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Everything posted by Notker
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auguri di una serena pasqua a tutti gli utenti
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secondo Paolo Conte, Jannacci è l'autore più geniale che abbia mai avuto la canzone italiana. personaggio eclettico, milanese fin nel midollo, è riuscito a fondere la tipica malinconia della canzone tradizionale con l'ironia giullaresca e irriverente che i tempi richiedevano. tra una lacrima e uno sberleffo, è riuscito con invidiabile lucidità e coerenza a costruire una carriera "border-line", tra la canzone d'autore e il cabaret. Autore di grande qualità, interprete personalissimo (iniziò al piano accompagnando Mulligan, Baker, Getz), personaggio teatrale che non ha disdegnato la tv, autore di colonne sonore, Jannacci è stata certamente una delle figure fondamentali per la musica popolare italiana. sembrerà una banalità ma l'importanza di Jannacci nel panorama musicale popolare italiano è pressochè la medesima di quello di Fo nel teatro (ancor più banalmente Cochi e Renato). a parte il tratto distintamente "milanese" della poetica jannacciana, c'è nei suoi testi quella poesia disincantata e pungente che solo i grandi poeti, secondo me, riescono a esprimere. a questo si unisce una sapienza e perizia musicale secondi tra i cantautori italiani forse solo a un Conte e a un De Andrè; quello che forse è mancato a Jannacci (ma magari è stato meglio così) è l'assenza di una ricerca musicale e poetica coerente e omogenea; a Jannacci sembra essergli interessato poco metter su una discografia, nel senso canonico del termine, lasciando all'estemporaneità il governo della sua arte magiastrale. gli LP che metteva in commercio (una 15na di dischi originali in più di 40 anni di carriera! messi in giro quasi con fastidio) presentano un'artista che tende a racchiudere il suo mondo poetico e musicale nella singola cellula di una canzone; non è un caso che Jannacci si sia trovato a suo agio più nel mondo del cabaret e degli sketch (anche televisivi) che non in quello dei cantautori. dunque l'approccio alla sua produzione non è particolarmente semplice (anche perchè spesso è una fortuna trovare i suoi dischi) ma il giudizio che di lui ne dà Paolo Conte (e che ho riportato all'inizio) è ampiamente suffragato dall'intelligenza e dalla sensibilità che traspaiono quasi da tutte le sue canzoni. per farla breve: un grandissimo! Voglio ricordarlo con una delle sue canzoni più poetiche e belle, di incredibile attualità
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i Pink Floyd sono stati la rock band piu' importante di sempre; non scherziamo... nei loro dischi c'e' (quasi sempre) tutto: pop, sperimentazione, tecnologia, ecc... non a caso uno del calibro di Robert Wyatt ha sempre detto che sono stati i "piu' coraggiosi" di sempre.
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sarà ma a me Levine non piace per niente... tra quelle elencate da Mistico, per quel che ricordo eh, quella che mi convince di più è proprio quella di Maazel... certo che Otello non l'ascolto da più di 10 anni
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non è proprio in tema con il quesito iniziale ma ricordo di aver allietato ( ) i commensali di un matrimonio al ristorante con la musica classica; eravamo io al piano, una violinista e un soprano. per non stressare troppo gli invitati, abbiamo messo su un programma che alternasse arie d'opera e alcuni intermezzi "leggeri" (tipo Rondò Veneziano... lo so, lo so, non è musica classica). così tra un gruppo di portate e un altro, suonavamo un'aria d'opera e poi, di tanto in tanto, possibilmente in "sottofondo", brani strumentali leggeri. la cosa incredibilmente funzionò benissimo e sposi e invitati rimasero tutti molto entusiasti. diciamo che suonare di continuo, seppur a "mezza voce", finirebbe per stressare gli avventori di un ristorante; per cui, sarebbe preferibili individuare, nell'arco della serata, un paio di interventi musicali... oltre si finirebbe per rovinare tutto, soprattutto la cena ai clienti.
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oggi è scomparso un grandissimo esponente della rinomata "scena di Canterbury", un movimento musicale antesignano del prog inglese: Kevin Ayers
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grandissimo disco e band incommensurabile
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l'ho visto poco e a spezzoni. Fazio e Littizzetto mi sembra che funzionino bene insieme e l'aver rinunciato quest'anno alla "figa con la farfallina" costantemente presente accanto al presentatore di turno è un bel segnale, secondo me. la musica mi è sembrata poca cosa, robetta buona per allietare al massimo una serata disimpegnata (cosa di per sé non per forza negativa); Gualazzi ok, anche Elio e i suoi molto simpatici (soprattutto nei travestimenti).
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un bel disco nuovo di zecca che si prefigge (in parte riuscendoci) di mescolare a proprio piacimento il mazzo di carte di 20 e più anni di musica psichedelica... dai Beatles a Dylan, dai 13th Floor Elevator ai Jefferson's Airplane, dai Pink Floyd di Barrett ai Velvet Underground in una corsa senza capo né coda... la title track (n.8) è goduriosa http://www.youtube.com/watch?v=D0xvmB2jBcs
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quando studiavo, lo facevo per almeno 4-5 ore al giorno (suddivise tra mattino e pomeriggio). devo dire però che molto dipendeva dalle giornate e che, quando ero sotto esame all'università, la media calava sensibilmente; al contrario, quando dovevo fare una lezione importante oppure un'esibizione la media si alzava. il picco? mentre preparavo l'ottavo, un giorno di primavera suonai continuamente per circa 6 ore, tanto che mio padre mi dovette chiudere il coperchio sulle dita perché "a tavola è pronto!! non ci senti?!"
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E' (quasi) sempre errato tentare un approccio al rock come con la classica... E viceversa.
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Volendo essere precisi, Liszt sarebbe assimilabile a una POPstar ;-)
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In effetti la produzione di Zappa e' enorme, complessa e dispersiva... ma in ogni disco e' possibile scorgere il segno di questo genio irriverente. ps: dal tuo nick noto che sei affezzionato anche a un altro rocker, anche questo un gigante senza pari <3
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In pratica Mozzy e' stato un precursore di Allevi :-P
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ho votato per la n. 41 per due motivi sostanziali: primo, è quella che musicalmente "soddisfa" di più il mio intelletto, secondo, è per molti motivi il vertice della produzione sinfonica di Mozart, la composizione che raccoglie e mette a frutto molte delle sue conquiste musicali. ovviamente è fuori luogo fare una sorta di classifica tra le 3 sinfonie citate; sono tutte stupende e, per molti versi, complementari tra loro (un po' come accadrà alle ultime 3 Sonate per piano di Beethoven o di Schubert). Già l'introduzione Adagio della n. 39 ci porta in un regno sonoro caratterizzato da una pienezza di suono che solo Beethoven riuscirà a raccogliere e rilanciare; in questo senso, non si sbaglia molto a definirlo pre-beethoveniano; il resto della Sinfonia rappresenta certamente la massima aspirazione musicale a cui l'illuminismo potesse ambire fino ad allora e la sola "Jupiter" si spingerà oltre. La n. 40, erroneamente da molti considerata un segno del preromanticismo mozartiano, vive di una malinconia infantile superbamente incastonata in un edificio sonoro che rasenta la perfezione formale assoluta (e dico rasenta non perché io sia in grado di discernere un tale miracolo musicale ma solo perché mantengo una riserva verso l'assoluto umano): per me la musica di questa Sinfonia è sempre stata lo specchio della vera anima di Mozart. La "Jupiter" invece è una vetta in tutti i sensi e credo abbia rappresentato per tutti i compositori successivi a Mozart il vero riferimento; senza la "Jupiter" probabilmente la storia della musica avrebbe preso una piega differente e quindi è giusto considerarla la pietra miliare della produzione sinfonica di Mozart.
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Ho solo espresso un'opinione. Francamente non credo di rappresentare il forum
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un altro fenomeno che spesso è stato dileggiato è Lang Lang... confesso che il personaggio mi è sempre stato sui coglioni ma tempo fa ascoltai un disco con musiche i Liszt senza sapere che era lui e rimasi sorpreso per la profondità dell'interpretazione.
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Quando vi siete appassionati alla musica classica?
Notker replied to Il Milanese's topic in Sondaggi
non ricordo il mio primo approccio con la musica classica; dev'essere avvenuto quando ero molto piccolo... a 6 anni ricordo che mio padre portò in casa un vecchio pianoforte e cominciai a suonarlo... il mio primo amore però fu il violino, che i miei mi regalarono un natale quando avevo 7 anni... tranquilli, mi fermo qui, non voglio raccontarvi la storia della mia vita -
proposta interessante, quella della "musica amatoriale". mi piacerebbe farne parte; valuterò seriamente.
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ieri ascoltavo questo />http://www.youtube.com/watch?v=6OppWKYl_Ak I Fagiolini sono un ensemble inglese, diretto da un tale Hollingworth; sono sicuro che di lui sentiremo parlare a lungo
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vi segnalo questa pagina, scritta da me per Ondarock, riguardante proprio l'incisione in oggetto di Jarrett: />http://www.ondarock.it/recensioni/1975_keithjarrett.htm forse l'ho già fatto altrova ma, nel caso vi attirasse l'arte dell'improvvisazione, vi consiglio (anzi STRAconsiglio) di ascoltare Cecil Taylor, soprattutto Silent Tongues e Air Above Mountains... con tutto il rispetto, al confronto Jarrett vi sembrerà Domenico Modugno.
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«Il suo obiettivo era quello di annientare la mia credibilità di musicista». Ce l'ha fatta? «Sì, ma è andato oltre. Ho avuto un blocco artistico totale... Sarebbe finito l'Allevi compositore» maestro Ughi... maestro!!! c***, un po' più d'impegno avrebe potuto pure mettercelo communque intervista surreale, come nella miglior tradizione di Allevi... non so ma qualcosa mi dice che finiremo addirittura col rimpiangerlo tra qualche anno
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ma il Cimarosa strumentale? />http://www.youtube.com/watch?v=k1V677SfAV0 "perchè la musica italiana è così bella, nonostante gli italiani?" (frase attribuita a L. Mozart)
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ma il Cimarosa strumentale? />http://www.youtube.com/watch?v=k1V677SfAV0 "perchè la musica italiana è così bella, nonostante gli italiani?" (frase attribuita a L. Mozart)
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sto ascoltando sto spettacolo qua />http://www.youtube.com/watch?v=kk7GyPtDfIo&feature=relmfu