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superburp

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Plutoniano

Plutoniano (16/21)

  1. Weber, quintetto per clarinetto e archi (ensemble Gaudier). Seguiranno il trio per flauto, violoncello e pianoforte ed il quartetto per pianoforte e archi. A chi mi ha dedicato qualcosa in questi mesi ed a chi apprezza.
  2. superburp

    Necrologi

    Ottimo trio, hanno lasciato gran belle esecuzioni (io conosco Haydn e Schubert).
  3. Sta uscendo questo libro Sembra interessante, ma vorrei capire, nel caso di Furt, quale registrazione considera. Per me la sua migliore prima è questa (ultimo suo concerto coi Berliner, settembre 1954). Certo, la sua concezione del pezzo non era cambiata, qui ci trovo delle sfumature umoristiche che non ci si aspetterebbe da Furt.
  4. Chissà com'è. Non sempre questi diari sono interessanti.
  5. Pensa che ti direi l'esatto opposto.
  6. Eh, io ultimamente sono incasinatissimo, riesco ad ascoltare qualcosa quando porto a spasso il cane (se non ci sono telefonate da fare) e in moto . E proprio in moto ho sentito qualche giorno fa dei pessimi valzer di Chopin suonati da Anda. E' un pianista che conosco non molto, ma quel che conosco lo apprezzo molto (ho sentito alcuni concerti di Mozart tratti dal suo integrale, poi ci sono i famosi concerti di Bartok con Fricsay, un terzo di Beethoven con Kna e credo qualcosa di Schumann), ma in quei valzer è totalmente privo di gusto. Suona meccanicamente senza un filo di rubato, senza mai lasciarsi andare, cosa che, a mio gusto, distrugge quei pezzi. Mi ha dato la stessa impressione del Mozart di Gould, una provocazione.
  7. superburp

    Necrologi

    Sbaglio o era sua anche Magic moments?
  8. Non puoi liquidarla così facilmente come una semisconosciuta! Ha fatto anche Una pallottola spuntata 33 1/3!
  9. È proprio l'anno del Napoli . Io in questi giorni sto pian piano vedendo su Raiplay tutta una serie di vecchi documentari di Augias sui grandi direttori d'orchestra. È molto carina, penso possa piacere a qualcuno di voi. Ci sono Jochum, Maag, Dorati, Markevitch, Ozawa, Sawallisch, Kubelik, Boulez, Muti, Mehta, Schippers, Gui e (forse) Solti. P.S. Per che se lo chiedeva: la radio in moto non è un problema, per metà si sente solo il motore 😁.
  10. Anni fa, dopo un bell'ascolto radiofonico, comprai la cantata (definita serenata in realtà) La contesa delle stagioni di Domenico Scarlatti. Purtroppo in cd c'erano un paio di scelte, io presi quello Bongiovanni che non mi sembrò molto riuscito. Invece oggi ho ascoltato alla radio la partita per violino e pianoforte di Lutoslawski. E' stato un ascolto un po' così (ero in moto sulla statale), ma l'impressione è stata positiva, mi è sembrata una scrittura molto originale e spontanea, non manierata.
  11. Negli ultimi giorni ho approcciato la seconda sinfonia di Ives (primi due movimenti). Curiosa l'esibizione di contrappunto, sembra un saggio di esame per quanto è sbattuto in faccia. Comunque il primo impatto è positivo. Su YouTube ho trovato solo Bernstein, che è una registrazione storica per quanto ho letto che lo stesso Ives non abbia apprezzato le modifiche apportate allo spartito. P.S. Ho letto su flaminioonline che l'Ives sperimentatore nasce qualche anno dopo, ecco il perché di questo "accademismo" anche in questa sinfonia.
  12. Farei una legge: per ogni lavoratore che vuole continuare a lavorare oltre i 65 anni, un 40enne estratto a sorte può andarsene in pensione subito. Se qualcuno vuole morire di vecchiaia lavorando, almeno che paghi i contributi per far godere la vita ad un giovane assennato 😄. Ciò detto, l'argomento è interessante. Non ho mai approfondito l'evoluzione cronologica di un direttore dagli esordi all'anzianità (anche perché quello che conosco meglio, cioè il solito Furt, ha iniziato a registrare a 40 anni ed è morto a 68). Secondo me dipende molto dal tipo di approccio che ha l'interprete: uno più basato sull'oggettività (Toscanini, Szell, ecc.) lo vedo meno propenso a perdere colpi rispetto ad uno che si basa su una "filosofia musicale" (il campione in questo è Celi - il che non vuol dire che non abbia fatto gran belle registrazioni anche negli ultimi anni -).
  13. Se parlate di quella contenuta nel cofanetto con tutta la musica sacra di Mozart fatto da Harnoncourt, è tutto pesante e noiosetto.
  14. Ho il requiem fatto da De Santa, ma lo ricordo con tempi troppo rapidi ed una generale sensazione di frettolosità. Lo riascolterò, ma è lo stesso difetto che ho riscontrato altre volte con De Santa (un Barbiere dal vivo per la precisione).
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