L’opera che pongo alla vostra attenzione è il celeberrimo Gretchen am Spinnrade D118 Meine Ruh' ist hin, Mein Herz ist schwer, Ich finde sie nimmer Und nimmermehr. Wo ich ihn nicht hab Ist mir das Grab, Die ganze Welt Ist mir vergällt. Mein armer Kopf Ist mir verrückt, Mein armer Sinn Ist mir zerstückt. Nach ihm nur schau ich Zum Fenster hinaus, Nach ihm nur geh ich Aus dem Haus. Sein hoher Gang, Sein' edle Gestalt, Seine Mundes Lächeln, Seiner Augen Gewalt, Und seiner Rede Zauberfluß, Sein Händedruck, Und ach, sein Kuß! Meine Ruh' ist hin, Mein Herz ist schwer, Ich finde sie nimmer Und nimmermehr. Mein Busen drängt sich Nach ihm hin. [Ach]1 dürft ich fassen Und halten ihn, Und küssen ihn, So wie ich wollt, An seinen Küssen Vergehen sollt! Perduta ho la pace, ho in cor mille guai; Ah, no, più non spero trovarla più mai. M'è buio di tomba ov'egli non è; Senz'esso un deserto è il mondo per me. Mio povero capo confuso travolto; Oh misera, il senno, il senno m'è tolto! S'io sto al finestrello, ho gl'occhi a lui solo; S'io sfuggo di casa, sol dietro a lui volo. Oh, il bel portamento; oh, il vago suo viso! Qual forza è nei sguardi, che dolce sorriso! E son le parole un magico rio; Qual stringer di mano, qual bacio, mio Dio! Anela congiungersi al suo il mio petto; Potessi abbracciarlo, tenerlo a me stretto! Baciarlo potessi, far pago il desir! Baciarlo! e potessi baciata morir. la data della sua composizione 19/10/1814 viene considerata simbolicamente come la nascita del Lied Romantico. Il Lied per pianoforte e voce, fino ad allora considerato un genere minore, grazie a Schubert che lo porta a livelli artistici mai raggiunti prima, esce dall’ambito angusto dell’intrattenimento domestico ed entra a pieno titolo nella vita concertistica al pari della musica da camera. Lo Schubert adolescente (aveva allora 17 anni) celebra con questo Lied l’incontro con la lirica di Goethe, l’autore che emergerà fra tutti gli altri. Quella scintilla del 1814 fece sì che nei due anni successivi Schubert compose ben 261 Lieder. Ma in che cosa il Lied schubertiano si differenzia dal passato ? Non è soltanto la straordinaria invenzione melodica o la varietà degli accompagnamenti e delle forme usate, è l’utilizzo della parte pianistica non come semplice accompagnamento ma precisa illustrazione di un dato psicologico suggerito dal testo, un’integrazione tra parole e musica senza precedenti. Questo Lied ne è un fulgido esempio, la mano destra con il suo continuo movimento di sestine di semicrome illustra il rumore dell’arcolaio, le note sincopate della sinistra alludono al contrasto di emozioni di Margherita il cui canto sempre più ansioso e frammentato esprime il suo turbamento. Il Lied raggiunge il culmine quando la musica si interrompe su una settima di dominante che risolve eccezionalmente su una settima diminuita coronata, è il momento in cui Margherita ripensa al bacio di Faust. Nella seconda parte tutto sembra ripetersi in modo uguale, in realtà il dramma si è consumato, la musica ci ha esplicato ciò che il testo lasciava solo intuire, non vi sarà un lieto fine. Mi scuso se ho detto cose risapute che ho letto quà e là, però per chi conosce poco Schubert possono essere di stimolo per approfondirne la conoscenza