Io ho provato una volta un Nagahara ma devo dire che non mi ha entusiasmato tantissimo. Era uno strumento in argento 925 con caminetti saldati. Le condizioni della meccanica praticamente perfette eppure, per duttilità e ampiezza dei colori, l'ho reputato inferiore al Kotato & Fukushima con tubo in argento 997, caminetti saldati, che uso tuttora. Essendo comunque strumenti artigianali che Galway ha definito 'la Rolls Royce dei flauti' sono sicuro della loro qualità. Si tratta quindi di gusti. Piuttosto che un 10kt che é un flauto che non mi sa né di carne né di pesce, io preferisco un flauto in argento con caratteristiche ben definite. Se si parla di flauti in oro la mia preferenza va per il 14kt ma non oltre; se si parla di flauti in argento io ho notato che gran parte delle ditte hanno aumentato il titolo del metallo: B.&Phelan producono uno strumento in ag998, la Sankyo e Nagahara un flauto in ag950, Kotato &Fukushima in ag997..... Non essendo particolarmente interessato alla 'potenza' dello strumento, quanto piuttosto alla sua flessibilità ho scelto un K&Fukushima in ag997 che mi sembra corrispondere meglio ai miei ideali di suono -e prima suonavo su un Muramatsu SR-. Nel momento della scelta, dopo averne provati molti, ho scartato i Pearl perché troppo diseguali nelle tre ottave (e dire che ho provato a Roma da quello in ag a quello a 18kt), gli ultimi Muramatsu, i Myazawa per il loro suono troppo aperto a brillante, Nagahara perché lo strumento che ho provato, anche se 'potente' era, come i Myazawa, troppo 'chiacchierino', i Powell perché proprio non mi piacevano e, inoltre, montavano i tamponi Straubinger; un avvenimento spiacevole, poi, mi ha costretto a guardare con sospetto i Brannen: mentre provavo lo strumento -non dico da chi perché penso che ancora mi odii- storpiando in maniera poco lusinghiera il Concerto di Mercadante in mi-, si rompe la saldatura che, attraverso un piccolo cilindro contenenete la vite, trattiene il tampone al piattello. Non credo di avere un'articolazione pesante, mi é stato sempre insegnato il contrario ebbene........rosso di vergogna ho restituito lo strumento al venditore che sedeva di fronte a me scusandomi; senza scomporsi mi disse che con i Brannen succedeva spesso. Come suono però non era niente male.