se la considerazione si riduce a "è noioso", "è inascoltabile", allora no. Gradirei che ci si tenesse i propri giudizi per sè.

Stockhausen, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis che cos'hanno che non vanno?

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Sapete uno che a volte rischia di diventare noioso chi è?

Schubert.

Per esempio nei movimenti finali di alcuni quartetti. A volte si dilunga in una maniera spropositata. Va bene la "divina lunghezza" però a volte si esagera.

Poi quando nei primi movimenti gli esecutori hanno la bella pensata di ripetere l'esposizione, non si va più a casa.

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Ricordo una conferenza di Quirino Principe di una paccata di anni fa, in cui si parlava di Brahms e Mahler. Principe raccontò di un incontro tra Brahms e Mahler (mi pare che Mahler fosse andato a trovare Brahms - non so quale sia la fonte di tutto ciò) in cui Brahms continuava a stressare Mahler sul fatto che ormai la musica fosse morta e non ci fosse più niente da fare o da dire. Passeggiando sulla riva di un ruscello o di un laghetto o sopra un piccolo ponte, Mahler aveva invitato Brahms a osservare l'acqua. "Herr Brahms, guardi. Vede forse l'ultima onda?". "No" aveva risposto Brahms "l'ultima onda non c'è, concordo. Purchè, però, non si finisca in un pantano."

questo episodio è riportato anche nel suo libro su Mahler.

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Sapete uno che a volte rischia di diventare noioso chi è?

Schubert.

Per esempio nei movimenti finali di alcuni quartetti. A volte si dilunga in una maniera spropositata. Va bene la "divina lunghezza" però a volte si esagera.

Poi quando nei primi movimenti gli esecutori hanno la bella pensata di ripetere l'esposizione, non si va più a casa.

questa volta, invece, mi tocca difendere un romantico. Schubert è ancora sopportabile come durate e ispirazione, anche se non sempre ha la mano sicura nei pezzi di maggiori proporzioni e durate. La noia invece arriva implacabile con i successori, i vari Brahms, Schumann, Liszt, Saint-Saens e chi più ne ha più ne metta :girl_impossible:

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Sapete uno che a volte rischia di diventare noioso chi è?

Schubert.

Per esempio nei movimenti finali di alcuni quartetti. A volte si dilunga in una maniera spropositata. Va bene la "divina lunghezza" però a volte si esagera.

Poi quando nei primi movimenti gli esecutori hanno la bella pensata di ripetere l'esposizione, non si va più a casa.

segnalo che quando Schumann parlava di "divine lunghezze" schubertiane si riferiva a tutt'altro....

per divina lunghezza intendeva la capacità di entrare con le sue melodie nell'ascoltatore e fare in modo che esse rimanessero a lungo in testa.... non si riferiva quindi alle lunghe durate delle sue composizionei [almeno.... così disse Pestelli]

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Ricordo una conferenza di Quirino Principe di una paccata di anni fa, in cui si parlava di Brahms e Mahler. Principe raccontò di un incontro tra Brahms e Mahler (mi pare che Mahler fosse andato a trovare Brahms - non so quale sia la fonte di tutto ciò) in cui Brahms continuava a stressare Mahler sul fatto che ormai la musica fosse morta e non ci fosse più niente da fare o da dire. Passeggiando sulla riva di un ruscello o di un laghetto o sopra un piccolo ponte, Mahler aveva invitato Brahms a osservare l'acqua. "Herr Brahms, guardi. Vede forse l'ultima onda?". "No" aveva risposto Brahms "l'ultima onda non c'è, concordo. Purchè, però, non si finisca in un pantano."

Wow, i miei eroi!

Avevo il pregiudizio che si odiassero (dopotutto Mahler è un prosecutore dell'estetica wagneriana...), o quantomeno che si ignorassero totalmente, invece salta fuori che pur avendo opinioni ed estetiche divergenti erano compagni di merende e si andavano a trovare! Caaaaari! :wub:

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