ok per la simmetria, anche se dipende dalla conformazione delle labbra e anche dall'inclinazione dei denti.. ma un foro troppo grande sempre non consente di definire il suono. la situazione migliore si verifica quando il flautista ha la capacità di variare le dimensioni (e perchè no, la forma) del foro a seconda della dinamica e del "timbro" (o colore) che vuole imprimere nel suono. Per intenderci, a mio avviso, dovremmo essere in grado variare con facilità (flessibilità) le dimensioni: servono tutte, foro larghissimo, foro strettissimo. Foro rotondo, foro orizzontale. ho letto nei post precedenti la parola "tavolozza di colori". E' fondamentale possedere il maggior numero di sfumature. Anche un suono sporco o schiacciato o spinto può servire come un suono libero ampio e puro.