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Arrivati oggi cheggioia, finalmente, 20 giorni di ansia... e sono arrivati anche messi bene (acquistare in internet oggi come oggi vuol dire sapere i propri preziosi acquisti lanciati sui camion dei corrieri tipo piatti a sfracellarsi in un litigio tra coniugi ahimè): Arrigo Boito : Mefistofele Samuel Ramey, Plácido Domingo, Eva Marton, Sergio Tedesco ecc. Hungarian State Orchestra ecc. Giuseppe Patané Rec. 2-10 Jul 1988 Italian Institute, Budapest, Hungary 2CD 1990 Sony/Hungaroton 5099709047824 (un'edizione spartana) Samuel Ramey, Vincenzo La Scola, Michèle Crider, Ernesto Gavazzi ecc. Orchestra e Coro Teatro alla Scala Riccardo Muti Rec. 3-5-8 Mar 1995 Teatro alla Scala, Milan, Italy 2CD 1996 BMG RCA Victor Red Seal 090266828425 (un cofanotto gordo con librone di 140 pagg.) Allora: tutto è nato a ...una mia stessa battuta tra me e me qui: quel giorno mi ascolto/leggo quel David Loeb : Gli Spiriti Infernali (1994) e mi viene in mente l'Arrigo Boito mefistofelico... detto fatto me ne cerco sul mercato un paio di interpretazioni intriganti (ho storicamente ben poco teatro d'opera in fonoteca)... et voilà 🙂 ...ma potevo andarmi a immaginare che sarebbe stato l'evento musicale nazionale d'autunno a Roma 2023?! wow 😆 Non vedo l'ora di andare di ascolti comparati (inteso che se ieri sera poi non ho recensito l'ascolto da Rai Radio3 ehm è perché non mi ha diciamo così trascinato per efficacia nella resa musicale, ho di fatto preferito non ascoltarlo veramente ahimè). Riferirò. ...Intanto a copertina RCA ancora intonsa tra le mani dirò: perfetta a margine del ...pistolotto, beh sì pure gordo, sul postumano uscito sul numero della Rivista del Teatro dell'Opera di Roma Il Calibano uscito per l'occasione 🙂 "Opera e postumano" di Giuliano Danieli
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Rai Radio3 in collaborazione con la Presidenza della Repubblica e con Rai Quirinale I Concerti del Quirinale, 19 novembre 2023 11.50 in diretta dalla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, Roma Quintetto Reger dell'OSN Rai (Enrico Maria Baroni, Matteo Ruffo, Elisa Schack, Federico Maria Fabbris, Eduardo Dell’Oglio) Elliott Carter : Quintetto per clarinetto e quartetto d'archi (2007) Wolfgang Amadeus Mozart : Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi KV 581 (1789) - Allegro - Larghetto - Minuetto e trio - Allegretto con variazioni - E. Carter a Palazzo Quirinale: d'accordo l'emozione ma secondo me troppo nuda (carente d'espressione) l'interpretazione da parte dell'ensemble Reger di una sonata così umorosa ma anche nel gusto della profondità e non solo timbrica, ma almeno timbrica, per una pagina così coinvolgente, laddove il clarinetto moderno si è evoluto purtroppo in sghignazzo egotico: da dirla proprio scritta in contrasto a tale deriva. Da cui l'apprezzamento anche per un KV 581 di evidente ricerca 1789 di collocazione espressiva di una voce originale per vaghezza, e non trivialità, nell'estensione eccezionale. Ne avrei preferito un approccio interpretativo più vivaldiano nel creare ambiente anzi ricreare, cioè di brillantezza e presenza di ciascun elemento. In ogni caso un programma di ideazione molto felice.
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Rai Radio3 Suite - Il cartellone 13 novembre 2023 20:00 in diretta dall'Auditorium di Milano Concerto per il 30° Anniversario dell’Orchestra Sinfonica di Milano Gustav Mahler : Sinfonia n. 9 - Andante comodo - Im Tempo eines gemächlichen Ländlers. Etwas täppisch und sehr derb - Rondo-Burleske. Allegro assai. Sehr trotzig - Adagio. Sehr langsam und noch zurückhaltend Orchestra Sinfonica di Milano Claus Peter Flor, direttore - (premesso che una diretta fonica da Milano non è una da Torino, e che a me il 90% di una Sinfonie di G. Mahler non interessa, per non dire che mi fa fastidio... ...) che splendido suono orchestrale! misurato e pieno cioè preciso efficace evocativo senza enfasi liricheggianti o peggio strumentiste: atmosfere e colori ben campìti, disegni ben definiti: si riesce a seguire il percorso dell'invenzione lasciandosi volentieri prendere dal clima teatralmente (ma non troppo cartapesta) fantastico: ed è la symphofiction mahleriana, bellezza: non è più la decenza e l'abisso spirituale dell'affabulazione (favolistica) bruckneriana ma neppure ancora il genere colonna sonora come verrà (recepito), mah... lo direi una deriva mozartiana 😁 nel senso dello sviluppo d'un abbaglio di corte viennese, un manierismo (non affatto un discostarsene ma una inconcludenza tutta interna a quel mondo e, vogliamo dirlo? neppure fastosa sufficientemente), però in una ricerca di sapidità e consistenze orchestrali quel tanto visionarie persino surrealistiche cioè senza più mitologie attestate: fosse più verace (meno artefatto, più onesto) lo si potrebbe accostare in spirito a Berlioz; infine va detto che questa Nona ha un bel tempo segnato ...per gustarsi quest'orchestra 🙂 insomma ho finito per non cambiare canale 🙂
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Quand'è il giorno dei morti? tra caduti combattendo, e diversamente (variamente e distintamente) santi, e spettri dolcetto con l'amaretto, sul calendario vedo che è oggi primo novembre il giorno segnato in scarlatto tra questi d'avvio del mese dell'annuale tregenda autunnale. Tra il corrusco il pensoso il contrastato il velatamente malinconico il dignitosamente gemebondo o forse più semplicemente composto d'istinto, mi sono con fortunata (cioè anche sorpresa) facilità ricreato un programma, anche di ...copertine, pescando qua e là in fonoteca. Apertura all'inglese con Philip Cashian : Dark Inventions CD 2000 NMC 5023363006125 la traccia 01 Chamber Concerto Cui ho fatto seguire un po' tutto l'album (copertina di Edward Burra : Skull in a Landscape, 1946) Mark-Anthony Turnage CD 1995 NMC 5023363002424 La presenza del Lament sopranile mi ha aiutato nella scelta del pezzo forte in programma: Judith Weir : Blond Eckbert CD 2005 NMC 5023363010627> (questa è la versione ridotta, di un'ora) Fenice, oiseau de feu... favoloso crudo non panico ecc. ma la direzione qui si limita a un lungo fluire, l'orchestra non coltiva granché gli aspetti aviari (ornitologici) di cui pure pullulerebbe ecc. Perfetta allora a contrappuntare di nerbo continentale ho trovato una pennellata di classicità 1920 Erich Wolfgang Korngold : Prelude to Act II Die Tote Stadt Op. 12 come presente (traccia 01) in: CD 2000 ASV 743625107425 di cui per il solo avvio bombastic ho ripreso anche l'ultima traccia 10 Interlude Das Wunder der Heliane Op. 20 (1926) Restando in questo spirito euro-poi-statunitense, ma anche approdando a un certo mondo poseur niuiorchese, qui in tutta la, perfetta per oggi, sua dolenza in brevi flash, mi son scelto le tracce 01 09 15 Guillaume de Machaut : Kyrie I II III 12 Moondog : Synchrony No. 2 20 A. Schnittke : Collected Songs Where Every Verse is Filled with Grief 21 [Bells Outro] come arrangiate nell'album KronosQuartet : Early Music (Lachrymæ Antiquæ) CD 1997 Nonesuch 075597945720 (ricordo come per l'occasione mi ero acquisito un tot di discografia di Moondog o forse ben piuttosto viceversa era stato quando mi ero acquisito il tot di discografia di Moondog che avevo scovato anche questo impaginato) con le campane in chiusura, che riconosco qui di tradizione segnatamente cattolica (in tutta una serie di squisiti CD di cantari slavi fa capolino piuttosto la formidabile tradizione di altri mondi). Cui faccio seguire, perché ormai mi ha preso l'antiqua, le tracce 02 Johann Hieronymus Kapsberger : Preludio III 03 Sigismondo D'India : Intenerite voi 09 Johann Hieronymus Kapsberger : Preludio II 10 Sigismondo D'India : Da l'onde del mio pianto Gloria Banditelli, Fabio Bonizzoni, Tiziano Bagnati interpreti dal: CD 1996 Stradivarius 8011570334190 Quindi ripiglio un David Loeb meditabondo estetizzante USA: 15 The Twilight Bell (2002), per pianoforte, da: CD 2004 Vienna Modern Masters 757888203824 e i sette movimenti per duo violino e pianoforte: 07÷13 Gli Spiriti Infernali (1994) [titolo in italiano arrigoboitiano 🙂], da: CD 2002 Vienna Modern Masters 757888202926 a questo punto ci sta una danza macabra quel tanto ironica (e compassionevole insieme, insomma smaliziata), scelgo l'interpretazione di Emanuel Gruber con Herut Israeli dei 5 Stücke im Volkston Op.102 di Robert Schumann, da: CD 1988 Pickwick 5010946113523 cui affianco di leggerezza composta, oltreché di pari copertina raffinatamente autunnale, il (tracce 13÷15) Frantisek Xaver Tost : Duet No. 5 CD 1993 Ducale 8011772400112 Pensavo di chiudere con qualcosa da, scelto per la copertina Día de Muertos 🙂 : ma che ben più si rivela (non lo riascoltavo da millant'anni, effettivamente lo ricordavo splendido) modernismo delicatissimo splendidissimo e ne emerge a pezzo forte #2 del programma Silvestre Revueltas : Quartetti 1÷4 CD 1993 New Albion 022551006225 Così dopo tanta sensibilità e apertura di possibilità ho pensato di chiudere con qualcosa di più svenevole, pardon: a perdersi ad libitum, e mi son buttato su qualche variazione a caso delle quasi 8 ore di Super Dies Irae ex Missa Pro Defunctis Kaikhosru S. Sorabji : Sequentia Cyclica Jonathan Powell, piano CD 2020 Piano Classics Brilliant 5029365102063
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 28 ottobre 2023 20:00 in diretta Euroradio dal Teatro alla Scala di Milano Teatro alla Scala - Stagione Lirica L'amore dei tre Re poema tragico in tre atti su libretto di Sem Benelli musica di Italo Montemezzi nuova produzione Teatro alla Scala Archibaldo: Evgeny Stavinsky Manfredo: Roman Burdenko Avito: Giorgio Berrugi Flaminio: Giorgio Misseri un giovanetto: Andrea Tanzillo Fiora: Chiara Isotton Ancella: Fan Zhou Orchestra e Coro del Teatro alla Scala Pinchas Steinberg, direttore Alberto Malazzi, maestro del Coro Alex Ollé (La fura dels baus), regia Alfons Flores, scene Lluc Castells, costumi - Sem Benelli: un interessante dramma teatrale: cosa vede e non vede un umano la cui regalità di possanza possibile è sempre messa in discussione dalla difficoltà di trovare chi accolga i suoi sentimenti. La musica di Italo Montemezzi è diretta, gioca di onestà cioè asciutta consistenza didascalica, la direi da riscoprire come stile (per esempio nel cinema) per il senso di solidità trasmissiva di un racconto che può così esprimere la sua propria forza come definizione, il turbamento è lasciato alla rielaborazione del pubblico non alla supponenza dell'artista. Quella femminile una chiave di inciampo esistenziale tutto da elaborare: per (i) lui e per lei qui l'obiettività di motivi di ripensamento. Una medievalità wagneriana né fiabesca né ancestrale ma psicoanalitica per certi versi surrealista, direi niente d'estenuato estetizzante, e insomma cornice e quinta, ma non simbolistica: lo strumento musicale, nelle sue acquisizioni più recenti (si gusta qui uno certo stato dell'arte ammodernato) come possibilità d'eleganza narrativa, appena patinata, ma appunto per non contrastare adulterare ma anzi favorire il terreno per una autocoscienza necessaria: beh complimenti, un invito a ridisvelare una dirittura entro la propria ricerca della felicità, e una indicazione di mezzi dell'artificialità tecnologica come strumenti, appunto, per un vissuto di narrazioni tutto proprio, nient'altro che umano, tutto da frequentare, oh perfetto a riproporlo oggi 🙂 Pulizia e solidità, in una scansione di calibrazione ritmica per certi versi entusiasmante, che direi coltivata da questa direzione con questa orchestra e credo di riflesso anche dai cantanti: ogni presenza è offerta così distintamente.
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 26 ottobre 2023 20:30 in diretta Euroradio dall’Auditorium RAI "Arturo Toscanini" di Torino Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Concerto di inaugurazione Fabio Luisi, direttore Martha Argerich, pianoforte [1] Ludwig van Beethoven : Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra Op. 15 (1800) - Allegro con brio - Largo - Rondò. Allegro scherzando [2] Pëtr Il'ič Čajkovskij : Sinfonia n. 5 Op. 64 (1888) - Andante - Allegro con anima - Andante cantabile con alcuna licenza - Valse - Allegro moderato - Finale - Andante maestoso - Allegro vivace - [1] M. Argerich staglia il pianoforte come momento di personalità garantito giustificato per ognuno, e quindi mai gratuito irrispettoso, quanto anche però ...detto chiaro e tondo 🙂 : di una monumentalità d'eroe cittadino, abile di suo ma per tutti, come nelle fiabe insomma 🙂 Una maestria di una artigianalità capace di una astrazione e una relazione così intima con le vene possibili della materia ecc. [il bis, bachiano] Ma di che sostanza vien fatto estratto còlto un pianoforte per le mani di questo pianista, facendolo come riconoscere come una pianta rara, una consistenza a sé e un invito a una libertà coltivatissima.
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Certamente una nuova coscienza, quella in risoluzione di storiche negazioni e azzittimenti, capace di liberazione se non scatenamento di risorse umane (a meno di non voler persistere in una primogenitura sostanziale virile nel concetto di uomo) forse nient'altro che disastrosamente imbrigliate fin qui, per un'era intera, da quella svolta epocale in cui da un lato si comprese che per avere un gregge ci voleva un ariete dall'altro si dimostrarono vincenti comunicazioni di disegno diretto, vettorialità nelle dinamiche. E certamente entusiasmante l'attuale (primi Duemila) tormentone di particolare attenzione per l'azione culturale di provenienza non spiccatamente egemonicamente virile. Operazione squisita quindi questa che oggi ritrae il formidabile snodo della classica europea quale fu F. Mendelssohn accostato alla sorella, e non solo credo per le ragioni di qualche riattribuzione del catalogo, ma anche per la consapevolezza, già di allora ma tanto più per oggi appunto, del diverso esito dell'avventura musicale di quella famiglia, se la femminilità non fosse stata ancora quella secca ragione di subordinazione. E quindi un'ottima occasione anzi per giusto dar conto del disagio costruttivo che proprio allora, dopo il sostanziale personificarsi della Marianne francese, vedeva un R. Schumann e un J. Brahms guardare con un rispetto tutto nuovo e da rielaborare una Clara Wieck e così via di mancato approdo d'ulteriore per i geni evolutivi George Sand e F. Chopin...
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Sì, l'uscita discografica fu presentata anche a Rai Radio3 in un dopo concerto: Rai Radio3 Suite - Magazine 21 aprile 2023 (00:00-00:34) La fresca ricerca sul compositore si deve a un Ludovico Minasi che da studente (presso Luigi Piovano) passava per vicolo Del Cinque a Roma... ricerca che fruttò la riscoperta dello straordinario tomo di cinquanta sonate settecentesche oggi fortunatamente al Conservatorio locale di Santa Cecilia, e un lavoro poi ...ancora più fortunatamente non stracciato in una produzione Brilliant per intenderci... Ernegildo Del Cinque : Sonate per tre violoncelli Ludovico Minasi, Cristina Vidoni, Teodoro Baù violoncelli Andrea Buccarella clavicembalo Simone Vallerotonda arciliuto e chitarra CD 2022 Arcana Outhere 3760195735282 Scrittura violoncellistica, alle mie orecchie, certamente di grande interesse per non dire fascino. Un assaggio qui di una precedente registrazione disponibile: Ermenegildo Del Cinque : Sonata XV Viktor Kozodov, S. Sudzilovksiy, C. Shapovalov violoncelli
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E perché no, io la reputerei una notizia se la sontuosa raccolta divugativa di audiolibri "I grandi Compositori" curata dal canale Klassik della Radio di stato bavarese (BR-Klassik), un lavoro decennale ora in ristampa 2023 in ponderoso raccoglitore di 46 CD nel presentare accanto ai 9 grandi di lingua tedesca, più "Schostakowitsch" e "Tschaikowsky", offre un italiano... 😃 Sbaragliando ogni francese o italofrancese 🙂, nel canone è stato eletto il "Viva Italia" Giuseppe Verdi, e più precisamente come verista ("Das Wahre erfinden") Insomma ho trovato la cosa degna di nota 😃 Io però allora, in un contesto anzitutto di possanza di linguaggio strumentale, avrei trovato modo anche di citarvi lo squisito singolare Quartetto 🙂 che per l'occasione mi piace allora segnalare qui 🙂 (io boh dovrei averne almeno queste rese da qualche parte): Quartetto David CD 2002 BIS 7318590010068 Melos Quartet CD 2003 HM 794881703821 The Britten Quartet CD 2010 Brilliant 5029365919722
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Con tante altre cose che si potrebbero fare anziché la guerra. Rifondessero mai le loro spade in chitarre, le loro lance in batterie (come ha fatto il rock per tanti anni). Meliani Siti Sumartini, enfant prodige sundanese (Indonesia) della chitarra elettrica. Già chitarrista (con Grizaldi Adipramasatya) dei Helaragon, Mel ha pubblicato molto, con buon successo, in YouTube: MelSickScreamoAnnie dapprima con cover di hard rock, poi anche con proprie composizioni, in stile (purtroppo, per i miei gusti) più melodico.
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 12 ottobre 2023 19:30 in diretta dal Parco della Musica, Roma Accademia Nazionale di Santa Cecilia Concerto di inaugurazione della Stagione sinfonica in collaborazione con Festa del Cinema di Roma Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Ivan Fisher, direttore Andrea Secchi, maestro del Coro Yuri Ancarani, proiezione cinematografica Ottorino Respighi : Pini di Roma, poema sinfonico, P 141 (1924) - I pini di villa Borghese - Allegretto vivace – Più vivo – Vivace - I pini presso una catacomba. Lento – Più mosso – Ancora più mosso – Poco meno – Più lento - I pini del Gianicolo. Lento – Poco animato - I pini della Via Appia. Tempo di marcia Franz Liszt : O Roma Nobilis S. 54 Ottorino Respighi : Fontane di Roma, poema sinfonico,P 106 (1916) - La fontana di valle Giulia all’alba. Andante mosso - La fontana del tritone al mattino. Vivo – Un poco meno (allegretto) – Più vivo (gaiamente) - La fontana di Trevi al meriggio. Allegro moderato – Allegro vivace – Più vivace – Largamente – Calmo - La fontana di vita Medici al tramonto. Andante – Meno mosso – Andante come prima Franz Liszt : Dall’Alma Roma S. 36 Ottorino Respighi : Feste romane, poema sinfonico, P 157 (1928) - Circenses. Moderato, Molto allegro, Moderato, Allegro molto, Moderato, Molto allegro, Pesante, Andante, Più mosso, Ancora più mosso, Precipitando, Allegro, Allegro vivo, Largo - Il Giubileo. Doloroso e stanco, Poco più mosso, Allegro moderato, Allegro festoso, Più calmo, Allegro - L'ottobrata. Allegro gioioso, Allegretto vivace, Meno mosso, Andante sostenuto, Più Lento, Andante lento ed espressivo - La Befana. Vivo, Vivacissimo, Vivo, Tempo di Saltarello, Tempo pesante di Valzer, Tempo più moderato di Saltarello, Molto vivo, Meno vivo, Vivacissimo, Molto vivo, Sostenuto, Presto, Prestissimo - Trilogia inaugurale romana ...o beh, finalmente qualcuno che non le manda a dire a nessuno, neppure al compositore: quest'orchestra con questa direzione su queste opere è presenza di grande consistenza, e non una questione di personalità, anzi: corale, ma non di domande ma di proprietà: qui c'è un mondo un tuo mondo, fratello, compagno, compaesano all'ascolto... Non riesco a capacitarmi che I. Fischer non abbia diretto anzitutto opere nordiche...! non c'è niente di obbligato rissoso ma neppure di tanto concettuale (seppure nel rigore accademico) in questo spirito romantico così poco individualistico, viene in mente un Walt Whitman fosse mai stato capace d'affrescare. P.S. 1: trasmissione radiofonica all'altezza. P.S. 2 : produzione (audiovisuale, mi dicono) meritevole di confezionamento per riproduzione in sale cinematografiche e TV mondiali prima ancora che in DVD: perché un qualcosa d'arricchente, punto, e di questi tempi meriterebbe, di non archiviarlo in un incasso di serata. Disponendo della sola diretta audio, un grazie per il reportage volante da parte dell'inviato di Radio3: davvero uno splendido valore aggiunto ogni sua parola.
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 11 ottobre 2023 20:00 in diretta Euroradio dal Teatro alla Scala di Milano Teatro alla Scala - Stagione Sinfonica Filarmonica della Scala Simone Young, direttore Yuja Wang, pianoforte Cécile Lartigau, onde Martenot [1] Wolfgang Amadeus Mozart : Sinfonia n. 38 in re maggiore K 504 "Praga" - Adagio - Allegro - Andante - Finale. Presto [2] Olivier Messiaen : Turangalîla-Symphonie per pianoforte, onde Martenot e orchestra - Introduction - Chant d'Amour I - Turangalîle I - Chant d'Amour II - Joie du Sand des Étoiles - Jardin du Sommeil d'Amour - Turangalîla II - Développement d'Amour - Turangalîla III - Finale - [2] Turangalila: mah, un'interpretazione che sembra restare, ricadere, in un Messiaen come pochezza: ogni suo possibile additare, certo smagrito, per certi versi decostruito, manca qui di un respiro, un arcano, e quindi un ritmo legato da un qualche spirito, che sarebbe ben potuto rendersi, tra l'inesorabile, il personalista, lo sguardo, le presenze altre: zero chant, zero jardin, zero amour qui, persino scarsa verve stravinskijana ad avercela voluta giocare. La dimensione e la poliedricità comunque salvano l'esperienza, ma è mancata secondo me una forza, meditativa, interiore che, seppure in quella, secondo me, sostanziale incertezza propria di O. Messiaen, va sempre sottintesa nelle sue opere. Per carità, sto ascoltando per radio, il tessuto sonoro ne viene certamente ridotto, sgranato, ma non credo sia solo questo che mi faccia dire di un gesto anzitutto mancato.
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Arance, pesche... E mi son chiesto se il video hit di quest'estate della cantante Madame, per la regia di Marina Pastori: Madame : "Aranciata" (2023), singolo proposto come bonus all'album "L'amore" non abbia influito, se non proprio generato, lo spot (video pubblicitario) divenuto motivo di dibattito sociopolitico di fine estate: Esselunga : "Non c'è una spesa che non sia importante. La pesca" (2023) (P.S. de gustibus : personalmente da "Il bene nel male" in poi Madame non la ritengo più di meritevole interesse musicale, peccato per me, dal momento che fin lì ne avevo riconosciuto una eccezionale sostanza artistica)
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 21 settembre 2023 20:00 in diretta dal Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino inaugurazione della Stagione lirica La Juive Grand-opéra in 5 atti di Eugène Scribe musica di Jacques-Fromental Halévy nuovo allestimento Teatro Regio Torino Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino Daniel Oren, direttore Ulisse Trabacchin, maestro del Coro Stefano Poda, regia, scene e costumi con: Mariangela Sicilia, Gregory Kunde, Martina Russomanno, Ioan Hotea, Riccardo Zanellato, ... - Musiche non epicoverdiane né epicowagneriane, ma neppure d'affresco ciajkovskijano e così via, per J.-F. Halévy: ma di dolce invenzione romanzata a palcoscenico di estese, fin giocose, possibiltà per i cantanti: la vicenda, volendo così continuativamente tesa e truce, offre di fatto invece l'occasione continua di far riaffiorare "ingiustificati" sentimenti di umanità che vengono prima dell'obbligo delle drastiche decisioni di volta in volta da prendere. Delicatezza semplicità di tratto ma mai debolezza o inconsistenza, anzi la pertinenza, in un'occasione di fantasia, la direi la cifra di quest'opera per certi versi umile quanto di momento in momento così presente a se stessa e per tutti. Un grande grazie a Torino e Rai per quest'ascolto così speciale
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Rai Radio4 Suite - Il Cartellone 15 settembre 2013 20:30 in diretta dal Teatro Carlo Felice di Genova Stagione Teatro Carlo Felice, GOG Giovine Orchestra Genovese Concerto inaugurale Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Genova Donato Renzetti, direttore Claudio Marino Moretti, maestro del Coro Pietro Fabbri, attore Irene Cerboncini, soprano [1] Silvia Colasanti : Arianna e il Minotauro nuova versione per attore, soprano e orchestra testo di Giorgio Ferrara e René de Ceccatty prima esecuzione assoluta commissione Fondazione Teatro Carlo Felice e GOG Claude Debussy ; Nocturnes L 91 per coro femminile e orchestra - Nuages - Fêtes - Sirènes Sergej Rachmaninov : Danze sinfoniche op. 45 - Non allegro - Andante con moto (tempo di Valse) - Lento assai - Allegro vivace - Lento assai - Allegro vivace - [1] Il Minotauro di René de Ceccatty è annoiato (disilluso e infastidito) come un personaggio di A. Moravia: tutti i volgersi prestabiliti in Natura sembrano interrogativi sgraziati, così come quella sua propria figura: e quindi il dramma è della relazione tra ogni cosa, tra divoratore e divorato e tra amanti come tra combattenti: in musica S. Colasanti esprime incorrelazione instabilità e, ai miei orecchi ma forse anche attraverso il tratto interpretativo orchestrale stasera, un certo scherno anziché consapevolezze e ruoli forti, per cui l'incombere persistente è di una inarrestabilità del volgere (ritmico, dal glissato - isola tra moti marini e pozze di sangue - al puntato - sono interni in cui piove dentro) dei tempi: anche l'accavallarsi delle decisioni divine e delle imprese umane non risolvono un bel nulla, né in senso di uno spirito esistenziale né di uno di partitura musicale... Unica figura di scansione angelica, insieme virginea e sapiente, la sororità ariannea ...ma ahimè in esito di dialogo impossibile, che non può darsi, e il vuoto come gorgo loop labirinto e assassinio, e così nascosto, resta l'unico sguardo, per Minotauro, un protagonista neppure all'altezza di fare un compiuto teatro né protestatario né carmelobeniano né camusiano (seppure insomma l'epoca è un po' quella) né amletico! ("mi sogno uomo") non insomma mitologico, ma solo svuotato nel suo sbigottimento e l'atrocità.
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Rai Radio3 Suite - Il Cartellone 14 settembre 2023 20:00 in diretta dal Conservatorio Verdi di Milano MiTo SettembreMusica "Russie" Royal Philharmonic Orchestra Vasily Petrenko, direttore Julia Fischer, violino [1] Lera Auerbach : Icarus, poema sinfonico prima esecuzione in Italia [2] Pëtr Il’ič Čajkovskij : Concerto per violino e orchestra Op. 35 - Allegro moderato - Canzonetta. Andante - Finale. Allegro vivacissimo [3] Modest Musorgskij, Maurice Ravel : Quadri di un’esposizione -Promenade - Gnomus - Promenade - Le vieux chateau - Promenade - Les Tuileries - Bydlo - Promenade - Ballet des poussins dans leur coque - Samuel Goldberg et Schmuyle - Promenade - Le marché de Limoges - Catacombe - Cum mortuis in lingua mortua) - La cabane sur des pattes de poule - La grande porte de Kiev - [1] L. Auerbach dà sempre forte quanto splendidamente distaccata la sensazione del citare o meglio del riferirsi d'avvio, a più d'un momento storicamente significativo, salvo appunto risignificarlo in un suo istante tanto attuale quanto inattuale: in questo ha qualcosa della vertigine del non detto di uno Sostakovic ...ma in salsa (UK) Prom!! (bah!!) obbligando il lettore filosofo ad accontentarsi della bravura partecipante dei suonatori, il loro gesto musicale a prescindere dalla leccatura laccatura artificiosa poco meno che Biedermeier di queste uscite... [2] Lèggere e riverberare la straordinaria efficacia stilistica, nel senso della sapidità e il persino incredibile del ben indovinato, di un prodotto (oops: un'opera!) cajkovskijano sembra ahimè smarrirsi vieppiù nel riproporsi delle esecuzioni pardon interpretazioni nei decennienni, che pure, come in questo caso, allo strumento solista vi son mani salde e dotate, eppure: eppure niente..! la consistenza impagabile di un tessuto così presente a se stesso e all'arte e a un gesto sistemico, non mi piglia di dire organico ma: quantomeno organico perdinci, il quadro così cromaticamente popolato di soggetti simpaticissimi ...niente! tutto suona asciuttamente esercizio di dizione. Paradossalmente il malore del direttore, oddio speriamo solo una disfunzione ischemica minimissima, ha come riportato l'interpretazione da parte di tutti a una concentrazione quel tanto più vitale. [3] Una direzione decisamente originale: ben poca flânerie (personnaliste) ma ben piuttosto una cromatica efficacia di potenza (possibilità) strumentale (ritmica compresa) che non so se all'orchestratore per-e-di eccellenza Korsakov sarebbe stata così necessaria, ma a un futurista russo sì... Più djagileviano che stravinskijano, qui si è giocato di immediatezza e graffiti accesi, l'incalzare si è proposto e rivelato felice, in una sorta di riuscita di astrazione, su carta pardon su quadri lì luminosi e finti e diciamo pure molto unici, che beh è sì come ricordiamo tutti M. Mussorgsky 🙂
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Rai Radio3 Suite - Il Festival dei festival 6 settembre 2023 20:30 in diretta Euroradio da Londra, Royal Albert Hall PROM 68 2023 Britten Sinfonia Thomas Gould, direttore e violino Lera Auerbach : Sogno di Stabat Mater Arcangelo Corelli : Concerto grosso Op. 6 n. 2 [attacca] Michael Tippett : Fantasia Concertante su un tema di Corelli (1953) per orchestra d'archi Max Richter : Vivaldi The Four Seasons Recomposed (2012) - E chi è mai la Britten Sinfonia? (peccato che per il conduttore Rai non abbia meritato spenderci una parola, a parte il dubbio su dove mettere l'accento) raffinata, attenta, ma non credo di molti elementi, e quindi Corelli, e quindi questo Auerbach in concerto magro incrociato... E sì, un richiamo a una certa purezza, da parte di Lera A. La domanda bella forte, secondo me, stasera: se mai si debba, chi, avere cognizione e considerazione di migliaia d'anni di cultura umana che ci han preceduto e formato: la nostra voce oggi debba mai avere nelle orecchie, nel costrutto, come contesto, come gioco sinfonico eccetera, dell'alcunché fu detto prima ...prima di quando? che persino gli scenari più "naturali" stanno oggi evolvendo precipitosamente, deserto al posto delle nevi eccetera, e poi chi più le rivede le stelle, a parte gli strettamente interessati per una qualche conquista spaziale, e quindi! e quindi le pastorali come reperti archeologici, ma forse anche le quattro stagioni...! E allora sì, splendida la Britten orchestra nel rimaterializzare fraternamente e di sostanza, per quanto possibile, anche la sintetizzazione plastica di un M. Richter d'inquieta epica Nyman-Moby 🙂 come a dire: possiamo riprendere a fare musica seria da ogni istante dato, noi ricordiamo tutto con dolcezza, e riconoscenza, nel fabbricare con sensibilità artigianali d'altri tempi ...il futuro.
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E dopo la riuscita Edizione Zero 2022, si propone infine la Edizione #1 2023 del FRB Festival Respighi Bologna lanciata a inizio estate con il Concerto di presentazione 18 giugno 2023 21:30 Bologna, Piazza Maggiore Orchestra Del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna Oksana Lyniv, direttrice si terrà a fine settembre 2023. Questo il Programma di massima come presentato nel sito FestivalRespighi.it Domenica 24 settembre 2023 20:30 Teatro Auditorium Manzoni Concerto inaugurale Orchestra del Conservatorio G.B. Martini di Bologna Carlo Goldstein, direttore Mariangela Vacatello, pianoforte Gian Marco Verdone. pianoforte Lunedì 25 Settembre 2023 Ore 20 Cinema Lumière, Sala Mastroianni La bella dormiente, di Paul Leni (Dornröschen, 1917) Sonorizzazione a cura di Virginia Guastella a partire dalle musiche di Ottorino Respighi DSDE Dub’s Step Dialettica Ensemble In collaborazione con Cineteca di Bologna Martedì 26 Settembre 2023 20:30 Chiesa di Santa Cristina della Fondazza Quartetto Guadagnini Louis Lortie, pianoforte Mercoledì 27 Settembre 2023 20:30 Teatro Duse Filarmonica Arturo Toscanini Alessandro Bonato, direttore Anna Caterina Antonacci, soprano Giovedì 28 Settembre 2023 18:00 Cinema Lumière Proiezione del Docu-film Ottorino Respighi: A Dream of Italy (1982 74' V.O. sottotitolata in italiano) Una produzione Allegro Film Regia di Christopher Nupen In Collaborazione Con Cineteca di Bologna Sabato 30 Settembre 2023 15:00 Accademia Filarmonica di Bologna, Sala Mozart Respighi, Compositore senza tempo Convegno a cura di Piero Mioli Interventi di De Felice, Verdi, Paparelli, Dell'Atti, Potito Pedarra, Macinanti Sabato 30 Settembre 19:00 Accademia Filarmonica di Bologna – Sala Mozart Emy Bernecoli Violino Elia Andrea Corazza Pianoforte Domenica 1 Ottobre 2023 20:00 Teatro del Baraccano Cena a casa Respighi con Lorenzo Bizzarri, Gabriele Duma, Lucrezia Venturiello, Antonella Franceschini Regia e sceneggiatura di Gabriele Duma In collaborazione con Teatro del Baraccano Martedì 3 Ottobre 2023 20:30 Teatro Auditorium Manzoni Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv, direttrice Ottorino Respighi : Trilogia Romana
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La gente oggi ascolta più o meno musica? o più precisamente: quanto è disposta, rispetto al solito, a spendervi qualcosa delle proprie disponibilità esistenziali, anziché dirottarlo su altro, risparmio compreso? a differenza di cibo vestiti ricovero notturno e cure mediche, senza musica a occhio si vive a lungo lo stesso, così come senza viaggi, altro interesse così curiosamente istintivo senza che sia esiziale il farne senza, eppure: eppure quanta musica e quanti viavai 🙂. Ma vogliamo qualche dato. E allora leggiamo il report dell'industria musicale italiana per il primo semestre di quest'anno (ripreso da vari media tra ieri e oggi): un fatturato di 174 M€ ha voluto dire un non indifferente +14.2% sul 2022 ed è risultato così composto: un 84% di malmostoso (alle mie orecchie 🙂 ) streaming; un 16% su (ai bei tempi raffinato, ora più facilmente degradato anch'esso, a mio parere, a qualità trasmissiva) supporti fisici; dopodiché: la crescita percentualmente maggiore per il comparto su vinile (+14.3) e una ripresa del CD (+5.3%) significa solo che per questi supporti sono più aumentati (rispetto al downloadato) i ricarichi sui prezzi, o davvero le quantità vendute in assoluto? Di certo, ed ecco una notazione per la domanda iniziale: la gente in queste prime due stagioni 2023 in Italia non ha tagliato sulla musica, all'attuale crescere generalizzato per non dire speculativo del costo della vita. E io da acquirente non so se rallegrarmene: maggiori disponibilità all'acquisto uguale crescere dei prezzi, come non me ne fossi già ben accorto senza che me lo rilevassero a bilancio, ma anche ...maggior probabilità di raccolta nell'usato del successivamente gettato via dalla gente 🙂.
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Rai Radio3 Suite - Il Festival dei festival 28 agosto 2023 20:00 in diretta Euroradio da Utrecht, Tivolivredenburg Festival della musica antica di Utrecht Petrarca rivisited Collegium Vocale Gent Philippe Herreweghe, direttore Musiche di Claudio Monteverdi, Salamone Rossi, Luca Marenzio, Cipriano de Rore, Giovanni Bassano, Luzzasco Luzzaschi, Giuseppe Scarani, Marco da Gagliano, Giovanni Pierluigi da Palestrina. "Solo e pensoso presents an anthology from the madrigals of Monteverdi, Marenzio, Luzzaschi and Cipriano de Rore around one of the most beautiful poets of all time: Francesco Petrarch. It is these composers who not only breathed new life into his image-rich poetry of the trecento from the mid-sixteenth and into the seventeenth century but also made it immortal." - La ricerca sulle pagine remote filtrate da una personalità così propria, nutrita da un proprio mondo antico e un gesto d'oggi, ha costituito stasera un unicum così speciale, offerto una chance esperienziale così libera sognante e ammirata insieme per il lascito lontano e geniale, e l'adesso di ciascuno.
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Do il via, come dicevo, con una volata senza che, ma OK per me poco fa: Oggi mi è arrivato un CD che ero convinto d'avere da secoli, ma, e forse proprio per questo, introvabile nelle mie liste, gli schedari, gli excel eccetera 🙂 e insomma nel dubbio l'ho (ri?)comprato al volo: quantomeno adesso l'ho a tiro. Di slancio mi sono ascoltato le prime 13 tracce: (mi spiace niente immagine dei contenuti in Amazon, mentre se attaccassi altri link so che si corromperebbero, quindi solo la copertina qui e rinvio alle ricerche personali, per i ben 30 Compositori presenti in questo splendido album) Arditti String Quartet : "From Vienna" CD 1994 Montaigne 3298497820271 Dopo tanto sviolinare ho bisogno di altre sonorità: e allora peschiamo dalla ricerca splendidamente sportiva sull'antiqua: di John Dunstable un Salve Regina e a seguire Sub tuam protectionem I (tracce 03 04) [René] Clemencic Consort "Sacred Music of the Late English Gothic" [io ho quest'edizione] CD 1996 Arte Nova 743213405520 Perfetto, adesso voglio un vertice: e allora vai di tientos (vertice #1) di Antonio de Cabezon (vertice #2: insomma un vertice al quadrato 🙂) nella grata offerta di E. Baiano: CD 2013 Note 1 8424562800045 E beh allora adesso voglio dell'altro di bello ragionato e insieme gustoso... di Arnold Schönberg lo String Quartet III Op. 30 del 1927 sempre al tocco Arditti CD 1994 Montaigne 3298497820240 Bene, sono pronto per una sinfonia, magari di tranquilla sperdutezza favolistica, ma chissà amabile nerbo, prima dell'ora di cena: Alexander von Zemlinsky : Symphonie B-Dur "No. 2 / Nr. 3 [segue l'incompiuta 1891 e la 1892"] (1897) Rec. Nov 1985, Concert Hall, Bratislava Slovak Philarmonic Orchestra Edgar Seipenbusch, conductor CD 1986 Marco Polo 489103203914 [io ho un'edizione 1986 HK Hong Kong] ...ficata! (si può dire? simpatia, equilibrio, saldezza, varietà ecc.) sorprendente: mi son goduto d'una sorta di insaziabilità in ascolto dall'inizio alla fine, poi magari me la ripiglio più analiticamente, ma intanto via come un bel colpo di vento, e in, speriamo al termine, questa torrida settimana climatica mi ci è stata benissimo slurp. OK chiusa con calmante, ma sì anche ipnotico un po' sciocco, al violino accompagnato: John Woolrich : ...that is Night (beh sì perché scesa la sera intanto è 🙂) dall'album Madeleine Mitchell, violino Andrew Ball, piano CD 2005 NMC 5023363009829>
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È tanto che volevo avviare questa sezione. E un po' mi spiace non farlo in una delle occasioni migliori (che pure mi ci son state). A me capita, ma son convinto che per tanti musicofili sia lo stesso, di pigliare a crearmi degli impaginati, delle scalette d'ascolto, in determinati momenti ...che lo richiedono 🙂 E quindi pescare dei miei CD a sentimento, certo dipendentemente dai mucchi più a tiro, chessò gli ultimi arrivi, o quella estrazione di slancio da qua o là ma quindi poi: ma adesso cosa gli ci faccio seguire? oggi come oggi ci sono le proposte automatizzate dall'Artificial intelligence, però una volta c'erano le stralunate professionalità dei disc jockey, appunto: e allora insomma alla fine l'inauguro l'angolo del "cosa vi siete messi su oggi tutto di fila"? 🙂 Ehm - nota - per quanto riguarda tutte le mie pagine di diario che seguiranno qui va anche compreso: tutto di fila a volume molto elevato 🙂
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Rai Radio3 Suite - Il Festival dei festival 24 agosto 2023 20:00 in diretta Euroradio da Amsterdam, Concertgebouw Royal Concertgebouw Orchestra Iván Fischer, direttore Michael Nagy, tenore [1] Jörg Widmann : Das Heisse Herz prima esecuzione in Olanda - I. Der arme Kaspar - II. Spätes Liebeslied - III. Liebeslied - IV. Hab ein Ringlein am Finger - V. Eifersucht - VI. Das Fräulein stand am Meere - VII. Kartenspiel - VIII. Einsam will ich untergehn [2] Gustav Mahler : Sinfonia n. 7 - [1] Das Heiße Herz ...mah, dei carmina burana spiaggiati in un porto del nord. Non è neppure il problema che non trovo i testi al volo, ma non capisco la cifra così elementare, non mi sembra decostruttiva ma piuttosto (ehm bambocciosamente) nostalgica, affacciata a un vuoto di cui però non ci si perita comunque di fare arte, c'è qualcosa per chi ascolta, oh forse solo per me, di inquietamente ma assurdamente naif. Comunque, per non sbagliare, mi sono ordinato al volo dei lavori per archi: CD 2018 HMM 3149020226827 riferirò. [2] Diversamente che nell'edizione inglese di S. Oramo di due settimane fa, quest'offerta olandese con I. Fischer della Settima di G. Mahler così, direi, caratterialmente angolosa tonica e marciante, poco meno che incalzante, non cattura in meditazione testuale ma, nel segnarla anche di un certo nervosismo, si fa più acustica, acquistando in risalto delle voci strumentali, nel gioco di trappole, poco meno che sincopi, e sorprese, con minori effetti di portato ma di pari voglia e intenzione d'attenzione su una pagina dove lo spiccato, poco meno che smaccato, esercizio di articolazione non vuole concedersi a paesaggismo, a facile dettato, di sentimentalità o illustrazioni: una verve in ventaglio (quel tanto orgoglioso quanto di soggetto sfuggente) di stimoli ...oops: modernisti?
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Rai Radio3 Suite - Il Festival dei festival 22 agosto 2023 in diretta Euroradio da Londra, Royal Albert Hall BBC Prom 49 2023 Robert Schumann : Das Paradies und die Peri, Op. 50 Oratorio profano per soli, coro e orchestra Parte I, II, III testo proprio, tratto da Lallah Rookh di Thomas Moore musica di Robert Schumann London Symphony Orchestra and Chorus [nientemenoche] Simon Rattle, direttore Lionel Sow, maestro del coro con Lucy Crowe, Jeanine De Bique, Magdalena Kožená, Andrew Staples, Linard Vrielink, Florian Boesch - Quella di R. Schumann, tutto il dedicarsi di R. Schumann, è un'operazione accademica: la metacoscienza è la delizia e la croce, il paradiso e l'inferno di R. Schumann, il suo iniziare e il suo concludersi... Tutto sta in piedi quasi sublimisticamente (alla caccia del sublime) e insieme dubitativamente! cioè perché mai...? dov'è la ragion d'essere schumanniana? F. Schubert, e l'orribile magnifico ascriversi di L. van Beethoven, non erano riduttivamente "romantici" (cioè ideologicamente) ma brucianti di ecce homo qui, siamo e facciamolo l'uomo, immediatamente, senza mediazioni: R. Schumann crede e offre la gigantesca dignità della mediazione nel senso dello studio e la consapevolezza d'ogni gesto, cioè come condivisione. E condividere trascende: lo è anche per i (pre- o meglio ur-)romantici, ma per R. Schumann è programma ...disciplinare (il cosa accogliere ed è vedi mo' la Peri), talora ascesi, ma sempre quel tanto artificiale ...ma oh, sempre in una capacità d'originalità nient'affatto marginale: il fatto è che era in gamba, e quindi lo si ascolta sempre con grande guadagno di pace (suggestione controllata) interiore per così dire subito. Proposta da dirla eccezionale questa della serata BBC Prom 49: en manque (di spaziotempo) d'un Wagner ecc. (PS: orchestra un po' troppo sullo sfondo [ma potrebbe essere un mero problema di prese audio]: tutto il gioco - play - ne esce indebolito, seppure riflessivo)
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(Ri)sentita per radio al BBC PROM 35 2023, mi aveva colpito una certa originalità di carattere che ho voluto immediatamente approfondire, e considerando che non avevo niente in fonoteca ho subito rimediato 🙂 (valutata anche la piacevolezza per me, piacevole confrontabilità, del repertorio offerto, seppure kreislerianamente classico, la sola punta modernista a occhio la Louange di O. Messiaen, tra i Philips anni '90). Arrivati oggi, li presento in questa sezione per anche l'indubbia attraenza della figura, all'epoca ventenne 🙂 Leila Josefowicz, violino CD 1995 Philips 0028944613124 CD 1996 Philips 0028944670028 CD 1998 Philips 0028945657127 CD 1999 Philips 0028946405925 CD 2006 Warner 0825646299720