sapphireflute Inviato Novembre 27, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 del portare il suono ad assomigliare alla voce di un cantante liricoè proprio questo che non mi piace di Sir Jimmy. Riconosco che è un grande e, come dici tu, ha operato delle rivoluzioni nel modo di suonare il flauto ma, quando ascolto Rampal (e ti garantisco che negli anni '50/'70 nessuno suonava come lui) ho sempre l'impressione di un suono naturale, spontaneo. Anche lui rampallizza i testi, ha suonato Bach e Bolling, si è presentato al Muppett Show e ha diffuso il flauto; quando ascolto Rampal non mi evoca nessun cantante lirico ma solo un suono libero e naturale, la voce del flauto, la sua, che non ha bisogno di imitare quella umana. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
flute&flute Inviato Novembre 27, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 La mia risposta era volutamente provocante: nessuno può avvalersi della facoltà di definire un repertorio flautistico "serio"...Ascolta, scusa: io mi sono incavolata di brutto, è vero. Però tu mi hai provocata. Prima di disquisire allora più tranquillamente, vorrei un attimo chiarire un paio di cose. Tutti hanno scritto che io ho aggredito qualcuno senza nemmeno sapere chi egli sia. Però faccio notare che ho reagito ad un "ma fammi il piacere" completamente gratuito. Tutto qui: tu non mi conosci come io non ti conosco. Allora, se vuoi evitare di farmi scaldare, stai calmo anche tu. Se ti ho offeso, mi scuso. Ma sappi che anch'io mi sono sentita offesa per aver semplicemente espresso un concetto che sono liberissima di esprimere senza essere censurata e senza "fare piaceri". Detto questo: non capisco perché "nessuno può avvalersi della facoltà di definire un repertorio flautistico "serio"...". Intanto non stiamo trattando di argomenti biblici o apocalittici ma soltanto di flauto, quindi spero che ci sia un margine maggiore di libertà di espressione del pensiero e che ci si possa "avvalere" della facoltà di esprimersi liberamente senza scatenare tuoni e fulmini.Personalmente, spero e immagino che chiunque suoni il flauto, approcci la "Musikalische Opfer" di Bach, la "Sonate" per flauto, viola e arpa di Debussy o la "Sequenza" di Berio, con un altro atteggiamento, un'altra disposizione, diversa da quando si fanno le variazioni sulla "Traviata" di Génin, o Bricciali o Galli o chiunque sia. E con questo non voglio minimamente sminuire il valore di questo repertorio, ma sarebbe importante scrostargli di dosso una sacralità che questo repertorio non ha e non vuole avere, e il loro compositori lo sapevano benissimo.E' come quando ci si appresta a vedere una commedia leggera, fatta per divertire, piuttosto he un film di Kieslowski.Perché, scusami, allora se non c'è un repertorio flautistico "serio" (contrapposto ad uno "leggero", non certo tecnicamente), allora non c'è un cinema serio contrapposto ad uno leggero (Max von Sidow vs ALvaro Vitali), non c'è la psicoanalisi di Freud contrapposta ai consigli dello "psicologo" del giornale "Chi" e via dicendo.Questo è ciò che penso.In ogni caso, ti mando un bacio, così abbiamo fatto pace Paoletta Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
sapphireflute Inviato Novembre 27, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 (Al di là dei toni, che reputo cmq offensivi (ignorante a chi?ma TU chi saresti per dirlo?)...ma non mi conosci quindi 1. potevi evitare 2. sorvolo.)La mia risposta era volutamente provocantefg, si dice provocatoria, non provocante ma adesso capisco perché mi ero eccitato leggendo il tuo post.... :D Bacioni Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
flute&flute Inviato Novembre 27, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 ce fà sognà con franck insieme alla argerich... insomma... è nella storia del flautismo, come nicolet e rampal e moyse, c'è poco da aggiungere...Quando ascoltai Galway che faceva Franck con la Argerich, mi misi immediatamente ad ascoltare le meraviglie del pianoforte... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
fgpx78 Inviato Novembre 27, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 fg, si dice provocatoria, non provocante ma adesso capisco perché mi ero eccitato leggendo il tuo post.... :D BacioniLa parola è stata soppesata con cautela Volevo mettere proprio quella ^^ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
sapphireflute Inviato Novembre 27, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 27, 2007 La parola è stata soppesata con cautela Volevo mettere proprio quella ^^che te possano......... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mozartfl92 Inviato Novembre 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 28, 2007 Quando ascoltai Galway che faceva Franck con la Argerich, mi misi immediatamente ad ascoltare le meraviglie del pianoforte... Datti al pianoforte allora!!!!!!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
fgpx78 Inviato Novembre 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 28, 2007 Beh dai...parlando di Franck ascoltare la parte del pianoforte è proprio un piacere, chiunque suoni il flauto... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
tommasoflute Inviato Novembre 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 28, 2007 Datti al pianoforte allora!!!!!!!ma nn ha torto la parte del piano nn è affatto male...io la suono e mi piace! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
sapphireflute Inviato Novembre 28, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 28, 2007 ma nn ha torto la parte del piano nn è affatto male...io la suono e mi piace!l'esecuzione Galway-Argerich è bellissima. Per 'meraviglie del pianoforte' credo che ci si riferisca non solo alla parte ma anche all'esecuzione strepitosa dell'incredibile Martha. Non ostante credo che sia una delle cose migliori fatte da Galway -nel CD c'è anche un Prokofiev che a mio avviso non regge il confronto con Adorjan e una 'noiosa Undine- preferisco e raccomando Rampal e Barbizet. Lì sento un flauto che è un flauto e che non vuole imitare un violino. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
clod Inviato Novembre 28, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 28, 2007 Per ritornare all'argomento:Syrinx è stata scritta da Debussy(e fin qua ci siamo)......Ovviamente un Compositore del suo calibro non ha scritto a caso il pezzo ,ma aveva idee ben precise(nota x nota),non cadenze inventate,e tanto meno improvvisazione;Quindi,per stringere,dato che non sono di tante parole,se fossimo ad un esame:Oliva:BOCCIATOGalway:BOCCIATO Che bello essere dalla parte della giuria. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest Joachim Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 il non usare il diaframma nel mantenere le noteil diaframma è un muscolo involontario -la frase, così com'è scritta, non ha senso, mi dispiacema non si dica che galway alle master non insiste su un suono ben 'sostenuto', sarebbe falso quella di sbattersene della filologiagalwaystile, appuntodei colpi di lingua dati sul palato e non sulle labbrase ti riferisci allo staccato alternativo a quello francese, direi: ma grazie al cielo e del portare il suono ad assomigliare alla voce di un cantante liricogalwaystile, ri-appunto (che tuttavia su alcuni pezzi è innegabilmente perfetto) è proprio questo che non mi piace di Sir Jimmy. Riconosco che è un grande e, come dici tu, ha operato delle rivoluzioni nel modo di suonare il flauto ma, quando ascolto Rampali gusti di ognuno sono iperlegittimi, e magari condivisibili, ma intanto galway è nella storia del flautismo come rampal (e altri naturalmente) (e questo è un altro livello di discorso, mi spiego? )Personalmente, spero e immagino che chiunque suoni il flauto, approcci la "Musikalische Opfer" di Bach, la "Sonate" per flauto, viola e arpa di Debussy o la "Sequenza" di Berio, con un altro atteggiamento, un'altra disposizione, diversa da quando si fanno le variazioni sulla "Traviata" di Génin, o Bricciali o Galli o chiunque sia. E con questo non voglio minimamente sminuire il valore di questo repertorio, ma sarebbe importante scrostargli di dosso una sacralità che questo repertorio non ha e non vuole avere, e il loro compositori lo sapevano benissimo.E' come quando ci si appresta a vedere una commedia leggera, fatta per divertire, piuttosto he un film di Kieslowski....fatto per dormire ( scherzo)dunque in generale il criterio per stabilire se un pezzo sia 'serio' o 'leggero' sarebbe: quello che di quel pezzo pensava il compositore? se componendolo pensava: 'è solo musica da intrattenimento, fatta per divertire', oppure 'mi pagano, vabbuò, scrivo, magari un pezzo al giorno anche, ma consapevole che sarà niente di 'sacrale'', allora il pezzo sarebbe 'leggero'?non mi convince...... perchè in questo caso non sarebbe per es 'seria' la grande parte dell'intera produzione bachiana, per non parlare di mozart e in genere di molta musica scritta prima di un certo periodo... perchè l'idea (la categoria) di 'serietà' in musica (e in arte in generale) contrapposta ad una 'leggerezza', cioè per come molti la intendono oggi (e per come sembri intenderla tu), imo è un'idea piuttosto 'moderna', fineottocentesca e certamente novecentesca, che si sposa alla storia, a metamorfosi sociali e culturali che nulla hanno a che fare con i secoli precedenti -e imo è arbitrario applicare retroattivamente un'idea (una categoria)... per questi motivi tenderei a parlare di repertorio flautistico 'settecentesco', 'ottocentesco', 'novecentesco', con tutte le ulteriori suddivisioni possibili, piuttosto che 'serio' o 'leggero' -e a qualunque tipo di repertorio si scelga di avvicinarsi, imo l'atteggiamento, la disposizione, deve sempre essere la stessa, cioè quella del massimo impegno -altri atteggiamenti o disposizioni non li conosco la 'leggerezza' imo non sta dunque nel repertorio in sé, non scatta se si prepara un programma da concerto anche tutto fantasie e arie variate e morceaux de salon, ma nel momento in cui il carnevale di venezia e il volo del calabrone vengono accostati a poulenc e prokof'ev, senza alcun senso Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
fgpx78 Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 dunque in generale il criterio per stabilire se un pezzo sia 'serio' o 'leggero' sarebbe: quello che di quel pezzo pensava il compositore? se componendolo pensava: 'è solo musica da intrattenimento, fatta per divertire', oppure 'mi pagano, vabbuò, scrivo, magari un pezzo al giorno anche, ma consapevole che sarà niente di 'sacrale'', allora il pezzo sarebbe 'leggero'?non mi convince...... perchè in questo caso non sarebbe per es 'seria' la grande parte dell'intera produzione bachiana, per non parlare di mozart e in genere di molta musica scritta prima di un certo periodo... perchè l'idea (la categoria) di 'serietà' in musica (e in arte in generale) contrapposta ad una 'leggerezza', cioè per come molti la intendono oggi (e per come sembri intenderla tu), imo è un'idea piuttosto 'moderna', fineottocentesca e certamente novecentesca, che si sposa alla storia, a metamorfosi sociali e culturali che nulla hanno a che fare con i secoli precedenti -e imo è arbitrario applicare retroattivamente un'idea (una categoria)...Anche perchè, e mi ero astenuto dal rispondere, a questo punto alcuni capolavori di Rossini (parlo di opere liriche, non di flauto, ma il discorso è lo stesso) potrebbero non essere annoverati fra musica 'seria' in quanto scritte in due/tre settimane e con l'intenzione di divertire il pubblico...sarà, ma il mio Rossini niuno deve toccarlo (anche se reputava il flauto inutile ) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mozartfl92 Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 il diaframma è un muscolo involontario -la frase, così com'è scritta, non ha senso, mi dispiacema non si dica che galway alle master non insiste su un suono ben 'sostenuto', sarebbe falso galwaystile, appuntose ti riferisci allo staccato alternativo a quello francese, direi: ma grazie al cielo galwaystile, ri-appunto (che tuttavia su alcuni pezzi è innegabilmente perfetto) i gusti di ognuno sono iperlegittimi, e magari condivisibili, ma intanto galway è nella storia del flautismo come rampal (e altri naturalmente) (e questo è un altro livello di discorso, mi spiego? )...fatto per dormire ( scherzo)dunque in generale il criterio per stabilire se un pezzo sia 'serio' o 'leggero' sarebbe: quello che di quel pezzo pensava il compositore? se componendolo pensava: 'è solo musica da intrattenimento, fatta per divertire', oppure 'mi pagano, vabbuò, scrivo, magari un pezzo al giorno anche, ma consapevole che sarà niente di 'sacrale'', allora il pezzo sarebbe 'leggero'?non mi convince...... perchè in questo caso non sarebbe per es 'seria' la grande parte dell'intera produzione bachiana, per non parlare di mozart e in genere di molta musica scritta prima di un certo periodo... perchè l'idea (la categoria) di 'serietà' in musica (e in arte in generale) contrapposta ad una 'leggerezza', cioè per come molti la intendono oggi (e per come sembri intenderla tu), imo è un'idea piuttosto 'moderna', fineottocentesca e certamente novecentesca, che si sposa alla storia, a metamorfosi sociali e culturali che nulla hanno a che fare con i secoli precedenti -e imo è arbitrario applicare retroattivamente un'idea (una categoria)... per questi motivi tenderei a parlare di repertorio flautistico 'settecentesco', 'ottocentesco', 'novecentesco', con tutte le ulteriori suddivisioni possibili, piuttosto che 'serio' o 'leggero' -e a qualunque tipo di repertorio si scelga di avvicinarsi, imo l'atteggiamento, la disposizione, deve sempre essere la stessa, cioè quella del massimo impegno -altri atteggiamenti o disposizioni non li conosco la 'leggerezza' imo non sta dunque nel repertorio in sé, non scatta se si prepara un programma da concerto anche tutto fantasie e arie variate e morceaux de salon, ma nel momento in cui il carnevale di venezia e il volo del calabrone vengono accostati a poulenc e prokof'ev, senza alcun senso Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guavaira Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 Complimenti per i quote, Mozartfl92 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mozartfl92 Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 scusatemi ho fatto casino con un post....non so come chiamarla e l'ho sempre definita così anche se magari il diaframma non c'entra...ma molti flautisti sono convinti che portando indietro o in avanti la pancia si possano mantenere bene le note e soprattutto intonarle(soprattutto le acute)....secondo me questa è una blle ca###ta infatti una volta preso bene il fiato di diaframma bisogna lasciare andare la pancia che torna automaticamente e gradualmente indietro e si intona portando in avanti o indietro il mento(naturalmente micromovimenti) questa è la scuola di Galway e quindi di Trevisani. Hai assolutamente ragione il metodo di dare il colpo di lingua sul palato è molto migliore...(secondo me) ora la pianto qua perchè stiamo decisamente ciao!!!!! davide Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mozartfl92 Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 Complimenti per i quote, Mozartfl92 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guavaira Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 scusatemi ho fatto casino con un post....non so come chiamarla e l'ho sempre definita così anche se magari il diaframma non c'entra...ma molti flautisti sono convinti che portando indietro o in avanti la pancia si possano mantenere bene le note e soprattutto intonarle(soprattutto le acute)....secondo me questa è una blle ca###ta infatti una volta preso bene il fiato di diaframma bisogna lasciare andare la pancia che torna automaticamente e gradualmente indietro[...] Hai assolutamente ragione il metodo di dare il colpo di lingua sul palato è molto migliore...(secondo me)Oh, non ci crederai ma concordo con te :o(a parte la questione sull'intonazione che come hai potuto notare l'ho cancellata ) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
mozartfl92 Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 Oh, non ci crederai ma concordo con te :o(a parte la questione sull'intonazione che come hai potuto notare l'ho cancellata )ehhhhh va bè.... sono già contento così Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
clod Inviato Novembre 29, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 si intona portando in avanti o indietro il mento(naturalmente micromovimenti) questa è la scuola di Galway e quindi di Trevisani.ciao!!!!! davideLo ripreso io questa parte:J.J.Quantz dice qualcosa a riguardo ne parliamo??? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
sapphireflute Inviato Novembre 29, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 scusatemi ho fatto casino con un post....non so come chiamarla e l'ho sempre definita così anche se magari il diaframma non c'entra...ma molti flautisti sono convinti che portando indietro o in avanti la pancia si possano mantenere bene le note e soprattutto intonarle(soprattutto le acute)....Bello il suono di pancia. Quoto: sono boiate. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
sapphireflute Inviato Novembre 29, 2007 Autore Segnalazione Condividi Inviato Novembre 29, 2007 e si intona portando in avanti o indietro il mento(naturalmente micromovimenti) questa è la scuola di Galway e quindi di Trevisani.Anche quella di Larrieu Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest Joachim Inviato Novembre 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 30, 2007 e si intona portando in avanti o indietro il mento(naturalmente micromovimenti) questa è la scuola di Galway e quindi di Trevisani.Anche quella di Larrieuci sto lavorando su da qualche settimana, e devo dire che è interessante per il crescendo/diminuendo -ma forse piuttosto che dire di portare il mento avanti e indietro sarebbe meglio parlare di cambiare il rapporto tra labbro superiore e inferiore, o no? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guest Joachim Inviato Novembre 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 30, 2007 Anche perchè, e mi ero astenuto dal rispondere, a questo punto alcuni capolavori di Rossini (parlo di opere liriche, non di flauto, ma il discorso è lo stesso) potrebbero non essere annoverati fra musica 'seria' in quanto scritte in due/tre settimane e con l'intenzione di divertire il pubblico...sarà, ma il mio Rossini niuno deve toccarlo (anche se reputava il flauto inutile )effeggì, a quell'epoca pochi (soprattutto chi scriveva per orchestra...) non ritenevano il flauto uno strumentaccio (e cmq rossini l'ha infilato praticamente ovunque, 'tacci sua, no?) in ogni caso il punto della questione imo non è solo che applicando la categoria (moderna) del 'serio'(/'leggero') (per come intesa e spiegata) alla musica precedente alla fine dell'ottocento (dunque non moderna) si rischia di tagliare fuori dalla considerazione di 'serietà' una notevole parte di essa (generando un evidente paradosso), ma soprattutto (anzi, proprio) perchè è un'operazione storicamente e concettualmente non corretta... parlando di 'serietà' in musica per es nel settecento, e per es in italia, si sarebbe immediatamente pensato, per la strumentale, alla musica sacra, per l'opera, a un'ifigenia in tauride (qualunque ), in contrapposizione al 'buffo' di un galuppi... è verso la fine dell'ottocento che imo si va delineando quella contrapposizione 'serio'/'leggero' che conosciamo (per molti motivi, uno per tutti la nascita di una [sotto?]cultura di massa) ... insomma, 'serio/'leggero' va benissimo per berio/a l l e v i (o anche g i g i d'alessio...) - spero di essere riuscita ad essere chiara Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
Guavaira Inviato Novembre 30, 2007 Segnalazione Condividi Inviato Novembre 30, 2007 effeggì, a quell'epoca pochi (soprattutto chi scriveva per orchestra...) non ritenevano il flauto uno strumentaccio (e cmq rossini l'ha infilato praticamente ovunque, 'tacci sua, no?)No, Rossini ha messo ovunque quell'altro ca***io di strumentaccio che è l'ottavino... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione ...
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