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C'è chi sta sopra chi sottA


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Esattamente un anno fa la rivista BBC Music usci con una classifica, stilata da un gotha di esperti (o supposti tali), dei 20 più grandi soprani del secolo scorso. Ecco la lista :

1. Maria Callas

2. Joan Sutherland

3. Victoria De Los Angeles

4. Leontyne Price

5. Birgit Nilsson

6. Montserrat Caballé

7. Lucia Popp

8. Margaret Price

9. Kirsten Flagstad

10. Emma Kirkby

11. Elisabeth Schwarzkopf

12. Regine Crespin

13. Galina Vishnevskaya

14. Gundula Janowitz

15. Karita Mattila

16. Elisabeth Schumann

17. Christine Brewer

18. Renata Tebaldi

19. Rosa Ponselle

20. Elly Ameling

Be', ad una prima scorsa salta subito agli occhi una mancanza sconcertante : Mirella Freni! Pink, che ne pensi?

(seguirà quella dei tenori)

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Esattamente un anno fa la rivista BBC Music usci con una classifica, stilata da un gotha di esperti (o supposti tali), dei 20 più grandi soprani del secolo scorso. Ecco la lista :

1. Maria Callas

2. Joan Sutherland

3. Victoria De Los Angeles

4. Leontyne Price

5. Birgit Nilsson

6. Montserrat Caballé

7. Lucia Popp

8. Margaret Price

9. Kirsten Flagstad

10. Emma Kirkby

11. Elisabeth Schwarzkopf

12. Regine Crespin

13. Galina Vishnevskaya

14. Gundula Janowitz

15. Karita Mattila

16. Elisabeth Schumann

17. Christine Brewer

18. Renata Tebaldi

19. Rosa Ponselle

20. Elly Ameling

Be', ad una prima scorsa salta subito agli occhi una mancanza sconcertante : Mirella Freni! Pink, che ne pensi?

(seguirà quella dei tenori)

non sarò pink, ma ti posso assicurare che l'assenza della Freni mi ha lasciato di sasso *_*

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Esattamente un anno fa la rivista BBC Music usci con una classifica, stilata da un gotha di esperti (o supposti tali), dei 20 più grandi soprani del secolo scorso. Ecco la lista :

1. Maria Callas

2. Joan Sutherland

3. Victoria De Los Angeles

4. Leontyne Price

5. Birgit Nilsson

6. Montserrat Caballé

7. Lucia Popp

8. Margaret Price

9. Kirsten Flagstad

10. Emma Kirkby

11. Elisabeth Schwarzkopf

12. Regine Crespin

13. Galina Vishnevskaya

14. Gundula Janowitz

15. Karita Mattila

16. Elisabeth Schumann

17. Christine Brewer

18. Renata Tebaldi

19. Rosa Ponselle

20. Elly Ameling

Be', ad una prima scorsa salta subito agli occhi una mancanza sconcertante : Mirella Freni! Pink, che ne pensi?

(seguirà quella dei tenori)

Sì, è vero, manca la Freni, che di tutte, dico tutte quelle classificate possedeva la tecnica di canto migliore.

E, come dice Lenny, la Scotto anche, inferiore alla Freni quanto a tecnica ( ce ne fossero però così....), ma grande fraseggiatrice, insuperabile nella "conversazione" pucciniana.

Ma la prova che chi ha stilato questo elenco erano degli incompetenti, la prova del nove, è stato mettere Victoria de Los Angeles, che di difetti di impostazione ne aveva parecchi, al terzo posto, prima della Nilsson, delle due Price, della Caballè, della Flagstad (!) tutte cantanti magistrali.

Poi manca Anita Cerquetti che, per voce e metodo, andava messa fra le prime cinque.

Ragazzi, è una storia vecchia: queste classifiche geopolitiche sono sempre delle eresie.

Se Zeit posta anche i tenori, magari ci facciamo ancora due risate...

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Sì, è vero, manca la Freni, che di tutte, dico tutte quelle classificate possedeva la tecnica di canto migliore.

E, come dice Lenny, la Scotto anche, inferiore alla Freni quanto a tecnica ( ce ne fossero però così....), ma grande fraseggiatrice, insuperabile nella "conversazione" pucciniana.

Ma la prova che chi ha stilato questo elenco erano degli incompetenti, la prova del nove, è stato mettere Victoria de Los Angeles, che di difetti di impostazione ne aveva parecchi, al terzo posto, prima della Nilsson, delle due Price, della Caballè, della Flagstad (!) tutte cantanti magistrali.

Poi manca Anita Cerquetti che, per voce e metodo, andava messa fra le prime cinque.

Ragazzi, è una storia vecchia: queste classifiche geopolitiche sono sempre delle eresie.

Se Zeit posta anche i tenori, magari ci facciamo ancora due risate...

Anch'io quando ho visto la Victoria de Los Angeles ho strabuzzato gli occhi in segno d'incredulità, Altra eresia : la pura btava Emma Kirkby davanti a Gundula Janowitz e Renata tebaldi. Mah...

Eccovi i tenori:

1) Placido Domingo

2) Enrico Caruso

3) Luciano Pavarotti

4) Fritz Wunderlich

5) Jussi Bjorling

6) Lauritz Melchior

7) Beniamino Gigli

8) Jon Vickers

9) Nicolai Gedda

10) Peter Pears

11) Tino Schipa

12) Carlo Bergonzi

13) Juan Diego Florez

14) Peter Schreier

15) Franco Corelli

16) John McCormack

17) Anthony Rolfe-Johnson

18) Alfredo Kraus

19) Wolfgang Windgassen

20) Sergey Lemeshev

:scratch_one-s_head:

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Anch'io quando ho visto la Victoria de Los Angeles ho strabuzzato gli occhi in segno d'incredulità, Altra eresia : la pura btava Emma Kirkby davanti a Gundula Janowitz e Renata tebaldi. Mah...

Eccovi i tenori:

1) Placido Domingo

2) Enrico Caruso

3) Luciano Pavarotti

4) Fritz Wunderlich

5) Jussi Bjorling

6) Lauritz Melchior

7) Beniamino Gigli

8) Jon Vickers

9) Nicolai Gedda

10) Peter Pears

11) Tino Schipa

12) Carlo Bergonzi

13) Juan Diego Florez

14) Peter Schreier

15) Franco Corelli

16) John McCormack

17) Anthony Rolfe-Johnson

18) Alfredo Kraus

19) Wolfgang Windgassen

20) Sergey Lemeshev

:scratch_one-s_head:

e questo chi è ? :scratch_one-s_head:

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Anch'io quando ho visto la Victoria de Los Angeles ho strabuzzato gli occhi in segno d'incredulità, Altra eresia : la pura btava Emma Kirkby davanti a Gundula Janowitz e Renata tebaldi. Mah...

Eccovi i tenori:

1) Placido Domingo

2) Enrico Caruso

3) Luciano Pavarotti

4) Fritz Wunderlich

5) Jussi Bjorling

6) Lauritz Melchior

7) Beniamino Gigli

8) Jon Vickers

9) Nicolai Gedda

10) Peter Pears

11) Tino Schipa

12) Carlo Bergonzi

13) Juan Diego Florez

14) Peter Schreier

15) Franco Corelli

16) John McCormack

17) Anthony Rolfe-Johnson

18) Alfredo Kraus

19) Wolfgang Windgassen

20) Sergey Lemeshev

:scratch_one-s_head:

Come volevasi dimostrare. Le eresie sono: Domingo al primo posto (mi vengono i brividi vederlo davanti a Caruso),

Peter Pears inserito dopo Gedda (bontà loro!) ma prima di Tito Schipa e Carlo Bergonzi, Peter Schreirer (che è un tenorino educato ma modesto assai) prima di Corelli, Mc Cormack e Kraus.

Ma, a perte queste amenità, io vorrei chiedere (di persona però) a quei signori che si sono presi la briga di pubblicare

"cataloghi" tanto strampalati, se hanno mai sentito parlare ( perchè certo non li hanno mai ascoltati) di Giacomo Lauri Volpi, Aureliano Pertile, Geoges Thill, Helge Roswaenge, tanto per fare qualche esempio.

Sarei molto curioso di sapere cosa mi risponderebbero.

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e questo chi è ? :scratch_one-s_head:

Serghiei Lemeshev è stato un ottimo tenore lirico russo degli anni 30-40. Dotato di bel timbro e di buona tecnica

( mezze voci in emissione "mista" , dolci e morbide, acuti pieni e radiosi). Ricordava molto Bjorling. Aveva però una certa monotonia di colori a tendeva ad aprire le note di passaggio.

Dedico a Madiel questo "M'apparì" dalla Marta di Flotow, cantato in russo.

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Serghiei Lemeshev è stato un ottimo tenore lirico russo degli anni 30-40. Dotato di bel timbro e di buona tecnica

( mezze voci in emissione "mista" , dolci e morbide, acuti pieni e radiosi). Ricordava molto Bjorling. Aveva però una certa monotonia di colori a tendeva ad aprire le note di passaggio.

Dedico a Madiel questo "M'apparì" dalla Marta di Flotow, cantato in russo.

in russo, santa pazienza... e chi ha postato il video dice pure che è il più grande di tutti (secondo lui), mah... mai sentito nominare (e cantare) prima di adesso :scratch_one-s_head:

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Anni fa trovai i risultati di questo sondaggio su non ricordo che sito:

VOTA LA VOCE FEMMINILE TOP TEN

LA CLASSIFICA DEI SOPRANI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Maria Callas

Joan Sutherland

Elizabeth Schwarzkopf

Mirella Freni

Montserrat Caballé

Beverly Sills

Birgit Nilsson

Leontyne Price

Magda Olivero

Rosa Ponselle

Claudia Muzio

Raina Kabaivanska

Kirsten Flagstad

Gina Cigna

Il commento di Stephen Hastings:

I primi otto nomi sono quelli che, in-sieme a Renata Tebaldi, (stranamente assente), hanno più contribuito a rendere popolare l'opera in disco negli ultimi 50 anni. Pochi conteste-ranno ormai il primo posto alla Callas. Dispiace semmai l'assenza di Lotte Lehmann: un timbro inconfondibile e doti comunicative uniche nel suo repertorio.

--------------------------------------------------------------------------------

LA CLASSIFICA DEI MEZZOSOPRANI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Giulietta Simionato

Ebe Stignani

Marilyn Horne

Christa Ludwig

Jennifer Larmore

Shirley Verrett

Teresa Berganza

Cecilia Bartoli

Lucia Valentini Terrani

Fiorenza Cossotto

Gianna Pederzini

Fedora Barbieri

Agnes Baltsa

Tatiana Troyanos

Bruna Castagna

Il commento di Stephen Hastings:

A novant'anni compiuti arriva questo tributo alla bravura da mattatrice della Simionato. Segue la voce unica, nella sua sontuosità liricheggiante, di Ebe Stignani e una serie di fuoriclasse in grado di lasciare impronte indelebili sui ruoli più congeniali. Possono sor-prendere semmai i tanti voti per la Larmore: un talento grintoso forse sottovaluto dalla critica.

--------------------------------------------------------------------------------

LA CLASSIFICA DEI CONTRALTI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Kathleen Ferrier

Marian Anderson

Oralia Dominguez

Elvira Casazza

Regina Resnik

Bernadette Manca di Nissa

Carmen Gonzales

Gloria Banditelli

Sara Mingardo

Marie Delna

Clara Butt

Il commento di Stephen Hastings:

Il contralto soffre di una certa incertezza di definizione, e qualcuno potrà dubitare sull'appartenenza di alcuni di questi nomi alla categoria. Nessun dubbio invece sulla Ferrier e sulla Anderson, che con la nobilissima al-terità dei loro strumenti evocano un mondo sonoro ormai perduto in cui la profondità dei suoni rispecchia quella dello spirito.

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Anni fa trovai i risultati di questo sondaggio su non ricordo che sito:

VOTA LA VOCE FEMMINILE TOP TEN

LA CLASSIFICA DEI SOPRANI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Maria Callas

Joan Sutherland

Elizabeth Schwarzkopf

Mirella Freni

Montserrat Caballé

Beverly Sills

Birgit Nilsson

Leontyne Price

Magda Olivero

Rosa Ponselle

Claudia Muzio

Raina Kabaivanska

Kirsten Flagstad

Gina Cigna

Il commento di Stephen Hastings:

I primi otto nomi sono quelli che, in-sieme a Renata Tebaldi, (stranamente assente), hanno più contribuito a rendere popolare l'opera in disco negli ultimi 50 anni. Pochi conteste-ranno ormai il primo posto alla Callas. Dispiace semmai l'assenza di Lotte Lehmann: un timbro inconfondibile e doti comunicative uniche nel suo repertorio.

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LA CLASSIFICA DEI MEZZOSOPRANI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Giulietta Simionato

Ebe Stignani

Marilyn Horne

Christa Ludwig

Jennifer Larmore

Shirley Verrett

Teresa Berganza

Cecilia Bartoli

Lucia Valentini Terrani

Fiorenza Cossotto

Gianna Pederzini

Fedora Barbieri

Agnes Baltsa

Tatiana Troyanos

Bruna Castagna

Il commento di Stephen Hastings:

A novant'anni compiuti arriva questo tributo alla bravura da mattatrice della Simionato. Segue la voce unica, nella sua sontuosità liricheggiante, di Ebe Stignani e una serie di fuoriclasse in grado di lasciare impronte indelebili sui ruoli più congeniali. Possono sor-prendere semmai i tanti voti per la Larmore: un talento grintoso forse sottovaluto dalla critica.

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LA CLASSIFICA DEI CONTRALTI SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Kathleen Ferrier

Marian Anderson

Oralia Dominguez

Elvira Casazza

Regina Resnik

Bernadette Manca di Nissa

Carmen Gonzales

Gloria Banditelli

Sara Mingardo

Marie Delna

Clara Butt

Il commento di Stephen Hastings:

Il contralto soffre di una certa incertezza di definizione, e qualcuno potrà dubitare sull'appartenenza di alcuni di questi nomi alla categoria. Nessun dubbio invece sulla Ferrier e sulla Anderson, che con la nobilissima al-terità dei loro strumenti evocano un mondo sonoro ormai perduto in cui la profondità dei suoni rispecchia quella dello spirito.

Le classifiche sono cosa da cretini, ma i commenti di Hastings sono addirittura oltre la cretineria.

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Le classifiche sono cosa da cretini, ma i commenti di Hastings sono addirittura oltre la cretineria.

Le classifiche riportate da Superburp sono più accettabili, sempre assodato che, come hanno detto Eduard e Giordano,

"classificare" degli artisti è uno dei modi più rozzi e infantili per darne una valutazione.

Giordano è implacabile anche col critico Hastings e lo insulta.

Io non direi che Hastings dice delle cose stupide ma molto generiche sì.

Il chè è un modo più "morbido" per dire la stessa cosa.

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ma manca del monaco tra i top20.

Normale? :o

Malgrado la grande popolarità e talune performances di indubbio rilievo negli anni '50 ( Fanciulla del West, Norma, Andrea Chenier,Otello, Ernani, Pagliacci, Aida, Sansone e Dalila) per la superba vocalità nel canto di forza e il taglio imperioso e disinibito del fraseggio, Del Monaco fu un cantante "sui generis" che creò un modello personalissimo (per quanto molto imitato) discostandosi nel contempo dalla grande tradizione tenorile e limitando giocoforza il repertorio a pochi ruoli congeniali al suo tipo di voce, al suo metodo di canto e al suo temperamento.

In questo senso resta un fenomeno "eccentrico" che poteva riscuotere, a livello viscerale, molte simpatie come molte critiche ma che, in ogni caso, non poteva essere inserito e catalogato nell'ortodossia tenorile.

Certa durezza negli attacchi, l'abuso , anche quando non richiesto, dell'enfasi declamatoria, la ricerca, un po' fine a se stessa, del suono spesso e voluminoso, la sostanziale limitatezza della gamma di intensità intermedie, sono le obiezioni che la critica gli ha sempre rivolto.

E' giusto però sottolineare che nelle registrazioni "live" degli anni '50, questi difetti erano di lieve entità e comunque minoritari rispetto a una voce grandiosa e a un autentico talento drammatico.

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Malgrado la grande popolarità e talune performances di indubbio rilievo negli anni '50 ( Fanciulla del West, Norma, Andrea Chenier,Otello, Ernani, Pagliacci, Aida, Sansone e Dalila) per la superba vocalità nel canto di forza e il taglio imperioso e disinibito del fraseggio, Del Monaco fu un cantante "sui generis" che creò un modello personalissimo (per quanto molto imitato) discostandosi nel contempo dalla grande tradizione tenorile e limitando giocoforza il repertorio a pochi ruoli congeniali al suo tipo di voce, al suo metodo di canto e al suo temperamento.

In questo senso resta un fenomeno "eccentrico" che poteva riscuotere, a livello viscerale, molte simpatie come molte critiche ma che, in ogni caso, non poteva essere inserito e catalogato nell'ortodossia tenorile.

Certa durezza negli attacchi, l'abuso , anche quando non richiesto, dell'enfasi declamatoria, la ricerca, un po' fine a se stessa, del suono spesso e voluminoso, la sostanziale limitatezza della gamma di intensità intermedie, sono le obiezioni che la critica gli ha sempre rivolto.

E' giusto però sottolineare che nelle registrazioni "live" degli anni '50, questi difetti erano di lieve entità e comunque minoritari rispetto a una voce grandiosa e a un autentico talento drammatico.

capito :o

Io ho questo video

http://www.youtube.com/watch?v=oN4zv0zhNt8...feature=related (intero ovviamente)

e me ne innamorai al primo ascolto.

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Come volevasi dimostrare. Le eresie sono: Domingo al primo posto (mi vengono i brividi vederlo davanti a Caruso),

Peter Pears inserito dopo Gedda (bontà loro!) ma prima di Tito Schipa e Carlo Bergonzi, Peter Schreirer (che è un tenorino educato ma modesto assai) prima di Corelli, Mc Cormack e Kraus.

Ma, a perte queste amenità, io vorrei chiedere (di persona però) a quei signori che si sono presi la briga di pubblicare

"cataloghi" tanto strampalati, se hanno mai sentito parlare ( perchè certo non li hanno mai ascoltati) di Giacomo Lauri Volpi, Aureliano Pertile, Geoges Thill, Helge Roswaenge, tanto per fare qualche esempio.

Sarei molto curioso di sapere cosa mi risponderebbero.

Be', del resto è sempre difficile stabilire dei valori assoluti, anche per i cantori. Se, per esempio, mi ascolto dei lieder di Schbert o di Beethoven, preferisco di gran lunga la "leggerezza" di Schreier alla possanza di un Caruso. Tito Schipa da pare sua, a quanto ne so, non ha mai affrontato il repertorio liederistico. Giusto?

Tra le motivazioni che hanno portato all'elezione di Domingo, ci sono anche considerazioni non strettamente tecniche, come il fatto che il tenore messicano è un cantante universale che nella sua lunga carriera si è applicato a repertori più disparati: da Wagner a Händel, passando da Verdi e Rossini.

Al di là delle levate di scudo più o meno moraleggianti sull'inanità o cretineria delle classifiche, resta il fatto che le trovo divertenti e possono essere pretesto per sollevare discussioni interessanti.

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Al di là delle levate di scudo più o meno moraleggianti sull'inanità o cretineria delle classifiche, resta il fatto che le trovo divertenti e possono essere pretesto per sollevare discussioni interessanti.

Specie quando contengono delle palesi sviste o degli evidenti errori di valutazione.

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Tra le motivazioni che hanno portato all'elezione di Domingo, ci sono anche considerazioni non strettamente tecniche[.....]

Che non fossero "questioni strettamente tecniche" a far assegnare a Placido Domingo l'alloro di miglior tenore di tutti i tempi è una cosa che ho sospettato da subito. Tu, Zeit, fai riferimento al suo sterminato repertorio ( tutto regolarmente inciso e commercializzato) e parli di "cantore universale".

Ma per far ciò occorrerebbe oltre che una grande voce anche una grandissima tecnica. Ammesso anche (e non è vero) che Domingo abbia la prima, certamente non possiede la seconda.

La tecnica di cui dispone genera un canto spiegato e sensuale e valorizza un "medium" caldo e brunito, confacendosi al repertorio tardo romantico ( Don Carlo, Ballo in Maschera, Mefistofele,Carmen, Racconti di Hoffmann,Dannazione di Faust, Otello), al Wagner lirico ( Tannhauser, Lohengrin, Parsifal) e al Puccini di Manon Lescaut e Tosca (mentre Butterfly e Bohème sono troppo acute per lui e Fanciulla e Turandot troppo "spinte"). Nel verismo più schietto ( Pagliacci, Andrea Chenier, Tabarro) alla foga esteriore non sempre ha corrisposto la sostanza vocale.

Gli è sostanzialmente estraneo il canto barocco per carenza di agilità e leggerezza; quello neoclassico epicheggiante per mancanza di ampiezza e di metallo; tutto il repertorio romantico, non possedendo nè l'estensione nè le mezze-voci idonee per affrontarlo (Il suo Nemorino in "elisir d'amore" è stato fra i peggiori mai incisi). Non parliamo di Rossini che è lontano anni luce dalle sue attitudini e possibilità vocali.

In Mozart ha offerto una prova assai scialba con l'Idomeneo.

Nel Verdi tecnicamente più impervio è stato un Duca pesante, "nasale" e impacciato nel Rigoletto inciso da Giulini.

Che abbia cantato e inciso quasi tutto sarà un primato da Guinnes ma non gli rende onore perchè due terzi di quello che ha cantato era fuori stile.

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Che non fossero "questioni strettamente tecniche" a far assegnare a Placido Domingo l'alloro di miglior tenore di tutti i tempi è una cosa che ho sospettato da subito. Tu, Zeit, fai riferimento al suo sterminato repertorio ( tutto regolarmente inciso e commercializzato) e parli di "cantore universale".

Ma per far ciò occorrerebbe oltre che una grande voce anche una grandissima tecnica. Ammesso anche (e non è vero) che Domingo abbia la prima, certamente non possiede la seconda.

La tecnica di cui dispone genera un canto spiegato e sensuale e valorizza un "medium" caldo e brunito, confacendosi al repertorio tardo romantico ( Don Carlo, Ballo in Maschera, Mefistofele,Carmen, Racconti di Hoffmann,Dannazione di Faust, Otello), al Wagner lirico ( Tannhauser, Lohengrin, Parsifal) e al Puccini di Manon Lescaut e Tosca (mentre Butterfly e Bohème sono troppo acute per lui e Fanciulla e Turandot troppo "spinte"). Nel verismo più schietto ( Pagliacci, Andrea Chenier, Tabarro) alla foga esteriore non sempre ha corrisposto la sostanza vocale.

Gli è sostanzialmente estraneo il canto barocco per carenza di agilità e leggerezza; quello neoclassico epicheggiante per mancanza di ampiezza e di metallo; tutto il repertorio romantico, non possedendo nè l'estensione nè le mezze-voci idonee per affrontarlo (Il suo Nemorino in "elisir d'amore" è stato fra i peggiori mai incisi). Non parliamo di Rossini che è lontano anni luce dalle sue attitudini e possibilità vocali.

In Mozart ha offerto una prova assai scialba con l'Idomeneo.

Nel Verdi tecnicamente più impervio è stato un Duca pesante, "nasale" e impacciato nel Rigoletto inciso da Giulini.

Che abbia cantato e inciso quasi tutto sarà un primato da Guinnes ma non gli rende onore perchè due terzi di quello che ha cantato era fuori stile.

Il tuo ragionamento non fa una piega, Pink. Che Domingo abbia cantato e inciso di tutto, non significa che lo abbia cantato bene, anche se il fatto che sia riuscito ad entrare in così tante produzioni importanti non lo possiamo imputare solo ad ipotetiche "raccomandazioni". ;) Detto ciò, confesso che molte cose che dici sul suo canto mi trovano d'accordo, specie quando il suo timbro sdrucciola verso fastidiose nasalità.

Che poi lo staff della rivista abbia addotto la faccenda dell'universalità mi fa un po' sorridere visto che in elenco troviamo cantanti come Pears, che ha interpretato quasi esclusivamente Britten!

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Io quando vidi la graduatoria dei direttori di "Musica" mi sparai. Ed anche quella dei pianisti. Dalla prima mancava Beecham, nella seconda spiccava l'assenza di Gieseking.

Comunque Pertile e Lauri-Volpi assenti è da privido!

http://www.rivistamusica.com/sondaggi.htm

Eccole qua:

VOTA I PIANISTI TOP TEN

LA CLASSIFICA SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Sviatoslav Richter

Arturo Benedetti Michelangeli

Vladimir Horowitz

Wilhelm Backhaus

Artur Rubinstein

Maurizio Pollini

Claudio Arrau

Glenn Gould

Emil Gilels

Sergei Rachmaninov

Alfred Brendel

Dinu Lipatti

Arthur Schnabel

Edwin Fischer

Vladimir Ashkenazy

Clara Haskil

Ferruccio Busoni

Wilhelm Kempff, Vladimir Sofronitsky

Nikita Magaloff

Radu Lupu

Martha Argerich

Rosalyn Tureck

J. Hofmann

Rudolf Serkin, Andras Schiff

Il commento di Piero Rattalino

Sappiamo bene che a tagliare la storia per secoli è come tagliare il salame a fette: il coltello separa ciò che nel salame -- nella storia -- era unito. Ma la cadenza dei secoli colpisce l'immaginario e gli storici hanno quindi un bell’affannarsi a dire che il defunto Novecento fu il “secolo breve”, nato nel 1918 e spirato nel 1989: il Novecento è il Novecento, e quando si gioca a scegliere chi vi operò in modo eminente coloro che non vi appartennero biograficamente per intero escono un po' penalizzati. Avendo io proposto a MUSICA il gioco non posso di certo dolermi del suo esito. Noto tuttavia che Ferruccio Busoni, nato nel 1866, scomparso nel 1924, non è entrato nei top ten ed è anche collocato un po' indietro nella graduatoria dei top twenty. Vero è però che contro di lui c'è anche la sua discografia striminzita, che vieta al pubblico di conoscerlo per quello che fu. Tuttavia, dicevo, tuttavia... Richter, Benedetti Michelangeli, Horowitz, Arrau, Gould, Gilels sono “novecentisti” puri. Backhaus aveva sedici anni quando il Novecento gettò il primo vagito, Rubinstein ne aveva tredici, e quindi anch'essi sono “novecentisti”. Rachmaninov era nato nel 1873, ma cominciò la carriera di pianista-interprete (prima era stato pianista-compositore) nel 1917, e quindi... Tra i top che operarono nel Novecento e che operano nel Duemila il solo Pollini è entrato fra i ten; probabilmente entrerà anche fra i top ten del Duemila e, credo, vi entrerà Alfred Brendel. A parte queste piccole considerazioni non ho da far com-menti sulle scelte dei lettori di Musica, tranne una che in verità è grossa come una casa: l'esclusione anche dai primi venti di Alfred Cortot e di Walter Gieseking mi lascia completamente basito. Lettori cari, non vi sarete per ca-so distratti mentre vergavate a lettere d'oro dieci nomi?

--------------------------------------------------------------------------------

VOTA I DIRETTORI TOP TEN

LA CLASSIFICA SECONDO I LETTORI DI MUSICA

Wilhelm Furtwängler

Arturo Toscanini

Herbert von Karajan

Bruno Walter

Leonard Bernstein

Claudio Abbado

Otto Klemperer

Victor de Sabata

Sergiu Celibidache

Carlos Kleiber

Dimitri Mitropoulos

Riccardo Muti

Evgeni Mravinski

Sir Georg Solti

Carlo Maria Giulini

John Barbirolli

Pierre Boulez

Guido Cantelli

Karl Richter

Karl Böhm

Nikolaus Harnoncourt

Hermann Scherchen

Giuseppe Sinopoli

Fritz Reiner

Eugen Jochum

Riccardo Chailly

Il commento di Piero Rattalino

Commentare le scelte che i lettori di MUSICA hanno fatto per individuare i dieci direttori top è per me più semplice di quanto non sia stato nel caso dei pianisti. Tra i dieci pianisti top mancavano secondo me due figure storicamente rilevantissime, mentre non vedo grosse, oggettive lacune tra i dieci direttori, e quasi quasi non ne vedo nemmeno tra quelli che, pur non essendo entrati fra i dieci, hanno ottenuto dei voti. Magari qualche estimatore di George Szell avrebbe potuto esserci e, per quello che è il mio gusto, anche di Ferenc Fricsay. Tuttavia non avrei incluso Szell e Fricsay fra i primi dieci. Su Furtwängler primo avrei scommesso anche i pochi capelli che posso ancora vantare. Sulle altre posizioni non avrei scommesso, ma non ho motivo di stupirmi. Ripeto quello che dissi a proposito dei pianisti: si tratta di un gioco. E in questi limiti la classifica dei direttori risponde secondo me alle carte che si potevano calare sul tavolo.

Per i direttori non è andata tanto male, dai :lol:.

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