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Ludovico van: Sinfonie a casaccio RSO Saarbrucken - Skrowaczewski A chi apprezza Stanislaw, anche detto l' "impronunciabile"
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E mi lasciate fuori Allevi??? Era un po' che non frequentavo il forum, mi sa che state prendendo una brutta piega
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Mozart: Sinfonie Nr. 40 & 41 Berliner Philharmoniker Carlo Maria Giulini
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Ludovico van Sinfonie Nr. 5 & 7 Wiener PhilharmonikerCarlos Kleiber
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Mozart: Sinfonia Nr. 36 "Linz" Brahms: Sinfonia Nr. 2 Wiener Philharmoniker Carlos Kleiber
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Travolgente è il termine esatto! Ma pure Tavor-gente
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No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no e ancora no. Che non sia tra i suoi, pazienza. Ma stiamo scherzando? Nessuno di voi che citi il più grande direttore vivente? Ma anche di tutti i tempi! LUI, il mitico, inarrivabile MAXIMIANNO COBRA! Vi depenno tutti quanti dalla mia lista di... di... boh! Dalla mia lista!
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Conosco poco Antonino. Non ricordo nemmeno se ho già ascoltato le prime sinfonie in passato. Probabilmente ancora acerba, in alcuni momenti mi da l'idea di perdersi un po'. Forse il terzo e quarto movimento, sono i più riusciti. La registrazione qui è ottima. L'orchestra mi sembra dare una buona prova, nonostante il fatto che non sia di quelle blasonate. Dovrei confrontarla con altre esecuzioni solitamente prese a riferimento.
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Antonino Dvorák Sinfonia Nr. 2 Slovak Radio Symphony Orchestra Ivan Anguélov
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@noone
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Benvenuto in forum! Non sono vinilico quindi non so aiutarti direttamente, ma ti do un consiglio: spulcia per benino il sito di TNT-audio, ci puoi trovare tante informazioni. Magari scrivi alla rubrica delle lettere per chiedere consigli e leggi gli arretrati che ne sono già pieni, anche riguardo alla tua richiesta.
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Ma che fanno a gara?
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Come direttrice non la conosco, l'ho sentita, anzi vista, solo alle prese con lo shampoo e non mi pareva avere un gran gesto
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Non capisco come mai non vi piaccia. Una copertina così elegante e fine, per niente kitsch... Sta Venezi l'ho vista in TV un paio di volte, shampoo a parte , ma non l'ho ancora inquadrata. Non che non ci dorma la notte, sia chiaro.
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Sull'opera tedesca di quel periodo sono parecchio a digiuno. Oltre a quelli citati mi vengono in mente Nicolaus Adam Strungk, Johann Wolfgang Franck e Johann Philipp Krieger, compositore estremamente prolifico, dalle parti di Telemann. Tuttavia non so se qualcuna delle loro opere siano sopravvissute e siano state incise. So che sono andate perdute quelle di Förtsch.
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Questa mi era sfuggita, sembra il cartellone di un B-movie horror.
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Beh, per quello che conosco di suo, un po' Weissenberg ha scelto di fare "il fenomeno" come cifra artistica, quello sempre fuori dal coro, quindi direi che per quanto è brutta, la copertina è comunque in linea col personaggio.
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Guarda, con il "Kraut-Barock", inteso in senso ampio, dal Tirolo al Baltico, dai Paesi Bassi ai Carpazi, io ci vado a nozze e in generale sono di bocca buona, ascolto anche compositori minori al quadrato e non mi faccio troppe fisime da classifica. Tra quelli che ho citato mi sono piaciuti molto Erlebach, Stölzel e i Krieger. Di Kuhnau la CPO sta pubblicando l'integrale delle opere sacre. E poi concordo che Zelenka è tra quelli da ascoltare.
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Fermo restando che, come fatto notare, il criterio dell'area di origine può essere fuorviante e comunque complica un po' le cose, va considerato anche quanta della produzione di un particolare compositore, o di notizie a questo riferite, è sopravvissuta e giunta fino a noi. Esempio tipico è Erlebach, della cui notevole produzione ci è giunta solo una manciata di lavori. Oltre a Erlebach e a quelli già citati da altri potresti considerare Kuhnau, allievo dell'italiano Albrici a Dresda e Thomaskantor predecessore di JS Bach, Stölzel, Gebel, i fratelli Krieger, Fischer, Zachow, Aufschnaiter (austriaco, dalle parti di Biber, Muffat, Westhoff, Walther, ecc...) e Petz. Ti consiglio di spulciare i cataloghi delle etichette di area germanica, CPO in primis che è una vera miniera di minori, Carus, Coviello, Christophorus, Berlin Classics, Fra Bernardo, Capriccio, Dacapo, K617, Oehms, Rondeau, ecc...
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. Disco stupendo di composizioni dalla collezione Düben di Uppsala.
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È vero! . Ecco, quando la Pluhar lascia da parte le sue insalatone in salsa new age sa essere eccellente. Negli ultimi tempi ho un il rigetto nei confronti dei controtenori, dopo esserne stato per anni parecchio affascinato. Qui Jaroussky non si discute.
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Concordo, come punto di partenza è molto valido ed è sicuramente un passo avanti rispetto al Bona.
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Hanno un'estetica tutta loro, un po' troppo stitica per noi mediterranei.