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FRANK ZAPPA !


Guest Philip Heselltine

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Oggi, a distanza di parecchi mesi dall'ultima volta, ho rimesso nello stereo Hot Rats e... sono riuscito a capirlo. Ѐ effettivamente un disco notevole, davvero paragonabile alla Classica per scrittura e densità musicale. Ovviamente ho iniziato a rivalutare l'opera di Zappa ;)

Quando hai tempo dai un'ascolto a Wheels of fire dei Cream e Lotus di Santana e fammi sapere come ti appaiono.

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Comunque, Hot Rats è un album tutt'altro che facile nella sterminata e variegata produzione zappiana. Ricordo che anch'io al primo ascolto (avevo 15 anni, tra l'altro) rimasi un po' intimidito. Riuscivo a sopportare solo Peaches En Regalia e Little Umbrellas, i pezzi di durata breve, mentre il resto mi sembrò piuttosto prolisso. Ed aggiungo che si trattava dell'LP Bizarre, con le versioni abbreviate per limiti di capienza (nella ristampa in cd The Gumbo Variations è ad esempio decisamente più lunga). Poi, ovviamente, com'è capitato a Renato, l'ho capito... e Willie The Pimp, con la sua lunga cavalcata chitarristica, mi ha fatto letteralmente impazzire.


Va detto, ad onor del vero, che è un disco che può contare sull'apporto di musicisti e personaggi straordinari, da Ian Underwood al povero Shuggie Otis, fino a Captain Beefheart che oltre alla voce in WTP dovrebbe averci messo, secondo gli aneddoti che raccontò più tardi, molto altro di suo.


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Ok, ho ascoltato i dischi detti da Tony, ecco le mie impressioni:



Cream - Wheels of Fire: album dalle sonorità decisamente pop, con pezzi orecchiabili e accattivanti. Alcuni (rari) momenti fanno intendere una preparazione musicale non bassa. In generale però l'ho trovato abbastanza palloso e ripetitivo.



Santana - Lotus: album interessante, certo in quanto a densità musicale è molto più povero di Hot Rats, ma anche qui alcuni momenti rivelano una preparazione musicale non indifferente, paragonabile a quella di Zappa. Da non sottovalutare.


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Ok, ho ascoltato i dischi detti da Tony, ecco le mie impressioni:

Cream - Wheels of Fire: album dalle sonorità decisamente pop, con pezzi orecchiabili e accattivanti. Alcuni (rari) momenti fanno intendere una preparazione musicale non bassa. In generale però l'ho trovato abbastanza palloso e ripetitivo.

Santana - Lotus: album interessante, certo in quanto a densità musicale è molto più povero di Hot Rats, ma anche qui alcuni momenti rivelano una preparazione musicale non indifferente, paragonabile a quella di Zappa. Da non sottovalutare.

Mi torna abbastanza anche se Santana lo vedo più come jazzista che come compositore.

Inoltre si circondava spesso di gente più figa di lui (Shorter, McLaughing, Corea, Hancock) che probabilmente è la responsabile della qualità musicale.

Nei Cream la vera "testa" era il batterista, infatti nei suoi lavori solisti si sente che c'è qualcosa in più.

Ho iniziato a riascoltarli con attenzione dopo che lessi un'intervista a Max Roach in cui diceva letteralmente "Ginger Baker è un genio e non mi vergogno di dirlo".

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Mi torna abbastanza anche se Santana lo vedo più come jazzista che come compositore.

Inoltre si circondava spesso di gente più figa di lui (Shorter, McLaughing, Corea, Hancock) che probabilmente è la responsabile della qualità musicale.

E non hai tutti i torti, anche se la "jazzità" di Santana è rimasta tutto sommato inespressa, o al massimo confinata in qualche spigolatura. Ma avrebbe potuto fare di più, e sicuramente meglio di McLaughlin e compagnia cantante che hanno saturato in pochi anni mercato ed orecchie di tutto il mondo con troppa fusion di qualità altalenante e ripetitiva.

Segnalo a questo proposito questo strano ed interessante disco, che Santana, in piena crisi mistica indù, incise nel '74 assieme ad Alice Coltrane:

IlluminationsAlbum.jpg

Una freakerie dell'epoca, ma merita almeno un ascolto:

http://www.youtube.com/watch?v=x4qE7YLQS_w

chiudo l'OT... ;)

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Guest zeitnote

Mi torna abbastanza anche se Santana lo vedo più come jazzista che come compositore.

Inoltre si circondava spesso di gente più figa di lui (Shorter, McLaughing, Corea, Hancock) che probabilmente è la responsabile della qualità musicale.

Nei Cream la vera "testa" era il batterista, infatti nei suoi lavori solisti si sente che c'è qualcosa in più.

Ho iniziato a riascoltarli con attenzione dopo che lessi un'intervista a Max Roach in cui diceva letteralmente "Ginger Baker è un genio e non mi vergogno di dirlo".

Che frase iperbolica, chissà perché mi sembra una cazzata...

Comunque, del Gingerino conservo questi due CD:

51ou59qZOBL._SX300_.jpg

51uPzTWLhuL._SX300_.jpg

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  • 10 months later...

Faccio appello agli zappiani del forum riguardo a quest'album:

All'inizio l'avevo ascoltato per curiosità e mi aveva fatto solennemente ca**re, poi dopo un po' di volte sono riuscito a "entrarci" dentro e mi sta piacendo parecchio. È normale? :D

Normalissimo.

Trattasi del classico album zappiano cui si arriva più tardi, dopo aver metabolizzato i fondamentali. Fu uno dei tanti sberleffi assestati dal Nostro come critica alla canzonetta d'amore melassosa stile doo-wop anni '50, i cui strascichi ancora resistevano nell'immaginario musicale quando l'album fu pubblicato. Come apertamente afferma il fumetto in copertina, il gruppo "Ruben & The Jets" erano in realtà i Mothers Of Invention "zuccherati".

Buffissima la foto in b/n del giovanissimo Zappa in quarta di copertina, nei panni del leader Ruben Sano, ad illustrazione della biografia dell'immaginaria band.

E' un disco molto divertente, anche se non è da perderci il sonno. ;)

rubenjestbackcover.jpg

Nota a margine: ancora nel 1984, nell'album "Them Or Us", Zappa sbeffeggiò la canzonetta smielata (stavolta con andamento terzinato anni Sessanta) nel brano "The Closer You Are". Mi pare ne avessimo già parlato però.

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Vado parzialmente OT:

Questa è davvero incredibile, ed è in stretto collegamento con il grandioso organo appena costruito nella chiesa di Santa Caterina ad Amburgo, di cui si parla in QUESTO TOPIC.

Infatti nella grandiosa chiesa di Santa Caterina ad AMBURGO stanno ricostruendo l'organo (distrutto durante la guerra) che fu suonato da J.S.Bach nel 1720. Per raccogliere fondi, hanno organizzato una serie di concerti di musica varia ed anche con varie contaminazioni moderno/classico/barocco.

Tali concerti hanno avuto spesso un titolo "italiano" o meglio italianizzato, dato che i Tedeschi -per mero spirito di orgoglio nazionale- a volte non si rendono conto di cosa stanno scrivendo in pseudoitaliano.

Un esempio? Eccolo qui. E' un vero CAPOLAVORO DI UMORISMO ORGANISTICO, anche se involontario

Si tratta di un concerto tenuto alcuni mesi fa dal tema "ZAPPA - BACH - Trilogie" durante il quale un ensemble barocco ha suonato musiche di Zappa e di Bach. Al concerto è stato dato, come di consueto, un titolo italianizzato. E difatti hanno chiamato il concerto in questione così:

ZAPPANALE

Non ci credete? cliccate QUI nel sito ufficiale della chiesa in questione...

Il titolo di "ZAPPANALE" se lo potevano risparmiare... e, se la vogliamo dire tutta, in Italia c'è un detto sul darsi la ZAPPA sui PIEDI e non mettersela altrove come questo titolo mal italianizzato darebbe ad intendere...

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  • 1 year later...

Salve a tutti, come forse potrete evincere dal mio nick, sono l'ennesimo zappiano venuto a rompere i maroni e a mettere i puntini sulle i :D

No, in realtà Zappa non lo conosco ancora abbastanza bene da poter fare dissertazioni approfondite su di lui (e questo vale per la musica classica in generale), pertanto non è certo mia intenzione venire qui a fare lezioni. Non posso fare a meno però di dire che, leggendo la conversazione, ho avuto l'impressione che in certi ambienti, specialmente quelli più "conservatori", la musica di Zappa sia ancora oggetto di un certo snobismo che, scusate se ve lo dico, temo possa portare spesso a giudizi frettolosi e un po' superficiali.

Volevo rispondere infatti su alcuni punti sollevati in questa discussione. Per cominciare:

mi pare sia opinione condivisa da diversi utenti, quella secondo cui Zappa sarebbe stato di base un musicista rock, magari un po' velleitario, che avrebbe tentato qualche incursione nella musica colta. Io sono convinto invece del contrario: ritengo che Zappa fosse di base un musicista colto che ogni tanto si divertiva a fare rock. A parte il fatto che è stato lui stesso a dire che la sua intenzione è sempre stata quella di scrivere musica che potesse essere eseguita nelle sale da concerto, ma che per raggiungere quest'obiettivo, l'unico modo sarebbe stato quello di mettere su un gruppo rock per diventare famoso e ricco. A parte questo, dicevo, basta guardare la sua formazione musicale per rendersi conto di come il suo approccio alla musica sia avvenuto attraverso la conoscenza dei grandi compositori del '900: Varese in primis (Zappa disse di aver deciso di diventare musicista dopo aver ascoltato "Ionisation" a 11 anni), poi vennero Schoenberg, Webern e Berg, poi Stravinskij, e così via passando per la musique concrete, la musica elettronica e il postserialismo di Penderecki. Per quanto riguarda il rock ha sempre detto di apprezzare pochissimi musicisti: il primo Bob Dylan, Jim Morrison, i Pink Floyd e credo pochissimi altri. Insomma, mi pare chiaro che non fosse quello il suo mondo.

Un' altra opinione che non condivido, espressa se non sbaglio, tra gli altri, anche da Zeitnote, è quella secondo cui Zappa avrebbe tentato di rendere più adulto e complesso il linguaggio rock. Io credo invece che quando Zappa voleva fare rock, facesse rock e basta. Album come Zoot allures, Joe's garage, Sheik yerbouty, You are what you is ecc. ecc., sono rock puro e semplice, anzi, rock demenziale, testimonianza questa, a mio avviso, di quanto poco Zappa prendesse sul serio la musica rock, che lui faceva prevalentemente allo scopo di parodiarla. Poi, il rock lo utilizzava anche per fare i suoi esperimenti di fusion, mescolandolo col jazz e la classica, ma si trattava per l'appunto di fusion, cioè di un altro genere (o non-genere, a seconda dei punti di vista), e non di una forma più complessa di rock. Questo (sempre per rispondere a Zeitnote quando parla di "modi frigi e misolidi" e di "pentatoniche"), senza tener conto del fatto che a mio avviso, ma è ancora soltanto una sensazione, l'estrema complessità di molte sue composizioni non fosse nient'altro che uno sberleffo, uno scherzo fine a sé stesso, un modo per utilizzare il gioco, la complessità masturbatoria, la sperimentazione che non porta da nessuna parte, come una risposta all'impossibilità per la musica di esprimere alcunché, idea che a mio avviso ha ereditato da Stravinskij, compositore che lui conosceva bene e che ha più volte omaggiato, e da cui, secondo me, ha ripreso l'idea della composizione musicale come collage, assemblaggio di forme eterogenee prese da passato, presente e futuro. Cosa che vale per i singoli brani di Zappa (ascoltare "Brown shoes don't make it" per credere :D), quanto per l'intera sua produzione.

Infine, per rispondere a Suono e alla sua (comprensibilissima) idiosincrasia per le "love songs" di Zappa, vorrei proporre un'interpretazione dell'arte zappiana che qualcuno ha fatto di recente. Si è parlato, a proposito della sua musica, di "progetto adorniano", consistente nel limitarsi a prendere atto della bruttezza della società americana e a riprodurla come in uno specchio fedele, senza rifugiarsi nella "dandystica" ricerca di una bellezza lontana dalla realtà. Le love songs, dunque, potrebbero benissimo essere considerate come i barattoli di fagioli di Andy Warhol: una mera riproduzione a-critica di un aspetto, peraltro rilevante, della cultura americana popolare: quello delle stupid songs consumate da buona parte dei teen-agers americani di quegli anni. Non parlerei neanche di parodia delle canzoncine d'amore, quindi, ma di semplice "calco".

Chiedo scusa per la prolissità, e ci tengo a precisare che sono un novellino in materia, quindi sarei ben felice di veder confutati e magari approfonditi certi argomenti da me tirati in ballo forse con eccessiva leggerezza.

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Consentitemi anche di linkarvi alcuni dei suoi brani che prediligo in assoluto (rigorosamente non rock), alcuni dei quali non esito a definire capolavori.

E soprattutto questo, ovviamente per chi avesse la pazienza di ascoltarlo per intero:

 

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  • 2 years later...
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