Grazie Madiel!
In dedica:
Mi sembra ci sia un certo rinnovato interesse per Schreker, a parte il bel doppio disco di Eschenbach per la Deutsche Grammophon che credo acquisterò anche se ho già quelle opere in altre edizioni, vedo che diverse rappresentazioni delle opere liriche vengono programmate nei teatri esteri. C'è da rallegrarsene perché è tra i compositori più originali di un certo periodo, straussiano sì ma più sottile, impressionista nei timbri, musica che può sedurre e piacere anche oggi, anche i non addetti/appassionati/interessati.
Die Gezeichneten è l'opera maggiore, quella di maggior fama al tempo, assieme a Der Ferne Klang, tutto uno sfavillio di canti, di danze, di mandole che emergono dalla filigrana orchestrale, il Rinascimento rivissuto in un sogno voluttuoso.
Ascolto l'edizione di Waart che mi sembra molto buona, da aggiungere all'altra famosa di Zagrosek per la Decca.