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Everything posted by hurdy-gurdy
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Ma Antonio Lucio non ha composto 400 volte lo stesso concerto? Si scherza ovviamente, salutiamo Antonio Lucio che certamente ci sta leggendo. All'acqua di rose! Più che altro il problema sono le spine!
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Da dove nasce questa contesa, Vivaldi vs. Telemann? Io che sono... bocca di Rosa, non butto via niente
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Ammetto che a volte faccio un po' fatica con la Bartoli. La trovo sempre un po' troppo muscolare, "ginnica", un po'... troppo. Ricordo un commento di un utente su YT ad un suo "Disserratevi, o porte d'Averno" che più o meno diceva: "Cecilia it's an angel not a truck driver!"
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Lo facciamo Presidente Onorario del Club Moravec!
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Vero! La Hyperion è una di quelle che "mi è rimasta sul gozzo" per sta storia. Ha molte cose interessanti in catalogo, anche con ottimi interpreti, ma fa la preziosa. Morirà zitella! 🤣 (Solo per scherzo, anzi, lunga vita ad un'ottima etichetta!) Nel dettaglio non lo so. Secondo me se ci sono differenze sono per lo più legate al paese o alla regione del servizio di musica in streaming. Ad esempio quando mi trovai a decidere tra Qobuz e Tidal, notai che quest'ultimo è più sbilanciato verso il mercato americano, mentre Qobuz aveva più roba europea, che per la classica è l'ideale, quanto meno se non si frequenta un certo repertorio. Una cosa che puoi provare a fare per capirlo è controllare la consistenza del catalogo per qualche etichetta. Su qobuz puoi fare un ricerca per etichetta e vedere quanti dischi ci sono disponibili. Se puoi fare lo stesso su Spotify puoi farti un'idea. Giusto, me ne ero dimenticato nel post sopra. Su Qobuz ce ne sono alcuni, anche qui dipende dall'etichetta. Quando non è presente lo cerco sul sito dell'etichetta o su alcuni siti di vendita di musica, ma non sempre è presente. Come ultima risorsa controllo Discogs se ha le immagini caricate dagli utenti. Paradossalmente la Hyperion ha tutti i libretti scaricabili...
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Spotify non l'ho mai usato. Per un periodo ho usato Deezer senza abbonamento, che praticamente è la stessa cosa, oltre al solito YT. Sono comodi ma come tutti i servizi gratuiti la pubblicità non si regge proprio. Inoltre mi sembra che nel tempo la situazione sia peggiorata, diventando sempre più invasiva. Vale l'abbonamento anche solo per togliersela dai piedi. Con Qobuz mi trovo molto bene. Non c'è proprio tutto tutto, ma questo dipende dalle etichette, non dai servizi di streaming. D'altra parte si possono trovare cose di difficile o impossibile reperibilità, penso ad esempio a etichette di nicchia come la Pierre Verany che nemmeno ha un sito internet. La cosa che mi piace meno è quando mettono il disco disponibile tranne 1 o 2 tracce. Su un disco di canzoni pazienza, ma una sinfonia, una cantata, un'opera o una messa senza un movimento o un aria che senso ha? A quel punto non metterlo proprio il disco. Ma anche qui e la politica delle singole etichette, fosse per i servizi di streaming non ci sarebbero problemi. In termini di qualità audio dipende da impianto di riproduzione, registrazione e orecchio. A volte ascolto con le cuffie direttamente collegate al portatile o al telefono, quindi la differenza è trascurabile. Con impianti seri invece può sentirsi maggiormente, soprattutto per le registrazioni buone. In generale non mi farei troppe pippe audiofile e lascerei perdere l'alta risoluzione e menate simili che sono solo fumo negli occhi, anzi, nelle orecchie. Il vero plus di questi servizi è il catalogo a disposizione e la fruibilità. Esiste la possibilità del mese di prova gratuito, molto comodo per farsi un'idea. Secondo me se uno prova difficilmente torna indietro. Detto tra noi, c'è l'opzione dell'abbonamento family, trovando "parenti". Ci sono poi le alternative, Tidal, Apple, Amazon, ecc..., ma non ho mai approfondito. Quando decisi di provare lo streaming mi sembrava che Qobuz avesse un catalogo leggermente più fornito delle cose che piacciono a me rispetto a Tidal.
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Ormai da qualche anno sono passato allo streaming con Qobuz. Non è stato facile "abbandonare" il supporto fisico, ma non c'è paragone in termini di comodità, fruibilità, catalogo disponibile. Mi sono tolto un sacco di soddisfazioni, roba sognata da una vita a portata di 1 click.
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Questo per Machbeth. E Nabucco? P.S. da baroccofilo cronico tendenzialmente hip ascolterò anche Biondi (e simili), anche se nutro non poche riserve su questi "sconfinamenti".
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Per quanto riguarda Nabucco, quali altre edizioni oltre a quella di Muti?
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Certo! La stavo giusto leggendo, assieme ai commenti successivi. So bene che c'è una miniera in questo forum! Tra l'altro mi fa piacere il fatto di aver colto alcune caratteristiche di questa esecuzione, sia riguardo alla direzione che alla prestazione del cast vocale, riportate in quella discussione. Vuol dire che (forse!) dopo un po' di anni di dedizione all'ascolto, pure un tamarro può imparare qualcosa. C'è speranza per tutti .
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Grazie Maja! Mi sembrano ottimi consigli. Non parto proprio a digiuno, ma nemmeno "imparato" 😄. Più o meno le opere sono quelle che avevo pensato anche io. Avevo qualche dubbio solo su quelle dei '60 e tarda età, che sono poi quelle che conosco meno. Oltre alle esecuzioni storiche, prese più o meno a riferimento, sarei interessato anche ad esecuzioni più recenti, se meritevoli. Diciamo di questo secolo. Ho visto ad esempio diverse versioni dell'etichetta Dynamic. Questa mattina ho cominciato col Nabucco diretto da Muti.
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Riprendo questa discussione con un paio di domande: 1. da dove cominciare con le opere di Verdi? Le principali (quali???) in ordine cronologico? 2. delle principali quali edizioni? Grazie.
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Se ne è andato alla veneranda età di 92 anni il tenore Michele Barioni, l'avatar di Pink.
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Qualcuno sa quanta roba di questo cofanetto è presente in queste due collezioni? https://www.qobuz.com/it-it/album/musiqua-antiqua-koln-great-recordings-musica-antiqua-koln/yia34ovoextpa https://www.qobuz.com/it-it/album/archiv-produktion-reinhard-goebel-reinhard-goebel/h9g815wog4kqc
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Prima del concerto non fanno una richiesta di spegnere gli aggeggi rivolta ai rinc... ehm, distratti? Nel qual caso un cecchino sarebbe autorizzato a risolvere lo sgradevole episodio. Chailly è stato un signore. Fin troppo.
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https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2022/05/24/maggio-attacco-a-spese-pereira.-ma-lui-sono-utili_f46550c8-4555-4541-b9a4-102d35b1e904.html
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Grazie @Ives! Ricambio con un'altra signora del genere:
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Son soddisfazioni!