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Zemlinsky


wazoo

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Questa sera ho scoperto Zemlinsky.

Alla radio, tanto per cambiare in macchina.

Ebbene sì, lo conoscevo solo di nome.

Ho sentito un movimento di una sinfonia, la prima. Bellissimo.

Ora si tratta di, innanzi tutto recuperare il thread dedicato a costui che senza dubbio già esiste, e poi comprarmi una caterva e mezza di dischi.

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  • 2 months later...

Ho una piccola supplica da rivolgere: qualcuno ha idea di come possa procurarmi il libretto di Traumgörge di Zemlinsky? Ho appena comprato la versione EMI e ho subito notato la "piacevole" sorpresa di un libretto mancante. E ovviamente su internet dicono che non si riesce a trovarlo neanche vendendo l'anima.

Insomma, invoco un'anima pia. :crying_anim02::crying_anim02:

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  • 1 year later...

certo che ci siete andati giù pesante sul povero Zemlinsky :huh:

infondo la sua più grande colpa è stata di rimaner arroccato ai tempi che furono (benchè in alcune opere come per esempio gli ultimi quartetti d'archi e la Sinfonietta, l'influenza dei suoi contemporanei è evidente)...

Personalente apprezzo moltissimo la Seconda sinfonia, alcuni Salmi e il pezzo pianistico Ein Lichtstrahl: tutti di gusto tardoromantico e sicuramente molto "in ritardo" rispetto a Mahler e Strauss, ma genuinamente ispirati. E' bella musica, non rivoluzionaria ma non è necessario esser rivoluzionari per scrivere bella musica, e con alcune influenze ben avvertibili (Brahms, certo Strauss, certo Mahler soprattutto nell'orchestrazione, perfino certe melodie di sapore dvorakiano). Dai suoi lavori emana un tipico fascino "klimtiano", un clima insieme freddo soave leggero trasognato e doloroso che di sicuro non lascia indifferenti. Però spesso rimane in superficie, e certo suo "esotismo" risulta troppo di maniera: la Sinfonia lirica, ad esempio, poteva essere affascinante ai suoi tempi, ma oggi che la cultura afroamericana che pretende di cantare la conosciamo molto meglio, risulta (almeno a me) solo datata e decorativa. Zemlinsky mi sembra una specie di Fellini che cerca sempre l'atmosfera, ma a volte sacrifica il contenuto all'atmosfera e passa via lasciando un segno meno indelebile di quello che il suo talento gli consentirebbe di lasciare.

Questo non toglie che il suo fascino affascini.

sono d'accordo con te... magari, più che "rimanere in superficie", Zemlinsky rimane "sospeso" (e credo sia proprio questo il suo fascino)...

invece non sono affatto d'accordo con chi sostiene un suo scarso talento... per le melodie e la creatività dell'orchestrazione, Zemlinsky è stato un musicista di primissimo ordine...

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- sinfonie n.°1-2 (Conlon);

- Symphonische Gesänge op.20 (Conlon);

- Lyrische Symphonie (Sinopoli);

- Lieder op.7 (Ziesak, Vermillion, Elsner, Garben);

- Frühlingsbegräbnis (Conlon);

- Eine Florentinische Tragödie (Chailly);

- Die Seejungfrau (Chailly);

- Der Traumgörge (Conlon);

- Der Zwerg (Conlon);

- 2 Gesänge per baritono e orchestra (Conlon);

- 6 Gesänge op.13 nach Gedichten von M. Maeterlinck (Conlon);

- salmi XIII, XXIII e LXXXIII (sia Chailly che Conlon);

- Frühlingsglaube (Conlon);

- Geheiminis (Conlon);

- Minnelied (Conlon);

- Hochzietsgesang (Conlon);

- Aurikelchen per coro e orchestra (Conlon).

Aggiungo, per chi volesse approfondire, altre sue opere interessanti:

(vocali):

- Waldgespräch - per soprano, orchestra d'archi e 2 corni (Conlon)

- Maiblumen Bluhten Uberall - per soprano e sestetto d'archi (Conlon)

(sinfoniche):

- Sinfonietta op 23 (Conlon)

- Operatic Preludes: Sarema e Es War Einmal (Conlon)

- Cymbaline Suite (Conlon)

- Ein Tanzpoem (Conlon)

(dei quartetti d'archi avete già ampiamente parlato)

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Ho una piccola supplica da rivolgere: qualcuno ha idea di come possa procurarmi il libretto di Traumgörge di Zemlinsky? Ho appena comprato la versione EMI e ho subito notato la "piacevole" sorpresa di un libretto mancante. E ovviamente su internet dicono che non si riesce a trovarlo neanche vendendo l'anima.

Insomma, invoco un'anima pia. :crying_anim02::crying_anim02:

in questa edizione c'è il libretto con le traduzioni

trau.jpg

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Già.

L'avevo ordinato dopo due giorni dal pacco della EMI. Era l'unico modo per leggersi 'sto testo. :laughingsmiley:

Anche "Es war Einmal" della Capriccio è molto ben fatto.

in tutti i cd della serie Capriccio ci sono i libretti e, in qualche caso, anche le traduzioni. Sono cd preziosi per chi apprezza lo Zemlinsky operistico. Unico neo è che, spesso, la stampa è in caratteri microscopici :laughingsmiley:

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  • 8 years later...

Nella mia smaniosa ricerca di sinfonismo mi sono andato a riascoltare le due sinfonie di Zemlinsky contenute nel CD Naxos in mio possesso (non riesco ancora ad emanciparmi dal supporto fisico, ascolto al 99% ciò che ho in disco), due esecuzioni di provenienza diversa, orchestre diverse con direttori diversi, per quanto possano essere le due orchestre cecoslovacche migliori di tutto la Cecoslovacchia e i due direttori più talentuosi in circolazione da quelle parti, ritengo siano incisioni accettabili e nulla più (quando acquistai il CD non c'era molto altro disponibile).
La musica è, a mio avviso, di un certo valore. Sono pezzi che hanno un po' il problema di tutti i pezzi di compositori "minori" (che sono minori per ragioni precise), cioè sono un po' generici, non hanno una personalità ben definita, non tanto perchè non sanno osare nulla (non sarebbe di per sè un problema), quanto perchè manca loro quella "chiarezza", quella evidenza di ciò che il compositore aveva in mente che in genere è facile trovare nel lavori dei grandi e in generale nei lavori più riusciti.
Sono sinfonie che non hanno nulla di mahleriano, se non un po' di wagnersimo in una quantità che non era praticamente possibile non trovare nel 99% delle composizioni dell'epoca. Sono lavori molto convenzionali. Intanto c'è la ripetizione del ritornello (capita anche in alcune sinfonie di Mahler, ma qui suona proprio come una incapacità di rendersi conto di quanto sia superfluo e assolutamente non come un vezzo). E dico questo nonostante la prima sinfonia manchi del movimento lento. La seconda invece ce l'ha e ha pure un'introduzione lenta. Quindi niente di mahleriano, ma nemmeno niente di bruckneriano. Qua lo voglio dire chiaramente, l'autore che, per mia conoscenza, si avvicina di più è Dvorak, quello un po' più genericamente tardo-romanticheggiante, l'inizio della prima sinfonia a me ricorda un po' la settima di Dvorak.
Un altro autore con cui ho trovato una vicinanza è Schumann. Un po' per l'esito complessivo leggermente sfilacciato, un po' per gli scatti improvvisi ed energici dell'orchestra.
Difficile parlare in dettaglio dei sette brani che compongono queste due sinfonie (che come ho detto non rimangono particolarmente impresse). Sicuramente il più riuscito è il primo movimento della seconda, a tratti parecchio trascinante. Per il resto nulla da segnalare, l'adagio è un po' troppo rasserenato, suona posticcio, del finale si segnala la conclusione estremamente kitsch.

Nel complesso comunque pezzi da riascoltare e autore da approfondire.

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