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Purtroppo con Klemperer sembra che ci abbiano preso gusto. Versione ospizio: Versione passeggiata al parco: Ma anche con Giulini ce n'è una memorabile; versione li mort...
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Vabbè tu ci scherzi sopra, però un amico nostro con queste cose ci ha costruito una carriera. Io non voglio che passi l'idea che io ce l'abbia con i compositori di oggi, anzi nell'ultimo anno ho ascoltato molta più musica degli ultimi dieci anni di quanto abbia mai fatto prima e di ottima fattura, di grande qualità artistica ed è stato per me un grande arricchimento personale. Per carità, io non giudico assolutamente la compositrice in questione (anzi, mi piacerebbe fare pure una bella chiacchierata, perché voglio capire), ma nella mia sensibilità personale la componente suono deve armonizzarsi con il resto. Di suoni ne è pieno il mondo naturale, ma la musica si crea. La musica per forza di cose deve essere artificiale, nel senso più profondo del termine, secondo me. Io chiudo qui perché mi rendo conto che in questi due giorni ho sforato un po' complice anche un periodo parecchio faticoso
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Mah, la ruota gira per tutti: quegli autori morti un tempo erano vivi e quelli che oggi sono vivi... Detto questo e avendo ascoltato solo uno stralcio dell'intervista (più o meno dal minuto 20 al 25 circa), mi pare che il suo discoro verta in maniera preponderante sulla ricerca sonora (e daje) che a questo punto sembra essere l'unico parametro del comporre odierno a discapito del messaggio, o meglio, del discorso musicale. Non so, a questo punto credo che sia un mio limite e una mia deformazione mentale, che ho sempre visto il comporre musica come il lavorio artigianale della materia musicale (con le pinze potrebbe sembrare l'opposto di quello che dice Cage dove tutto è musica) che viene portata da un punto A ad un punto B (o a più punti). Non so, esiste ancora il concetto di struttura? il concetto di condotta delle parti, di intreccio, di variazione?
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Spero che sia stato letto l'articolo e non solo il titolo. Perché qui la stravaganza sarebbe, a mio modesto modo di vedere, il problema minore dato che di porcherie ne abbiamo viste ben più succulente in questo senso. L'articolo parla di cambiamenti nel testo, nei riferimenti ecclesiastici, senza considerare il fatto che anche le didascalie fanno parte del corpo del testo del libretto licenziato da Illica e Giacosa e che, di conseguenza, il testo proposto in questo caso non rispetterebbe l'ultima volontà degli autori in barba alla filologia. Inoltre, il cambiamento del suicidio in omicidio fa perdere di senso proprio quello "Scarpia avanti a Dio!": Tosca incredibilmente non pensa a raggiungere Mario nell'aldilà, ma Scarpia per sedere davanti al tribunale divino. Cioè avanti a Dio non ci viene mandata, ci va e non per disperazione, ma per ricevere quella giustizia che in terra le è stata negata ("nell'ora del dolore perché, Signore, me ne rimuneri così?"). Se la forzatura del testo è irritante, il cambiamento di esso è deplorevole. Perdonatemi, rileggendo quanto ho scritto, volevo specificare che il tutto è senza polemica
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https://www.operateatro.it/it/recensioni-Opere/Vienna-Tosca-fra-la-neve-muore-uccisa-dalla-Marchesa-Attavanti @Wittelsbach @Pinkerton @Majaniello Soffrite meco...
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Ti ringrazio e ti auguro buona dormita con Delius
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La mia sonata preferita, credo, in assoluto
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Rilancio con questo:
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Intanto grazie per il brano che, come tu sai, apprezzo sempre. Purtroppo, è vero, dall'inizio dell'anno ho scritto pochissimo, quasi nulla, ma ai miei impegni lavorativi se ne sono aggiunti altri per i quali spero, a breve, di avere qualche collaboratore. In controdedica a te e @Snorlax in particolare per tutti gli ascolti dedicatimi, questo: Giuseppe Verdi Nabucco Orchestra e Coro dell'Opera di Berlino Diretti da Giuseppe Sinopoli
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Sottoscrivo anche io questo discorso in quanto, secondo me, questo modo di concepire la musica fa spostare l'attenzione solo su uno degli aspetti della composizione, il fenomeno acustico, a discapito della comunicazione e della direzionalità di un discorso musicale. In questo senso sposo, e tu/voi lo sapete, la concezione che avevano i grandi compositori (prendi un Donatoni, per dire) i quali vedevano nell'atto del comporre un vero e proprio lavoro di sviluppo su un materiale base nelle sue componenti essenziali (timbro, altezza, durata ecc...) che portasse avanti un discorso in senso logico. D'altra parte mi sento di concordare con quanto dichiara Ferneyhough quando afferma che il "mondo dei suoni" non è stato allargato da lui, ma ristretto dagli altri. Sempre, però, con i dovuti limiti. Altrimenti tutti quanti potremmo buttare giù qualcosa e spacciarlo per grande musica (e a me pare che negli ultimi anni questo si sia fatto in determinati ambienti...)
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Quindi possiamo dire che più che una Toccata è stata una palpatina
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Ragazzi, non mi crederete, ma sono anni che corro dietro a questo disco. Avevo anche contattato la Stradivarius chiedendo se ci sarebbe stata una ristampa, ma purtroppo esiste(va) solo la versione .mp3 🤢 Finalmente, ho trovato un usato a prezzo "decente". Non è il massimo della vita, però del brano Duo pour Bruno ne esistono (forse) solo due incisioni! Ho le lacrime per la gioia...
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Mi sembra che la Hewitt si sia un po' defilata negli ultimi anni. Ricordo che prima la sentivo nominare più spesso...magari è una mia impressione
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Amo il brano di Dukas e il compositore stesso in generale. Purtroppo l'Apprendista stregone paga un po' l'associazione a Topolino che fece Disney nel primo Fantasia. L'ho riascoltato proprio sotto la direzione di Eduardo Mata. Brano magnifico e direzione incandescente!
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Grazie, ne ho ascoltato un pezzo mentre, in macchina, tornavo a casa e confermo le tue impressioni, aggiungendo la mia sorpresa nel sentire, però, anche tanta cantabilità (cosa rara, ma ultima lezione lasciataci da Maderna)
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Caspita, la mia Cherubino Mi spiace tantissimo
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La Prima con la Columbia è strepitosa, oltretutto registrata in stereo. Concordo sul "così-così" delle altre, forse salverei la Nona per questioni affettive, dato che Mahler stesso la consegnò a Walter perché ne dirigesse la prima (a causa di forza maggiore dato che il compositore boemo sarebbe morto di lì a poco).
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Assolutamente! Nell'ultimo periodo, complice anche gli studi di mia moglie, mi sto interessando all'opera barocca
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Non so da quanti anni era nel carrello di amazon.uk!
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Calzante la segnalazione di Keikobad! Da "pianista", proporrei l'Arioso dolente dalla sonata op. 110
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Grazie, carissimo Ovviamente, gradisco
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C'è anche da dire che non sempre si scrive quello che si ascolta (almeno è così nel mio caso). Non credo che CSA sia un buon metro di giudizio rispetto ai gusti di chi scrive. Ad esempio, per quanto mi riguarda, il 2021 è stato l'anno con meno ascolti in assoluto; addirittura Spotify, facendo la statistica dei miei ascolti ha rilevato che il brano più ascoltato da me nel 2021 è l'Aida di Verdi! Ho ascoltato tantissima musica scritta in particolare negli ultimi 10 anni e prevalentemente su YouTube...
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