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Scriabin

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  1. Mirou, ma non avevi le mani a panino tu? Comunque sto studiando l'op 10 n.2 di chopin, e sto provando anche l'ave Maria Schubert-Liszt che però è la cosa soggettivamente più difficile da leggere che mi sia mai capitata...Liszt stava fori di testa
  2. Bellissimo pezzo ed esecuzione, anche se personalmente l'ho sempre pensato un pochettino più lento, ma come dicevo sono gusti .
  3. Grazie ad entrambi per i suggerimenti e l'incoraggiamento! Di solito sono molto lento nella lettura di nuovi brani per cui arrivo alla fine che già tecnicamente li possiedo. Con la campanella invece mi è successo il contrario: essendo strutturata in modo molto semplice e con un tema breve e orecchiabile, l'ho memorizzata in poco tempo prima ancora di possederla in senso tecnico. Per il pedale è sempre stata una mia idea quella suggerita da stefano80, e infatti ho provato ad attuarla nella prima paginetta, ma poi complice il piano verticale (che ha un pedale scomodissimo) e soprattutto la mancanza studio mirato, l'ho messo troppo. Ora comunque mi prendo una pausa e poi tornerò a lavorarci, magari facendo una sorpresa all'insegnante che non vedo da 1 sacco di tempo!
  4. Ecco qua la Campanella (registrata più di 1 mese fa in realtà). E' abbastanza lenta e più va avanti il pezzo più inizio a fare imbarazzanti errori di stanchezza fisica, ma complessivamente penso che gli assomigli [media]http://www.youtube.com/watch?v=F2pVJLRLpoY Alla fine ho mandato principalmente a quel paese le note tenute che dicevo nell'altro topic, ci ho provato solo nel secondo caso. Nel primo con i ribattuti però studiandola tenendo la nota bassa mi ha aiutato enormemente in seguito facendo il pezzo in velocità!
  5. Studio trascendentale n.4 "Mazeppa" di Liszt! Ormai mi sono fissato con i temi e variazioni....o sarà che sono pigro u_u
  6. Io inizialmente non badavo alla tecnica, finchè poi una pianista mi ha fatto notare che utilizzavo maggiormente una tecnica di "dita" e che per certi brani e passaggi, secondo lei non era opportuna. Spesso tendo infatti a tenere i gomiti molto bassi e usare i polpastrelli (un po' tipo horowitz), e per una mano piccola come la mia è un grande spreco di energia. Mi ha così spiegato e fatto esercitare in una tecnica di peso, che devo dire ha dei princìpi molto validi in cui si sta con il gomito un po' più alto, si trasferisce tutto il peso sulle dita e soprattutto tutto il corpo segue il movimento delle mani, in modo che il sistema spalla-gomito-polso-dita sia sempre allineato. Non potete capire quanto mi ha risolto questa cosa, è grazie a questo metodo che sono riuscito a portare in velocità e senza sforzo pezzi come l'op 10 n.1 di chopin (che pare fatto apposta per questa tecnica!), a mettere potenza nelle ottave di liszt, infine applicandolo alla campanella (colpendo i tasti dall'alto invece che a "frusta" come facevo io) mi ha dato una sicurezza molto maggiore nei salti e il controllo delle dinamiche.
  7. Oddio il contadino allegro *__* :thumbsup_still: è troppo buffo quel pezzo! Non è male, però dovresti essere un po' più fluida e sicura in alcuni punti tipo a 00:24, ma penso che te ne sarai accorta già . Se invece quei rubati erano voluti e non a causa di insicurezza, ti consiglio prima di "possedere" meglio il brano per poi utilizzarli con più moderazione. Benvenuta nel forum!
  8. Grazie della risposta, per ora ho risolto nel primo caso tenendo fino alla seconda biscroma, e nel secondo 3-4 e 4-5, che poi provato con un piano a coda è tutto più facile. Ora devo eliminare le insicurezze e soprattutto suonare tutto più piano e delicato, ora come ora altro che campanella, è un campanaccio! XD
  9. Il problema è che non avendo le mani kilometriche di franz liszt, ci sono dei punti dove sono costretto a scendere a compromessi. Il dubbio è, quale compromesso? Per comodità vi metto un video di Alice Sara Ott e vi indico i passaggi problematici. [media]http://www.youtube.com/watch?v=0-czNkyPQDA&feature=related 1) A circa 1:47, variazione del secondo tema con i ribattuti di biscrome. Liszt scrive che le note del tema vanno tenute col pollice ribattendo le biscrome con 4-3-2, in pratica si arriva a suonare un' ottava con 1-2. Siccome ci arrivo ma con enormi sforzi, meglio tenere la nota rallentando un po' oppure fare tutto a velocità lasciando la nota del tema al suo triste destino ? (ribattere con 5-4-3 è impensabile a quella velocità) 2) A 3:06, variazione del primo tema. Anche qui Liszt scrive di tenere le note del tema e trillare con 3-4. Con questa diteggiatura mi risulta assolutamente impossibile per diverse fasi di quella variazione, mentre con 4-5 ce la faccio. Quindi secondo voi quale di queste vie è consigliabile?: a)tenere le note del tema e trillare con 4-5, producendo un suono meno deciso ed energico. b)non tenere le note del tema e usare 3-4, che mi comporta più velocità e precisione. c)un misto dei casi precedenti, quando ci arrivo tengo la nota con 3-4, quando non ci arrivo con 4-5. Nel video la furbetta della Ott non tiene nessuna nota, pur essendo un'esecuzione molto piacevole...ma la differenza si sente, soprattutto perchè su questo pezzo si dovrebbe usare pochissimo pedale.
  10. Ora sto studiando la campanella e il preludio di rachmaninov op.32 n.10 di cui ho postato un bellissimo video della Igoshina nell'altra sezione . A breve mi arriveranno gli etude-tableaux presi da amazon a 11 euro spediti ...ho ufficialmente rinunciato ad acquistare spartiti nelle librerie, non è possibile spendere 24 euro per un libro che dietro riporta un prezzo di 13 dollari! Se avete qualche studio dei suddetti da consigliarmi sono lieto, li ho ascoltati tutti e ce ne sono 3-4 talmente belli che non so proprio da quale iniziare (ovviamente dal più "facile", se esiste!)
  11. [media]http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=USPKnsgW2O8#!
  12. Complimenti, è un bel pezzo da fare a memoria che non si sente troppo spesso! Purtroppo non mi ritrovo lo spartito e non posso darti pareri dettagliati, comunque io avrei, a livello personale, fatto risaltare un po' più la differenza tra i passaggi "solenni" e quelli più leggeri. Però sono le solite cose che emergono dai pianoforti verticali, quindi forse non ho detto nulla di nuovo o che in realtà non stai già facendo . Comunque brava! Ps. Anche tu un Petrof?
  13. Beh è scontato che l'op10 n.12 sia più facile e meno stancante del primo, non mi sembra che si è detto che è più stancante. Io intendevo dire che se uno deve andare a trovare la difficoltà in quello studio sta nell'affaticamente della sinistra che può sopraggiungere all'inizio a chi, usando le parole di chi ha aperto il topic, non è ancora bravissimo...e soprattutto se uno lo suona come è scritto "con fuoco". (ad esempio come Bunin, errori a parte) Alla fine sono tecniche diverse, il primo ha movimenti ampi in estensione e l'ultimo più stretti articolati a parte qualche arpeggio. Riguardo il primo se uno usa una tecnica "di peso" lasciando cioè il braccio morbido e seguendo gli arpeggi con tutto il corpo non è per niente stancante anzi, risulta fisicamente piacevole!
  14. Grazie! Delle tante idee interpretative che avevo in mente, appena ho attaccato mi si è svuotata la testa ...poi nella parte centrale ho riacquistato un po' coscienza della situazione. Eh si la registrazione di Lang Lang non riesco ad ascoltarla, quella che preferisco in assoluto invece è di Rubinstein in quel vecchio video in bianco e nero...veramente sublime!
  15. Questo l'op25 n.1 direttamente live. Madonna ero tesissimo, era la prima volta che suonavo in pubblico a memoria! [media]http://www.youtube.com/watch?v=nBSJ2aghQ_c
  16. Eh si possibile, a volte mi prendo troppe libertà riguardo al tempo, è un vizio che ho sempre avuto!
  17. Dopodomani devo suonare 3 pezzi in pubblico, vi va di dirmi che ne pensate ora che ne ho registrati due? Non badate alle note sbagliate (il piano deve anche essere ancora sistemato e accordato, alcuni tasti neri rimangono giù), mi interessa di più l'aspetto interpretativo. Ecco Debussy [media]http://www.youtube.com/watch?v=OTK0xWNhdno Brahms [media]http://www.youtube.com/watch?v=T0qqXcju43E L'ultimo è l'op 25 n.1 di chopin ma voglio registrarlo domani con calma. Considerato l'evento e il pubblico non di settore, ho scelto brani abbastanza famosi e orecchiabili spero
  18. Hai l'imbarazzo della scelta! Questi quelli più noti. Parlando di Op.10: Il n.1 è brillante e si legge e memorizza molto facilmente ma te lo sconsiglio se non te la cavi bene con gli arpeggi, innanzitutto perchè se non è portato alla velocità giusta non ha senso farlo, e ci sono alcune battute che per una mano piccola sono problematiche (ma non impossibili, qualunque mano ben allenata può suonare tutti gli studi), inoltre è uno di quei pezzi che suonati in situazioni e strumenti diversi risultano un po' rischiosi. Il n.2 è ideale per le mani piccole, è brillante ma giudicato da molti il più difficile dell'intera raccolta. Personalmente l'ho letto solo metà e non so dirti con esattezza, ma farlo a velocità è veramente faticoso. Il n.4 è molto tecnico e potrebbe andare bene, e non è uno dei più difficili. Il n.5 non è brillante, de più! Ti consiglio questo, apparte qualche difficoltà che puoi avere all'inizio in fase di lettura, poi scorre bene. Forse un po' difficili le ultime battute prima delle ottave. Il n.12 anche va bene: devi vincere l'affaticamento inevitabile della mano sinistra, ma per il resto è uno dei più facili. Riguardo l'Op. 25 ce ne sono tanti molto belli: Il n.2 è forse quello che si legge più velocemente di tutti, ma non sono sicuro se è possibile considerarlo brillante. Però se devi portarlo ad un ammissione in cui sn richiesti studi brillanti, visto il suo tipo di tecnica e il tempo molto veloce secondo me va più che bene. Il n.3 è brillante ma tecnicamente impegnativo, non lo farei se fossi in te. Il n.6 per le mani piccole va bene ma è uno dei più difficili dell'intera opera, se te la cavi bene con le terze ok. Il n.8 stessa cosa ma con le seste. Il n.9 è molto comodo, bello e corto, io farei questo. Gli ultimi 2 numeri dell'opera non sono così mostruosamente difficili come molti dicono, ma per chi è alle prime armi con gli studi di chopin li sconsiglierei..
  19. L'altro giorno mi sono deciso a sgomberare i kg di spartiti da sopra il piano per decidermi a studiare un solo pezzo, finchè non l'avessi concluso. La scelta è stata la prima ballata di chopin. Il problema è che ieri mi hanno chiesto inaspettatamente di suonare in una sala riunioni i primi di dicembre, e ho dovuto abbandonare tutto e rimettermi a studiare vecchi pezzi che potrebbero andar bene...per un motivo o per un altro sta ballata proprio non s'ha da fare! Quindi l'op.118 di brahms (sono indeciso se portare l'intermezzo n.2 o la romanza), e qualche studio di chopin.
  20. Oggi ho provato a registrare il famoso op 10 n.5 di chopin, che dovrei portare (insieme ad altre cose)all'ammissione per il triennio dopo l'estate. E' ancora un po' sotto tempo, scusate per qualche pasticcio che ho combinato qua e la! [media]http://www.youtube.com/watch?v=ac4V-yJUdNI
  21. Parlando del preludio, la velocità secondo me è giusta. Per il resto, a mio parere nella prima parte dovresti far sentire di più le note all'"estremità" suonate dal 5° dito di ogni mano (o 4° a volte dipende) magari suonando più piano quelle centrali.. Poi alla fine della prima parte, in quegli arpeggi divisi tra le 2 mani, in una battuta le note le hai suonate in un ordine diverso dall'edizione che ho io..non so se ce le hai scritte in quel modo o se hai fatto 1 attimo confusione. Riguardo la fuga, personalmente mi piace eseguirla un po' più delicata e cristallina ma sono gusti personali Bene comunque! edit: scusa ho letto ora il commento su youtube circa l'edizione con le note in quel modo! come non detto! XD
  22. In aggiunta a quelle che avevo specificato, in 2 piccioni con 1 fava: le battute più belle e difficili che ho incontrato. Scriabin, fantasia op.28 Il difficile sta nel fare tutto pianissimo ma facendo sentire sia la voce superiore che quella inferiore @_@
  23. Secondo me al tuo livello studiare quel passaggio a mani separate e poi metterle insieme magicamente è molto + difficile, perchè spesso va a finire che quando poi unisci ti concentri di più su una delle 2 mani e sfasi l'altra, che tenderà a uniformarsi e non rispettare gli "incastri". Personalmente questi passaggi li ho sempre studiati a mani unite, molto ma molto lentamente in modo da vedere quali note vanno suonate insieme e quali no. Addirittura nei casi + estremi tracciando delle linee con la matita sulle note che vanno suonate insieme(e non altro altrimenti non ci si capisce più niente!). Insomma non serve farsi troppe paranoie su come considerare o a cosa sono equivalenti passaggi di questo tipo. Buono studio! edit: avevo capito male il consiglio della tua insegnante, ma secondo me rimane il fatto che è un metodo utile per chi ha una certa dimestichezza (tale che quel passaggio l'avrebbe già risolto senza problemi)
  24. Un po' credo che capiti a molti, a volte anche a me quando ho risolto tutti i problemi tecnici del brano. Però per farti tornare il piacere, puoi studiarla non più dal punto di vista tecnico e di prendere le note giuste a filastrocca, ma puoi sperimentare nuovi coloriti. Ci sono mille modi per suonare una fuga di bach, non devi pensare tutto meccanicamente..ascolta ascolta ascolta! Anzi, ti consiglio di procurarti delle esecuzioni di pianisti diversi tutte dello stesso pezzo, magari che stai studiando, e vedi con quante sfaccettature può essere interpretato. Senti horowitz, glenn gould, richter, fiorentino....ecc i grandi della musica. Quella sensazione che dici tu di provare quasi noia e non mi più piacere nell'eseguire una musica una volta imparata mi viene con i brani moderni tipo einaudi, allevi (oddio allevi non l'ho mai suonato ma già mi annoia l'ascolto quindi figuriamoci..) Buona fortuna!
  25. Puoi anche cercare di ascoltarti mentre suoni e trovare un modo che renda alcuni accordi, note, armonie, passaggi più piacevoli suonati in un modo invece che in un altro. Se senti un accordo che ti "sa" di riposante, allora prova a farlo piano. Se ne senti una progressione, un climax, prova a variare e fare un crescendo. Sono esempi banali da non prendere alla lettera ma che a livello base ti fanno rendere conto. Poi una volta entrato nel pezzo se ascolti/suoni in modo rilassato e lasci vagare la mente in modo spontaneo potrebbero venirti in mente associazioni col tuo passato,presente, futuro, con qualunque cosa. A me ad esempio suonando alcuni intermezzi di brahms viene in mente un atmosfera molto particolare e mi riporta in mente sensazioni di anni addietro anche se in quel periodo non sapevo nemmeno cosa fossero gli intermezzi di brahms. Tutto questo però rimanendo però con i piedi per terra e fedeli allo spartito!
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