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Sentiamo un po' le prime sinfonie di Beethoven dirette da Mackerras.
Dedica a chi gradisce.
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5 ore fa, Ives dice:
Dieci capolavori per masochisti
Satie: Vexations
Boulez: Piano Sonata No. 2
Feldman: String Quartet No. 2
Pettersson: Symphony No. 9
Sorabji: Opus Clavicembalisticum
Schnabel: Symphony No. 2
Pfitzner: Von deutscher Seele
Gielen: String Quartet “Un Vieux Souvenir”
Klusák: Variations of a Theme of Gustav Mahler
Schoenberg: Wind Quintet
So che Schnabel compositore era molto orientato al contemporaneo (non mi risulta come esecutore), ma addirittura ha scritto un capolavoro?
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22 ore fa, Madiel dice:
Se lo ascolti senza pensieri e senza pensare alla trama, è musica piacevolissima, godibile e pure divertente quando fa la caricatura. Nel 2° atto c'è anche la famosa orchestrazione di Tea for Two.
Esatto, mentre la suite non è altrettanto carina.
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On 10/11/2023 at 10:00, Madiel dice:
L'ho comprato usato a circa 10 euro, anche perché nuovo costa abbastanza (il doppio o il triplo). Per un doppio cd di qualità, ben diretto e ben inciso, direi sia un prezzo più che buono. Riguardo alla musica, è il tipico Shostakovich degli anni venti, sarcastico e pungente, la trama pretende di essere una satira dei costumi "decadenti" borghesi visti da una squadra atletica sovietica in gara all'estero. Il balletto è infarcito di musica di consumo del tempo (marce, fox trot, danze alla moda di vario genere), ma c'è troppa roba per una trama tanto debole. Dura due ore e venti minuti, veramente troppo per una qualità musicale così variabile. Basterebbero 30 minuti per risolvere l'azione! Il materiale anticipa certe soluzioni stilistiche della 4a Sinfonia e della Lady Macbeth, pur rimanendo ancora grezzo. La Suite, piuttosto famosa, riguarda solo quattro numeri del primo atto e una danza del secondo atto, e pur presentando un magnifico Adagio, forse il pezzo migliore dell'opera, non è affatto rappresentativa della varietà stilistica del balletto. Nel complesso, nonostante i difetti, è confezionato meglio del successivo Il Bullone, ma resta un pezzo minore.
So che è un pezzo minore, però appunto, quando ho ascoltato la suite e poi il balletto intero, sono sembrate due cose completamente diverse. Musicalmente lo trovo molto divertente, se lo trovo lo prendo anch'io.
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On 5/11/2023 at 11:07, giobar dice:
Anche io faccio così. I pulsanti coi pollici manco li vedo
Ho una visione, come dire, molto selettiva e concentrata soltanto sul video, spesso non guardo nemmeno se i commenti sono abilitati o meno. Al limite, se voglio segnalare che qualcosa mi è piaciuto, giro il link alle persone cui può interessare.
I commenti li vedo per divertimento, per ogni video di classica trovi quello che dice che è la miglior esecuzione di sempre di quel pezzo
.
Comunque tutto questo parlare di Puccini mi invoglierebbe ad approfondirlo, cosa che ho in programma da tanto ma che al momento non riesco a fare causa tempo. Sicuramente Sinopoli sarà per me d'obbligo, per la musica di quel periodo ce lo vedo benissimo (senza arrivare a Strauss, ascoltate cosa riesce a fare con Cavalleria!).
Al momento ho ereditato da mio padre la celebre Bohème di Karajan (a naso troppo edonista per i miei gusti) e la Turandot di Mehta, poi ho la Tosca di De Sabato con Callas e Di Stefano presa usata. Insomma, il materiale di base ce l'ho, manca il tempo.
Fanciulla mi incuriosisce molto anche, non sapevo del giudizio positivo di Webern, sapevo solo di quello di Schönberg. A parte lo storico Mitropoulos c'è qualcun altro?
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11 ore fa, Madiel dice:
Se così fosse, allora le 50mila visualizzazioni senza "like" di quel video indicano un pubblico odierno ignorante e insensibile!
Dici? Personalmente non metto praticamente mai police su o verso ai video di YouTube, almeno a quelli di musica. L'apprezzamento o meno lo tengo per me.
P.S. Ecco, anche Kovskij fa come me. Non so se sia bene o male...
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On 28/10/2023 at 10:26, Ives dice:
Tornano disponibili in CD tutte le (poche) registrazioni di Schmidt-Isserstedt, in due box deluxe della Eloquence Decca. Nel primo volume, c'è soprattutto l'integrale beethoveniana coi Wiener (con la celebre e ottima Nona con uno dei migliori quartetti vocali mai assemblati per l'occasione: Sutherland, Horne, King e Talvela).
Mah, non mi è mai sembrato un direttore di grande personalità. Ho ascoltato qualche concerto per pianoforte di Beethoven con Backhaus solista, lo ricordo piuttosto noioso. Idem la storica registrazione del concerto per violino di Schumann con Kulenkampff.
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On 22/10/2023 at 18:54, Majaniello dice:
Se metti quel faccino allora è qualcuno che mi sta sulle balle
Il Miserere di Leo era nelle biblioteche di Wagner (se è a lui che alludi) e di Verdi. E' stato ottimamente inciso da Rousset molti anni fa, ma non è certo un lavoro emblematico.
Purtroppo di Leo, che era uno dei principali operisti della sua epoca, non esistono ancora registrazioni ufficiali di opere fatte come si deve (qualcosina gira ripresa dai teatri di provincia, per le solite Bongiovanni e Dynamic). La sua "fama" discografica è dovuta essenzialmente ad un pugno di cantate, ai graziosi concerti per violoncello e a poco altro. Non molto per farsi una vera idea del talento di questo compositore. E' frustrante perchè è un po' come farsi un'idea di Beethoven dai concerti e dalla sacra (generi marginali nella produzione dell'artista), ignorando sinfonie, sonate e quartetti.
Per quel che si capisce e che si legge, Leo è il vero erede di Alessandro Scarlatti, da cui acquisisce la sapienza contrappuntistica e l'attitudine al cromatismo espressivo, a cui aggiunge una inedita dimensione psicologica dei personaggi e un'orchestra più dinamica e moderna... chi ama Bach e Handel dovrebbe sommamente apprezzare pure questi autori italiani tutt'altro che facili. Non è un caso che negli ultimi 10 anni si siano riscoperti Vinci e Hasse, più lineari e immediati, oggi sembra stia toccando all'edonista Porpora, mentre le opere di Scarlatti e di Leo pare che saranno le ultime. C'è da dire che la riscoperta musicologica di Leo è partita già alla fine dei '90 quindi, come dire, "con le carte" siamo pronti, serve solo l'interesse di qualche grosso interprete capace di attirare qualche produttore importante.
Sì, mi riferivo proprio a lui.
Comunque del Miserere ho un buon ricordo, mentre i concerti per violoncello li ricordo un po' vuoti. Li riascolterò per verificare se il giudizio è sempre quello.
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16 ore fa, Majaniello dice:
PS: sono d'accordo invece sulla generale sottovalutazione di Leo, musicista di grande interesse e modernità e, a tutt'oggi, oggetto di scarsissime attenzioni. Per rimanere al parallelo con l'800, il Mercadante della situazione.
Sei in buona compagnia tra gli ammiratori di Leo, lo sai?
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Fanny Mendelssohn cosa c'entra in quel cofanetto? È stata riscoperta fino a questo punto? O è per la "moda" attuale?
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39 minuti fa, giobar dice:
Gustav MAHLER
Sinfonia n. 10: Andante - AdagioPhilharmonia Orchestra
Giuseppe SinopoliA proposito del Mahler di Sinopoli, l'altro giorno hanno trasmesso l'ottava da questa stessa integrale. Non mi ha convinto molto devo dire, ho avuto un'impressione confusionaria della prima parte. Non so se ero poco attento io o se è un "difetto" del Mahler di Sinopoli.
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1 ora fa, Madiel dice:
Ma attorno al 4° minuto che stanno facendo, affettano cipolle ?
Non è una registrazione pulitissima in effetti
. Anche in orchestra mi sembra di sentire un po' di confusione, specie all'inizio.
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Non conosco questa registrazione. Ai casellanti.
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Credo di avere qualche dedica in arretrato, quindi va un po' a tutti.
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5 ore fa, Ives dice:
Compositore dignitosissimo che sapeva il fatto suo (gli devono molti del secondo '800 forse ben più di Meyerbeer) e opera molto molto bella, con strumentazione audace e moderna e plastica scolpitura delle voci (ma il doppio tenore non viene da Rossini?) Non a caso, è stata ripresa molte volte negli ultimi anni e sempre con gran successo. In disco ha sempre faticato, l'unica integrale è quella di De Almeida con Carreras, la Varady e Furlanetto, di travagliata gestazione anche per la malattia del tenore spagnolo. Ma il risultato finale è buono. Qui Heppner nella stranota aria (con cabaletta e coro) del protagonista...
Nell'Armida ce ne sono tre che cantano un terzetto molto bello.
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8 ore fa, Pollini dice:
Ho già pronto il MIDI del Concerto, ma voglio vedere se riesco a farlo eseguire a qualche esecutore "in carne ed ossa" (forse ho occasioni).
Il post di @superburp m'era sfuggito, anch'io voglio ascoltarlo. E poi devi sempre caricare i tuoi vecchi brani, tipo i Minuetti e quelle altre cose lì
!
Li carico come WoO 😄.
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18 ore fa, Majaniello dice:
Anni fa mi trovai ad ascoltarne buona parte alla radio e mi sembrò molto interessante, molto moderna come armonie nonostante (e molto retorica).
Riascoltata anni dopo, mi ha deluso, non so perché non ho ritrovato gli elementi che me l'avevano fatta piacere. Forse dovrei riprovarci con calma e col libretto davanti.
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15 ore fa, Ives dice:
Oddio, per me, non riuscitissimo. Troppo teatrale e privo di vera regia.
Vero, ma per essere un film dove si parla e non accade nulla, scorre bene.
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8 ore fa, Snorlax dice:
Mamma mia, la ricordo come una palla micidiale.
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16 ore fa, Ives dice:
Credo sia complesso fare un film su un qualunque direttore d'orchestra/compositore/pianista/divulgatore, c'è sempre il rischio di scadere nel mero documentario o nel concerto fine a stesso; e poi tutti hanno avuto un pò vite pallosissime e ordinarie. Bernstein cinematograficamente può funzionare perchè rispetto ai suoi colleghi ebbe una vita privata movimentata e scombinata, mantenendo rigorosissima quella musicale, ed è un personaggio conosciuto sia dall'appassionato (non puoi fare un film solo per cultori della classica, chi lo vedrebbe?) sia dal più vasto pubblico. Ci vuole una materia plastica che sia anche tragica e tocchi aspetti più vari della natura umana. Poi ovviamente va scritto bene e girato e recitato meglio. Piuttosto mi chiedo cosa stiano tirando fuori da quello su Celibidache con John Malkovitch....
Dipende molto dal regista ovviamente. Secondo me non è male il film sul processo di denazificazione di Furt.
Il mio timore è che facciano passare Bernstein come "quello di West Side Story e basta".
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8 ore fa, Madiel dice:
Il rapporto con la moglie è probabile che si sia riversato sul suo lavoro, considerato che divenne alcolizzato per i sensi di colpa. La moglie, inoltre, collaborò anche con il marito e ne indirizzò certe idee politiche (a questo proposito leggersi il celebre saggio di Tom Wolfe sui radical chic).
Sì, ma speriamo non abbiano ridotto il tutto ad una storia sentimentale.
Cosa state ascoltando ? Anno 2023
in Generale
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La prima. Non sapevo di quella con la Scottish, ma a questo punto la cercherò, visto anche il bellissimo cofanetto che ha fatto con le ultime di Mozart.