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Figaro L'Aria della Contessa di Trombetta, Bianchini e Newman


artifex
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Il 22 giugno 2008 è uscita la pubblicazione sul web (autofinanziata) del libro Figaro L’aria della Contessa dei musicologi italiani Anna Trombetta e Luca Bianchini. 228 pagine in italiano e inglese per dimostrare che Mozart ha copiato il Recitativo accompagnato E Susanna non vien e l’aria Dove sono i bei momenti da un singspiel tedesco risalente – a loro avviso – al 1785 e cioè un anno prima della stesura del Figaro da parte del Genio Salisburghese. Le fonti per il loro studio sono solo tre copie manoscritte dell’opera (nessun autografo del compositore è preso in considerazione) e sono:

1. un Singspiel intitolato “Le nozze di Figaro / Atto I / Die Hochzeit des Figaro” (il frontespizio della pagina interna recita: “Le nozze di Figaro / Commedia per Musica /in Quattro Atti / del Sig.re Wolfg. Ama. Mozart”). Ha il testo tedesco scritto in caratteri gotici e non presenta recitativi secchi, ma solo accompagnati. I numeri musicali sono separati da parti recitate. Chiameremo questa fonte MS “A”. [Quellen B3 del Kritische Berichte. Copia manoscritta conservata all’ Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, signatur KT315].

2. una seconda versione formata solo dall’Atto terzo e quarto dell’opera intitolata “Le Nozze di Figaro / Atto 3za” con testo in italiano e recitativi secchi e accompagnati. Indicheremo questa fonte MS “B”. [Quellen B2 del Kritische Berichte. Copia manoscritta conservata all’ Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, signatur KT315].

3. Il manoscritto di Modena Mus. F791 riporta nel frontespizio: “Le nozze di Figaro / Commedia per Musica / in Quattro Atti / Rappresentata nel Teatro di Corte / a Vienna L’Anno 1786. / La Musica è del Sig.re Wolfg. Ama.Mozart”. Questa fonte è in italiano e, limitandoci all’Aria della Contessa del terzo Atto, è leggermente diversa dalla versione ufficiale pubblicata in NMA (Neue Mozart-Ausgabe). Chiameremo questa fonte MS “C”.

Dallo studio del libro Figaro L’aria della Contessa dei musicologi italiani Anna Trombetta e Luca Bianchini risulta che “il Singspiel MS “A” è venuto prima, MS “B” è successivo e il manoscritto MS “C” di Modena è stato copiato per ultimo”. Il risultato di questo studio è in netto contrasto con le attribuzioni di datazione riportate dal Kritische Berichte dell'NMA : il Singspiel MS”A” (Quelle B3 ) è datato 1798, l’ MS”B” (Quelle B2 ) è datato 1786 e contiene fogli aggiunti successivamente (1789), l’MS”C” (Mus. F791) è datato 1786.

Inoltre la copia del Singspiel MS”A” è stata prodotta tra il 1792 e il 1802 come chiaramente si evince dall’analisi dei numeri progressivi riportati sulla copertina del manoscritto.

Nonostante queste evidenze, nel libro Figaro L’aria della Contessa, attraverso una "personale" analisi musicale – piena di errori e di inaudite idiozie - si sostiene che l’MS”A”, pur essendo una copia tarda, è una copia di un Singspiel del 1785. Cioè una copia prodotta almeno 7 anni dopo l’originale. Notevole ritardo.

La presente discussione non è una copia del caso-Luchesi, perchè questo topic è ESCLUSIVAMENTE incentrato sulla pubblicazione dei due musicologi italiani.

E' un atto dovuto.

Modificato da Madiel
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1. Il Singspiel non c’è…ma è meglio dire che c’è

Ne l’ Introduzione storica (pag. 9) si incontrano affermazioni che è più facile trovare in un giornale di gossip piuttosto che in una pubblicazione scientifica. Si parte subito con:

È davvero inspiegabile il silenzio di Mozart sulle Nozze di Figaro

[pag. 67]

Per gli autori del libro, la parola “inspiegabile” non ha il significato comune di qualcosa di oscuro, indefinibile. Ma proprio il contrario. Praticamente si vuole indurre il lettore ad avere già un pregiudizio sulla mancanza di informazioni di un fatto avvenuto più di due secoli fa. L’autografo di Mozart invece che è lì, stampato, analizzato e pubblicizzato non viene preso in considerazione. Questo sì che è inspiegabile. E, giustamente, come nei migliori pettegolezzi:

In assenza di notizie di prima mano da parte del compositore non ci resta che ricorrere a testimonianze indirette per chiarire le fasi della realizzazione dell’opera.

[pag. 67]

Questo potrebbe essere anche un metodo corretto per affrontare la mancanza di “notizie di prima mano” da parte di Mozart rispetto alla genesi de Le Nozze. Senonché, nel libro, è attiva una certa selezione di queste notizie. Ma andiamo avanti.

Qui di seguito riporto una drammatica sequenza (quasi riga per riga) di giri di parole per far sottintendere alla fine un singspiel:

Il 31 gennaio del 1785 Giuseppe II scriveva al conte Pergen: “Apprendo che la nota commedia Le mariage de Figaro è stata proposta in traduzione tedesca per il Teatro di Porta Carinzia.

[qui si parla di commedia]

Con queste parole l’imperatore aveva bloccato l’esecuzione affidata alla compagnia di Emanuel Schikaneder programmata per il 3 febbraio 1785 al Teatro di Porta Carinzia,

[qui si parla di esecuzione]

Infatti nel Wienerblätter del 2 febbraio 1785 si legge: “Il sig. Rautenstrauch ha recentemente tradotto in tedesco la commedia Les Noces de Figaro

[qui si parla ancora di commedia]

Ancor prima che Mozart e Da Ponte iniziassero ad elaborare la versione italiana delle Nozze e nonostante il divieto, era stato già rappresentato a Francoforte l’11 aprile 1785 Der lustige Tag oder Figaro’s Hochzeit (La lieta giornata o le Nozze di Figaro), dalla compagnia Großmann di Bonn

[qui non si sa di cosa si sta parlando]

Così recita la locandina:

11 aprile 1785 Francoforte sul Meno

La compagnia drammatica Grossmann eseguirà

DER LUSTIGE TAG ODER FIGARO’S HOCHZEIT

Una commedia in 5 Atti di Caron de Beaumarchais

[qui la locandina riporta “una commedia”e dopo aver citato i personaggi e gli interpreti arriva l’apoteosi:]

La compagnia di Koberwein su invito dei principi von Fürstenberg aveva eseguito il Singspiel nel luglio e nell’agosto del 1785 a Donaueschingen, cittadina tedesca della Foresta Nera.

All’improvviso, dopo aver parlato in sequenza di commedia-esecuzione-commedia-non si sa cosa-commedia salta fuori non la parola “singspiel” ma bensì “il singspiel”. Praticamente si dà per scontato che anche le rappresentazioni precedenti erano state rappresentazioni di un singspiel. Questa è una magia: solo una riga prima si parlava di commedia e subito dopo si parla di singspiel. Ci è sfuggito qualcosa? Già. Visto che gli autori del libro si sono lamentati delle poche informazioni fornite da Mozart sulla genesi del Figaro, è bene che anche il lettore si lamenti di questo singspiel venuto fuori dal nulla. Ma al contrario delle scarse informazioni lamentate dai due musicologi, di queste rappresentazioni (di Francoforte e di Donaueschingen) è possibile trovare dettagliate informazioni.

Per la rappresentazione di Francoforte abbiamo la locandina:

untitled1.jpg

L’11 aprile 1785 a Francoforte sul Meno la compagnia Grossman ha rappresentato un Lustspiel, non un singspiel. Un lustspiel in 5 atti tradotto dal francese di Beaumarchais. Cosa dire di più? Qui il singspiel è solo nel libro Figaro L’Aria della Contessa e nella testa degli autori.

Invece per la rappresentazione della compagnia di Koberwein nel luglio e agosto 1785 a Donaueschingen, leggiamo cosa scrive Manfred Schuler nel suo Die Aufführung von Mozarts "Le Nozze di Figaro" in Donaueschingen 1787. Ein Beitrag zur Rezeptionsgeschichte. Archiv für Musikwissenschaft, 45. Jahrg., H. 2., (1988), pp. 111-131 Published by: Franz Steiner Verlag:

Koberwein führte Figaros Hockzeit mit Tänzen und mindestens zwei Musikstücken, nämlich einer Romanze und einem Vaudeville auf. Wie dem Theaterzettel zu entnehmen ist, bot er die Romanze und das Vaudeville im Klavierauszug mit deutschem und französischem Text zum Kauf an. Leider wird der Name des Komponisten nirgendwo genannt.

Il buon Koberwein ha diretto il Figaros Hockzeit con balli, danze, romanze e Vaudeville. Come si apprende dalla locandina la romanza ed i Vaudeville sono stati eseguiti con l’accompagnamento del pianoforte (con testo tedesco e francese). Purtroppo il nome del compositore non è menzionato da nessuna parte.

Per rintracciare l’esistenza di queste danze e questo tipo di musica non bisogna inventarsi nulla, basta avere sottomano la commedia originale di Beaumarchais. In essa sono presenti romanze e vaudeville e balletti.

Il nome del compositore non è menzionato, ma si può fare tranquillamente riferimento alla musica della commedia originale di Beaumarchais (S'adresser, pour la musique de l'ouvrage, à M. BAUDRON, chef d'orchestre du théâtre français).

Una commedia con una romanza, un vaudeville e una air noté è un singspiel? Per Trombetta e Bianchini evidentemente sì.

Le due rappresentazioni succitate non sono altro che rappresentazioni della commedia Le mariage de Figaro tradotta in tedesco.

Anche qui il singspiel è solo nel libro delle favole Figaro L’Aria della Contessa e nella testa degli autori.

Modificato da artifex
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Guest zeitnote
(...)

La presente discussione non è una copia del caso-Luchesi, perchè questo topic è ESCLUSIVAMENTE incentrato sulla pubblicazione dei due musicologi italiani.

E' un atto dovuto.

L'avere ragione, e io credo che su questa faccenda tu ce l'abbia, è anche una questione di stile, ma dare dell'idiota all'altro non mi pare una gran prova di esprit de finesse. Non credi?

Modificato da Madiel
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L'avere ragione, e io credo che su questa faccenda tu ce l'abbia, è anche una questione di stile, ma dare dell'idiota all'altro non mi pare una gran prova di esprit de finesse. Non credi?

Io parlo di contenute in un libro. Tu parli di un insulto diretto alla persona

Modificato da Madiel
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Io parlo ...

moderiamo i toni. Non è il caso di usare termini denigratori con gli scritti o di fare commenti ulteriori sugli autori del libro (che tra l'altro non stanno partecipando alla discussione).

Ricordo a tutti che questa discussione:

1) si deve basare sui fatti e le prove

2) deve mantenere un tono civile senza insulti diretti o indiretti ad autori e loro opere

In caso contrario mi vedrò costretto a chiuderla senza appello.

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2. Anche Da Ponte è un asino

Oltre ai problemi armonici e di condotta delle parti, nel libro Figaro L’Aria della Contessa si afferma che esistono anche problemi relativi al libretto de Le nozze di Figaro, il quale sarebbe stato “sistemato” e tradotto in tutta fretta da Lorenzo Da Ponte. Quindi asino il compositore, asino il librettista:

fammi or cercare da una mia serva aita!

è una frase sconclusionata, se letta nel contesto e collegata ai versi che la precedono:

Ma che mal c'è?

Cangiando i miei vestiti

Con quelli di Susanna, e i suoi co' miei...

Al favor della notte... oh cielo, a quale

Umil stato fatale io son ridotta

Da un consorte crudel, che dopo avermi

Con un misto inaudito

D'infedeltà, di gelosia, di sdegni,

Prima amata, indi offesa, e alfin tradita,

Fammi or cercar da una mia serva aita!

La versificazione di Da Ponte sembra sia servita per risistemare qualcosa di preesistente.

[pagg. 43-44]

Anche in quest’ultima frase aleggia sempre il fantasma del singspiel antico (qualcosa di preesistente).

La frase fammi or cercare da una mia serva aita! è intesa quindi come: [tu] lasciami (permettimi) di cercare un aiuto da una mia serva . Infatti anche la traduzione in inglese dell'esperto Newman di questo passo ci conferma il senso di quel “fammi”: let me search for a help from my servant. Effettivamente – se letta così – è una frase sconclusionata. Ma visto che il lavoro del signor Da Ponte è il librettista e quindi il poeta, la frase è da intendersi poeticamente: fammi [mi-fa, mi costringe] or cercare da una mia serva aita!

E così ad un tratto tutto diventa chiaro:

Cambiando i miei vestiti con quelli di Susanna e

i suoi con i miei approfittando dell’oscurità della notte …..Che male c’è?

oh cielo, a quale stato umile e fatale io sono ridotta da un consorte crudele,

il quale, con un misto inaudito di infedeltà, di gelosia, di sdegni,

mi ha prima amata, poi offesa e alla fine tradita e mi fa (mi costringe) adesso cercare aiuto dalla mia serva!

Sarebbe bastato leggere qualche altro libretto (anche di un altro autore) per capire un mezzo poetico semplicissimo. Ma è pur vero che il bisogno disperato di dimostrare a tutti i costi le proprie teorie porta a strafalcioni simili.

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3. LA PRIMA BATTUTA DEL RECITATIVO

L’indagine musicale del libro Figaro L’aria della Contessa dei musicologi italiani Anna Trombetta e Luca Bianchini prende in considerazione quasi tutto il corpus musicale dei manoscritti oggetto di studio. Ciò che viene lasciato in secondo piano e relegato a veloci quanto reticenti analisi è la prima battuta del Recitativo istromentato E Susanna non vien (Und Susanna komm nict nella versione dell’MS”A”). Basterebbe solo analizzare questa prima battuta per avere la ferma certezza che l’MS”A” non è altro che una copia arrangiata e tradotta dell’Opera Italiana Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte.

Nel libro le “attenzioni” sull’incipit del recitativo sono le seguenti:

Anche la musica in NMA presenta dei problemi: l’Accompagnato comincia senza un accordo iniziale negli archi, come si vede nella fig.1:

[pag. 44]

Nell’esempio seguente attacca il Recitativo accompagnato, che, a parte il testo in gotico e la lingua, è simile musicalmente e per significato, a MS “B”, MS “C” ed NMA, tranne l’accordo iniziale (fig.19), che qui è presente e nelle altre fonti manca.

[pag. 74]

L’accordo iniziale del recitativo in NMA è il seguente

NMA_accordo_iniziale_MOD.jpg

Questo primo accordo di DO maggiore con la terza al basso è intonato dal Basso Continuo e collega il recitativo secco precedente (Barbarina e Cherubino: Andiam, andiam bel paggio) al recitativo istromentato della Contessa. Addirittura questo accordo secco avrebbe dovuto collegare l’arietta (in un probabile SOL maggiore) di Cherubino Se così brami mai scritta da Mozart. Infatti nell’autografo di Mozart alla fine del recitativo tra Barbarina e Cherubino c’è scritto “segue l'arietta di Cherubino”.

Questo invece è l’inizio del recitativo nell’MS”B”

MSB_fig_46_pag_104.jpg

Anche qui vediamo il primo accordo (qui c’è solo la nota del basso continuo, il MI terza dell’accordo di DO maggiore. L’accordo è da realizzare al clavicembalo). Alla fine della battuta, invece si ha, come evento, l’inserimento delle indicazioni di tempo e di dinamica all’ingresso degli archi. Qui è tutto regolare: dopo l’accordo del Continuo e dopo le parole “E Susanna non”della Contessa entra in scena l’orchestra d’archi per accompagnare la solista. Su queste note si indica l’ Andante e il p (piano). Questo manoscritto infatti è una copia di un recitativo di un’opera italiana con recitativi secchi.

Questo è invece l’incipit dell’MS”C” :

MSC_accordo_iniziale_MOD.jpg

Anche qui vediamo che il primo accordo è affidato solo al basso (continuo). Le indicazioni di tempo e dinamica sono sempre alla fine della prima battuta proprio dove entra l’orchestra d’archi. Infatti anche questo manoscritto è una copia di un’ opera italiana con recitativi secchi.

Ora, ipotizzando che queste tre copie di un’opera italiana con recitativi secchi siano derivate-copiate-arrangiate da un singspiel tedesco, è NECESSARIO analizzare la prima battuta del singspiel dell’MS”A”. Il Singspiel tedesco si caratterizza per l’alternanza di parti parlate e parti cantate. Ovvero al posto dei recitativi secchi di un’opera italiana si trovano recitativi letteralmente parlati. Quindi, nel nostro caso, l’MS”A” non dovrebbe contenere alcun riferimento ad alcun recitativo secco.

Questo è l’incipit del recitativo del Singspiel dell’MS”A”:

MSA_fig_19_pag_74.jpg

Qui vediamo che il primo accordo introduttivo (DO maggiore con la fondamentale al basso) è affidato all’orchestra (altro non potrebbe essere). Ma questo accordo stranamente – appunto perché è affidato all’orchestra - non ha alcuna indicazione agogica. Le indicazioni di tempo e di dinamica – Andante e p come le altre due copie manoscritte di un’opera italiana e soprattutto come l'autografo di Mozart – si trovano solo alla fine della prima battuta proprio in corrispondenza dell’entrata effettiva degli archi. Si evince che questo accordo nell’MS”A” è stato copiato da uno spartito che conteneva un accordo affidato al Continuo e che conteneva quindi recitativi secchi.

E’ infatti assurdo che un autore, componendo un “pezzo chiuso” per un Singspiel, dopo aver fatto intonare all’orchestra il primo accordo al primo quarto della prima misura, posponga le indicazioni di tempo e di dinamica solo alla fine della prima battuta. Assurdo. E' difficile trovare una spiegazione logica di questa stranezza. Infatti nel libro nulla di tutto questo è citato. Sarebbe stato controproducente. Sarebbe interessante sapere se è stata una svista oppure se è stata una mancanza faziosa.

Il copista - in questo caso - ha trascritto l'accordo da realizzare al cembalo (indicato naturalmente solo con la nota MI del basso) nelle quattro parti di un'orchestra d'archi. Perchè il cattivone Mozart - copiando l'intero pezzo - avrebbe omesso quell'accordo iniziale? Perchè il copista dell'MS"A" avrebbe copiato quelle indicazioni solo alla fine della battuta?

La risposta è ovvia.

In conclusione: qui in questo passo è possibile vedere in chiaro il processo di copia e arrangiamento di un'opera italiana in un singspiel tedesco.

L’MS”A” è una copia arrangiata e tradotta in tedesco risalente almeno al 1792 ed è una copia de Le nozze di Figaro di Mozart e Da Ponte.

Modificato da artifex
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4. L'Autografo - prima parte

L'autografo di Mozart è una miniera di informazioni. Questo autografo, nel libro Figaro L'aria della Contessa non è mai menzionato, mai analizzato, non c'è mai alcun riferimento ad esso. Eppure gli autori del libro hanno mostrato molto

interesse per le "varianti", per gli "aggiustamenti" in corso d'opera e per le modifiche. Ma uno spartito autografo è tutto

questo, come mai non prenderlo in considerazione?

Nel libro Figaro L'aria della Contessa attraverso solo una ridicola analisi musicale si afferma che l'MSA è venuto prima, l'MSB è la versione intermedia e l'MSC è stato copiato per ultimo. Dove si colloca l'autografo di Mozart? Prima, durante o dopo? Secondo gli autori Mozart avrebbe copiato il recitativo e l'aria dall'MSA, ma si guardano bene dall'analizzare lo spartito prodotto dalla mano di Mozart. Ma guardiamo COME Mozart avrebbe copiato.

Nella pagina precedente al recitativo - alla fine del recitativo secco tra Barbarina e cherubino Andiam, andiam, bel Paggio - Mozart scrive: Segue l'Arietta di Cherubino e più sotto c'è un' aggiunta |: dopo l'arietta di Cherubino, viene Scena 7ma: - ch'è un Recitativo istromentato, con aria della Contessa :|.

image.jpg

Questa arietta di Cherubino non è stata mai composta da Mozart, gli è rimasta nella penna o nella testa. Ma visto che Mozart l'ha menzionata e visto che quell'altro asino di Da Ponte si è preso la briga di risistemarla e arrangiarla in italiano

(questa immagine è tratta dal libretto originale del 1786):

image.jpg

Per quale motivo non la troviamo nel Singspiel del 1785? Mozart non sapeva scrivere un'aria (a detta dei musicologi

Bianchini e Trombetta Mozart è poco esperto di composizione), Da Ponte invece ha risistemato alla bell'e meglio qualcosa di preesistente, quindi perchè non copiare anche questa aria?. E soprattutto perchè l'arietta di Cherubino NON E' PRESENTE NELL'MSA? Risposta semplice: Mozart non l'ha composta e quindi nell' MSA non c'è. Punto. Non c'è manco nell'MSB e manco nell'MSC. Un'obiezione a questa affermazione potrebbe essere: Mozart non ha voluto inserirla. Ma affermando questo si sottointende che questa aria esiste nel singspiel originale. Aria che DI FATTO non c'è.

Ricapitoliamo questo primo punto. Lorenzo Da Ponte ha scritto otto versi di un'aria che Mozart non ha musicato. Questi versi fanno parte del libretto originale del poeta. Mozart nell'autografo cita questo pezzo ma non lo compone. Nelle copie manoscritte MSA, MSB e MSC questa aria non c'è. Qui c'è una evidenza di causa ed effetto.

Ma voltiamo letteralmente pagina.

Analizzare l'autografo di Mozart nel libro Figaro L'aria della Contessa avrebbe comportato alcuni grossi problemi da

risolvere. Uno di questi è: a quale anno risale il manoscritto? Quando è stato scritto? Se prendiamo per dimostrato il

fatto che l'MSA è la copia di un singspiel del 1785 e che esso è servito per la produzione dell'ormai mitico conductor score MSB, la risposta non è che una sola: l'autografo è stato prodotto dopo la prima rappresentazione del 1 maggio 1786. L'MSA è servito a Mozart per produrre la copia arrangiata dell'MSB perchè quest'ultimo gli è servito per la direzione della prima. E infatti lo stesso signor Newman scrive nei forum di musica classica che l'autografo di Mozart è stato creato anni dopo la prima del Figaro, è stato creato ad arte. Affermazione molto forte che denota una assoluta mancanza di conoscenza.

Alla fine del recitativo istromentato Mozart scrive:

image.jpg

Segue l'Aria della Contessa. Ma si può vedere che la parola Aria è scritta su una parola cancellata. Questa parola è Rondò. Ovvero, la primissima idea della forma di questo pezzo era il Rondò. La stessa cancellatura si ritrova all'inizio dell'aria della Contessa:

image.jpg

Mozart, quindi ha corretto la parola Rondò con la parola Aria. Invece nell'MSA e nell'MSB le indicazioni Aria e Arie non sono state scritte su una parola cancellata:

image.jpg

image.jpg

I copisti per produrre l'MSA e l'MSB hanno copiato esattamente la versione definitiva di un pezzo musicale. Se Mozart avesse copiato e arrangiato l'MSA e avesse poi deciso di taroccare il suo autografo (questo sempre dopo la prima rappresentazione e dopo la produzione dell'MSB) ci costringerebbe a pensare che la parola Aria insiste su una falsa cancellatura creata ad hoc per prendere in giro il mondo intero. A dire il vero, vedendo che tutto l'autografo contiene una enorme quantità di cancellature, di intere battute barrate, di testi scritti e poi spostati, intere pagine caotiche, la teoria dell'autografo prodotto ad hoc ci farebbe sorridere a priori. Ma è bene non basarsi sui sorrisi. Infatti c'è di più. Dexter Edge nel suo Mozart's Viennese copyist analizza anche le copie manoscritte delle parti, ovvero le partiture copiate per i singoli esecutori destinate alla esecuzione della musica:

The original orchestral parts for Figaro suggest that the decision not to call "dove sono" as "rondò" must have been made at quite a late stage in the opera's preparation. In all of the parts, "Dove sono" originally bore the designation "Rondò". In most parts this word has been scratched out (although it is usually still clearly visible) and replaced with the word "Aria", just as in Mozart's autograph. However, in the second copy of the first violin and the third copy of the second violin, the original designation "Rondò" remanins unaltered. The presence of the unaltered designation "Rondò" in the duplicate strings shows that the change was not made until after these duplicates had been copied, probabily within just a few weeks of the opera's premiére.

La decisione di chiamare Aria il brano "dove sono" invece di "Rondò" è stata presa in una fase abbastanza tarda della

composizione dell'opera. In tutte le parti originali del Figaro è presente la parola Rondò, in alcune è cancellata e in altre invece è rimasta inalterata. Alla luce di questo, quindi, qual'era la fonte per la copia delle parti avanti la prima rappresentazione? L'autografo di Mozart. Perchè è l'unica copia manoscritta che riporta quelle cancellature. E di conseguenza è ancora possibile sostenere che l'autografo di Mozart è stato prodotto dopo la prima dell'Opera? Assolutamente no. La musica dell'MSA e dell'MSB - proprio perchè questi manoscritti sono versioni definitive con la parola Aria corretamente scritta - è derivata dall'autografo di Mozart.

Ma c'è di più. Del Figaro di Mozart esistono anche gli abbozzi e gli schizzi dell'autore. Anche questi documenti non sono

stati presi in considerazione nel libro Figaro L'aria della Contessa. Il motivo è facilmente intuibile.

Prendo in esame proprio un abbozzo dell'aria Dove sono e lo confronto con lo stesso autografo di Mozart.

image.jpg

Questa immagine riporta l'abbozzo della linea vocale (nella restante parte del foglio ci sono anche alcune idee musicali

degli oboi). E adesso invece prestiamo attenzione all'Aria e alle cancellature:

image.jpg

image.jpg

Sia l'abbozzo sia la partitura riportano prorio quel passaggio che nel libro Figaro L'aria della Contessa è descritto così:

L’accompagnamento degli archi

all’unisono (batt. 84-91) non è quel ricco

sostegno strumentale che ha invece

l’Andante iniziale.

Le ripetizioni e le cadute di stile fanno

pensare all’intervento di qualcuno che ha

cambiato delle note in più punti a metà

dell’Aria della Contessa.

Questi interventi piuttosto goffi non

migliorano il brano, ma sono aggiunti da

una mano inesperta.

Guardando ciò che Mozart ha barrato, ci accorgiamo che è un passaggio vocale riscontrabile nell'abbozzo:

image.jpg

Mozart ha eliminato la sua prima idea musicale (compreso il basso e quindi l'armonia corrispondente), sostituendola con una nuova differente anche nel basso e quindi anche nelle funzioni armoniche. Le altre parti dell'orchestra (ad esclusione del basso) non sono state cancellate e riscritte perchè sono state aggiunte solo dopo il completamento della parte vocale e del basso.

Questo quindi cosa significa? Questo esempio ci spiega come Mozart componeva e in che modo Mozart ha scritto non solo l'Aria e il recitativo istromentato, ma tutta l'Opera. Nel caso in questione la cronologia compositiva è la seguente:

1. Idea musicale nell'abbozzo

2. Stesura SOLO della parte vocale e del basso

3. Eventuali correzioni importanti (quelle che riguardano la condotta armonica)

4. Orchestrazione

5. Eventuali correzioni dell'orchestrazione.

Questo procedimento desumibile dagli esempi riportati e dall'intero autografo sarebbe ASSURDO nel caso di un processo di copiatura o di produzione artefatta. Tanto più che la versione mozartiana rivista e corretta è quella finale dei manoscritti MSA, MSB e MSC.

Ma c'è ancora di più nella seconda parte.

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Caro Artifex, ti ringrazio per la precisione e la chiarezza: vedo che hai altro da aggiungere e dunque non vorrei che la mia seguente domanda fosse "fuori tempo" (anticipata o ritardata). La mia domanda non ha "secondi fini" ma solo intenti chiarificatori nei riguardi dell'Aria in tedesco citata sullo studio che stai esaminando, dunque mi attendo una risposta che senz'altro sarai in grado di darmi.

L'aria "tedesca" non potrebbe essere proprio quel "rondò" poi divenuto "aria", del quale fai presente le cancellature e le correzioni su alcuni autografi? Effettivamente la forma di quell'aria tedesca (A), rispetto all'edizione definitiva (B), fa un po' pensare al rondò (confermato dalla presenza di due brevi episodi intermedi poi spariti in B) e quindi il cambiamento da Rondò ad Aria è giustificato proprio da questi tagli.

Grazie

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Caro Artifex, ti ringrazio per la precisione e la chiarezza: vedo che hai altro da aggiungere e dunque non vorrei che la mia seguente domanda fosse "fuori tempo" (anticipata o ritardata). La mia domanda non ha "secondi fini" ma solo intenti chiarificatori nei riguardi dell'Aria in tedesco citata sullo studio che stai esaminando, dunque mi attendo una risposta che senz'altro sarai in grado di darmi.

L'aria "tedesca" non potrebbe essere proprio quel "rondò" poi divenuto "aria", del quale fai presente le cancellature e le correzioni su alcuni autografi? Effettivamente la forma di quell'aria tedesca (A), rispetto all'edizione definitiva (B), fa un po' pensare al rondò (confermato dalla presenza di due brevi episodi intermedi poi spariti in B) e quindi il cambiamento da Rondò ad Aria è giustificato proprio da questi tagli.

Grazie

Caro Conte, grazie per l'attenzione.

Le forme Aria e Rondò alla fine del Settecento (anni 1770-80) erano molto simili. Una caratteristica del Rondò è di avere la forma tripartita ABA nel primo tempo lento. L'Aria "tedesca" non ha alcuna ripetizione. Scorre tranquillamente. E proprio questa caratteristica è molto apprezzata dagli autori del libro:

La struttura bipartita di MS “A” è

migliore di quella tripartita, perché

confluisce naturalmente nell’Allegro

successivo (fig. 14), senza le interruzioni,

i punti di corona e le ripetizioni aggiunte

in MS “B”, MS “C” e NMA.

[pag. 62]

La confronti con il Rondò Non più di fiori N° 23 da La Clemenza di Tito (una dei miei preferiti) oppure con il Rondò Non mi dir bell'idol mio N° 23 da Il Don Giovanni. Troverà alcune importanti differenze.

Adesso una piccola speculazione. Il Rondò era un brano che dava un certo peso a chi la cantava, era sempre affidato alla prima donna o al primo uomo. Un Rondò importante senza un recitativo accompagnato? Accogliendo la Sua ipotesi e la teoria del Bianchini noi avremmo un Rondò senza il recitativo istromentato. Insomma un pò strano.

Ma poi, a parte questi discorsi un pò pedanti, se questa aria fosse stata veramente un Rondò tedesco non si capisce perchè non troviamo questa parola nell'MSA. Non crede? L'MSA è pur sempre una copia di qualcosa di preesistente.

Saluti.

P.S.

Effettivamente la forma di quell'aria tedesca (A), rispetto all'edizione definitiva (B), fa un po' pensare al rondò (confermato dalla presenza di due brevi episodi intermedi poi spariti in B)

Forse non ho inteso bene le tue parole, ma i due episodi a cui ti riferisci esistono sia nell'MSA che nell'MSB.

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5. L'Autografo - seconda parte

Sfogliamo il manoscritto dell'aria e andiamo alla battuta 13:

image.jpg

Qui vediamo in corrispondenza delle parole "di quel" una correzione nella linea del basso. Il passaggio Mi-Do (terza-tonica) del basso è stato corretto con il passaggio Do-Mi (tonica-terza). Anche qui in questa piccolissima cancellatura è possibile vedere in chiaro il metodo compositivo di Mozart che ho descritto nel post precedente. Come? Anche se tutta la battuta rimane sotto l' "egemonia" del Do maggiore il passaggio dalla tonica alla terza influenza gli accordi sul tempo debole intonati dai violini e dalla viola.

Le funzioni armoniche di questo passaggio (quello corretto) sono:

image.jpg

Il raddoppio della tonica (DO) sia nell'accordo allo stato stato fondamentale sia nel primo rivolto ci induce a pensare che le parti dei violini e della viola sono state scritte DOPO la correzione del basso. Infatti lasciando nella parte del basso il passaggio MI-DO cancellato (terza-tonica) i violini II nel primo accordo avrebbero prodotto un raddoppio scorretto della terza e nel secondo accordo invece sarebbe mancata la terza:

image.jpg

Questa correzione della linea del basso si ritrova più avanti tale e quale a battuta 50 nell'autografo (nella ripetizione del passaggio). Mozart ha scritto la particella del canto e del basso di tutta l'aria, poi ha corretto il basso ed infine ha orchestrato. Quanto zelo per un'opera di copiatura!

Queste cose - stranamente - nel libro Figaro L'aria della Contessa non sono spiegate. Troppa vergogna per dire che Mozart avrebbe revisionato più volte il suo autografo per farlo diventare alla fine identico all'MSA? Può essere.....

L'MSA riporta a batt. 17 la versione corretta di questa battuta di Mozart perchè L'MSA deriva da Mozart.

Adesso invece prendiamo in considerazione per primo il leggendario MSA. Queste sono le battute della linea del canto della Contessa da battuta 57 a battuta 67:

image.jpg

Queste battute corrispondono alle battute 66 e seguenti (ah se almen la mia costanza) della versione dell'NMA. L'NMA è una versione FINALE come l'MSA. Andiamo invece a vedere nello stesso punto cosa ci mostra l'autografo di Mozart:

image.jpg

Le prime tre battute con le parole Ah se almen la mia costanza sono senza correzioni, nelle seguenti invece c'è il testo nel languir amando ognor (barrato) mi portasse una speranza. E' altresì cancellata la nota sulla sillaba [o]gnor. Ma vediamo esattamente come doveva essere questo passaggio nella prima stesura di Mozart e confrontiamolo con l'MSA e l'MSB :

image.jpg

Cosa ha combinato qui - secondo la teoria di Bianchini e Trombetta - quel cattivone di Mozart nella sua prima "copiatura" di quest'aria? Ha dimenticato CLAMOROSAMENTE di copiare sette battute sette di musica scritta per Solista, Violini I, Violini II, Viole, 2 Oboi, 2 Corni, 2 Fagotti e Bassi? Infatti poi quando se nè accorto (ad aria completata!!!!!!!) ha aggiunto un segno nel punto nel quale si è dimenticato:

image.jpg

e infine ha copiato NELL'ULTIMO FOGLIO DI QUEST'ARIA quelle sette battute dimenticate annotando quel segno per un richiamo:

image.jpg

Questi passaggi sono notevoli in un manoscritto che sarebbe stato creato a posteriori.

Per Bianchini, Trombetta e Newman Mozart è il genio della truffa.

Viene da chiedersi come mai nel libro Figaro L'aria della Contessa tutti questi passaggi, correzioni, richiami e sostituzioni non sono per niente citati e analizzati...

A parte l'ironia, qui è ancora chiaro ciò che venuto prima e ciò che è venuto dopo. Le "stranezze" di un Mozart copione a posteriore cominciano a diventare un po' troppe anche analizzando solo due pezzi di musica autografa.

Mi ripeto: l'MSA, l'MSB e l'MSC sono COPIE di qualcosa di preesistente, qualcosa che è stato pensato, abbozzato poi scritto e infine copiato. Praticamente una copia di una musica che è stata COMPOSTA. E l'autografo di Mozart testimonia tutto questo.

Ma non ho ancora finito.

Modificato da artifex
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INTERMEZZO

Munitevi dello spartito dell'aria della Contessa dell'MSA edito da Bianchini e Trombetta, poi andate sul sito http://www.italianopera.org/index.htm, leggete i vari commenti del tipo Aria manoscritta da cui Mozart ha copiato ARIA (MP3 1, 5Mb) INEDITA : prima mondiale : revisione di Anna Trombetta e Luca Bianchini, scaricatevi l'mp3 di questa trascrizione mondiale. Dopo ascoltatela (al posto della voce c'è un'odiosa piccola tromba) con lo spartito alla mano. Scoprirete che nell'mp3 mancano 5 battute 5 di una ripetizione (dalla battuta 59).

Grandissima prima mondiale e ciliegina sulla torta di un lavoro serio.

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Caro Conte, grazie per l'attenzione.

Le forme Aria e Rondò alla fine del Settecento (anni 1770-80) erano molto simili. Una caratteristica del Rondò è di avere la forma tripartita ABA nel primo tempo lento. L'Aria "tedesca" non ha alcuna ripetizione. Scorre tranquillamente. E proprio questa caratteristica è molto apprezzata dagli autori del libro:

La struttura bipartita di MS “A” è

migliore di quella tripartita, perché

confluisce naturalmente nell’Allegro

successivo (fig. 14), senza le interruzioni,

i punti di corona e le ripetizioni aggiunte

in MS “B”, MS “C” e NMA.

[pag. 62]

La confronti con il Rondò Non più di fiori N° 23 da La Clemenza di Tito (una dei miei preferiti) oppure con il Rondò Non mi dir bell'idol mio N° 23 da Il Don Giovanni. Troverà alcune importanti differenze.

Adesso una piccola speculazione. Il Rondò era un brano che dava un certo peso a chi la cantava, era sempre affidato alla prima donna o al primo uomo. Un Rondò importante senza un recitativo accompagnato? Accogliendo la Sua ipotesi e la teoria del Bianchini noi avremmo un Rondò senza il recitativo istromentato. Insomma un pò strano.

Ma poi, a parte questi discorsi un pò pedanti, se questa aria fosse stata veramente un Rondò tedesco non si capisce perchè non troviamo questa parola nell'MSA. Non crede? L'MSA è pur sempre una copia di qualcosa di preesistente.

Saluti.

P.S.

Forse non ho inteso bene le tue parole, ma i due episodi a cui ti riferisci esistono sia nell'MSA che nell'MSB.

Grazie per la spiegazione: non ho pensato minimamente a confrontare l'aria A col Rondò di Vitellia in quanto mi pare che i due brani abbiano davvero poco in comune, specie nelle dimensioni e nell'elaborazione. Quanto ad A, che in effetti scorre liscia come l'olio, ho pensato al rondò più che altro per la presenza comunque di due "episodi" (prendi con le pinze questo termine) che nella versione nota non ci sono più.

Quell'ultima mia frase, funestata non so perchè dagli "occhialini" che hanno sostituito B, va forse intesa come differenze tra A e "definitiva" più che tra A e B. Ma a questo punto mi viene un dubbio se ho frainteso male dall'inizio le parole di Bianchini-Trombetta o cosa. A e B non hanno caratteristiche musicali contrastanti?

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Grazie per la spiegazione: non ho pensato minimamente a confrontare l'aria A col Rondò di Vitellia in quanto mi pare che i due brani abbiano davvero poco in comune, specie nelle dimensioni e nell'elaborazione. Quanto ad A, che in effetti scorre liscia come l'olio, ho pensato al rondò più che altro per la presenza comunque di due "episodi" (prendi con le pinze questo termine) che nella versione nota non ci sono più.

Quell'ultima mia frase, funestata non so perchè dagli "occhialini" che hanno sostituito B, va forse intesa come differenze tra A e "definitiva" più che tra A e B. Ma a questo punto mi viene un dubbio se ho frainteso male dall'inizio le parole di Bianchini-Trombetta o cosa. A e B non hanno caratteristiche musicali contrastanti?

Caro Conte, io credo che sull'MSB ci sia un po' di confusione. Non lo dico per farti una critica - ci mancherebbe - ma lo dico per confermare ancora una volta le mie convinzioni sul libro Figaro L'aria della contessa. Cosa c'è in questo manoscritto? Quali sono le differenze con l'MSA e l'MSB? A che anno risalgono? Nel libro le informazioni non sono esaurienti, si nota sempre una certa tendenza alla omissione. Il motivo di questa tendenza è facilmente spiegabile: più informazioni si danno più l'analisi diventa difficile (a scapito - ovviamente - della teoria del plagio).

Nel libro vengono presi in considerazione solo 3 Abschriften. Ma in giro di fonti per il Figaro ce ne sono tante (escluso l'autografo ovviamente). Già questo è strano per una indagine su un presunto plagio. 13 fonti sono:

1) Modena, Biblioteca Estense, Mus.F.791. Tutti i 4 atti in due volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Comedia per Musica / in Quattro Atti / Rappresentata nel Teatro di Corte / a Vienna L'Anno 1786 / La Musica e del SigT Wolfg. Ama: Mozart.' Di origine Viennese, è una copia "antica" risalente al 1786 o al 1787 o forse al 1787. Questa copia è l'MSC del libro.

2) Londra, British Library, Add. MS 16055 and 16056. Tutti i 4 atti in due volumi. Sulla copertina del primo atto (copertina originale sostituita perchè danneggiata - su carta inglese) si legge: 'Le Nozze di Figaro / o sia / La folle giernata / Comedia per Musica / Tiratta dal Francese / in quattro Atti / La Musica) a del Signor Wolffgango Mozart.' Questa copia è stata portata al British Museum nel 1846, insieme ad una grande quantità di altre opere, dal famoso bassista Domenico Dragonetti. Anche questa copia sembra di origine viennese e risale al 1786 o al 1787.

3) Berlino, Deutsche Staatsbibliothek, K-H/M 3056. Contiene solo i primi due atti. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le / Nozze di Figaro / Comedia per Musica / Tratta dal Francese / in quattro Atti / Rappresentata nel Teatro di Praga l'Anno 1787. / La Musica e del Signor Volfgango Mozart.' La carta sulla quale è scritta questa partitura è boema. Risale probabilmente al 1788 ed è stata usata per una rappresentazione a Potsdam nel 1790.

4) Budapest, Orszàgos Szèchènyi Konyvtàr, Ms. mus. OK-11/a-3. Contiene solo il terzo e il quarto atto. Questa copia (insieme ad alcune parti vocali) sicuramente non risale a dopo il 1789.

5) Donaueschingen, Fiirstlich Fiirstenbergische Hofbibliothek, Mus. Ms. 1393 and 1393/II. Contiene solo i primi due atti. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Comedia per Musica / in quattro Atti / La Musica del Sig.? Volfg: Amad: Mozart.' La carta sulla quale è scritta questa partitura è boema, la stessa che Mozart usò nel 1787 per finire il Don Giovanni.Il testo è in italiano, ma l'opera fu rappresentata in tedesco (come confermato dal libretto locale e dalle parti vocali. Questa copia è stata prodotta in Praga e risale al 1786 o al 1787.

6) Firenze, Conservatorio di Musica 'Luigi Cherubini', F.P.T. 262 (già A.262). Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Partitura. / Le Nozze di Figaro. / Atto Primo / Del Sig: Mozart.' Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese, la filigrana si trova in molti manoscritti viennesi nei primi anni del 1800.

7) Londra, British Library, Royal Music Library, R.M. 22. i. 3-5. Tutti i 4 atti in tre volumi. Sulla copertina del primo atto

si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in / Quattro Atti / Del Sig: Wolfg: Ama: Mozart./ Atto Primo.'

Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

8) Bergamo, Conservatorio di Musica 'Gaetano Donizetti', 627/10551. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in Quattro Atti / Del Sig. Wolfg. Amadeo Mozart.'

Il testo è in tedesco (ad eccezione dell'aria di Basilio) e non sono presenti recitativi secchi. Il tipo di carta usata

suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

9) Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, O.A. 295. Questa copia è descritta nel catalogo Kochel come 'Direktionsexemplar der k.k. Hoftheater'. Tutti i 4 atti in quattro volumi (con rilegatura moderna). Gran parte del testo è in tedesco ed è sicuramente una copia di origine viennese. Una buona parte di carta usata è boema, ma del tipo usato diffusamente a Vienna (non prima della seconda decade del 1800). Lintero secondo atto ad esclusione del Finale, è stato copiato invece su carta molto più antica usata in Vienna nella seconda metà del 1780.

10) Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, KT 315. E' una collezione di ben 13 volumi, il cui contenuto è stato copiato in date molto diverse. Include anche musica non di Mozart. Alcuni volumi hanno il testo in tedesco e nessun recitativo secco. La maggior parte è di origine viennese su carta prodotta nella prima e seconda decade del 1800. Una parte di due volumi che contiene solo il terzo e il quarto atto risale agli anni 80 del diciottesimo secolo. Qui ci sono l'MSA e l'MSB.

11) Brno, Moravske Museum, A 17037 a-d. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Il testo è completamente in tedesco e non ci sono recitativi secchi. Questa copia, in base al tipo di carta usata, è probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1803.

12) Brno, Moravski Museum, A 17970 a-c (A 339). Solo i primi tre atti in tre volumi. Il testo è in italiano (il testo tedesco è stato ggiunto), ma non ci sono i recitativi secchi. E' probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1802-3.

13) Berlin, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, Mus. ms. 15150. Tutti i 4 atti in due volumi. Una parte di questi volumi è di origine viennese e risale agli anni 1802-3, la restante parte invece è più antica (1790 circa).

Quanta carta! Nel libro Figaro L'aria della contessa invece si prendono in considerazione solamente tre fonti e la critica maggiore viene riservata per l'MSB. Guardiamo le informazioni che possiamo ricavare dal libro sull'MSB:

2. una seconda versione formata solo dall’Atto terzo e quarto dell’opera intitolata “Le

Nozze di Figaro / Atto 3za” con testo in italiano e recitativi secchi e accompagnati.

Indicheremo questa fonte MS “B”;[pag. 20]

In questo manoscritto coesistono due

versioni del Recitativo accompagnato e

due versioni dell’Aria.

[pag. 55]

In questo manoscritto l’Aria della

Contessa è molto più lunga e conta 142

battute a fronte delle 110 di NMA.

[pag. 56]

A battuta 60, nel bel mezzo dell’Allegro in

C (fig.9), il discorso musicale è interrotto,

il testo rimane incompleto e si torna

indietro all’Andantino, come se fossero

stati aggiunti dei fogli presi da un’altra

copia.

[pag. 57]

In MS “B” (da battuta 99) la musica

prosegue con un nuovo episodio di tredici

misure originale rispetto MS “C” e NMA,

ma presente ancora in MS “A”. In questo

punto i fogli di MS “B” sono pieni di

cancellature fatte a posteriori da altra

mano (batt.110-116), con sovrascritto

“gilt” in tedesco (fig.11) e “resta” (il

termine equivalente in italiano).

[pag. 59]

Anche dal punto di vista delle carte la

datazione 1789 è contraddittoria.

Questa nuova versione dell’Aria coesiste

in MS “B”, che è un manoscritto del

1786, come dicono Tyson, la Biblioteca

di Vienna (vedi fig.a pag.20) e l’apparato

critico di NMA.

Non può essere del 1789 anche perché da

MS “B” viene MS “C” di Modena, che è

databile tra il 1786 e il 1788

[pag. 69]

Ma [Tyson] non s’accorge che l’Aria MS “B” non

è eseguibile così come è scritta, perché

risulta dalla sovrapposizione di due

versioni incompatibili tra loro.

In MS “B” il discorso musicale è

interrotto più volte e si vede chiaramente

che si tratta di due versioni successive

rilegate assieme e modificate in vari

punti. Almeno in due sezioni la musica si

interrompe perché torna indietro a battute

precedenti. Pagine intere sono cancellate

e poi rimesse, ma l’esecuzione di tutto

ciò, allo stato di fatto, non è proponibile.

[pag. 70-71]

Quindi per sintetizzare, nel libro si dice che:

1. nell'MSB coesistono due versioni incopatibili tra loro

2. che questa versione è più lunga di quella definitiva dell'NMA

3. che nel bel mezzo dell'aria il discorso musicale è interrotto "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia"

4. che la datazione delle carte è contraddittoria: Tyson e l'apparato crtico dellNMA dicono che questa copia è del 1786

5. che non può essere del 1789

Una volta per tutte vediamo esattamente cosa è sto benedetto MSB.

6. L'MSB - Prima parte

La partitura originale della prime rappresentazioni del Figaro attualmente è catalogata divisa all'Osterreichische Nationalbibliothek sotto due separate Signatur. La prima porzione fa parte dei quatto volumi catalogati sotto la signatur OA295. Il secondo volume contiene tutta la partitura originale del secondo atto (escluso il Finale) del Figaro rappresentato nel 1786. Questa porzione di partitura contiene anche immissioni autografe di Mozart.

Molto della rimanenza della partitura originale del Figaro del 1786 è contenuta invece nel catalogo con signatur KT315. Nel catalogo KT315 ci sono tredici volumi contenenti alcune copie incomplete dell'opera, lo spartito completo in tedesco (MSA) e un arrangiamento completo dell'opera come balletto. Due di questi volumi sono "antichi" e come dice il Tyson risalenti agli anni 80 del diciottesimo secolo. Questi due volumi contengono il terzo e il quarto atto del Figaro (MSB). Questi due atti di questo manoscritto sono completi (tranne l'aria di Basilio del quarto atto, alcune sezioni del finale del terzo atto, la parte dei fiati del sestetto e del finale del quarto atto). Questa partitura originale del Figaro del 1786 contiene inoltre alcune PAGINE INSERITE nel terzo atto che contengono a loro volta la variante dell'aria "Dove sono". Ricapitoliamo: l'MSB è una porzione della partitura originale del Figaro del 1786 (solo due atti) e proprio nell'aria "Dove sono" si trovano alcune pagine aggiunte. Questi fogli aggiunti sono databili all'epoca dei revival del Figaro, il tipo di carta e la mano del copista sono differenti rispetto al resto del manoscritto: gli inserti sono proprio inseriti fisicamente tra i fogli originali e la filigrana rimanda a una produzione di carta della fine del 1780.

In poche parole: se togliamo questi fogli aggiunti l'aria della Contessa dell'MSB diventa IDENTICA a quella dell'MSC e a quella dell'NMA. Strano? Per niente.

1. nell'MSB coesistono due versioni incopatibili tra loro

2. che questa versione è più lunga di quella definitiva dell'NMA

3. che nel bel mezzo dell'aria il discorso musicale è interrotto "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia"

Queste "scoperte" riportate nel libro Figaro L'aria della Contessa fanno sorridere. Il massimo dell'ilarità si raggiunge quando si legge: "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia". I fogli SONO STATI AGGIUNTI. Provate a prendere uno spartito a caso, di qualunque compositore e di una qualsiasi opera. Staccate tutti i fogli e inserite tra questi alcune pagine di una vostra variante a quel pezzo. Graffettate il tutto. Il risultato finale sarebbe: coesistenza di due versioni incopatibili, la versione graffettata è più lunga dell'originale e di conseguenza ci potrebbe venire il dubbio che sono stati aggiunti dei fogli. Divertente.

4. che la datazione delle carte è contraddittoria: Tyson e l'apparato crtico dellNMA dicono che questa copia è del 1786

5. che non può essere del 1789

Qui si vede in chiaro l'errore (o la faziosità) nel considerare l'MSB come UNA partitura integra, unica. O è del 1786 o è del 1789? L'MSB principalmente risale al 1786 perchè è la partitura originale del Figaro del 1786. Ha sono la peculiarità di avere alcuni fogli aggiunti dopo. Punto.

Un'altra evidenza del fatto che queste varianti sono proprio delle aggiunte create dopo il Figaro del 1786, è il fatto che

queste varianti non sono caratteristica esclusiva dell' MSA e dell'MSB, ma si ritrovano anche in altre fonti:

6) Firenze, Conservatorio di Musica 'Luigi Cherubini', F.P.T. 262 (già A.262). Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Partitura. / Le Nozze di Figaro. / Atto Primo / Del Sig: Mozart.' Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese, la filigrana si trova in molti manoscritti viennesi nei primi anni del 1800.

7) Londra, British Library, Royal Music Library, R.M. 22. i. 3-5. Tutti i 4 atti in tre volumi. Sulla copertina del primo atto

si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in / Quattro Atti / Del Sig: Wolfg: Ama: Mozart./ Atto Primo.'

Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

11) Brno, Moravske Museum, A 17037 a-d. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Il testo è completamente in tedesco e non ci sono recitativi secchi. Questa copia, in base al tipo di carta usata, è probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1803.

12) Brno, Moravski Museum, A 17970 a-c (A 339). Solo i primi tre atti in tre volumi. Il testo è in italiano (il testo tedesco è stato aggiunto), ma non ci sono i recitativi secchi. E' probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1802-3.

Strano? Sono tutte copie della fine del '700 e l'inizio dell'800. E per non tralasciare nulla bisogna ricordarsi che l'MSA è una copia che risale tra il 1792 e il 1802.

Le "varianti" non sono state tolte da una partitura antica, ma bensì sono state aggiunte nelle partiture più recenti.

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  • 2 weeks later...
Caro Conte, io credo che sull'MSB ci sia un po' di confusione. Non lo dico per farti una critica - ci mancherebbe - ma lo dico per confermare ancora una volta le mie convinzioni sul libro Figaro L'aria della contessa. Cosa c'è in questo manoscritto? Quali sono le differenze con l'MSA e l'MSB? A che anno risalgono? Nel libro le informazioni non sono esaurienti, si nota sempre una certa tendenza alla omissione. Il motivo di questa tendenza è facilmente spiegabile: più informazioni si danno più l'analisi diventa difficile (a scapito - ovviamente - della teoria del plagio).

Nel libro vengono presi in considerazione solo 3 Abschriften. Ma in giro di fonti per il Figaro ce ne sono tante (escluso l'autografo ovviamente). Già questo è strano per una indagine su un presunto plagio. 13 fonti sono:

1) Modena, Biblioteca Estense, Mus.F.791. Tutti i 4 atti in due volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Comedia per Musica / in Quattro Atti / Rappresentata nel Teatro di Corte / a Vienna L'Anno 1786 / La Musica e del SigT Wolfg. Ama: Mozart.' Di origine Viennese, è una copia "antica" risalente al 1786 o al 1787 o forse al 1787. Questa copia è l'MSC del libro.

2) Londra, British Library, Add. MS 16055 and 16056. Tutti i 4 atti in due volumi. Sulla copertina del primo atto (copertina originale sostituita perchè danneggiata - su carta inglese) si legge: 'Le Nozze di Figaro / o sia / La folle giernata / Comedia per Musica / Tiratta dal Francese / in quattro Atti / La Musica) a del Signor Wolffgango Mozart.' Questa copia è stata portata al British Museum nel 1846, insieme ad una grande quantità di altre opere, dal famoso bassista Domenico Dragonetti. Anche questa copia sembra di origine viennese e risale al 1786 o al 1787.

3) Berlino, Deutsche Staatsbibliothek, K-H/M 3056. Contiene solo i primi due atti. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le / Nozze di Figaro / Comedia per Musica / Tratta dal Francese / in quattro Atti / Rappresentata nel Teatro di Praga l'Anno 1787. / La Musica e del Signor Volfgango Mozart.' La carta sulla quale è scritta questa partitura è boema. Risale probabilmente al 1788 ed è stata usata per una rappresentazione a Potsdam nel 1790.

4) Budapest, Orszàgos Szèchènyi Konyvtàr, Ms. mus. OK-11/a-3. Contiene solo il terzo e il quarto atto. Questa copia (insieme ad alcune parti vocali) sicuramente non risale a dopo il 1789.

5) Donaueschingen, Fiirstlich Fiirstenbergische Hofbibliothek, Mus. Ms. 1393 and 1393/II. Contiene solo i primi due atti. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Comedia per Musica / in quattro Atti / La Musica del Sig.? Volfg: Amad: Mozart.' La carta sulla quale è scritta questa partitura è boema, la stessa che Mozart usò nel 1787 per finire il Don Giovanni.Il testo è in italiano, ma l'opera fu rappresentata in tedesco (come confermato dal libretto locale e dalle parti vocali. Questa copia è stata prodotta in Praga e risale al 1786 o al 1787.

6) Firenze, Conservatorio di Musica 'Luigi Cherubini', F.P.T. 262 (già A.262). Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Partitura. / Le Nozze di Figaro. / Atto Primo / Del Sig: Mozart.' Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese, la filigrana si trova in molti manoscritti viennesi nei primi anni del 1800.

7) Londra, British Library, Royal Music Library, R.M. 22. i. 3-5. Tutti i 4 atti in tre volumi. Sulla copertina del primo atto

si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in / Quattro Atti / Del Sig: Wolfg: Ama: Mozart./ Atto Primo.'

Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

8) Bergamo, Conservatorio di Musica 'Gaetano Donizetti', 627/10551. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in Quattro Atti / Del Sig. Wolfg. Amadeo Mozart.'

Il testo è in tedesco (ad eccezione dell'aria di Basilio) e non sono presenti recitativi secchi. Il tipo di carta usata

suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

9) Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, O.A. 295. Questa copia è descritta nel catalogo Kochel come 'Direktionsexemplar der k.k. Hoftheater'. Tutti i 4 atti in quattro volumi (con rilegatura moderna). Gran parte del testo è in tedesco ed è sicuramente una copia di origine viennese. Una buona parte di carta usata è boema, ma del tipo usato diffusamente a Vienna (non prima della seconda decade del 1800). Lintero secondo atto ad esclusione del Finale, è stato copiato invece su carta molto più antica usata in Vienna nella seconda metà del 1780.

10) Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, KT 315. E' una collezione di ben 13 volumi, il cui contenuto è stato copiato in date molto diverse. Include anche musica non di Mozart. Alcuni volumi hanno il testo in tedesco e nessun recitativo secco. La maggior parte è di origine viennese su carta prodotta nella prima e seconda decade del 1800. Una parte di due volumi che contiene solo il terzo e il quarto atto risale agli anni 80 del diciottesimo secolo. Qui ci sono l'MSA e l'MSB.

11) Brno, Moravske Museum, A 17037 a-d. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Il testo è completamente in tedesco e non ci sono recitativi secchi. Questa copia, in base al tipo di carta usata, è probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1803.

12) Brno, Moravski Museum, A 17970 a-c (A 339). Solo i primi tre atti in tre volumi. Il testo è in italiano (il testo tedesco è stato ggiunto), ma non ci sono i recitativi secchi. E' probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1802-3.

13) Berlin, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, Mus. ms. 15150. Tutti i 4 atti in due volumi. Una parte di questi volumi è di origine viennese e risale agli anni 1802-3, la restante parte invece è più antica (1790 circa).

Quanta carta! Nel libro Figaro L'aria della contessa invece si prendono in considerazione solamente tre fonti e la critica maggiore viene riservata per l'MSB. Guardiamo le informazioni che possiamo ricavare dal libro sull'MSB:

2. una seconda versione formata solo dall’Atto terzo e quarto dell’opera intitolata “Le

Nozze di Figaro / Atto 3za” con testo in italiano e recitativi secchi e accompagnati.

Indicheremo questa fonte MS “B”;[pag. 20]

In questo manoscritto coesistono due

versioni del Recitativo accompagnato e

due versioni dell’Aria.

[pag. 55]

In questo manoscritto l’Aria della

Contessa è molto più lunga e conta 142

battute a fronte delle 110 di NMA.

[pag. 56]

A battuta 60, nel bel mezzo dell’Allegro in

C (fig.9), il discorso musicale è interrotto,

il testo rimane incompleto e si torna

indietro all’Andantino, come se fossero

stati aggiunti dei fogli presi da un’altra

copia.

[pag. 57]

In MS “B” (da battuta 99) la musica

prosegue con un nuovo episodio di tredici

misure originale rispetto MS “C” e NMA,

ma presente ancora in MS “A”. In questo

punto i fogli di MS “B” sono pieni di

cancellature fatte a posteriori da altra

mano (batt.110-116), con sovrascritto

“gilt” in tedesco (fig.11) e “resta” (il

termine equivalente in italiano).

[pag. 59]

Anche dal punto di vista delle carte la

datazione 1789 è contraddittoria.

Questa nuova versione dell’Aria coesiste

in MS “B”, che è un manoscritto del

1786, come dicono Tyson, la Biblioteca

di Vienna (vedi fig.a pag.20) e l’apparato

critico di NMA.

Non può essere del 1789 anche perché da

MS “B” viene MS “C” di Modena, che è

databile tra il 1786 e il 1788

[pag. 69]

Ma [Tyson] non s’accorge che l’Aria MS “B” non

è eseguibile così come è scritta, perché

risulta dalla sovrapposizione di due

versioni incompatibili tra loro.

In MS “B” il discorso musicale è

interrotto più volte e si vede chiaramente

che si tratta di due versioni successive

rilegate assieme e modificate in vari

punti. Almeno in due sezioni la musica si

interrompe perché torna indietro a battute

precedenti. Pagine intere sono cancellate

e poi rimesse, ma l’esecuzione di tutto

ciò, allo stato di fatto, non è proponibile.

[pag. 70-71]

Quindi per sintetizzare, nel libro si dice che:

1. nell'MSB coesistono due versioni incopatibili tra loro

2. che questa versione è più lunga di quella definitiva dell'NMA

3. che nel bel mezzo dell'aria il discorso musicale è interrotto "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia"

4. che la datazione delle carte è contraddittoria: Tyson e l'apparato crtico dellNMA dicono che questa copia è del 1786

5. che non può essere del 1789

Una volta per tutte vediamo esattamente cosa è sto benedetto MSB.

6. L'MSB - Prima parte

La partitura originale della prime rappresentazioni del Figaro attualmente è catalogata divisa all'Osterreichische Nationalbibliothek sotto due separate Signatur. La prima porzione fa parte dei quatto volumi catalogati sotto la signatur OA295. Il secondo volume contiene tutta la partitura originale del secondo atto (escluso il Finale) del Figaro rappresentato nel 1786. Questa porzione di partitura contiene anche immissioni autografe di Mozart.

Molto della rimanenza della partitura originale del Figaro del 1786 è contenuta invece nel catalogo con signatur KT315. Nel catalogo KT315 ci sono tredici volumi contenenti alcune copie incomplete dell'opera, lo spartito completo in tedesco (MSA) e un arrangiamento completo dell'opera come balletto. Due di questi volumi sono "antichi" e come dice il Tyson risalenti agli anni 80 del diciottesimo secolo. Questi due volumi contengono il terzo e il quarto atto del Figaro (MSB). Questi due atti di questo manoscritto sono completi (tranne l'aria di Basilio del quarto atto, alcune sezioni del finale del terzo atto, la parte dei fiati del sestetto e del finale del quarto atto). Questa partitura originale del Figaro del 1786 contiene inoltre alcune PAGINE INSERITE nel terzo atto che contengono a loro volta la variante dell'aria "Dove sono". Ricapitoliamo: l'MSB è una porzione della partitura originale del Figaro del 1786 (solo due atti) e proprio nell'aria "Dove sono" si trovano alcune pagine aggiunte. Questi fogli aggiunti sono databili all'epoca dei revival del Figaro, il tipo di carta e la mano del copista sono differenti rispetto al resto del manoscritto: gli inserti sono proprio inseriti fisicamente tra i fogli originali e la filigrana rimanda a una produzione di carta della fine del 1780.

In poche parole: se togliamo questi fogli aggiunti l'aria della Contessa dell'MSB diventa IDENTICA a quella dell'MSC e a quella dell'NMA. Strano? Per niente.

1. nell'MSB coesistono due versioni incopatibili tra loro

2. che questa versione è più lunga di quella definitiva dell'NMA

3. che nel bel mezzo dell'aria il discorso musicale è interrotto "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia"

Queste "scoperte" riportate nel libro Figaro L'aria della Contessa fanno sorridere. Il massimo dell'ilarità si raggiunge quando si legge: "come se fossero stati aggiunti dei fogli presi da un’altra copia". I fogli SONO STATI AGGIUNTI. Provate a prendere uno spartito a caso, di qualunque compositore e di una qualsiasi opera. Staccate tutti i fogli e inserite tra questi alcune pagine di una vostra variante a quel pezzo. Graffettate il tutto. Il risultato finale sarebbe: coesistenza di due versioni incopatibili, la versione graffettata è più lunga dell'originale e di conseguenza ci potrebbe venire il dubbio che sono stati aggiunti dei fogli. Divertente.

4. che la datazione delle carte è contraddittoria: Tyson e l'apparato crtico dellNMA dicono che questa copia è del 1786

5. che non può essere del 1789

Qui si vede in chiaro l'errore (o la faziosità) nel considerare l'MSB come UNA partitura integra, unica. O è del 1786 o è del 1789? L'MSB principalmente risale al 1786 perchè è la partitura originale del Figaro del 1786. Ha sono la peculiarità di avere alcuni fogli aggiunti dopo. Punto.

Un'altra evidenza del fatto che queste varianti sono proprio delle aggiunte create dopo il Figaro del 1786, è il fatto che

queste varianti non sono caratteristica esclusiva dell' MSA e dell'MSB, ma si ritrovano anche in altre fonti:

6) Firenze, Conservatorio di Musica 'Luigi Cherubini', F.P.T. 262 (già A.262). Tutti i 4 atti in quattro volumi. Sulla copertina del primo atto si legge: 'Partitura. / Le Nozze di Figaro. / Atto Primo / Del Sig: Mozart.' Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese, la filigrana si trova in molti manoscritti viennesi nei primi anni del 1800.

7) Londra, British Library, Royal Music Library, R.M. 22. i. 3-5. Tutti i 4 atti in tre volumi. Sulla copertina del primo atto

si legge: 'Le Nozze di Figaro / Opera / in / Quattro Atti / Del Sig: Wolfg: Ama: Mozart./ Atto Primo.'

Il tipo di carta usata suggerisce un'origine viennese intorno ai primi anni del 1800.

11) Brno, Moravske Museum, A 17037 a-d. Tutti i 4 atti in quattro volumi. Il testo è completamente in tedesco e non ci sono recitativi secchi. Questa copia, in base al tipo di carta usata, è probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1803.

12) Brno, Moravski Museum, A 17970 a-c (A 339). Solo i primi tre atti in tre volumi. Il testo è in italiano (il testo tedesco è stato aggiunto), ma non ci sono i recitativi secchi. E' probabilmente di origine viennese e risale approssimativamente al 1802-3.

Strano? Sono tutte copie della fine del '700 e l'inizio dell'800. E per non tralasciare nulla bisogna ricordarsi che l'MSA è una copia che risale tra il 1792 e il 1802.

Le "varianti" non sono state tolte da una partitura antica, ma bensì sono state aggiunte nelle partiture più recenti.

Grazie Artifex per l'interesse dell'argomento e la precisione, specie per le varie fonti dell'epoca.

Sarebbe bello sapere, tra le varie cose che ho letto, di quel terzetto del quale parlava AgoTaboga nel forum su Luchesi, a quanto pare inedito: poichè il libro dei Bianchini si riferisce ai manoscritti viennesi si presume sia contenuto lì. Tanto per capire se è "autentico" o di altra mano: se fosse autentico mi pare strano, comunque, che sia rimasto così in ombra. Ed, eventualmente, si dovrebbe controllare se è contenuto anche sugli altri (tutti o alcuni) manoscritti da te elencati.

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Grazie Artifex per l'interesse dell'argomento e la precisione, specie per le varie fonti dell'epoca.

Sarebbe bello sapere, tra le varie cose che ho letto, di quel terzetto del quale parlava AgoTaboga nel forum su Luchesi, a quanto pare inedito: poichè il libro dei Bianchini si riferisce ai manoscritti viennesi si presume sia contenuto lì. Tanto per capire se è "autentico" o di altra mano: se fosse autentico mi pare strano, comunque, che sia rimasto così in ombra. Ed, eventualmente, si dovrebbe controllare se è contenuto anche sugli altri (tutti o alcuni) manoscritti da te elencati.

Lascio il forum annunciando il ritrovamento di un importante tassello relativo alle nozze di figaro: un singspiel in tedesco, con parti recitate scritte su carta Egendorff con un personaggio in più, tale Profumo o Prafumo che canta un terzetto nel 4 atto con Figaro e Don Curzio. La Musica? Interessantissima.

La nostra ricerca va avanti.

Ogni volta che Taboga & Co. intervengono si sente sempre la parola "scoperta" e "ritrovamento".

Il Kritische Berichte riporta per questo benedetto MSA:

Sechs graue Pappbände im Format 32,5 x 23 cm quer, jeweils oben rechts mit alter Zählung: 87., teilweise zusätzliche Numerierung: No 4 (in Band 1 = L: I. abweichend unten rechts: Nro III ). Deutscher Gesangstext: nach Adolph von Knigge, ohne Rezitative. Erste Aufführung dieser Fassung im Kärntnerthortheater am 10. Juli 1798. Die Dialogtexte auf kleinerem Papier (Wz.: Posthorn in Wappenschild; „Eggersdorf“[ ?] in Kurrentschrift) wurden möglicherweise erst im 19. Jahrhundert eingelegt. An der Kopiatur sind auffallend viele Schreiber beteiligt, was wohl auf eine kurzfristige Erstellung der Abschrift deutet. Der Befund von No. 5 bzw. No. 26 zeigt, daß die Kopie ohne Text in Auftrag gegeben worden ist, so daß der deutsche Text anschließend ohne Platzprobleme zwischen den Systemen eingefügt werden konnte.

Qui leggiamo senza nessuna sorpresa l'esistenza di questa copia con il testo tedesco e senza recitativi. Le parti "parlate" sono scritte su fogli più piccoli rispetto alla partitura e sono su carta Eggersdorf. La prima rappresentazione di questo singspiel è datata al 10 luglio 1798 (Annals of Opera 1597-1940. Compiled from the original sources by Alfred Loewenberg). La stesura del testo in tedesco è avvenuta ad opera di più autori e con una traduzione improvvisata. Alla faccia del singspiel più antico.

Il contenuto del IV Atto è:

Inhalt:

Band 1 [= L: I.]: Sinfonia und No. 1-4

Band 2 [= L: II mit Atto I.mo]: No. 5-10; auf Einband oben rechts: No 4

Band 3 [= L: III mit II.do]: No. 11, No 1 1/2 und No. 12-15

Band 4 [= L IV. mit Atto II.do]: No. 16

Band 5 [= L V mit Atto IIIto.]: No. 17-23

Band 6 [= L VI, Atto Quarto.]: No. 24, 25, 27, 28a und 29; No. 26 unvollständig, dann

zusätzlich als spätere Einlage mit italienischem Gesangstext.

Nessuna citazione di questo sconosciuto numero con il personaggio Profumo. Strano, non ne parlano manco Tyson, Edge e la Link. Omissione? Sarebbe una vergognosa omissione in quanto quella partitura è disponibile alla visione e alla copia a chi ne fa richiesta. A chiunque. Infatti posso ricordare quanta attenzione è stata data alla sconosciuta cavatina di Marcellina "signora mia garbata" del Figaro praghese.

Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, KT 315 (that is, from the Kmrnthnerthortheater). This is a collection of 13 volumes, the contents being different parts of the opera, copied at very different dates, sometimes including music not by Mozart, as well as scoring that includes harps and trombones. Some volumes have a German text, and no secco recitatives (only the words, on tipped-in blue letter-paper). But others have the Italian text, and the secco recitatives. Most of the volumes are from Vienna, on paper of the first, or more often the second, decade of the nineteenth century. But portions of two volumes, one containing Act 3 and one Act 4, probably date from the 1780s, and merit investigation.

[some Problems in the Text of 'Le nozze di Figaro': Did Mozart Have a Hand in Them? Alan Tyson]

Sotto la signatur KT315 ci sono molte partiture con musica non di Mozart, compreso un ballet-Pasticcio (quindi di autori vari). Credo che non ci sia da stupirsi di trovare qualche bel nuovo personaggio aggiunto. Ma sarebbe addirittura un personaggio che mancherebbe nel favolosi singspiel di Grossman e di Koberwein. Che casino, ma soprattutto che pasticcio. La musica interessantissima? Magari con tromboni e arpe? La vedremo appena avremo in mano l'MSA completo.

Credo che i nuovi, moderni e soparattutto non allineati musicologi coglieranno al volo la possibilità di pubblicare in prima mondiale tutta quella musica contenuta nel KT315. Basta aggiungere l'accusa di plagio (senza contraddittorio naturalmente) e il lavoro fatto invece di essere un'opera da copista diventerebbe una scoperta clamorosa.

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Ogni volta che Taboga & Co. intervengono si sente sempre la parola "scoperta" e "ritrovamento".

Il Kritische Berichte riporta per questo benedetto MSA:

Sechs graue Pappbände im Format 32,5 x 23 cm quer, jeweils oben rechts mit alter Zählung: 87., teilweise zusätzliche Numerierung: No 4 (in Band 1 = L: I. abweichend unten rechts: Nro III ). Deutscher Gesangstext: nach Adolph von Knigge, ohne Rezitative. Erste Aufführung dieser Fassung im Kärntnerthortheater am 10. Juli 1798. Die Dialogtexte auf kleinerem Papier (Wz.: Posthorn in Wappenschild; „Eggersdorf“[ ?] in Kurrentschrift) wurden möglicherweise erst im 19. Jahrhundert eingelegt. An der Kopiatur sind auffallend viele Schreiber beteiligt, was wohl auf eine kurzfristige Erstellung der Abschrift deutet. Der Befund von No. 5 bzw. No. 26 zeigt, daß die Kopie ohne Text in Auftrag gegeben worden ist, so daß der deutsche Text anschließend ohne Platzprobleme zwischen den Systemen eingefügt werden konnte.

Qui leggiamo senza nessuna sorpresa l'esistenza di questa copia con il testo tedesco e senza recitativi. Le parti "parlate" sono scritte su fogli più piccoli rispetto alla partitura e sono su carta Eggersdorf. La prima rappresentazione di questo singspiel è datata al 10 luglio 1798 (Annals of Opera 1597-1940. Compiled from the original sources by Alfred Loewenberg). La stesura del testo in tedesco è avvenuta ad opera di più autori e con una traduzione improvvisata. Alla faccia del singspiel più antico.

Il contenuto del IV Atto è:

Inhalt:

Band 1 [= L: I.]: Sinfonia und No. 1-4

Band 2 [= L: II mit Atto I.mo]: No. 5-10; auf Einband oben rechts: No 4

Band 3 [= L: III mit II.do]: No. 11, No 1 1/2 und No. 12-15

Band 4 [= L IV. mit Atto II.do]: No. 16

Band 5 [= L V mit Atto IIIto.]: No. 17-23

Band 6 [= L VI, Atto Quarto.]: No. 24, 25, 27, 28a und 29; No. 26 unvollständig, dann

zusätzlich als spätere Einlage mit italienischem Gesangstext.

Nessuna citazione di questo sconosciuto numero con il personaggio Profumo. Strano, non ne parlano manco Tyson, Edge e la Link. Omissione? Sarebbe una vergognosa omissione in quanto quella partitura è disponibile alla visione e alla copia a chi ne fa richiesta. A chiunque. Infatti posso ricordare quanta attenzione è stata data alla sconosciuta cavatina di Marcellina "signora mia garbata" del Figaro praghese.

Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, KT 315 (that is, from the Kmrnthnerthortheater). This is a collection of 13 volumes, the contents being different parts of the opera, copied at very different dates, sometimes including music not by Mozart, as well as scoring that includes harps and trombones. Some volumes have a German text, and no secco recitatives (only the words, on tipped-in blue letter-paper). But others have the Italian text, and the secco recitatives. Most of the volumes are from Vienna, on paper of the first, or more often the second, decade of the nineteenth century. But portions of two volumes, one containing Act 3 and one Act 4, probably date from the 1780s, and merit investigation.

[some Problems in the Text of 'Le nozze di Figaro': Did Mozart Have a Hand in Them? Alan Tyson]

Sotto la signatur KT315 ci sono molte partiture con musica non di Mozart, compreso un ballet-Pasticcio (quindi di autori vari). Credo che non ci sia da stupirsi di trovare qualche bel nuovo personaggio aggiunto. Ma sarebbe addirittura un personaggio che mancherebbe nel favolosi singspiel di Grossman e di Koberwein. Che casino, ma soprattutto che pasticcio. La musica interessantissima? Magari con tromboni e arpe? La vedremo appena avremo in mano l'MSA completo.

Credo che i nuovi, moderni e soparattutto non allineati musicologi coglieranno al volo la possibilità di pubblicare in prima mondiale tutta quella musica contenuta nel KT315. Basta aggiungere l'accusa di plagio (senza contraddittorio naturalmente) e il lavoro fatto invece di essere un'opera da copista diventerebbe una scoperta clamorosa.

Come sai sono aperto a tutto, dunque sarebbe bello che chi ha annunciato questo brano inedito dicesse qualcosina in più. Non posso credere si tratti di un'invenzione, vorrebbe dire farsi male: poniamo che sia musicato anche dall'ultimo compositore viennese dell'epoca, come fai tu stesso notare il brano non è segnalato. Comunque sia era una mia curiosità, cui nessuno è obbligato a rispondermi. Dovrei campare lo stesso. :rolleyes_anim:

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