Lista possibili danni economici musicali che perpetrerò prossimamente, temo: 1. Qualunque cosa con Nathalie Stutzmann, preferibilmente Vivaldi. Mi tengo alla larga dalle cantate di Bach con Gardiner, lui non mi esalta 2. Un'opera a capocchia, potrebbe essere Elektra di Strauss (ma nessuna delle edizioni disponibili mi soddisfa) oppure un Puccini che non ascolto mai (Boheme e Madama Butterfly ancora incellophanate sullo scaffale) (anche di Strauss ho Ariadne auf Naxos che prende la polvere, e credo, meritatamente) oppure un'opera contemporanea, che solo al pensiero "opera contemporanea" uno si prenota una visita psichiatrica, ma Satyricon di Maderna o altre stramberie mi tentano, tanto poi si capisce che sono tutte opere scritte mentre il compositore si tormentava tra i dubbi, beveva, prendeva malattie veneree ecc e questo giustifica le discontinuità, i rifacimenti raffazzonati, ecc. 3. Una cosa strana. Capolavoro assoluto sconosciuto a tutti pubblicato da etichetta snob e frigida con copertina indecifrabile. 4. Ottavio Dantone: no! Sentito su youtube, va come un trenino giocattolo. E poi, signori, con questa faccenda della "chiarezza contrappuntistica", "slancio ritimico" e altre robette declamate sul cd, che duepalle. E se voglio davvero distinguere tutte le voci mi leggo la partitura (seee!). C'è qualcuno che vuole il mio cofanetto di sinfonie vaughan williams-Boult? Pago io l'acquirente. 5. Dallapiccola vale qualcosa?