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aria calda, fredda, lenta,veloce


el tosco
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Visto che se ne paela sempre perchè non approfondire?Io penso che tutte le soluzioni(aria calda, fredda, lenta,veloce) sono valide(a seconda di quello che si necessità, per es, pp sulle acute, ff sulle gravi etc), proprio perchè producono un suono differente, che può arricchire la nostra tavolozza.La diversità di timbri è una ricchezza ma anche una cosa fondamentale per tutti i musicisti.L'unica cosa da cui veramente non si può prescindere è la gola.Se non si tiene aperta e rilassata è inutile parlare d'aria, proprio perchè non passa

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Visto che se ne paela sempre perchè non approfondire?Io penso che tutte le soluzioni(aria calda, fredda, lenta,veloce) sono valide(a seconda di quello che si necessità, per es, pp sulle acute, ff sulle gravi etc), proprio perchè producono un suono differente, che può arricchire la nostra tavolozza.La diversità di timbri è una ricchezza ma anche una cosa fondamentale per tutti i musicisti.L'unica cosa da cui veramente non si può prescindere è la gola.Se non si tiene aperta e rilassata è inutile parlare d'aria, proprio perchè non passa

E già... poi magari a qualcuno piace il suono di gola!! De gustibus!!! :i-m_so_happy:

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Hum...sta gola maledetta. Che fatica!

In ogni caso, io cerco di suonare in un modo e nell'altro. A seconda dei pezzi e delle note. Ma prediligo aria veloce e verticale con foro piccolo, almeno...quando riesco :D

non è che bosogna cercare di suonare col la gola aperta...

ma rilassata...in quanto non bisogna fare chissacchè per aprirla...

io non sto attento a se uso aria calda lenta veloce...mi vien naturale...cercando di cambiare colore...

il foro a parer mio è una cosa che deve essere naturale...ognuno ha la sua conformazione delle labbra e ognuno "dovrebbe" avercelo diverso....

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non è che bosogna cercare di suonare col la gola aperta...

ma rilassata...in quanto non bisogna fare chissacchè per aprirla...

io non sto attento a se uso aria calda lenta veloce...mi vien naturale...cercando di cambiare colore...

il foro a parer mio è una cosa che deve essere naturale...ognuno ha la sua conformazione delle labbra e ognuno "dovrebbe" avercelo diverso....

Esatto!! per quel che mi riguarda uno potrebbe anche suonarlo con il naso!! L'importante è il risultato. Vabbè poi penso che ci siano delle regolette fisse, tipo non metttere le labbra con il sorrisino che rendono il suono sforzato soffioso e molto poco dolce e non suonare di gola!!!

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Allora penso che debba essere il più grande possibile e simmetrico

Io sono convinto esattamente del contrario, più piccolo possibile. Simmetrico o meno, quello dipende dalla conformazione labiale.

Cmq sia, credo che sia giusto ognuno trovi la sua impostazione di riferimento. Io ad esempio, per quanto a volte suoni con foro grande e aria lenta, so di avere tutt'altra impostazione! L'aria veloce e il foro piccolo mi danno un controllo inimmaginabile con aria calda e lenta, almeno per me.

PEr quanto riguarda la gola aperta, ovviamente intendevo "rilassata", in quanto la gola si apre se si rilassa ;)

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il foro a parer mio è una cosa che deve essere naturale...ognuno ha la sua conformazione delle labbra e ognuno "dovrebbe" avercelo diverso....

Il mio suono sembra più potente quando suono alla sinistra invece che alla destra (come il mio avatar in pratica)... quindi credo che mi farò costruire una testata su misura invertita... :lol:

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Io penso totalmente il contrario... o meglio il foro va regolato a seconda della nota che si esegue... ovviamente salendo va rimpicciolito altrimenti gli acuti non verrano mai... sempre secondo il mio parere!!

ma no....

lo stringere la labbra era consuetudine ai tempi di Rampal...

vecchia scuola....

il foro a parer mio deve cambiare non molto per andare sugli acuti...

ma è la direzione dell'aria che deve cambiare in quanto almeno per la mia scuola(Trevisani Galway ecc...)

andando verso gli acuti l'aria dev'essere direzionata più verso l'alto questo poi lo si può fare abbastanza agevolmente muovendo un pò la mandibola...naturalmente sono movimenti millimetrici...

stringendo le labbra le acute diventano con un suono tirato e piuttosto piccolo...e il vibrato belante...

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ma no....

lo stringere la labbra era consuetudine ai tempi di Rampal...

vecchia scuola....

il foro a parer mio deve cambiare non molto per andare sugli acuti...

ma è la direzione dell'aria che deve cambiare in quanto almeno per la mia scuola(Trevisani Galway ecc...)

andando verso gli acuti l'aria dev'essere direzionata più verso l'alto questo poi lo si può fare abbastanza agevolmente muovendo un pò la mandibola...naturalmente sono movimenti millimetrici...

stringendo le labbra le acute diventano con un suono tirato e piuttosto piccolo...e il vibrato belante...

E' bello leggere quanto diverse sono le impostazioni di tutti noi!

Per quanto mi riguarda, foro piccolo, salendo rimpicciolirlo impercettibilmente.

La direzione leggermente in avanti per la seconda ottava (impercettibilmente), ma di nuovo in verticale (come per le basse) per la 3za, in modo da tenere giù l'intonazione.

Mandibola assolutamente impassibile, per le modifiche a direzione dell'aria e grandezza del foro, si usano le labbra, che se impostate nel modo corretto (sorreto per me ;) ) permettono movimenti più veloci e precisi della mandibola.

Labbra morbide, gola rilassata, quello sì ;)

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E' bello leggere quanto diverse sono le impostazioni di tutti noi!

Per quanto mi riguarda, foro piccolo, salendo rimpicciolirlo impercettibilmente.

La direzione leggermente in avanti per la seconda ottava (impercettibilmente), ma di nuovo in verticale (come per le basse) per la 3za, in modo da tenere giù l'intonazione.

Mandibola assolutamente impassibile, per le modifiche a direzione dell'aria e grandezza del foro, si usano le labbra, che se impostate nel modo corretto (sorreto per me ;) ) permettono movimenti più veloci e precisi della mandibola.

Labbra morbide, gola rilassata, quello sì ;)

Già... tante impostazioni diverse... poi magari alla fine abbiamo tutti suoni molto simili con impostazioni che sembrano opposte!!! ci riuniamo e facciamo un mega concertone di flauti???

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Rimpicciolendo il foro si rimpicciolisce il suono.E'più difficile suonare con un foro grande e sicuramente più faticoso, ma il risultato è migliore.Oltretutto rendendolo più simmetrico possibile si riesce a regolare meglio flusso e pressione.La differenza di timbro o di suono dipende da molte cose, ma sicuramente pressione e direzione dell'aria influiscono parecchio.Oltretutto i flauti moderni, almeno quelli di alta fattura, richiedono molta più quantità d'aria (non necessariamente pressione) per essere suonati, anche perchè danno più suono.Come può uscire un suono veramente importante con poca aria?E' come se si volesse far decollare un aereo con un motore di una cinquecento (esagero...)

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ma no....

lo stringere la labbra era consuetudine ai tempi di Rampal...

vecchia scuola....

il foro a parer mio deve cambiare non molto per andare sugli acuti...

ma è la direzione dell'aria che deve cambiare in quanto almeno per la mia scuola(Trevisani Galway ecc...)

andando verso gli acuti l'aria dev'essere direzionata più verso l'alto questo poi lo si può fare abbastanza agevolmente muovendo un pò la mandibola...naturalmente sono movimenti millimetrici...

stringendo le labbra le acute diventano con un suono tirato e piuttosto piccolo...e il vibrato belante...

Io non intendevo dire che è necessario stringere le labbra e cioè irrigidirle... non lo faccio mai, altrimenti sai che schifezza di suono!! ma solamente rimpicciolire di poco il foro, senza irrigidire però e stringere troppo, e portare in avanti il mento... io faccio così poi non so se è giusto o sbagliato!! XD

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Rimpicciolendo il foro si rimpicciolisce il suono.E'più difficile suonare con un foro grande e sicuramente più faticoso, ma il risultato è migliore.Oltretutto rendendolo più simmetrico possibile si riesce a regolare meglio flusso e pressione.La differenza di timbro o di suono dipende da molte cose, ma sicuramente pressione e direzione dell'aria influiscono parecchio.Oltretutto i flauti moderni, almeno quelli di alta fattura, richiedono molta più quantità d'aria (non necessariamente pressione) per essere suonati, anche perchè danno più suono.Come può uscire un suono veramente importante con poca aria?E' come se si volesse far decollare un aereo con un motore di una cinquecento (esagero...)

Mi dispiace ma proprio sugli acuti con un foro largo non ci riesco... sarò io!! o forse non mi accorgo di quello che faccio!! oddio non lo so!! mi mettete in crisi!! :girl_impossible:

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Rimpicciolendo il foro si rimpicciolisce il suono.E'più difficile suonare con un foro grande e sicuramente più faticoso, ma il risultato è migliore.Oltretutto rendendolo più simmetrico possibile si riesce a regolare meglio flusso e pressione.La differenza di timbro o di suono dipende da molte cose, ma sicuramente pressione e direzione dell'aria influiscono parecchio.Oltretutto i flauti moderni, almeno quelli di alta fattura, richiedono molta più quantità d'aria (non necessariamente pressione) per essere suonati, anche perchè danno più suono.Come può uscire un suono veramente importante con poca aria?E' come se si volesse far decollare un aereo con un motore di una cinquecento (esagero...)

Non sono d'accordo. O meglio, vada per rimpicciolire il suono, ma dipende dal senso. E' vero, il suono viene rimpicciolito, ma ne guadagna in proiezione e in controllo, e non per questo ne perde in bellezza: per il timbro le variabili in gioco sono tantissime.

Avere un foro grande sempre, anche nei piani, provoca un effetto CALANTE. Basta usare un accordatore per verificarlo, a meno di salti mortali con la mandibola e o il tubo.

Avere un foro piccolo (che non vuol dire "sempre microscopico") no. Nel mio caso, un foro piccolo per i piano, mantenendo la stessa pressione dal diaframma, porta ad aria più veloce e concentrata. Ideale per un piano. Mi basta ingrandire il foro per aumentare la portata d'aria, che sarà leggermente più lenta (ricordo la Legge di Bernoulli), ed aumentare il volume.

Tutto questo porta anche a meno spreco di fiato: un foro piccolo concentra l'aria, e ti permette di usarne molta meno che con un foro grande!

I flauti moderni richiedono tanta aria...i flauti moderni richiedono semplicemente una portata costante imho! Per mantenere il metallo in risonanza. Lo puoi fare con aria lenta o veloce, sta a te. Nel mio caso come detto, con la prima trovo più difetti che pregi ;)

Ora, la tua affermazione "come può uscire un suono importante con poca aria" dimostra che non hai idea di come si suoni col foro piccolo. Di aria se ne mette sempre la stessa quantità: tanta. Difatti la pressione esercitata dal diaframa è costante. La dimensione del foro cambia la velocità dell'aria, non la portata ;)

Questa è fisica elementare, non ipotesi: http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_Bernoulli

Tutto questo provato sulla mia pelle, dopo 14 anni di foro grande ;)

In ogni caso, con questo on voglio dire che sia meglio l'una o l'altra impostazione ;) Ognuno trova la sua, ognuno suona come gli pare, gli piace e riesce. Grandissimi flautisti usano aria lenta e calda, grandissimi flautisti fredda e veloce...insomma...per dirla alla Max Gazzé "Ognuno fa quello che gli pare" :P

flautily, tu pensa a seguire l'impostazione che ti da la tua insegnante. Sei giovanissima, avrai tempo di cambiare insegnante ed impostazione ;)

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Non sono d'accordo. O meglio, vada per rimpicciolire il suono, ma dipende dal senso. E' vero, il suono viene rimpicciolito, ma ne guadagna in proiezione e in controllo, e non per questo ne perde in bellezza: per il timbro le variabili in gioco sono tantissime.

Avere un foro grande sempre, anche nei piani, provoca un effetto CALANTE. Basta usare un accordatore per verificarlo, a meno di salti mortali con la mandibola e o il tubo.

Avere un foro piccolo (che non vuol dire "sempre microscopico") no. Nel mio caso, un foro piccolo per i piano, mantenendo la stessa pressione dal diaframma, porta ad aria più veloce e concentrata. Ideale per un piano. Mi basta ingrandire il foro per aumentare la portata d'aria, che sarà leggermente più lenta (ricordo la Legge di Bernoulli), ed aumentare il volume.

Tutto questo porta anche a meno spreco di fiato: un foro piccolo concentra l'aria, e ti permette di usarne molta meno che con un foro grande!

I flauti moderni richiedono tanta aria...i flauti moderni richiedono semplicemente una portata costante imho! Per mantenere il metallo in risonanza. Lo puoi fare con aria lenta o veloce, sta a te. Nel mio caso come detto, con la prima trovo più difetti che pregi ;)

Ora, la tua affermazione "come può uscire un suono importante con poca aria" dimostra che non hai idea di come si suoni col foro piccolo. Di aria se ne mette sempre la stessa quantità: tanta. Difatti la pressione esercitata dal diaframa è costante. La dimensione del foro cambia la velocità dell'aria, non la portata ;)

Questa è fisica elementare, non ipotesi: http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_Bernoulli

Tutto questo provato sulla mia pelle, dopo 14 anni di foro grande ;)

In ogni caso, con questo on voglio dire che sia meglio l'una o l'altra impostazione ;) Ognuno trova la sua, ognuno suona come gli pare, gli piace e riesce. Grandissimi flautisti usano aria lenta e calda, grandissimi flautisti fredda e veloce...insomma...per dirla alla Max Gazzé "Ognuno fa quello che gli pare" :P

flautily, tu pensa a seguire l'impostazione che ti da la tua insegnante. Sei giovanissima, avrai tempo di cambiare insegnante ed impostazione ;)

grazie x il "giovanissima"!! :girl_dance: mi sento meglio cmq.... :laughingsmiley: il mio problema è che non so spiegarmi... faccio anch'io tutto quello che dite voi, labbra morbide, leggero spostamento della mandibola e così via, ma non sono abile nella teoria!! solo ora sto imparando tante cose ,grazie a voi, che prima ignoravo!! GRAZIE!! (non vi montate la testa però..... :shiftyeyes_anim: )

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