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superburp

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Posts posted by superburp

  1. 5 ore fa, Ives dice:

    Compositore dignitosissimo che sapeva il fatto suo (gli devono molti del secondo '800 forse ben più di Meyerbeer) e opera molto molto bella, con strumentazione audace e moderna e plastica scolpitura delle voci (ma il doppio tenore non viene da Rossini?) Non a caso, è stata ripresa molte volte negli ultimi anni e sempre con gran successo. In disco ha sempre faticato, l'unica integrale è quella di De Almeida con Carreras, la Varady e Furlanetto, di travagliata gestazione anche per la malattia del tenore spagnolo. Ma il risultato finale è buono. Qui Heppner nella stranota aria (con cabaletta e coro) del protagonista...

    Nell'Armida ce ne sono tre che cantano un terzetto molto bello.

  2. 8 ore fa, Pollini dice:

    Ho già pronto il MIDI del Concerto, ma voglio vedere se riesco a farlo eseguire a qualche esecutore "in carne ed ossa" (forse ho occasioni).

    Il post di @superburp m'era sfuggito, anch'io voglio ascoltarlo. E poi devi sempre caricare i tuoi vecchi brani, tipo i Minuetti e quelle altre cose lì :lol: :lol: !

    Li carico come WoO 😄.

  3. 18 ore fa, Majaniello dice:

    E poi c'è questa, della maturità, pure pesantuccia ma almeno piuttosto tesa e oscura:

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    ambientata all'epoca della Rivoluzione, la preferivo decisamente allo Chenier, nonostante qui non ci sia niente da canticchiare.

    Anni fa mi trovai ad ascoltarne buona parte alla radio e mi sembrò molto interessante, molto moderna come armonie nonostante (e molto retorica).

    Riascoltata anni dopo, mi ha deluso, non so perché non ho ritrovato gli elementi che me l'avevano fatta piacere. Forse dovrei riprovarci con calma e col libretto davanti.

  4. 16 ore fa, Ives dice:

    Credo sia complesso fare un film su un qualunque direttore d'orchestra/compositore/pianista/divulgatore, c'è sempre il rischio di scadere nel mero documentario o nel concerto fine a stesso; e poi tutti hanno avuto un pò vite pallosissime e ordinarie. Bernstein cinematograficamente può funzionare perchè rispetto ai suoi colleghi ebbe una vita privata movimentata e scombinata, mantenendo rigorosissima quella musicale, ed è un personaggio conosciuto sia dall'appassionato (non puoi fare un film solo per cultori della classica, chi lo vedrebbe?) sia dal più vasto pubblico. Ci vuole una materia plastica che sia anche tragica e tocchi aspetti più vari della natura umana. Poi ovviamente va scritto bene e girato e recitato meglio. Piuttosto mi chiedo cosa stiano tirando fuori da quello su Celibidache con John Malkovitch....:lazy:

    Dipende molto dal regista ovviamente. Secondo me non è male il film sul processo di denazificazione di Furt.

    Il mio timore è che facciano passare Bernstein come "quello di West Side Story e basta".

  5. 8 ore fa, Madiel dice:

    Il rapporto con la moglie è probabile che si sia riversato sul suo lavoro, considerato che divenne alcolizzato per i sensi di colpa. La moglie, inoltre, collaborò anche con il marito e ne indirizzò certe idee politiche (a questo proposito leggersi il celebre saggio di Tom Wolfe sui radical chic).

    Sì, ma speriamo non abbiano ridotto il tutto ad una storia sentimentale.

  6. 8 ore fa, Madiel dice:

    Ho letto delle stupide polemiche, però ho visto con attenzione le foto di Bernstein e l'attore è assolutamente perfetto. Insomma, le solite cazz*e politicamente corrette che vanno tanto di moda in questo momento storico. Ma noi ce ne freghiamo e mandiamo giù dove sappiamo certa roba :cat_lol:

    Piuttosto penso che per gli amanti della classica sarà relativamente interessante dato che si concentrerà sul rapporto con la moglie. Comunque cercherò di vederlo.

  7. On 17/8/2023 at 08:59, Madiel dice:

    Non ne sapevo nulla, in effetti non seguo l'attualità cinematografica. Mi accorgo di un bel film dopo tre o quattro anni dalla sua uscita nei cinema :D

    Finora si parla molto del naso finto messo a Bradley Cooper :lol: (esagerato secondo alcuni attori ebrei, approvato dai figli di Bernstein)...

  8. On 25/6/2023 at 12:14, Florestan dice:

    Leif Ove Andsnes è ottimo ovunque lo abbia ascoltato; i suoi concerti di Beethoven sono stati inseriti da tempo nei top recording di Gramophone, perciò quell'integrale si inserisce a pieno titolo fra quelle celebrate, al pari di Gilels, Pollini, Kovacevich e Arrau.

    Credo di aver sentito qualcosa alla radio e confermo che mi era piaciuto.

  9. Io è da più di un anno che sto portando avanti un pezzo per undici strumenti (flauto, oboe, clarinetto, fagotto, tromba, corno, quartetto d'archi e percussioni), ma gli impegni (e l'inesperienza) mi fanno andare a passo di lumaca. Doveva essere per la nascita della mia bambina, ormai lei ha già fatto il primo compleanno :lol::lol::lol:.

    E poi avrei in canna una seconda sonata per pianoforte della quale ho scritto solo il finale (una serie di variazioni sul tema del coccodrillo del cartone su Peter Pan della Disney) ed iniziato il secondo movimento. Ma lì ci vorrà chissà quanto. Intanto spero di finire l'altro pezzo prima che mi diventi maggiorenne :lol:.

  10. 8 ore fa, Madiel dice:

    Titolo ingannevole, c'è solo il Nachtstuck tratto dall'opera! Da quel che ho sentito in giro, mi pare migliore la vecchia edizione Koch-Schwann con Rickenbacher e la RSO Berlin.

    Ah ecco. Io conosco solo Halasz, devo dire che mi trovo bene.

  11. 9 ore fa, Florestan dice:

    Incuriosito da @il viandante del sud, sto ascoltando i lavori per orchestra di Franz Schrecker, autore che non conoscevo. Ideale per le notti insonni, compositore di un certo interesse. Leggo che ebbe tra i suoi allievi Jascha Horenstein, sul quale il buon Hurwitz ha scagliato una specie di anatema, e Hans Scmidt-Isserstedt, che non ha bisogno di presentazioni e il cui ciclo viennese delle sinfonie di Beethoven custodisco come una reliquia assieme a quello del grande Kletzki con la Filarmonica Cecoslovacca.

    A chi gradisce

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    Der ferne Klang diretto da Eschenbach?? Questo sì che è interessante. Rispetto a quello di Halasz (Naxos) com'è?

  12. 14 ore fa, superburp dice:

     

    Ma questa è solo l'ennesima riprova del fatto che politica e arte è bene che viaggino separati. Un governo, in caso necessiti di esperti in qualche materia, dovrebbe prendere persone competenti in materia a prescindere dal credo politico (cosa che, ad esempio, ha fatto anche Mussolini).

  13. 19 ore fa, Majaniello dice:

     

    Io credo ragazzi che lei stia facendo il gioco per cui è stata piazzata lì (in questo senso ironico e "attenta e preparata"), e cioè provare a dimostrare che esiste un modo di fare cultura "di destra", e soprattutto che la destra post-fascista ha dei riferimenti culturali da poter sventolare. E' come se, dopo decenni in cui la sinistra radical-chic, quella delle famiglie milanesi borghesi degli Abbado, Pollini ecc. (guarda caso presi di mira dalla Venezi in una recente intervista), ha monopolizzato gli ambienti culturali del paese, oggi loro dicessero "ecco ora ci siamo noi che non siamo da meno". La sinistra (quale sinistra poi, parliamone..) ha sempre avuto questo complesso di superiorità che ha evidentemente generato nella destra un complesso di inferiorità che oggi, a sua volta, genera una reazione. Nulla di male, il problema è che hanno dimostrato fino ad ora di avere intellettuali scadenti da mettere in campo, e la Venezi è proprio l'espressione di questa mediocrità. Certo, lei è stata scelta anche perchè donna, giovane, avvenente, in qualche modo riconoscibile, "che viene dal popolo" (il papà dirigente di Forza Nuova, più "sociale" di così....); inutile girarci attorno, avrebbero potuto prendere quel campione di Veronesi, pure di area conservatrice, e invece... 

    Tra l'altro Bacchetta Nera non mi ha dato neanche il tempo di dirlo che ne ha sfornata un'altra:

    https://www.open.online/2023/08/07/beatrice-venezi-critica-elodie-rappresentazione-corpo/

    Mi pare chiaro che, in maniera goffa, la nostra con queste dichiarazioni faccia "politica", seppure una politica di costume come si usa oggi. 

     

    Quello che dici è verissimo.

    Io la vedo un po' diversamente però. Lei non è tanto un tentativo di intellettuale "fallito" di destra, ma uno dei tanti esempi che abbiamo oggi dell'abbassamento del livello culturale.

    Perché anche nella sinistra chi ci sarebbe oggi di intellettuale? Abbado e Pollini guarda caso non ci sono più o sono alla fine della loro vita (non gliela voglio tirare a Pollini, ma non è certo più un ragazzino).

    Che poi ormai si dà dell'intellettuale a chiunque, anche perché non mi pare ci sia una definizione di intellettuale e questo lascia aperto il campo a qualsiasi soluzione. A ben vedere, Abbado e Pollini (per tornare sui nomi già fatti), perché erano intellettuali? Perché erano dei grandi nel loro campo? Forse. Perché erano dei grandi nel loro campo ed erano schierati a sinistra (cosa che per molti era segno di intelligenza = intellettualità - come suona male questa parola -)? Sicuro. Sta tutto lì. Non mi pare di aver mai sentito parlare di Muti come di un intellettuale, ma solo di lui come un grande direttore.

  14. On 29/6/2023 at 10:51, Ives dice:

    Cd da riesumare: L'italiana in ALgeri di Scimone (Erato)...

    Nel complesso è una buona edizione per i cantanti, ricordo in particolare Palacio che sicuramente è meglio del Lopardo di Abbado (Wittel concorderà).

    Come direzione però Abbado per me è imbattibile, c'è poco da fare.

  15. 13 ore fa, Ives dice:

    Klemperer e le sinfonie ed overtures romantiche (EMI). Tutto molto buono/ottimo, tranne i tagli nella Scozzese di Mendelssohn (esecuzione stranamente bizzarra) e delle appena decenti sinfonie di Schumann (tranne però la Quarta). Sorprendente per certi aspetti la Fantastica e una granitica sinfonia franckiana, con echi quasi bruckneriani. Eccellente Weber.

    La Fantastica di Klemperer per me è stata rivelatoria, eccezionale. Ricordo invece deludenti le sinfonie di Brahms (ma belle le variazioni su Haydn).

  16. On 7/5/2023 at 00:30, Madiel dice:

    Il 6 maggio si è spento a 99 anni (!) il pianista Menahem Pressler, co-fondatore del Beaux Arts Trio

    Menahem Pressler: Current: Faculty: Jacobs School of Music: Indiana  University Bloomington

    Ottimo trio, hanno lasciato gran belle esecuzioni (io conosco Haydn e Schubert).

  17. Sta uscendo questo libro

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    Sembra interessante, ma vorrei capire, nel caso di Furt, quale registrazione considera. Per me la sua migliore prima è questa

    (ultimo suo concerto coi Berliner, settembre 1954). Certo, la sua concezione del pezzo non era cambiata, qui ci trovo delle sfumature umoristiche che non ci si aspetterebbe da Furt.

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